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lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

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milly73
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lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 13 nov 2008, 12:53

argomento piuttosto scottante, ho pensato molto prima di scrivere, ma se gli amministratori ritengono che non sia opportuno possono chiudere il post :sorrisoo

mio marito è archeologo e tra le varie cose insegna come professore a contratto in due università. probabilmente avrete sentito in tv dei problemi che sta affrontando l'ateneo di Siena , pare che sia per essere commissariata...non so se avete idea di cosa voglia dire questo, ma per farvi un idea pensate al fallimento della parmalat..


ora non sto qui a discutere dei problemi di gestione, vedi lezioni, diritti dello studente allo studio etc...

il problema è che mio marito e come lui tutti quelli che hanno questo tipo di lavoro si ritrovano in una situazione molto critica..non ha più la sicurezza di un lavoro, che per quanto precario comunque c'era.

tutti gli anni passati a studiare, laurea, dottorato, ricerca, insegnamento, contatti con enti &co. duramente cercati e tenuti con grosso sacrificio....

che ne sarà di tutto ciò? in questi giorni gli hanno proposto un lavoro che non ha nulla a che vedere con l'archeologia. dovrebbe occuparsi di assicurazioni....un lavoro lontano anni luce dal suo modo di pensare e di vivere (gli hanno consigliato giacca e cravatta per fare bella impressione :che_dici )

lavoro che forse migliorerebbe leggermente le nostre finanze, ma lavoro che probabilmente lo porterebbe a stare lontano da noi, nervoso e insoddisfatto...forse

ne abbiamo parlato, io non sono certamente abituata ad una vita agiata, non lo sono mai stata..mi accontento del necessario, ma abbiamo pensato ad Emma...

la qualità di vita migliorerebbe? nel senso che certamente non le manca nulla, giochi, vestiti....forse le manca l'asilo che non possiamo permetterci, forse le mancherebbero le vacanze in posti nuovi...non so!

abbiamo preso una decisione, parlando con i responsabili del nuovo lavoro avrebbe tempo fino a febbraio prima di decidere definitivamente, nel frattempo si vedrà come si risolveranno le cose nell'ambito universitario...

io sono molto amareggiata per la situazione, sono amareggiata per mio marito che dopo tanti sacrifici, passione e dedizione debba rinunciare così al lavoro di tutta una vita.


lo vedo che rimugina e cerca di trovare una soluzione, ma io non voglio che lui rinunci a tutto solo per permettere a me di andare più spesso dal parrucchiere o per permetterci una volta tanto una vacanza vera e propria...

spero che in questi giorni ci sia una svolta e soprattutto che sia positiva, non solo per mio marito.... :incrocini
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da alessandra72 » 13 nov 2008, 13:02

milly73 ha scritto: io sono molto amareggiata per la situazione, sono amareggiata per mio marito che dopo tanti sacrifici, passione e dedizione debba rinunciare così al lavoro di tutta una vita.
lo vedo che rimugina e cerca di trovare una soluzione, ma io non voglio che lui rinunci a tutto solo per permettere a me di andare più spesso dal parrucchiere o per permetterci una volta tanto una vacanza vera e propria...
spero che in questi giorni ci sia una svolta e soprattutto che sia positiva, non solo per mio marito.... :incrocini
TUO MARITO è UN UOMO FORTUNATO AD AVERE UNA MOGLIE COME TE.... :cuore

DEVO ESSRE ONESTA....NON CONOSCO IL DECRETO....MA HO IDEA CHE COME TUTTE LE COSE FATTE ALL'ITALIANA DA QUALSIASI GOVERNO DI QUALSIASI "COLORE" CHI CI RIMETTERANNO SARANNO SEMPRE LE PERSONE PER BENE COME NOI.....COME VOI....

I RETTORI, I DOCENTI UNIVERSITARI DELLE FAMOSE LOBBY....CADRANNO IN PIEDI...COME SEMPRE....MA TUTTI GLI ALTRI "PROFESSORI" NE FARANNO LE SPESE....

