GravidanzaOnLine: il Forum

Carissime amiche da pochi giorni ho scoperto che mio padre, 73 anni, ha un tumore maligno alla prostata con metastasi ossee già diffuse.....Vi lascio immaginare il mio sgomento, anche perchè, tutto è scoppiato in soli 3 mesi e mio padre non aveva alcun sintomo, sino al giorno in cui circa 2 mesi fa l'abbiamo portato al pronto soccorso per una bronchite.
Ora il mondo mi è crollato addosso. All'inizio non ho fatto che piangere, ma ho capito che non serve a niente, solo che tutta questa storia, mi sembra la cronaca di una morte annunciata.......bisogna solo aspettare.....Ha già perso 15 chili.
Al momento cerco di farmi forza e di confortare mia madre, ma non è semplice sapere che un genitore presto morirà. E allora mi assalgono tutti i ricordi dell'infanzia, di quando mio padre era un carabiniere giovane e forte....e ora, così gracile, dipende da noi.
Lui non è a conoscenza della sua malattia e davanti a lui se pure con il cuore a pezzi sorriderò e sarò sempre ottimista, ma per me già da quest'anno il Natale ha un sapore diverso.
Quello che chiedo a che ci è già passata in questa situazione è: come si fa a rassegnarsi alla perdita di un genitore? Quali consigli mi date?
Vi voglio bene

Mi spiace davvero. Che dirti, comportati come sempre se no vuoi far trapelare la sua malattia, ma stagli comunque vicino e non lasciar passare in silenzio momenti nei quali vorresti dirgli qualcosa di importante e bello, per te e le sue nipotine. Un abbraccio

Avevo scritto come ho reagito alla morte di mia madre, di getto...ho preferito cancellare.
Io non volevo bene a quella donna, tu ami tanto tuo padre...
Mi spiace tanto, non sono mai stata brava in queste cose.
E' dura, lo so.

vivitelo. fino in fondo, fino all'ultimo.
nient'altro.

Non so darti consigli, ho perso mia suocera due mesi fa, 7 mesi dopo che le è stato diagnosticato un tumore. Età 54 anni.
Mio marito ha semplicemente accantonato tutti i vecchi rancori e ha cercato di starle vicino più possibile, anche se viviamo a 350 km di distanza. La chiamava quasi tutti i giorni e le raccontava quello che facevamo, tutti i minimi progressi di Valerio. Io le chiedevo continuamente le ricette dei suoi piatti forti e le chiedevo consigli da nonna. Lei sapeva che c'era poco tempo e quindi ne era molto contenta.
Prepararsi è stato difficile e anche inutile, tanto siamo rimasti tutti sconvolti ugualmente. Però abbiamo fatto in modo che lei si sentisse vicina a noi e utile, e che sapesse che non la dimenticheremo mai.
Per mio suocero...penso che ci vorrà molto, molto tempo prima che si riprenda. E' difficile dopo 40 anni insieme.

un abbraccio, coraggio

chantal, cosa dirti? Non mi è ancora capitato, mio padre ha l'età del tuo e 6 anni fa è stato operato di tumore all'intestino : in quel momento anche a me è crollato il mondo addosso, l'ho visto vecchio e stanco, mi è venuta l'angoscia di non potere più fare con lui le nostre adorate passeggiate in montagne, di non potere più sentirlo parlare delle sue montagne, dei suoi luoghi, delle sue passioni che spesso sono anche le mie. Non so che consigli darti, veramente, sento la tua tristezza e la tua impotenza come se fossero le mie : stagli vicino il più possibile, e prega se ci riesci.

Ho perso mio padre 11 anni fa....io avevo 31 anni, lui 62. Dopo un'operazione al cuore è entrato in coma e dopo sei mesi è morto. E' stato un dolore atroce, atroce, atroce. Quando ho saputo del coma e della prognosi, infausta da subito, non so quanto ho pianto, disperata. Non avevo ancora figli, così non li ha potuti conoscere. E credo invece che sarebbe stato uno splendido nonno.
Ti abbraccio.

Io credo che non si sia mai pronti alla morte di nessuno. Per quanto lunghe siano le malattie non si fa mai in tempo a prepararsi all'assenza fisica di una persona che amiamo molto. E' dura perdere le abitudini come quella semplice di entrare in una stanza e guardare dove quella persona sarebbe seduta.E' dura sedersi al suo posto a tavola.
E' duro.
Mi dispiace per voi.

