Anoressica a 12 anni

[frab]

Ciao ragazze, in genere non scrivo nel salottino, ma a questo puunto ho bisogno di consigli da chi ci è passata. Ho due cugine gemelle di 12 anni, una bella, magra, che eccelle in tutto, la sorella più bruttina, cicciotta, "normale"... beh quest'ultima da più di 1 anno (aveva 11 anni!!!) ha dei comportamenti strani, prima non dormiva, poi ha cominciato a chiudersi in se stessa e adesso non mangia più; domenica i miei zii l'hanno ricoverata in ospedale ( è magrissima) ma lì oggi le hanno detto che loro non possono fare niente, bisogna ricoverarla in una struttura apposta, ma visto la giovane età la situazione è molto complicata.
Io ci penso e mi sembra pazzesco che una bambina di 12 anni sia anoressica... ma come si può affrontare questa situazione? lo posso capire a 16, 18 anni.... ma 12!!!!

[Gerbera]

O mamma mia Frabbina, che brutta cosa! Mi dispiace, non so come aiutarti, fortunatamente non ho esperienze in questo senso però di sicuro ci vogliono persone esperte che sappiano come aiutare la bimba e chi le sta intorno

[floddi]

Brutta situazione.
Sul lago di garda c'è un centro specializzato famoso in Italia.
Non sottovalutate il problema, mi raccomando!!!

[cipi]

Frab che situazione!!! anche io non ho esperienze in merito, ma è meglio rivolgersi a persone competenti in questo settore e non ad un semplice ospedale. Non conosco pero' strutture dalle tue parti, magari qualche altra gollina sa qualcosa. L'anoressia è una brutta malattia e si puo' anche rischiare la vita, percio' cercate di aiutare questa bimba portandola nei centri apposta anche se immagino sia molto impegnativo e forse anche dispendioso, ma ne varrà la pena.
alla piccola

[lapatti]

Ciao, ti riporto la storia di una persona che ha condiviso le sue angosce con me per un breve periodo...una mia collega.
Sua figlia ha iniziato a percorrere il tunnel dell'anoressia proprio a 11 anni. Subito i suoi comportamentei sono passati in secondo piano, sembrava l'inizio della fase adolescenziale, poi da un voler evitare pane e pasta la situazione è degenerata e l'incubo ha preso forma.
Lei mi ha raccontato la storia quando era ancora in ballo con ricoveri vari ed era a pezzi. La figlia ha subito 3 ricoveri di 20gg ciascuno e l'ultimo con il sondino naso-gastrico. Lei da mamma si colpevolizzava di non aver pensato prima che una ragazzina di 11 anni potesse essere anoressica, e di come da madre non avesse "voluto" vedere che cosa accadeva. Ora la ragazza ha 16 anni e sta bene, ma ci sono voluti anni di psicoterapia e rieducazione alimentare. Nella città dove abitiamo c'è una valido ospedale infantile con un centro specializzato in disturbi alimentari e solo grazie a un supporto specialistico la famiglia non è collassata.
La ragazza non parlava più con mamma, papà e sorellina e tutti intorno a lei vivevano come se camminassero su lastre di cristallo.
Quello che ho raccontato spero serva a far pensare che in questa malattia serve un supporto medico, che da sole non si esce e che soprattutto prima si comincia e meno dura è la salita, quanto alla tua domanda: sì è possibile che una ragazza di 11 anni sia anoressica e la cosa che può aiutarla è che essendo minorenne sono i genitori a scegliere la terapia, la mia collega temeva che la figlia diventata maggiorenne non volesse più curarsi, ma per fortuna ne è uscita prima di quanto immaginassero (alcuni medici prevedevano un cammino lungo 10 anni...).
Spero di cuore che la situazione si risolva al meglio.

[frab]

grazie ragazze.... allora mia cugina da qualche mese andava da un nutrizionista-psicologo, ma evidentemente la situazione è ben più grave, quindi hanno consigliato proprio il ricovero;
FLODDI conosco la clinica a Garda, il problema è che bisogna capire se lasciano almeno la mamma con lei, perchè lei da sola non ci vuole andare;
PATTI grazie della testimonianza, speriamo che si risolva anche per mia cugina

[Labebina]

