GravidanzaOnLine: il Forum

questo articolo
CLIKKA QUI

prima di tutto
ognun* ha il diritto di vivere la vita che vuole. e fin lì mi pare il minimo.
ma dopo aver letto alcuni "riassunti" delle storie raccolte in quel libro, che probabilmente comprerò per incavolarmi a morte da sola, trovo che quelle donne abbiano un rancore enorme nei confronti degli ex e li scaricano sui figli. e hanno anche un ego bello potente con contorno di spregiudicatezza e menefreghismo, tanto da far dire ad una di loro "non vivono con me, non li vedo quasi, ma sono un peso". boh, e ne sforni 3???? ma quanto sei narcisa?

o sono io che ultimamente vedo cose con occhiali da bacchettona?

Ecco. A me fa più impressione leggere che si ha avuto bisogno di metterli al mondo, i figli, per rendersi conto che non si voleva davvero diventare madri.
Comunque molte testimonianze sembrano di donne divorziate... e noto che qualcun altro l'ha notato nei commenti.

si quelle riportate lì sono di donne divorziate, per quello dico che hanno astio nei confronti dell'ex marito che scaricano sui figli.
detto questo, per me non è un'ovvietà il voler diventare madri.
lo si desidera, lo si cerca, ma non è un obbligo. o almeno per me non lo è.
non ho ben capito perché in quell'articolo tentano di "scusare" chi madre è diventata e poi lo ha rinnegato o lo sta facendo. non hanno puntato niente alla tempia no?
e anzi, in Israele, conoscendomi, probabilmente non avrei avuto figli o probabilmente avrei tentato di traslocare. perché fare figli e poi rinnegare questo gesto?

Allora.. nn so.. riflettendoci su e' vero.. puo' darsi che il rancore che provano per il marito le porti ad odiare come dicono nn i figli ma il fatto di esser la loro madre.. ma credo ci sia di fondo una insicurezza di base.. una mancanza di polso che ha impedito loro di vivere la vita che volevano adeguandosi ai dettami della società e di un marito che le voleva madri. .
Son donne inadatte. . rancorose. .che solo a quasi 50 anni trovano il coraggio di dar voce ai loro pensieri..
Condivido (ovviamente in altri termini) il senso di inadeguatezza che ti piomba addosso. . Il pensiero ed il timore di nn riuscire a sopportare le eventuali ingiustizie che dovrà subire.. ed il rendersi conto che esser madri nn e' tutto uno scambio di sguardi amorevoli e carezzine sul viso..
Lo so.. ho passato momenti da panico puro..
Ma da qui a desiderare di nn aver avuto figli ce ne passa..

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk

E poi.. ne fai uno e ti fermi.. nn ne fai tre.. quello sì..

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk

Io credo che siano storie di donne che sono diventate madri perché la società vuole così. Qualcuna lo ha anche ammesso: matrimonio e figli, così deve essere. Sono donne che pensavano di doversi conformare, che per essere donna devi essere anche madre. E se non sei felice vuol dire che sei tu quella sbagliata.
Nessuno ti punta una pistola alla tempia, certo, ma il condizionamento psicologico è subdolo e infido. Cominciano chiedendoti se hai il fidanzato, poi quando ti sposi, poi quando fai figli. Poi quando ti rendi conto che stai vivendo la vita degli altri ti dicono "di che ti lamenti? Mica ti ha obbligato nessuno....".

Anto ti quoto all'ennesima potenza.. c"e' senza dubbio una debolezza ed un'ingenuita' di base

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk

Intanto quoto Antolina, sono donne deluse dalla vita, che non si sono realizzate come avrebbero voluto ma vittime della società.
Aggiungo una cosa: io credo che anche tante donne felicemente sposate la pensano così, ma non lo ammetteranno mai, fa male.

Sul senso di inadeguatezza lo penso anche io per me.. nonostante che il socio mi ripeta che sto facendo bene io nn mi sento all'altezza di mio figlio.. ovviamente tutto questo ha radici profonde che col suo arrivo e' tornato a galla..
Nn dico certamente che stavo meglio prima.. ma che senza di lui la mia insicurezza era diminuita e' vero.. tirar su un figlio e' un'impresa.. e capisco che a volte ci si possa sentire impreparati o intimoriti da quello che verra'..
Ma Matteo e' stato talmente voluto che passerei quello che ho passato altre 1000 volte.. e la paura che lui meritasse un'altra mamma ormai nn c'e' piu'..