ciao Chantal...
mio padre è morto da quasi 9 anni e non passa un giorno senza che pensi a lui, per un motivo o per un'altro... con il dolore si impara, col tempo, a convivere - anche perchè non ci sono altre possibilità...
è morto giovane, solo 62 anni, e in molti degli eventi più importanti della mia vita purtroppo non è stato fisicamente accanto a me, anche se nel mio pensiero era sempre lì.
intanto ti dico di non disperare, so che la situazione non è bella però i medici oggi riescono ad aiutare moltissimo anche i casi così avanzati... soprattutto quando non si è troppo giovani... spero che abbiate ancora tanto tempo da condividere, vedrai che ogni giorno insieme sarà un dono meraviglioso.
ma moltissimo dipenderà anche da voi e da quanto riuscirete a preservare la sua "normalita'" di vita... so che sembra difficile e atroce, io piangevo sempre ogni volta che uscivo dalla sua stanza, ma solo quando lui non poteva vedermi, con lui ero sempre positiva e gli dicevo che presto sarebbe stato meglio.
ora prevale la disperazione, ma vedrai che presto sentirai dentro di te la forza necessaria per stargli vicino in questo momento, dovete reagire per lui!
per il resto che dirti... l'unico consiglio che tiposso dare è quello di stargli vicino più che puoi... tutto il resto aspetterà, ci sarà tempo... ogni singolo minuto che passerai con lui lo benedirai in futuro, è successo a me che - pur non avendolo mai lasciato solo un attimo (i miei erano separati) - a volte rimpiango di non aver trascorso con lui proprio ogni istante della sua malattia...
e poi dico che ha ragione clizia, digli quanto gli vuoi bene e quanto è importante per te, io a volte non l'ho fatto per pudore e ora mi pento, ma so che lui comunque lo sapeva.
ora non posso più scrivere perchè la tristezza mi assale quando penso a quei momenti, ti abbraccio forte

Grazie tante ragazze, siete molto care.
Le vostre risposte mi hanno commossa, ma allo stesso tempo ni danno forza.
Vi abbraccio di cuore

Ti sono vicina,
sono sicura che il tuo amore straordinario per lui renderà più sereno il suo percorso!
Viviti ogni suo respiro, memorizza ogni sua espressione, tono, gesto! Ti accompagneranno per sempre...

I miei genitori sono ancora al mio fianco grazie al cielo ma questo Luglio ho perso mio nonno che forse è stato più di un padre per me. Io ero ormai all'ultimo mese di gravidanza, mancavano 21 giorni alla nascita di Rebecca... per questo mi è stato proibito di stargli vicino in H, hanno cercato di tutelarmi! Odio tutti coloro che non mi hanno permesso di salutare mio nonno, di accompagnarlo oltre la vita.

Viviti tuo padre, ogni giorno... per tutti i giorni che vi saranno ancora concessi!

Ti abbraccio

La persona che mi ha fatto da padre (mio nonno, io mio padre non l'ho mai conosciuto e mi ha cresciuta lui) è morta dello stesso male quando avevo 15 anni.
Che dire.... non ci si abitua mai, è dura..... anche dopo tanto tempo. Ti posso solo consigliare, come ha detto ely, di vivertelo fino alla fine. Poi pian piano le cose si sistemeranno... fa sempre male, anche dopo tanto tempo.... l'altro giorno guardavo le mani di thomas e ci vedevo le sue e mi son messa a piangere come se fosse morto ieri.... però pian piano ci sono anche momenti di ricordo e dolcezza che mi fanno sorridere, specialmente quando rivedo lui in qualche mia espressione o gesto e mi rendo conto di quanto di lui è sempre presente nella mia vita

Però adesso davvero, pensa a vivere al meglio, capisco che adesso stai vedendo tutto nero, ma vi auguro di tutto di cuore di avere ancora tanto tempo da vivere assieme per costruire tanti bei ricordi che vi accompagneranno per sempre

Sono 10 anni che mio papà non c'è più...
Il rimorso più grande è d non avergli mai fatto capire quanto fosse importante per me e quanto bene gli volessi... di non avergli detto l'ultima volta che gli volevo bene...
Non ha mai conosciuto mio marito, nè mia nipote nè tantomeno mio figlio... eppure so che da lassù lui ci guarda e ci protegge e presto saremo di nuovo insieme..
Questo mi consola parecchio...
Come ti hanno già detto goditelo più che puoi, assaporati ogni singolo istante, fai foto, filmini, fallo godere ai tuoi figli... amalo... creati tanti ricordi, cerca di non aver rimpianti, è l'unica cosa che ti farà stare meglio dopo...

Entro poco nel salottino e non scrivo praticamente mai... ma questa volta ho deciso di fare un'eccezione.
Non credo ci siano grandi consigli da dare se non di goderti ogni momenti accanto a lui, e di dirgli quesllo che hai bisogno che lui sappia. Sicuramente lo ami, diglielo, magari con l'occasione del Natale.
Ho perso mio papà quando avevo 14 anni (lui 45), non mi ha visto crescere, diplomarmi, laurearmi, non ha conosciuto mio marito e ovviamente nemmeno i miei bambini, ma mi pesa soprattutto non avergli mai detto quanto lo amassi quanto ero orgogliosa del suo rigore e dell'educazione che mi ha insegnato...
Forza!!