Frab, certo che é possibile ammalarsi di anoressia a 11 anni! Ed é assolutamente importante fare immediatamente ricorso a strutture specializzate. A Firenze ne esiste una, dicono molto valida, se vuoi posso fornirti i recapiti; sicuramente però non é permessa la presenza dei genitori durante il ricovero (non so però per i minorenni).
Ho un'amica che é malata di anoressia dall'età di 16 anni. Oggi a 39 anni ancora ci combatte. Anche quest'anno é stata ricoverata 2 mesi perché aveva raggiunto un peso non sostenibile!
Lei ha gravi problemi di rapporti con i genitori, vive da sola e non ha una famiglia alle spalle che riesce a sostenerla; é per questo che non riesce a venirne fuori.
Sembra che l'anoressia nasca per un'eccessiva competitività nei confronti della madre, nel tuo caso potrebbe essere la gemella la persona con cui si crea questa difficoltà di rapporto. La terapia familiare é assolutamente consigliata in questi casi: scusa se mi permetto ma forse anche la gemella dovrebbe essere sottoposta a qualche seduta.
Proverò a chiedere alla mia amica se ha voglia di lasciarti la sua testimonianza!

[titty70]

Mi dispiace molto ...è davvero una situazione difficile....io quoto in pieno Labebina:

Sembra che l'anoressia nasca per un'eccessiva competitività nei confronti della madre, nel tuo caso potrebbe essere la gemella la persona con cui si crea questa difficoltà di rapporto. La terapia familiare é assolutamente consigliata in questi casi: scusa se mi permetto ma forse anche la gemella dovrebbe essere sottoposta a qualche seduta.

Io ci sono passata verso i 16 anni per problemi di comunicazione con mio padre, per fortuna è passata anche se poi per anni mi sono portata dietro la bulimia...passava e tornava soprtuuto nei momenti più difficili
Grazie poi al mio fidanzato e attuale marito ne sono uscita definitivamente ma non è stato facile pechè si ha una visione distorta del mondo proprio per carenza di affetto o problemi nel rapportarsi con le persone che amiamo di più!

Mi auguro tanto che guarisca presto

[frab]

Titty, infatti secondo me il suo problema è più con il padre che con la madre, lei dice che lo odia

[titty70]

Titty, infatti secondo me il suo problema è più con il padre che con la madre, lei dice che lo odia

A volte nelle relazioni con le persone più amate si creano dei conflitti interiori che non vogliamo ammettere nè dichiarare a chi ci sta vicino, questo porta ad avere sulle spalle un peso insostenibile che può sfociare in modi diversi...certo una bella lite sarebbe la cosa migliore ma questo lo facciamo noi adulti, quando si è piccoli si somatizza e assimila tutto senza parlarne e il tutto può poi sfociare nel rifiuto per il cibo che in realtà è un rifiuto + profondo legato proprio al rifiuto x una persona o x qualcosa di brutto che è accaduto!

[chiocciola]

FRAB TESORO MI DISPIACE MOLTO 12 ANNI SONO POCHI E SPERO CHE LA GIOVANE ETA PERMETTA ALLA BIMBA DI CAPIRE CHE LA STRADA CHE HA PRESO E SBAGLIATA...IL FATTO CHE SIA COSI GIOVANE PERMETTE A TUTTI DI INTERVENIRE RAPIDAMENTE E IL FISICO RIESCE A REGIRE MOLTO MEGLIO
TI AUGURO E GLI AUGURO CHE TUTTO SI RISLVA AL PIU PRESTO

[floddi]

FLODDI conosco la clinica a Garda, il problema è che bisogna capire se lasciano almeno la mamma con lei, perchè lei da sola non ci vuole andare;

No. le ragazze vivono da sole, i genitori possono andarle a trovare in orari ben precisi e concordati col terapeuta!

[Delfinablu]

La mia migliore amica è stata anoressica proprio a quell'età anzi prima, aveva circa 10 anni.
Purtroppo l'età dell'insorgenza è quella...
L'unica cosa da fare è mettersi nelle mani di esperti.
C'è un sito e un'associazione molto validi in italia si chiama ABA. (associazione bulimia - anoressia)
Cerca su internet.

[frab]

C'è un sito e un'associazione molto validi in italia si chiama ABA. (associazione bulimia - anoressia)
Cerca su internet.

grazie molto interessante

[rusc]