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk

spesso leggo in internet (o sui giornali o in certi libri) l'amore per i figli, totalizzante, che ti stravolge la vita, "li amo da impazzire" "sono la mia parte A e B, la mia parte mancante" e bla bla bla. guardo mia figlia e la amo, la adoro, morirei per lei, ma io questo "amore totalizzante" non lo sento. è una persona diversa da me, non è me!
l'ho voluta, desiderata, è arrivata e però ci ho messo un pochino a capirla ed amarla fino in fondo, ho difficoltà a capire davvero quelle che "me l'hanno messo addosso e l'ho amato da subitissimo". Ma sono fermamente convinta che lei sia una parte di me, guai a chi la tocca.

poi leggo questo

C’è anche chi, come Achinoam, trentenne e madre di due figli, ha sempre sognato di diventare mamma. Ma poi ha capito di essere incappata in un errore. Sente di aver perso se stessa, la sua libertà e ha paura che, come accaduto a lei, la sua bimba possa essere vittima di razzismo:
Non fa per me. Mia figlia ha la pelle scura, i capelli ricci. E mi dico: ‘Santo cielo, devo ancora subire queste cose’. Da piccola sognavo di diventare adulta. E ora che ho trent’anni e mia figlia va a scuola, ho l’ansia: la accetteranno?

e capisco. o meglio credo di capire.
lei lo chiama errore, io lo chiamo patata bollente senza mente. e ora? chi paga è la figlia, solo perché lei è sc**a? anzi no, è razzista. ORA, non mentre ..... beh, si capisce no?

L'amore totalizzante nn l'ho provato nemmeno io.. per i primi due mesi ho vissuto in una bolla in cui ricevevo consigli da chiunque ed io sapevo solo che dovevo prendermi cura di mio figlio.. ma senza quella tenerezza che ci si immagina ma quasi in maniera meccanica..
E' adesso che lo adoro e che mi rendo conto che ruolo ha nella mia vita..
Riguardo alla paura del suo futuro.. che lui soffra. . che venga emarginato per qualsivoglia motivo. . Che nn sappia difendersi.. Beh.. un po' ce l'ho.. la notte a volte ci penso ed il timore mi assale.. ma fara' tutto parte del suo processo di crescita come e' stato per tutti noi.. quindi nn me ne faro' un cruccio piu' del dovuto e certamente nn pensero' mai che lui e' stato un errore per cosi' viver tranquilla..

Inviato dal mio SM-G800F utilizzando Tapatalk

nn pensero' mai che lui e' stato un errore per cosi' viver tranquilla..

non riesco a vedere mia figlia in altro modo se non una cosa spettacolare.
pensare ad un figlio come un errore e poi predicare "lo amo" in una cavolo di intervista mi sa tanto di pazzia borderline.

Ho letto l'articolo.
La prima cosa che mi stride enormemente è' come certe madri possano affermare di amare i propri figli ma di potere e di volere fare a meno di loro.
Talmente lontano dalla mia realtà da non trovare le parole per commentare oltre.
Mio figlio ha stravolto completamente la mia personalità, spesso mi ha messo di fronte a sacrifici che mai avrei pensato di riuscire ad affrontare, l'ansia ormai è diventata companatico quotidiano, ma una sola giornata senza di lui e mi manca l'aria.
Però non giudico.
Ognuno vive la propria realtà.

Sapete del triplo salto carpiato all'indietro che ho fatto per averli quindi non mo dilungherò su questo aspetto, li ho desiderati da sempre e mi sono sentita mancare l'aria all'idea di non averli.
Ma, sono creature meravigliose? No, sono due mostriciattoli rompiballe che assorbono ogni mia energia
Farei di tutto per loro? Ni, nel senso che credo di fare molto ma non sono disposta a tutto, non mi sono mai annullata
Mi mancano quando non sono con me? No! Sono felice di poter fare delle cose per me, poi vedo che loro sono felici di poter stare con altre persone e quindi sono ancora più felice per me.
Potrei farne a meno? No, ovvio, se penso di perderli non vedo la luce in fondo al tunnel, ma, col senno di poi, credo che avrei avuto una vita piena, felice e appagante pure se non li avessi avuti.

