GravidanzaOnLine: il Forum

quanto conta per voi?
che importanza date alla riuscita nel vostro lavoro?
Oggi mia sorella, a 29 anni, e' stata chiamata a dirigere una delle piu' importanti filiali della nostra banca, nella quale sia io che lei lavoriamo.
Il suo cammino e' segnato, entro il 2010 diventera' quadro di terza, poi chissa' quali altre porte le si apriranno.
Considerato che ha cominciato a lavorare 8 anni fa, mi sembra di poter dire che ha fatto una brillante carriera.
Giulia e' un treno, lavora come un treno.
E' grintosa e molto capace. Ha un bel modo di fare e soprattutto non ha orari. A volte esce dai locali della banca anche alle 7 di sera. Quasi dodici ore filate.
Io sono diversa, molto diversa.
Stasera pensavo al mio, di percorso.
16 anni, 16 anni di tribolazioni.
Ho sempre vissuto male il mio lavoro, probabilmente non mi e' mai piaciuto, avrei fatto altro nella vita.
Ma quando a 22 anni vinsi il concorso per entrare in banca, mio padre fu cosi' insistente che io mi lascia travolgere dall'evento.
E comincio' il mio cammino, fatto di crisi, di minacce di volermi licenziare, di fatica a svegliarmi la mattina.
Poi sono cresciuta, e mi sono adattata.
Ma non ho mai sentito la voglia di fare sacrifici per la carriera.
Dopo la nascita di Giorgio mi sono messa part time. E ho vivacchiato.
Un paio di promozioni per merito in 16 anni, poi tutti scatti automatici dovuti all'anzianita'.
Ogni tanto ci penso, soprattutto quando accadono questi avvenimenti, e penso che mi manchi la realizzazione nel lavoro.
Solo ora, a 38 anni, mi rendo conto di quanto sia importante avere un lavoro che piaccia davvero, per il quale fare sacrifici e raccogliere i dovuti riconoscimenti.
E probabilmente il rimpianto aumentera' man mano che gli anni passeranno.
Non so se Giulia abbia sacrificato qualcosa al lavoro. Forse la vita sentimentale.
O forse e' riuscita nel suo lavoro proprio perche' non ha mai avuto una vita sentimentale entusiasmante.
Non lo so, so che sono tremendamente felice per lei, e un po' triste per me, che sicuramente mi perdo una fetta importante di vita.
Voi vi considerate persone arrivate dal punto di vista professionale?
Come procede la vostra scalata al successo!?!?

Io attualmente non lavoro...non sto a rispiegare il perchè se no faccio notte.
Io grosse ambizioni penso di non averne mai avute in realtà. Lavoravo in un'agenzia per il lavoro e amavo tremendamente il mio lavoro, anche senza gratificazioni economiche, senza grosse possibilità di "crescita"...mi piaceva fare quello che facevo, ero vicinissima a casa,gli ultimi anni ho gestito la filiale io ed ero da sola quindi diciamo che me la sono smazzata a volte, ma altre volte potevo gestire gli orari come credevo...
Ecco, la mia unica ambizione ora come ora sarebbe di riavere il mio lavoro...cosa impossibile però

nel mio lavoro non c'è carriera, nè riconoscimenti economici o sociali.
dalla mia ho che è il lavoro che ho scelto, che amo da matti, forse l'unico che farei, quindi faccio fatica, ma non mi pesa.
a volte vorrei fare un lavoro che mi piace meno e guadagnare molto molto molto di più, ma davvero non so se ne valga la pena... leggendo l'amarezza che traspare dalle tue parole si direbbe di no.



PS mi passi la tua quattordicesima???

Come procede la vostra scalata al successo!?!?

benissimo!Sono casalinga felice forse sono OT...

però in realtà per quanto riguarda me ho capito che la mia ambizione + grande non stava in questo o quell'aspetto della mia vita(casa o lavoro o famiglia o altro) ma è essere soddisfatta di me stessa e della mia vita in ogni aspetto,essere Serena di quella serenità che pervade tutto te stesso nonostante difficoltà e problemi quotidiani...ovvero dopo essermi posta la questione molte e molte volte,ho capito che il punto non è per me avere o no successo in carriera,o in altri aspetti della vita,la soddisfazione certo c'è se va bene quello,ma ciò che mi permette di non avere rimpiati per quello che non ho fatto o avuto va oltre questo tipo di successo...non so come dire...è ...un successo di "cuore"...dove per cuore intendo la parte + vera di noi stessi,quella che ci spinge a fare le scelte sotto un costante desiderio di qlc che ci rendadavvero felici...

Hamilton non essere triste magari hai fatto scelte che non ti hanno permesso di fare carriera come tua sorella,però magari hai fatto altre scelte che invece ti hanno permesso di appagare questo tuo cuore diversamente...non siamo tutte uguali,magai la strada per tua sorella peressere soddisfatta passa attraverso il suo lavoro che lei ama tanto,magari invece per te passa attraverso altro (infatti hai detto "Ma non ho mai sentito la voglia di fare sacrifici per la carriera"),devi solo capire cos'è questo altro che ti dà la serenità del cuore.

io sono stata ambiziosa in passato.
ora ambisco alla carriera di Francesca77, ma mio marito non vuole che lasci il lavoro......
chissà perchè sono cambiata così in pochi anni!

io ero soddisfatta fino a che non ho avuto il mio Nicola..lavoravo nell'ufficio estero di un'azienda (e quindi viaggiavo ogni tanto..)e ora che sono tornata dalla maternità mi hanno temporaneamente cambiato ufficio causa crisi del settore estero..ma sono in attesa che mi rimettano al mio posto....è molto importante anche per me sentirmi realizzata anche ora che sono mamma....

