suoceri e cognati... ma ora non ci rido più
Inviato: 31 ago 2010, 9:04
rieccomi in ufficio dopo un mese di "vacanze" (la mia vita lavorativa va in funzione del nido...), più stanca, stressata e preoccupata di prima.
non la faccio lunga stavolta... xché sinceramente mi sono rotta io per prima di parlare sempre delle stesse cose! è una storia vecchia come il mondo: il figlioletto maschio cuore di mamma e papà si sposa e scoppia la tragedia. al posto mio poteva esserci chiunque, non sarebbe cambiato nulla.
in più... i figlioletti maschi sono due e il primogenito è ancora più cuore di mamma e papà del socio. e io l'anno scorso ho fatto il fatale gesto di mandarlo a cagher insieme alla sua dolce metà e a tutto ciò che gli gira intorno dopo 6 (sì sì, leggete bene, proprio SEI) anni di "sopportazione" di bastardate di ogni genere.
i perché di questa situazione son quelli dettati dallo stereotipo dei cognati che vivono uno sopra l'altro e dividono troppi spazi comuni: sparlate che tornano indietro, dispetti (rumori ad ore improponibili, tappeti sbattuti in testa...), citofonate continue... insomma, il repertorio completo!
poi condite il tutto con i suddetti mammà e papà a meno di 2 km di distanza e avete il quadro del dramma (o quasi...).
tant'è che un anno e mezzo fa prendiamo il toro per le corna e facciamo fagotto. qualche mese in affitto, poi nuova casa a 12 km da tutti.
come dice una mia amica brasiliana, dai parenti devi stare abbastanza lontano da non andarci in pantofole e abbastanza vicino da non dover fare la valigia...
magicamente, tutto cambia. nel mio matrimonio torna la serenità, nel condominio facciamo belle amicizie e cominciamo davvero una nuova vita.
ovviamente, lavoriamo anche per recuperare il rapporto col suocerame e per far digerire loro l'allontanamento: li invitiamo da noi, li andiamo a trovare, ci parliamo... il tutto col sorriso sulle labbra, con pazienza, con tranquillità interiore.
no no, non sono la reincarnazione di madre teresa. ma amo il socio più di ogni cosa al mondo e so che lui soffre x quello che è successo. così mi sono messa in tasca le mie ragioni e ho azzerato tutto, offrendo una mano aperta e sincera a quei
risultato? beh, sembrava che le cose stessero funzionando. fino a qualche giorno fa...
al compleanno del puffo.
che facciamo, che non facciamo... alla fine decidiamo di fare due feste: una per gli amici ed una per i parenti (ma senza i cognati), il giorno dopo. xché in 5 anni di matrimonio e quasi 3 di convivenza ce le hanno sempre rovinate tutte: compleanni, natale, pasqua... tutte le occasioni sono state buone per piantere grane o farci fare figuracce atroci.
se non che... ecco la telefonata di mammà il giorno prima: ma xché, ma x come, ma davvero...
il socio si innervosisce, taglia corto. io richiamo mio suocero e cerco di spiegargli con i dovuti modi le nostre ragioni. e qui l'impensabile: è colpa mia.
sì, è colpa mia. tutto è colpa mia. lui sta male, non dorme la notte. il figlio (non il socio, il fratello, eh!) soffre, sua moglie di più (
)... non parliamo delle bambine! testualmente, ho rovinato la vita a mia nipote!!!
scusa eh... ma come avrei fatto a fare tutto ciò? risposta: l'hai fatto andando via. xché genitori e figli devono vivere insieme, i cugini devono crescere nella stessa casa...
...
aspe'... quindi x vivere sereni cosa si dovrebbe fare? una sorta di comune dove dovrebbero vivere: noi tre, mio cognato con moglie e due figlie, genitori del socio con annessa nonna... poi xò così non sarebbe giusto, xché lui dice che "genitori e figli devono vivere insieme", anch'io e mia cognata abbiamo genitori e fratelli!!!
quindi dovrebbe venire papà con la compagna, mio fratello con la moglie... che xò ha i suoi genitori... e i genitori di mia cognata, che ha due fratelli sposati e 5 nipoti... e i loro suoceri e poi i loro fratelli e...
no... credo che casa non sia abbastanza grande...
due giorni fa è venuto alla festa del nipote dimagrito, sfatto, depresso. al tel è stato perentorio: o torniamo a vivere lì con loro o lui si sente pugnalato, ritiene la sua famiglia distrutta, la sua vita rovinata. ed è tutta colpa mia.
ed io a questo punto sono seriamente preoccupata: cosa devo aspettarmi? lì non torneremo, la comune non si farà. come reagirà lui?
davvero nella sua testa sono la causa di tutti i mali, quella che gli ha distrutto la vita? o è stato solo un teatrale tentativo di riavvicinare il figlio?
io finora ho sempre scherzato qui sul forum sul discorso suoceri, ma stavolta lo prendo davvero sul serio: l'ho visto in una condizione preoccupante e non so che pensare!
ho chiesto al socio di chiamarlo, di vederlo, di cercare di calmare le cose. non so se la cosa migliore è sparire per un po' o se invece farlo può solo alimentare di più quello che ormai non posso definire altrimenti che il suo odio.
non so più che fare né che pensare...
non la faccio lunga stavolta... xché sinceramente mi sono rotta io per prima di parlare sempre delle stesse cose! è una storia vecchia come il mondo: il figlioletto maschio cuore di mamma e papà si sposa e scoppia la tragedia. al posto mio poteva esserci chiunque, non sarebbe cambiato nulla.
in più... i figlioletti maschi sono due e il primogenito è ancora più cuore di mamma e papà del socio. e io l'anno scorso ho fatto il fatale gesto di mandarlo a cagher insieme alla sua dolce metà e a tutto ciò che gli gira intorno dopo 6 (sì sì, leggete bene, proprio SEI) anni di "sopportazione" di bastardate di ogni genere.
i perché di questa situazione son quelli dettati dallo stereotipo dei cognati che vivono uno sopra l'altro e dividono troppi spazi comuni: sparlate che tornano indietro, dispetti (rumori ad ore improponibili, tappeti sbattuti in testa...), citofonate continue... insomma, il repertorio completo!
poi condite il tutto con i suddetti mammà e papà a meno di 2 km di distanza e avete il quadro del dramma (o quasi...).
tant'è che un anno e mezzo fa prendiamo il toro per le corna e facciamo fagotto. qualche mese in affitto, poi nuova casa a 12 km da tutti.
come dice una mia amica brasiliana, dai parenti devi stare abbastanza lontano da non andarci in pantofole e abbastanza vicino da non dover fare la valigia...
magicamente, tutto cambia. nel mio matrimonio torna la serenità, nel condominio facciamo belle amicizie e cominciamo davvero una nuova vita.
ovviamente, lavoriamo anche per recuperare il rapporto col suocerame e per far digerire loro l'allontanamento: li invitiamo da noi, li andiamo a trovare, ci parliamo... il tutto col sorriso sulle labbra, con pazienza, con tranquillità interiore.
no no, non sono la reincarnazione di madre teresa. ma amo il socio più di ogni cosa al mondo e so che lui soffre x quello che è successo. così mi sono messa in tasca le mie ragioni e ho azzerato tutto, offrendo una mano aperta e sincera a quei

