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Dunque dunque....

Da qualche tempo sto pensando a quanto desidererei cambiare vita, e ricostruirmene una nuova altrove.
Posto che ho raggiunto la pace interiore sull'idea di allontanarmi dai miei affetti, anche ipotizzando che possa diventare fattibile 'sto mio desiderio, resta il cruccio più grande: come la mettiamo con suo padre?
Siamo separati da quasi due anni, rapporti civili, vede regolarmente Biscotto una volta alla settimana e a we alterni.
Non andrei a timbuctù, mi sposterei di 300/400 km, che sicuramente renderebbero complicate le modalità di farli stare insieme senza impedirle completamente.
Io qui non sto bene, non sono felice, mi guardo e mi dico "sveglia!!! la vita è una, e a fottertela ci hanno già provato con successo, ti vuoi dare una mossa??"
Poi di contro mi dico anche "ma che razza di madre sei a voler allontanare lui dal padre, dai nonni, dagli zii"... e ci perdo il sonno.
Suggerimenti?
Datemi qualche altro spunto di riflessione, almeno mi dò pace

potresti sempre lasciare il bambino al papà e andarlo a trovare tu nei fine settimana.
Scusami, ma non trovo affatto giusto separare il bambino dal padre.

R2D2 ha scritto:potresti sempre lasciare il bambino al papà e andarlo a trovare tu nei fine settimana.

stavo per proporti la stessa cosa.

so che è doloroso, ma a volte è necessario.
ad esempio quando mia madre si separò dal suo primo marito il giudice affidò a lei i bambini, ma lei si rese conto che avrebbero fatto una vita migliore con il papà e quindi rinunciò all'affidamento.

Sono separata da pochi mesi ma....io ho VOLUTO restare vicina, kilometricamente parlando, al mio ex marito. Per mio figlio, ovviamente. Certo, anche per il lavoro, per praticità, ma proprio per me era, ed è, indiscutibilmente importante che Dodò abbia il padre a un tiro di schioppo. E sinceramente non credo che baratterò mai qualsiasi aspirazione di cambiamento con questo principio.
Io sono in affitto, contratto di quattro anni e mi hanno già detto che fra quattro anni il figlio del padrone aquisirà la mansarda dove vivo per cui so che ho davanti un altro trasloco...ma non può essere lontano di qui. Non strapperei mai Dodò dalla sua terra e da suo padre.

E' un'ipotesi assolutamente fuori discussione. Preferirei evitare di scendere nei dettagli, ma oltre a non essere fattibile, non mi separerei MAI da mio figlio, piuttosto resto infelice qui per il suo (e loro) bene.

se alla base c'è una motivazione seria, tipo il lavoro, ti dico di andare per la tua strada
se invece è un semplice sfizio, allora ti consiglio prima di trovare la serenità lì dove sei e poi di prendere una decisione

ci610 ha scritto:se alla base c'è una motivazione seria, tipo il lavoro, ti dico di andare per la tua strada
se invece è un semplice sfizio, allora ti consiglio prima di trovare la serenità lì dove sei e poi di prendere una decisione

già, la felicità la devi trovare dentro di te, non è certo un posto a renderti felice. Sei sicura che cambierebbe veramente le cose?

concordo con le altre
forse questo tuo bisogno di allontanarti da lì maschera il bisogno di mettere una "distanza" da altro, ed è per questo FORSE che non sei serena.
Capisco il tuo discorso sul fatto che la vita è una, l'ho fatto anch'io a suo tempo, ma non avevo una figlia

R2D2 ha scritto:potresti sempre lasciare il bambino al papà e andarlo a trovare tu nei fine settimana.
Scusami, ma non trovo affatto giusto separare il bambino dal padre.

Non condivido! Sarebbe un trauma ancora maggiore per il bambino, se finora ha vissuto con la madre è giusto continuare così e non trovo neanche giusto allontanarlo dal padre, è ancora molto piccolo.

E' vero che la vita è una sola, ma io credo tu debba trovare un compromesso. Poi oltre agli affetti, valluta che aiuti concreti avresti trasferendoti. Avresti qualcuno che ti aiuta con il bambino?

laroby, potresti motivare maggiormente il tuo desiderio di andare via?
è molto difficile dare un consiglio sapendo così poche cose della situazione.