Pepe, gli ormoni t'hanno sconvolta!!! :ahah :ahah :ahah :ahah

quoto marghe!

nessuna carriera, ma il lavoro mi piace molto e sinceramente sto bene come sono ora
mia sorella somiglia a Giulia, solo che di anni ne ha 23. quando ne aveva 19 è diventata sails manager (non so se si scrive così ) di un importante albergo di milano...per un anno ha guadagnato un sacco e girato mezza europa...poi si è stufata e in 15 giorni ha cambiato totalmente andando a lavorare in una ditta farmaceutica che fa protesi...dopo una settimana le diedero il posto fisso e in 3 anni ha già avuto due promozioni
io nel frattempo sono passata dalla cooperativa al comune...e ho fatto due figli

ora ambisco alla carriera di Francesca77

anch'io vorrei tanto stare a casa
ma no si può
mi accontento del mio simil-part-time
sperando che prima o poi io possa "far carriera" e finalmente fare la casalinga
( forse xò deve far carriera prima mio marito, in modo tale che io possa restare a casa )

Peperita ha scritto:ora ambisco alla carriera di Francesca77,

io per la sua carriera di mamma
ma la vedo dura

Io lavoro con la testa. Mi piace vedere il mio lavoro fatto bene, soddisfazioni ne ho avute prima della maternità... ma adesso faccio l'impiegata fino alle 5 e poi corro a mettere il costume da SuperMamma ... per la carriera non ho più posto, rimane il posto all'etica del lavoro... poi se arriva un aumento lo accetto eh!

io ho volontariamente abdicato ad ogni ambizione da circa un annetto e senza pentimenti...
posso dire di avere un brillante futuro dietro le spalle

io sono ambiziosa, ho sempre tenuto a far bene sul lavoro, senza però fare le scarpe a nessuno e senza fare rinunce nella mia vita privata

un po' di carriera l'ho fatta, ora sono quadro, però ho detto qualche no a possibilità lavorative interessanti lontano da casa....anche se non ho figli, avrei cmq dovuto sacrificare la mia vita coniugale, e non mi andava
va bene impegnarsi per il lavoro, ma non vivere per esso

Pepe, gli ormoni t'hanno sconvolta!!!

e lo so.... non sono più io.
Ho smesso anche di fare shopping compulsivo.
Alle volte stento a riconoscermi.
Se leggo il mio blog, le cose che scrivevo circa 15 mesi fa..... un'altra!!!!

io sono una nullafacente nata, ora lavoro party time (come lo chiamo io) e non me ne resto a casa solo perchè ho paura che impazzirei
l'ambizione proprio non so cosa sia

Io ho un ruolo di responsabilità
in una multinazione con un bell'ambientino
maschile. Non guardo in faccia nessuno, sono
ambiziosa e il mio motto è "mors tua, vita mea".
Peccato che tutto questo divertimento debba
finire verso le 7 ogni sera quando devo tornare
a casa ed occuparmi di un polletto!
:ahah :ahah

La definizione di Zu' e' strepitosa!!!
.....e mi sento come Ci....completamente avulsa!

Hamilton, tu rimpiangi di non aver avuto una brillante carriera, ma magari tra una decina d'anni tua sorella rimpiangera' di non avere una famiglia, sempre che non riesca a conciliare una carriera prestigiosa e una vita familiare decente, cosa per me praticamente impossibile (a quelle che ci riescono, tanto di cappello).

Per quanto mi riguarda, proprio l'anno scorso ho passato un periodo di crisi per gli stessi motivi tuoi. In passato ero molto ambiziosa e sognavo di diventare una megamanager, poi mi sono resa conto che i sacrifici della vita aziendale non facevano per me e per diversi anni ho lavorato come ricercatrice in un centro di studi, lavoro che amavo moltissimo anche se la soddisfazione era piu' mentale che economica. Nel 2002 ho deciso di trasferirmi all'estero per amore e non sono piu' riuscita a costruirmi una carriera decente perche' ho cambiato 7 citta' e 3 continenti in 7 anni, e ora che sono prossima all'ottavo trasloco (forse) rimpiango di non aver saputo trovare una realizzazione professionale e sono una desperate housewife. D'altra parte, da quando ho Enrico non posso concepire di passare le giornate lontano da lui, e ambisco al mitico part-time che pare essere la soluzione ideale per tutte le mamme lavoratrici.

hamilton ha scritto:La definizione di Zu' e' strepitosa!!!
.....e mi sento come Ci....completamente avulsa!

grazie ma è una citazione del titolo della biografia di gasman che mi pare fosse una cosa del tipo "un grande futuro dietro le spalle"

però è esattaemtne così che è andata...

Io, come Marghe, faccio un lavoro dove non esiste il concetto di carriera però è il lavoro che ho sempre sognato e che, con le fatiche che tutti viviamo, mi fa sentire realizzata e felice.
Da quando sono mamma poi so che questa è la vita migliore per me e non sacrificherei un minuto con mia figlia per una "carriera".
Io credo che ciascuno abbia il proprio percorso e debba capire quale sia, se tu sei mamma felice e poi lavori, ma non è il tuo primo pensiero e ti va bene è perfetto per te, tua sorella ha scelto la carriera e se è soddisfatta vuol dire che questa è la strada per lei!