GravidanzaOnLine: il Forum

Ho appena visto in tv la nuova campagna antifumo del ministero della salute, in cui Nino Frassica apostrofa due passanti fumatori, una donna incinta e un uomo adulto, con la frase "ma sei sc**o?". Poi elenca, nel caso della donna ,alcuni danni del fumo in gravidanza, mentre all'uomo fa scrivere tot volte la frase "il fumo fammale" ("con due M, perché fa molto male").
Lo slogan della campagna, ribadito in forma scritta al termine dello spot, è proprio "Ma sei sc**o?"

Cosa ne pensate?

Io sono contraria al fumo, riconosco i pericoli sia del fumo attivo che di quello passivo. Mi da fastidio l'odore, mi da fastidio che mi si fumi dietro o davanti mentre siamo in coda anche se all'aria aperta, mi da fastidio la cappa di fumo appena fuori da bar e e cinema, mi infastidisce chi fuma(va) nei cortili delle scuole, nei parco giochi, negli oratori. Odio i mozziconi per terra ovunque, altro che cacche dei cani sui marciapiedi. Penso che iniziare a fumare non sia una scelta intelligente da molti punti di vista.
Riconosco il costo che le patologie dovute al fumo comportano per il ssn e sono favorevole a divieti e sanzioni per chi non li rispetta.

Però ecco, che in una campagna dello stato (che è lo stesso che sulla vendita dei tabacchi ci guadagna non poco) i fumatori vengano apostrofati come sc**i, mi ha dato fastidio.

La penso come te.

Anch'io sono sulla tua linea di pensiero. Per di più sono per la libertà individuale, sicché se una persona fuma a casa sua o all'aperto, ok, fatti suoi. Ecco, con la donna incinta che fuma invece non riesco a essere così liberale... per quella una campagna ci starebbe bene. Ma non in questi termini. Basterebbe fare vedere gli effetti sul feto del suo fumo. Ma no, quello non sta bene. Il zimpatico Nino Frassica è molto meglio.
Comunque a me già urta lo slogan che le pubblicità di alcolici e giochi d'azzardo piazzano alla fine "bevi/gioca responsabilmente". Ma va', va'...
Tutto ciò sempre grazie al contributo del MS, ossia dello sesso Governo di Stato che su tutto ciò ha i suoi bei guadagni.

Io sono un ex fumatrice, ma la voglia di una sigaretta è sempre dietro l'angolo. Sono stata sc**a ad iniziare e sono stata sc**a a continuare. I fumatori sono degli sc**i non vedo a che serva negarlo. Non ho visto la pubblicità però dice la verità.

Per dire la verità ci sono modi e modi....

Ognuno è libero di essere sc**o come gli pare.

Non capisco la paura che c'è di chiamare le cose con il loro nome:

gli uomini che uccidono le donne non vengono MAI chiamati "assassini", ma "amante rifiutato", "ex marito geloso", "innamorato respinto", "uomo disperato", "persona in preda a un raptus".

Ora, è chiaro che se uno vuole fumare in casa sua è libero di farlo. Ma non vedo perchè non essere sinceri e non chiamarlo sc**o.

Questo è il mio pensiero.

A furia di "politically correct" si perde il senso.

io rifumo...smetto ...poi rinizio...
e come diceva Antolina 80..si noi fumatori siamo sc**i...e tra l'altro me lo dico ogni gg...
ora mi sono rimposta di rismettere,,1 novembre data ufficiale-...
sono credtina..sc**a..perchè so il male...mi duole che i miei figli possano prendere esempio..eppure la voglias c'è sempre..

a me non da fastidio...
ok anche i mariti omicidi potrebbere essere apostrofati con termini peggiori..ma hnulla toglia alla mia scemenza...

Sugli assassini concordo. Ma qui è diverso. Assassino lo vedo come un "dato di fatto": hai ucciso? Sei un omicida.

sc**o implica un giudizio. È come se gli assassini li chiamassimo, ad esempio "deficienti".

Non so. Se stiamo cenando fra amici e dico a uno di questi "sei sc**o a fumare conoscendone i rischi", è un conto. Se fermo uno sconosciuto per strada che sta fumando e gli dico "oh ma lei è proprio sc**o", è ben diverso.

Topillo, onestamente trovo fuori luogo associare il femminicidio e il tabagismo.
Uno è un crimine di omicidio aggravato dal sessimo.
L'altro è un comportamento autolesionista (ok, c'è il discorso fumo passivo, ma lo Stato ha già posto in essere una serie di leggi per tutelare i cittadini dal rischio del fumo passivo).
Il fumo in gravidanza e allattamento, quello sì per me è un reato. Ma non apostroferei la madre che fuma "sc**a", le direi che sta ledendo il diritto alla salute di suo figlio. E lo farei - come detto prima - con una campagna fotografica di feti e bambini che hanno subito gli effetti del fumo in gravidanza della madre.