R2D2 ha scritto:

ci610 ha scritto:se alla base c'è una motivazione seria, tipo il lavoro, ti dico di andare per la tua strada
se invece è un semplice sfizio, allora ti consiglio prima di trovare la serenità lì dove sei e poi di prendere una decisione

già, la felicità la devi trovare dentro di te, non è certo un posto a renderti felice. Sei sicura che cambierebbe veramente le cose?

pensare che un altro posto ti porti la erenità è un gioco pericoloso, rischi di separare tuo figlio dagli affetti per nulla. Devi prima trovare la serenità nel luogo dove sei e poi decidere. La serenità è dentro di te.

kik ha scritto:concordo con le altre
forse questo tuo bisogno di allontanarti da lì maschera il bisogno di mettere una "distanza" da altro, ed è per questo FORSE che non sei serena.
Capisco il tuo discorso sul fatto che la vita è una, l'ho fatto anch'io a suo tempo, ma non avevo una figlia

infatti è questo che cambia tutto.
non è questione di voler mettere delle distanze, che comunque peserebbero come a chiunque, sia a me, sia a Ricky.
Mi chiedo quanto incida un MIO desiderio privo di elementi oggettivi di miglioramento (non ho un amore da seguire, un lavoro per il quale ho sudato tutta la vita, una grande occasione da non poter lasciar scappare).
Cioè, senza presupposti tipo quelli che ho elencato, è cosi spregevole?

I figli si fanno in due e di loro si decide in due, a meno che il tuo ex non si sia rivelato un padre pessimo e quindi il suo rapporto con il tuo bambino sia comunque da rivedere.

Parlane con lui, ma, anche se di primo acchito mi verrebbe da dirti, per come sono fatta io: "vai", hanno ragione le altre.

non è che sia spregevole il desiderio di andar via. E' che non sei più da sola, hai una famiglia: tu e tuo figlio. Non puoi permetterti più il lusso di pensare solo a te stessa. Devi pensare anche a lui ed alle sue esigenze.

eh ti capisco perchè è stato il motivo per cui il mio compagno non si è mai allontanato troppo dalla sua città ma solo per brevi periodi all'estero per fare quello che doveva fare e stop.
ora però veniva da un momento di profonda crisi che lo ha portato a decidere di allontanarsi, e di ricostruirsi una vita lontano dalla figlia, che indubbiamente ne soffre. e lui anche.

fifablu ha scritto:eh ti capisco perchè è stato il motivo per cui il mio compagno non si è mai allontanato troppo dalla sua città ma solo per brevi periodi all'estero per fare quello che doveva fare e stop.
ora però veniva da un momento di profonda crisi che lo ha portato a decidere di allontanarsi, e di ricostruirsi una vita lontano dalla figlia, che indubbiamente ne soffre. e lui anche.

scritta come l'ho scritta suona tremenda. chiaro che fa il pendolare per vederla.

Ma certo che non è spregevole, è semplicemente illegittimo.

laroby ha scritto:

kik ha scritto:concordo con le altre
forse questo tuo bisogno di allontanarti da lì maschera il bisogno di mettere una "distanza" da altro, ed è per questo FORSE che non sei serena.
Capisco il tuo discorso sul fatto che la vita è una, l'ho fatto anch'io a suo tempo, ma non avevo una figlia

infatti è questo che cambia tutto.
non è questione di voler mettere delle distanze, che comunque peserebbero come a chiunque, sia a me, sia a Ricky.
Mi chiedo quanto incida un MIO desiderio privo di elementi oggettivi di miglioramento (non ho un amore da seguire, un lavoro per il quale ho sudato tutta la vita, una grande occasione da non poter lasciar scappare).
Cioè, senza presupposti tipo quelli che ho elencato, è cosi spregevole?

non è spregevole
è inutile
ti ritroveresti a 400 km di distanza, senza gli affetti cui sei abituata, con tuo figlio sballottato e con la stessa infelicità

Fondamentalmente questa città NON MI PIACE, non mi offre nulla che io non possa trovare altrove.
Una dimensione più umana (non parlo di un posto a caso, ma di una zona che conosco un po'), un clima migliore, un'aria nuova.

Non avrei nessuno, ma questo non mi spaventa, qui ho la gestione in piena autonomia di tutto.
I miei genitori lavorano ancora entrambi, quindi a parte i we, nella gestione chiamiamola ordinaria, non intervengono. Abitiamo a una 20ina di km di distanza, non ho l'aiuto quotidiano chessò, per accompagnare o prendere Ricky all'asilo, o alle attività sportive ecc... Me ne occupo io e basta.
Così come sto dietro a quel che serve per la casa, per me.
Certo, l'idea di un'emergenza da fronteggiare spaventa... Poi però mi dico che non sto pensando alla parte opposta del pianeta..

R2D2 ha scritto:non è che sia spregevole il desiderio di andar via. E' che non sei più da sola, hai una famiglia: tu e tuo figlio. Non puoi permetterti più il lusso di pensare solo a te stessa. Devi pensare anche a lui ed alle sue esigenze.

E infatti è l'unico pensiero che mi frena, perchè, chi mi conosce lo sa molto bene, viene prima di tutto e tutti.