GravidanzaOnLine: il Forum

ragazze, c'è qualcuna preparata in materia?
una ragazza che conosco, mia compagna delle superiori, ha una situazione abbastanza disastro, per me lei è un angelo e io le devo molto, vorrei sdebitarmi e poterla aiutare...lei ha problemoni di salute alla schiena, e come se non bastasse il suo compagno ha gravi problemi col suo lavoro.

praticamente, da quello che mi ha illustrato lei, all'inizio del rapporto di lavoro (nel campo della ristorazione in un piccolo locale) gli era stato fatto un contratto tipo a progetto, ma secondo me, non avendo mai percepito busta paga, ricevendo soldi in cash, secondo me questo contratto è fittizio perchè lei mi dice che non c'è stata nessuna registrazione inps e inail....che contratto è? carta straccia, a mio parere.

questo contratto peraltro è scaduto da agosto. si parla ormai da tempo di un rinnovo, che però sembra non arrivare mai. sono trascorsi ormai 3 mesi.
io non so che consigliarle. vorrebbero entrambi denunciare la cosa ai sindacati e cercare lavoro altrove, ma non sanno come muoversi. se si espone è possibile che ci siano ripercussioni sul suo compagno?
da chi andare? sindacati? ispettorato del lavoro? finanza?
cosa possono rivendicare?
io mi muovo per uffici pubblici ma non vorrei portarli a battere sentieri più dannosi che altro. però è giusto che sta gente che magari non fa scontrini, assume in nero, e poi va in giro col suv un po' impari a pagare il dovuto e si prenda qualche bella legnata sui denti....
qualche esperta di diritto del lavoro?
grazie a tutte!!!

Sindacati, l'ha fatto per 2 volte una persona che conosco ed è andata bene. Al sindacato potranno anche consigliarla per il fidanzato, spero.

ma è il fidanzato infatti ad avere il problema....

fifablu ha scritto:ma è il fidanzato infatti ad avere il problema....

non ho capito, che problemi potrebbe avere il fidanzato se lei "denuncia" il suo datore di lavoro per lavoro in nero? Non mi pare tu abbia detto che loro due lavorano insieme, giusto?

Certo non e' che ti sto aiutando molto con queste domande. Ti direi comunque di consigliarle di andare dai sindacati.

no no, lei non può lavorare coi suoi problemi, solo lui è coinvolto...

fifablu ha scritto:no no, lei non può lavorare coi suoi problemi, solo lui è coinvolto...

ah ok, mi sa che ho letto male allora Sinceramente, a parte andare dai sindacati, non credo ci sia molto che puo' fare purtroppo..

denuncia "anonima" all'ispettorato provinciale del lavoro, anonima nel senso che puoi andare li e dire che sai che in quel posto ci sono lavoratori "in nero". Poi saranno loro a fare le loro verifiche, andranno a sorpresa a chiedere informazioni e chiederanno al dipendente da quanto tempo lavora, che lavoro svolge eccc...ecc.... lui deve dire la verità, poi vedi che il contratto lo devono formalizzare per forza, pagare i contributi arretrati ecc...ecc...

mariangelac ha scritto:denuncia "anonima" all'ispettorato provinciale del lavoro, anonima nel senso che puoi andare li e dire che sai che in quel posto ci sono lavoratori "in nero". Poi saranno loro a fare le loro verifiche, andranno a sorpresa a chiedere informazioni e chiederanno al dipendente da quanto tempo lavora, che lavoro svolge eccc...ecc.... lui deve dire la verità, poi vedi che il contratto lo devono formalizzare per forza, pagare i contributi arretrati ecc...ecc...

eh ma credo sia dura che sia poi un clima vivibile a seguito di un contratto stipulato a forza. lui sta cercando altrove. non sarà possibile un risarcimento del dovuto, dei contributi inps, la tredicesima ecc?
ma poi le denunce anonime le prendono in considerazione?
da noi i nostri dirigenti le cestinano.

il clima sarà invivibile comunque se ricorri a terzi (ispettorato o sindacati)! Ma è l'unica strada per avere il dovuto se non la può ottenere semplicemente chiedendo di avere quello che gli spetta.
Purtroppo in questo momento sono sempre di più i datori di lavoro che tengono in pugno così i lavoratori...

kla ha scritto:il clima sarà invivibile comunque se ricorri a terzi (ispettorato o sindacati)! Ma è l'unica strada per avere il dovuto se non la può ottenere semplicemente chiedendo di avere quello che gli spetta.
Purtroppo in questo momento sono sempre di più i datori di lavoro che tengono in pugno così i lavoratori...

sì beh, lasciamo perdere...lavorativamente non sono bei chiari di luna. io non riesco a trovare alternative a questo mio lavoro, ma è la meno peggio, visto che un lavoro ce l'ho. la mia amica che è architetto prima del problema di salute è stata licenziata dove lavorava per riduzione del personale, e il compagno in nero. ne sentissi uno che non sta tribolando.

comunque pare che ieri siano andati ai sindacati ma il tipo è stato sbrigativo dicendo che servono testimoni e non è facile e blablablà....non credo li abbia aiutati molto a capire.