Ciao Frab! La mia sorella maggiore (siamo 3 femmine) è stata per lunghi anni malata di anoressia nervosa. Io ho 5 anni meno di lei, e purtroppo faccio molta fatica a ricordarla come era "prima", perchè anche lei ha iniziato a stare male nella prima adolescenza.
Che dire....difficile e doloroso ricordare quegli anni, un vero calvario per lei innanzitutto, ma anche per tutti noi. E' vero che chi le vive accanto giorno per giorno non sa che pesci pigliare, e spesso non ne ha la forza. E' una malattia terribile, che ti priva della vita quotidiana, degli affetti, degli amici, delle relazioni sociali. Che cerchi ma poi rifuggi. E' una malattia che chiude l'ammalata nel suo dolore e nella sua visione malata di sè e del mondo, ed è davvero difficile raggiungere quella persona. Dico senza vergogna che mi sembrava, a volte, di vivere con un mostro che voleva e stava rovinando la famiglia. Ho odiato mia sorella perchè credevo che mi avesse privato della spensieratezza della gioventù: ero una ragazzina che soffriva da morire anche io...e si fanno anche questi brutti pensieri...
Ed effettivamente a 17 anni chiamavo l'ambulanza perchè mia sorella, nuda e in preda a una crisi isterica voleva buttarsi giù dalla finestra. Loro arrivavano, la portavano in ospedale, valium a palla...e dopo 3 ore era di nuovo a casa perchè era maggiorenne e firmava per uscire. Una volta l'abbiamo fatta ricoverare in una clinica psichiatrica: è scappata, in vestaglia. E' andata a casa di mia nonna e lì ha tentato il suicidio. Di nuovo in ospedale. E lì di nuovo medicine ingoiate, e stavolta è stata in terapia intensiva e si temeva che non passasse la notte.
Poi, poi...grazie a Dio le cose sono lentissimamente migliorate. Lei si è presa paura per quello che aveva fatto e ha accettato di rimanere ricoverata. E' stata lì alcuni mesi mi pare. Poi , tornata a casa, è stata seguita per 2 anni da una psichiatra molto brava. Lentamente è ritornata alla vita.
Per farla breve: adesso fa l'infermiera, si è da poco sposata e sta bene. E' e credo rimarrà sempre una persona particolare: molto magra e sempre in fissa con lo sport, carattere spigoloso....ma ha una vita autonoma ed è serena. E a noi sembra un miracolo, e forse lo è davvero.

Cara, armatevi di coraggio e di una pazienza INFINITA. Vi ci vorrà tutta.
Purtroppo l'unica che ci può fare qualcosa è lei, che deve prima accettare di essere malata, e poi deve trovare la forza per voler guarire. Statele accanto, ma soprattutto fatevi aiutare anche voi. In particolare i genitori e la gemella. E' molto importante che tutta la famiglia collabori e si metta in discussione, e che riceva aiuti anche concreti su come comportarsi con lei.
auguri di cuore, davvero
se hai bisogno ci sono via mp

[frab]

RUSC grazie per la tua esperienza.....
credo che bisognerà avere veramente tantissima pazienza, mia mamma stamattina è stata a dare il cambio a mia zia in ospedale e mi ha detto che è come parlare ad un muro, addirittura non vuole bere neppure acqua, quindi se continua così devono farle le flebo, anche perchè cominciano a risentirne i reni e l'urina è molto densa.
Ma questo lo so che è solo l'inizio, i prossimi mesi... anni saranno veramente duri

[Dubbiosa]

Che rapporto ha con la sorella?

[simona ss]

Ciao Frab, mi dispiace per la tua "cuginetta".
Io ci sono passata qualche anno fa, e per esperienza posso dirti che tutto quello che ti è stato già detto dalle altre golline è senz'altro vero.
Le cause di questo disturbo alimentare vanno ricercate molto in profondità, ma tenete conto che l'anoressica/o trova nel rifiuto del cibo:
a) la capacità di controllare qualcosa nella vita, per dimostrare a se stessi di essere "forti"; quale stimolo è più difficile da controllare se non quello della fame?
b) un modo, l'unico che conosce, per richiamare su di sè l'attenzione, per urlare "silenziosamente" il proprio male di vivere.

La prima tappa da affrontare è l'accettazione da parte del malato della malattia.
Bisognerà trovare un buon terapeuta che entri in "simpatia" con tua cugina, e questa è la fase più difficile e delicata.
Io sono stata molto fortunata perchè mi sono subito trovata in sintonia con la mia terapeuta, ma non sempre la cosa è così immediata.

Posso solo dirvi di avere tanta pazienza, di non colpevolizzare nè compatire la ragazza, non è questo che lei cerca.
Cercate di farla parlare il più possibile di questo suo disagio, non lasciatela troppo spesso sola, coinvolgetela più che potete e cercate di farle capire, piano piano, che di una malattia si tratta, che si può morire e che, fortunatamente, si può curare.

Io, per qualsiasi cosa, sono qui, anche per parlare con lei, se vuole aprire il cuore o semplicemente ascoltare la storia di una che ce l'ha fatta.

[Fran_68]

Frab mi dispiace per la ragazza, mi chiedo non e' che il confronto con la sorella la fa sentire inadeguata???? tanti

[frab]

Grazie Simona, grazie a tutte
oggi non ho aggiornamenti, forse hanno trovato un buon psicoterapeuta...