Detto ciò, ai miei figli insegno che se vuoi fare capire a qualcuno che sbaglia, non lo insulti, gli dici che sbaglia e perché sbaglia. Lo puoi dire seccamente e in modo molto spiacevole, senza offendere. Anzi. Trovo che quando dici molto seccamente a una persona i motivi per cui sbaglia colpisci molto di più che a dirgli "sei sc**o".

La cosa più grave per me è proprio il discorso monopolio di stato.
Per il termine sc**o, che per sfizio mi sono andata a ricercare sul dizionario, tra le definizioni c'è proprio "poco intelligente", quindi in riferimento alla scelta di fumare e non alla persona in quanto tale, per me si, chi sceglie di fumare fa una scelta da sc**o, e ripeto, per me lo stato fa cose ben più gravi che etichettare la "scelta fumo" in maniera poco diplomatica.

non lo so sono combattuta.

per certe campagne secondo me è legittimo essere sopra le righe e alzare un po' i toni, perché è doveroso colpire il bersaglio e non fare campagne a vuoto che non lascino il segno. Quindi ci poteva stare puro uno "stronxo" al posto di sc**o

peròil messaggio che sia veicolato dallo stato che è lo stesso che invita a essere sc**o, vendondo le sigarette... mi lascia perplessa.

In ogni caso forse accetto serenamente uno sc**o in più se questo può far riflettere qualcuno a smettere.

magari mia mamma, che nonosante fumi pochissimo non riesco a tollerare di starle vicino perché ne avverto la puzza.. e alla fine mi da la nausea.

SuzieQ ha scritto:non lo so sono combattuta.

per certe campagne secondo me è legittimo essere sopra le righe e alzare un po' i toni, perché è doveroso colpire il bersaglio e non fare campagne a vuoto che non lascino il segno. Quindi ci poteva stare puro uno "stronxo" al posto di sc**o

peròil messaggio che sia veicolato dallo stato che è lo stesso che invita a essere sc**o, vendondo le sigarette... mi lascia perplessa.

In ogni caso forse accetto serenamente uno sc**o in più se questo può far riflettere qualcuno a smettere.

magari mia mamma, che nonosante fumi pochissimo non riesco a tollerare di starle vicino perché ne avverto la puzza.. e alla fine mi da la nausea.

esatto. Questa è una campagna sopra le righe e pure ironica.
Altre campagne, sopra le righe, nemmeno ironiche ma offensive, nessuno le critica.

Che ci sia stridore sul fatto che le sigarette siano monopolio di stato, concordo. Che non sia legittimo cercare di combattere un fenomeno DANNOSO con un termine come "sc**o" (e non termini peggiori!!!!) mi sembra un pretesto buonista.

paragonare un assassino ad una persona che fuma......non mi pare proprio il caso.
tra l'altro assassino non è una parolaccia, mentre "sc**o" sì.
e che mio figlio vada saltellando per casa dando dello "sc**o" a chicchessia (perchè lo ha sentito da una pubblicità del Ministero della Salute ), francamente, non mi piace.
le parole hanno un peso.
così come SI DEVE chiamare assassino, omicida, chi commette un delitto, allo stesso modo preferirei che a sc**o si preferisca "sciocco, defi***te, insensato" ecc, ecc, ecc.

tra l'altro Gol crede che anche defi***te sia una parolaccia
secondo me è peggio "sc**o"

E tu SPEGNI la TV se non vuoi che Pietro senta "sc**o"..... ed è meglio che pensi che fumare sia sc**o, che non pensi che un assassino sia un povero amante respinto.

beh, Topi....non credo sia così semplicistico.
non è come dire, non è un programma da guardarsi, cambia canale.
non è che guarda ore di tv, eh.

e poi, il mio era un dire astratto; noi di tv non ne guardiamo.
il discorso è altro: se mio figlio sentisse questa pubblicità, e per strada incontrasse una persona che fuma, e apostrofasse questa persona chiamandola "sc**o!!!!", la cosa non farebbe piacere.
che uno si consideri sc**o è un conto;
che glielo dica il prossimo, un altro.

come hai detto tu: ognuno è libero di essere sc**o come vuole.
non per questo chiunque può giudicare il prossimo.

essere un assassino è un fatto.
essere sc**o è un giudizio.

ma dare del povero amante respinto a un assassino implica un'assoluzione e un giudizio "contrario", mentre dare dello sc**o a chi lo è , è semplicemente riconoscere la scemenza del mettersi a fumare.

Insegnare ai figli a riconoscere che fumare è sc**o, non vuol dire abdicare dall'insegnare che, però, non si dice.

Le mie figlie lo sanno, che fumare è sc**o. Ma non lo dicono in giro a nessuno.

Meglio che diano un giudizio sincero a una cosa sc**a, o meglio che pensino che non ci sia niente di male, a fumare e che, anzi, sia vagamente figo?

(comunque io questa campagna non l'ho vista ).