Cercare di spuntarla in situazioni del genere è come tentare di mettere un nano contro un gigante in un confronto corpo a corpo.
Poi molto dipende anche dalla zona in cui sta avvenendo il fatto. Da me era impossibile denunciare una cosa del genere. Lo è tutt'oggi.

si parla di milano....
e sapere di gente in giro fiera vestita da conte, coi miliardi che escono dai pori, che sfrutta il lavoro nero mi fa incazzare a morte...

Quello fa incazzare a prescindere.
Purtroppo da me era ed è la regola. Io ho vissuto un'esperienza simile anni fa, un co.co.pro. che poi pero' non era stato dichiarato (lo scoprii al collocamento, dove l'impiegato mi disse "faccio finta di non aver sentito" ). Era di sei mesi, ma stranamente ho lavorato per 11 mesi.
L'azienda era di proprietà del sindaco della città. Se provavi a denunciarlo ti ridevano dietro gli stessi organismi che tecnicamente invece avrebbero dovuto tutelare il lavoratore.
Da me la mentalità vigente è quella che vede il lavoro come una necessità estrema da tenersi a tutti i costi. Quindi nessuno denuncia, perchè altrimenti da cornuto e mazziato passi pure a cornuto e mazziato disoccupato.

HyStErYa ha scritto:Quello fa incazzare a prescindere.
Purtroppo da me era ed è la regola. Io ho vissuto un'esperienza simile anni fa, un co.co.pro. che poi pero' non era stato dichiarato (lo scoprii al collocamento, dove l'impiegato mi disse "faccio finta di non aver sentito" ). Era di sei mesi, ma stranamente ho lavorato per 11 mesi.
L'azienda era di proprietà del sindaco della città. Se provavi a denunciarlo ti ridevano dietro gli stessi organismi che tecnicamente invece avrebbero dovuto tutelare il lavoratore.
Da me la mentalità vigente è quella che vede il lavoro come una necessità estrema da tenersi a tutti i costi. Quindi nessuno denuncia, perchè altrimenti da cornuto e mazziato passi pure a cornuto e mazziato disoccupato.

non ho parole...
sto perdendo le speranze che si possa avere mai giustizia....

Ma magari nelle grandi città la situazione è più facile da gestire...
Chi lo sa.

HyStErYa ha scritto:Quello fa incazzare a prescindere.
Purtroppo da me era ed è la regola. Io ho vissuto un'esperienza simile anni fa, un co.co.pro. che poi pero' non era stato dichiarato (lo scoprii al collocamento, dove l'impiegato mi disse "faccio finta di non aver sentito" ). Era di sei mesi, ma stranamente ho lavorato per 11 mesi.
L'azienda era di proprietà del sindaco della città. Se provavi a denunciarlo ti ridevano dietro gli stessi organismi che tecnicamente invece avrebbero dovuto tutelare il lavoratore.
Da me la mentalità vigente è quella che vede il lavoro come una necessità estrema da tenersi a tutti i costi. Quindi nessuno denuncia, perchè altrimenti da cornuto e mazziato passi pure a cornuto e mazziato disoccupato.

Francamente nn so come si possa decidere di NON denunciare, come volete che si risolvano i problemi? E poi parliamo di omertà... quella gente fa leva sull'intimidazione, anche io viivo al sud e le problematiche le conosco bene, ma conosco molte persone che hanno fatto vertenze di lavoro e sono state risarcite.

Se non ho capito male, lui cmq non lavora più lí e sta cercando altro, o sbaglio?
Se quindi non è interessato a riavere il suo posto, io la denuncia la farei Male che vada a lui non entra in tasca niente ma, vista la situazione attuale, non credo che i datori di lavoro ne usciranno indenni e senza conseguenze!

Si vede che abbiamo avuto esperienze diverse

è giusto denunciarlo, per dovere sociale e anche perché altrimenti non avrai mai nulla di sicuro (chi glielo fa fare al datore di lavoro di cambiare la modalità di assunzione, visto che il lavoratore ha già accettato la situazione in nero per molto tempo?).
ma nel frattempo deve trovare un altro lavoro perché la situazione diventa insostenibile.

la riflessione che faccio è che, cresciuta al Sud, mi sono trasferita al Nord 12 anni fa proprio perché non volevo vivere in un posto dove il lavoro nero (anche per i professionisti) è la normalità, purtroppo ora anche al Nord è arrivato questo modo di fare.

concordo con Kla che rivolgendosi a qualsiasi tipo di terzi la questione e il clima diventerebbero invivibili a prescindere dalla scelta dei terzi..a naso andrei dalla Finanza..ma rovinerebbe proprio questo datore di lavoro furbetto..