Grazie ragazze

Mio papà ci ha lasciati il 9 di questo mese dopo quattro anni passati a combattere contro una malattia che non dava scampo. Sai cosa ci ha detto l'oncologo alla fine ? Che era sopravvissuto così tanto solo per la sua forza di volontà e per la forza che gli davamo noi.

Goditi ogni momento, parlagli, raccontagli e farlo parlare, vivete intensamente ogni attimo. . .non ha senso dirti come ci si sente dopo, anche la malattia più lunga non prepara abbastanza allo stacco finale, ma saprai gestirlo soprattutto perchè hai due bimbe piccole per cui DEVI e DOVRAI reagire ed andare avanti.

Ti abbraccio forte, forte

Papa' ti manchera' tanto fisicamente, come mi manca il mio.
Vorrai affondare il viso sul suo maglione caldo e profumato, ma non potrai farlo.
Vorrai entrare in casa e sentire la sua solita battura che senti da quando ne hai memoria, ma non la sentirai.
Vorrai affidarti a lui e chiedergli un consiglio, invece dovrai cavartela da sola.
Vorrai vederlo innamorato di tuo figlio come lo era di te, ma potrai soltanto immaginarlo.
Ti arrenderai con il tempo alla sua assenza, ma crescera' dentro di te un luogo tutto vostro dove ti rifugerai quando la nostalgia diventera' insopportabile, ma anche soltanto quando avrai voglia di scambiarci due chiacchiere.
Coltiva quel luogo, entraci spesso, rendilo gradevole grazie ai ricordi belli della vostra vita.
Li' il tuo papa' non morira' mai, e ci sara' sempre per te, potrai addirittura annusarlo o toccarlo, e sentire la sua voce.
E con il tempo, tanto tempo, riuscirai a fartelo bastare.

Ciao
il mio papà è morto a 63 anni con un maledetto tumore alla prostata: non ha mai avuto alcun sintomo; ricoverato per una febbre alta che non passava, fatto il prelievo del psa, gli fu diagnosticato un tumore con mestastasi osse molto diffuse...non gli abbiamo mai detto la verità e forse per questo è vissuto 15 mesi...è morto 40 giorni prima della data del mio matrimonio...poi rimandato!
tutti i medici contattati non ci diedero alcuna speranza date le diffuse mestastasi; un primario di urologia addirittura mi liquidò dicendo che non sapeva che altro fare e che la sua missione era finita con mio padre
un malato, soprattutto un malato terminale, è una PERSONA con una sua DIGNITA' che va rispettata!!!!! cerca di affidarlo a medici UMANI e coscienziosi che sappiano alleviare il dolore fisico, per il resto cerca di stare molto vicino al tuo papà e alla tua mamma godendovi ogni momento di vita che il Signore vorrà donargli;
io e mia sorella abitiamo a 600 Km da nostra mamma: la malattia di mio padre l'ha gestita quotidianamente da sola mia mamma, io e mia sorella eravamo presenti nel weekend....è stata dura soprattutto x mia mamma accettare la triste perdita...tuttora a distanza di 8 anni non è ancora rassegnata ....... mio padre non mi hai vista sposata, nè ha conosciuto la mia bambina....tutto questo è molto triste, perchè nei momenti di sconforto ti fa sentire sfortunata.........ma conforta il pensiero che ci protegge da lassù e che un giorno ci ritoveremo tutti insieme

La mia esperienza è simile e diversa. Io non avevo un gran rapporto con mio papà, ma sapevo che lui c'era. Gli serbavo un rancore stupido e quando cominciavo a capire che sbagliavo e avevo iniziato a riavvicinarmi...se n'è andato. Anche lui per un tumore, diagnosticato a maggio del '98, se l'è portato via il 7 dicembre dello stesso anno.
Io solo a posteriori mi sono resa conto della perdita subita, non ho avuto modo di stargli vicino, né di parlargli come avrei voluto. La sua mancanza la sento ora, non l'ho sentita nell'immediato. Guardo mia figlia, che gli somiglia fisicamente e penso a come sarebbe impazzito per lei e rimpiango tutto ciò che non abbiamo fatto assieme...
Quindi, quoto chi prima di me ti ha scritto goditelo finché c'è tempo!

Anch'io come qualcuna ha scritto, non riesco a dirgli quanto gli voglia bene, ma glielo dimostro accarezzandolo e baciandolo sempre.
Per fortuna sono a pochi isolati da loro, ma bisogna considerare che lavoro in un ente pubblico e devo gestire 2 figlie e un marito. Cmq telefono in continuazione e ogni pomeriggio sono da loro.
So che mio padre sa quanto io lo ami. Infatti non fa altro che ripetermi che x Natale vorrebbe farmi un regalo grandissimo per i sacrifici (ma io non li sento tali) che faccio per loro, ma io gli rispondo che non ho bisogno di nulla.
Per me il regalo più bello è impossibile...sarebbe la sua guarigione.
P.s. Ora nell'arco di 3 mesi è alle prese con febbre alta e la terza bronchite......
Grazie ragazze