Mi mancano quando non sono con me? No! Sono felice di poter fare delle cose per me, poi vedo che loro sono felici

la pensavo anch'io così. davvero eh?. poi ho scoperto che le cose per me le faccio ugualmente anche se lei è nei dintorni, nei paraggi.

e non la faccio andare tanto tranquillamente con altri, già ero in ansia, da una settimana proprio sono in ambasce, se lei mi chiedesse di andare con un'amica e la sua famiglia in vacanza, in questo periodo, credo le direi di si, ma sarei perennemente in allarme. insomma, lo farei con tantissima fatica, con un magone in gola, sperando che in montagna non succeda nulla di nulla; sto malissimo anche solo all'idea che me lo chieda.

Io lo mando, e peno abbasta za, anche perché resta con noi il piccolo quindi per me non si tratta di momenti di recupero... ma non voglio che la mia ansia gli impedisca di mettersi in gioco.
È andato una settimana in giugno ad un campo sportivo ed è tornato felice e splendente. A una mia amica che gli ha chiesto come fosse andata, ha risposto "bene! Credevo fosse più difficile cavarmela senza genitori". Lui è fiero e si sente responsabilizzato in modo positivo e questo lo gratifica enormemente!
Loro per me sono la vita, senza non sarei stata felice, adoro essere la loro madre e vederli crescere mi riempie di orgoglio.

Inviato dal mio SM-A300FU utilizzando Tapatalk

ely66 ha scritto:

Mi mancano quando non sono con me? No! Sono felice di poter fare delle cose per me, poi vedo che loro sono felici

la pensavo anch'io così. davvero eh?. poi ho scoperto che le cose per me le faccio ugualmente anche se lei è nei dintorni, nei paraggi.

e non la faccio andare tanto tranquillamente con altri, già ero in ansia, da una settimana proprio sono in ambasce, se lei mi chiedesse di andare con un'amica e la sua famiglia in vacanza, in questo periodo, credo le direi di si, ma sarei perennemente in allarme. insomma, lo farei con tantissima fatica, con un magone in gola, sperando che in montagna non succeda nulla di nulla; sto malissimo anche solo all'idea che me lo chieda.

ma tua figlia è una, è già più grande, e le cose sono decisamente diverse
i miei sono due, con gusti ovviamente diversi, e ancora relativamente piccoli per essere sufficientemente rompiballe, quindi anche se ovviamente cerco di fare le cose per me, è innegabile che la mia vita insieme a loro è al 70% dedicata a loro, quando non ci sono e posso andare a cinema o, per dire, a vedere roberto bolle, decisamente non mi mancano

in vacanza con amici manco morta, mai

non c'entra nulla che sia una soltanto. ne avessi 5 sarebbe uguale, sempre in ansia rimarrei.

in vacanza con gli amichetti? in casa di amichetti con mamma e/o papà che li seguono? si. anche se appunto, le notizie non sono state confortanti nel periodo in cui lei c'è andata, si ce la rimanderei.

deve imparare a stare con altre persone, anche in ambienti non "protetti" diciamo così.ma l'ansia c'è, e poi mi manca, mi manca tanto il suo battibeccare e ribattere ad ogni situazione. e poi però esce e mi chiama "mammaaaaaaa vieni che si balla, dai vieni con me". forse che forse non è stato un lavoro malvagio quello fatto in questi anni.

vederli crescere mi riempie di orgoglio.

eccome!

Non parlavo dell'ansia, dicevo che con una sola figlia ormai anche grandicella è più facile trovare del tempo per fare le cose per sè

In casa da amici per una giornata, ai campi estivi, alle gite scolastiche, alle vacanze studio decisamente sì
In vacanza con amici di famiglia no, amici loro in vacanza con me, nemmeno. Quando saranno abbastanza grandi da andare in vacanza da soli ci andranno con chi gli pare, fino a quel momento io non sono obbligata a fidarmi di altre famiglie