risultato? beh, sembrava che le cose stessero funzionando. fino a qualche giorno fa...
al compleanno del puffo.
che facciamo, che non facciamo... alla fine decidiamo di fare due feste: una per gli amici ed una per i parenti (ma senza i cognati), il giorno dopo. xché in 5 anni di matrimonio e quasi 3 di convivenza ce le hanno sempre rovinate tutte: compleanni, natale, pasqua... tutte le occasioni sono state buone per piantere grane o farci fare figuracce atroci.
se non che... ecco la telefonata di mammà il giorno prima: ma xché, ma x come, ma davvero...
il socio si innervosisce, taglia corto. io richiamo mio suocero e cerco di spiegargli con i dovuti modi le nostre ragioni. e qui l'impensabile: è colpa mia.
sì, è colpa mia. tutto è colpa mia. lui sta male, non dorme la notte. il figlio (non il socio, il fratello, eh!) soffre, sua moglie di più (



scusa eh... ma come avrei fatto a fare tutto ciò? risposta: l'hai fatto andando via. xché genitori e figli devono vivere insieme, i cugini devono crescere nella stessa casa...
...
aspe'... quindi x vivere sereni cosa si dovrebbe fare? una sorta di comune dove dovrebbero vivere: noi tre, mio cognato con moglie e due figlie, genitori del socio con annessa nonna... poi xò così non sarebbe giusto, xché lui dice che "genitori e figli devono vivere insieme", anch'io e mia cognata abbiamo genitori e fratelli!!!
quindi dovrebbe venire papà con la compagna, mio fratello con la moglie... che xò ha i suoi genitori... e i genitori di mia cognata, che ha due fratelli sposati e 5 nipoti... e i loro suoceri e poi i loro fratelli e...


due giorni fa è venuto alla festa del nipote dimagrito, sfatto, depresso. al tel è stato perentorio: o torniamo a vivere lì con loro o lui si sente pugnalato, ritiene la sua famiglia distrutta, la sua vita rovinata. ed è tutta colpa mia.
ed io a questo punto sono seriamente preoccupata: cosa devo aspettarmi? lì non torneremo, la comune non si farà. come reagirà lui?
davvero nella sua testa sono la causa di tutti i mali, quella che gli ha distrutto la vita? o è stato solo un teatrale tentativo di riavvicinare il figlio?
io finora ho sempre scherzato qui sul forum sul discorso suoceri, ma stavolta lo prendo davvero sul serio: l'ho visto in una condizione preoccupante e non so che pensare!
ho chiesto al socio di chiamarlo, di vederlo, di cercare di calmare le cose. non so se la cosa migliore è sparire per un po' o se invece farlo può solo alimentare di più quello che ormai non posso definire altrimenti che il suo odio.
non so più che fare né che pensare...