UNA SOLUZIONE??? SECONDO ME IN ITALIA NON ESISTE.... :buuu

SARA' IL BRUTTO TEMPO DI OGGI....MA SONO VERAMENTE PESSIMISTA.... :urka

MI AUGURO PER VOI, NEL PARTICOLARE, CHE TUO MARITO RIESCA A TROVARE UN LAVORO PIU' ADEGUATO ALLA SUA PROFESSIONE....E SOPRATUTTO CHE RIESCA A COLLOCARSI "FUORI" DAGLI AMBIENTI UNIVERSITARI.... MAGARI PRESSO UNA SOCIETA' CHE SI OCCUPA DI RIVISTE O DI LIBRI DI SETTORE... :incrocini
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 13 nov 2008, 13:09

alessandra72, grazie :bacio

mio marito lavora anche al di fuori dell'ambito universitario anche se comunque i legami sono molto forti :che_dici

società o riviste di questo settore sono molto rare ( e spesso non molto attendibili scientificamente :fischia ) comunque difficilmente cercano persone con le sue professionalità....

l'unica possibilità potrebbe essere quella di lavorare all'estero, sempre in questo ambito, ma sarebbe comunque per pochi anni!
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da alessandra72 » 13 nov 2008, 13:45

MILLY......è VERAMENTE DURA...ANCHE PERCHE' è UN SETTORE DI NICCHIA MOLTO PARTICOLARE....E LA COSA CHE MI RAMMARICA è SEMPRE LA STESSA: AVERE DELEL QUALITA' NON PAGA....NE' IN SOLDI NE' IN SODDISFAZIONI....

VI AUGURO CHE TUTTO POSSA RISOLVERSI....PRESTO PRESTO.... :incrocini :incrocini
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 13 nov 2008, 13:47

alessandra mi auguro che non sia per tutti gli ambienti così..altrimenti siamo proprio messi male :urka
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da alessandra72 » 13 nov 2008, 13:52

milly73 ha scritto:alessandra mi auguro che non sia per tutti gli ambienti così..altrimenti siamo proprio messi male :urka
NON VOGLIO FARE L'UCCELLO DEL MALE AUGURIO.....MA A ME NON SEMBRA DI VEDERE MOLTA POSITIVITA' INTORNO.....AZIENDE (ANCHE GRANDI) CHE LICENZIANO PERSONALE, GENTE CHE SI LAMENTE DI STIPENDI (REALMENTE) BASSI, POCHE NUOVE SOCIETA'....POCHI SERVIZI....TASSE CHE MI SEMBRANO BELLE ALTE....CHE CI SIA LA CRISI ECONOMICA TUTTI LO DICONO....DA TEMPO....SOLO CHE ORA SI INIZIANO A VEDERE GLI EFFETTI.... :buuu
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da mariangelac » 13 nov 2008, 13:56

Ho voglia di risponderti, anche se è difficile, bisognerebbe conoscere tuo marito e voi tutti per dare la risposta piu giusta, ti posso dire cosa farei io.... io ho l'idea che pochi di noi sono fortunati e riescono a fare il lavoro che hanno sempre sognato, pochi fanno cio per cui sono più inclini, pochi hanno un lavoro talvolta, io penserei a questo nuovo lavoro nn come definitivo, forse proverei a continuare a sperare, coltiverei i miei sogni in questo momento di necessita e precarietà del futuro, come se fossero hobbys.... questa MIA scelta nn sarebbe dettata dall'esigenza di offrire un giochino in piu a tua figlia o un giorno al parrucchiere, ma perche penso che il lavoro "eleva" mentalmente un individuo e lo rende libero, in una situazione come mi hai descritto di continua precarietà, un uomo (ma nn conosco tuo marito) potrebbe deprimersi, nn stare a posto con se stesso e poi con voi..... MA POTREBBE..... il fatto è che nn esiste una risposta giusta al tuo quesito, questo è il mio modo di vedere la vita, ma ce ne sono altrettante giuste decisioni se le aspettative di chi "sceglie" sono differenti.
Un grosso in bocca al lupo. :bacio
Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)

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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da soleraggio80 » 13 nov 2008, 14:01

Cara milly,io sono dentro l'università in una facoltà dove(non me ne vogliate),ci vuole taaanta passione per andare avanti e dove i sacrifici che si fanno per quei 4 soldi futuri sono tanti.
Quindi capisco quello che sta passando tuo marito.
La soluzione alla crisi di certo non la posso dare io,ma ti posso consigliare come rendere il tutto più sopportabile.
Per esempio nella sfortunatissima evenienza che le cose non migliorino(cosa che purtroppo vedo possibile,scusami se ti dico ciò),tuo marito dovrebbe accettare quel lavoro che gli hanno offerto,perchè i soldi so soldi.
Da quello che ho capito dalle tue parole,il lavoro attuale di tuo marito è retribuito meno di quello che sarebbe in quello che gli hanno proposto,mi sbaglio?
Mi è sembrato di capire che in ogni caso che quello attuale è un lavoro che a lui piace e per la quale ha fatto tanti sacrifici e tanti studi.
Parli che sarebbe nervoso e insoddisfatto accettando un lavoro che non ha nulla a che fare con la sua passione,forse.
Ma ci pensi a quanto lo sarebbe se non ci fosse nemmeno più un lavoro?
Della sua passione di vita dovrà farne un'hobby......meglio un'hobby e un lavoro sicuro,che una passione senza lavoro.
Ovviamente è una mia opinione,è bene che voi due ne parliate...rifletteteci,ma fatelo con un buon criterio.
Qui non si parla di avere più soldi per andare da parrucchiere,qui si parla di non avere più soldi perchè lavoro non ce n'è più anche se era basato su quello per cui ho studiato una vita.
Vi auguro di poter risolvere tutto nel migliore dei modi per la vostra famiglia. :bacio

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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da kerubi » 13 nov 2008, 14:18

Purtroppo oggi in Italia avere una laurea è molto spesso un "intralcio" nelle ricerche di lavoro per noi trentenni...Io ho scelto tanti anni fa di non proseguire gli studi e ho oggi un lavoro che mi piace,soddisfa i miei bisogni e mi lascia le mie libertà.
Mio fratello si è laureato con tanti sacrifici in INGEGNERIA AEROSPAZIALE con ottime votazioni.Il suo lavoro oggi consiste nelle rilevazioni satellitari per una ditta di cartellonistica stradale :che_dici Però questo soddisfa i bisogni della sua famiglia anche se spesso è lontano per lavoro.Non posso dire che sia un uomo pienamente realizzato però riesce a soddisfare il suo bisogno PRIMARIO di avere una famiglia.ad esempio ha la fortuna di collaborare con un amico ed avere molto spazio e anche se non è proprio inerente al 100% ai suoi studi gli dà delle responsabilità che magari non avrebbe avuto nel suo ruolo da ingegnere.
E' forse un po' uno smacco per i miei genitori che hanno speso un mucchio di soldi per farlo studiare e oggi non sanno dire se lui è realizzato o meno grazie a questi studi.

Cerdo però che la specializzazione di tuo marito per quanto sia di nicchia possa trovare applicazione in campi diversi da quelli universitari.Penso magari alla realizzazione di documentari,di libri,di articoli per giornali anche non troppo impegnati.Magari ci sono dei progetti di cui non è nemmeno a conoscenza e a cui potrebbe partecipare.
Credo che il dover fare un lavoro che è totalmente al di fuori (assicuratore) lo possa rendere non solo non realizzato ma proprio triste.
Può provare e magari scoprire che gli piace tantissimo.Nulla gli vieta di tentare questa strada e intanto tenere aperte un po' di porte o di aprirne di nuove. :ok
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da marlener » 13 nov 2008, 14:57

milly....non sono dentro l'università, come ho potuto sono scappata a tutta velocità...e sono fra i fortunati che lavora per quasi quello che ha studiato, ma....
ma come me ce ne sono pochi, c'è una mia compagna di liceo laureata a pieni voti in archeologia che fa la commessa in un negozio di abbigliamento sportivo..con contratto a termine..
quando io studiavo, i miei professori dicevano che secondo loro non ha senso studiare una cosa che non ti da un futuro, che tutte le lauree a grandi numeri (a caso una che non fosse matematica per capirsi dove eravamo 20 iscritti in 1 anno se andava bene) erano "lauree ad uccello" (cito) "questi stanno lì n anni per poi fare un lavoro x."

ecco...a prescindere che secondo me uno fa quello che vuole e quello che sente, e soprattutto quello che ama, ma in parte han ragione..NEL SENSO che non tutte le lauree permettono poi di vivere o se lo fanno, lo fanno solo per alcuni fortunati!

ora ti dico cosa penso io...dal mio punto di vista alzarsi la mattina e andare a lavorare con gioia è la miglior cosa che uno puà volere...ma a fine mese i conti vanno saldati, quindi, magari cercare sempre il lavoro che si ama, che si sogna, ma in caso di necessità ci si fodera lo stomaco e si fa quello che si trova.
Non è una questione di giochi o vizi..ma una questione di andare avanti fin che non si trova quello che si vuole..
^Oo Stefano (09/07/2007) 51 cm x 3570 gr di stupendissimo amore susso oO^
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da mina79 » 13 nov 2008, 15:05

La mia esperienza personale è pressochè la medesima.
laureata in biotecnologie, e faccio un lavoro amministrativo che non c'entra un tubo.
Se avessi scelto di continuare nel mio settore (nell'università appunto) avrei dovuto lavorare da mattina a sera, ed essere pagata a...fasi alterne!! (L'ho fatto per 2 anni appunto!!!)
Ora lavoro solo la mattina, e sono pagata tutti i mesi!!!!! :che_dici
E' una scelta, che non rimpiango, ma forse forse nemmeno mi rassegno.
Magari l'unica cosa che rimpiango è l'aver scelto una laurea di questo tipo! Ma poco eh...perchè con il senno di poi, forse avrei rimpianto anche se la scelta fosse stata diversa (a parte che ero così convinta che nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea! :che_dici )
Anche tuo marito deve fare la sua scelta, e siccome mi pare che tu sia molto altruista nei suoi confronti, io credo che lo potrai influenzare solo positivamente.
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 13 nov 2008, 16:34

grazie a tutte per gli interventi :
bacio

questo lavoro alternativo non sappiamo quanto sia "redditizio" nel senso che consisterebbe nel trovare persone alle quali fare un'assicurazione e su questi contratti prenderebbe una percentuale, anche se parlando con un suo amico che gli ha proposto la cosa(che come lui ha abbandonato il suo lavoro universitario) sembrerebbe una cosa fattibile dal punto di vista dei guadagni certi.


naturalmente ci rendiamo conto che il lavoro e la possibilità di vivere dignitosamente viene prima di ogni cosa, per questo motivo la scelta definitiva è stata rimandata a febbraio.


il punto è che mio marito il lavoro ce l'ha, al di la dell'insegnamento di corsi all'università, lavora per il comune del nostro paese come responsabile del museo, anche se è comunque vincolato all'università e altri lavori in corso, comunque legati alla sua professione.

il problema che a parte alcuni lavori particolari, dhe fa in determinati periodi o occasioni, quelli relativi all'università non gli sono stati ancora pagati....pensate che deve ancora ricevere i pagamenti di corsi fatti l'anno scorso, e la cifra è più tosto importante, ma non vedrai mai questi soldi .

tutti i lavori che fa essendo legati alla sua attività universitaria possono anche essere "congelati" e in questo caso potrebbe dire addio a tanti lavori già iniziati!

per vivere si accetta qualsiasi lavoro, anche se questo vuol dire mandare all'aria anni di studi e fatiche...

per la famiglia si fa questo e altro..

quello che io contesto è che le cose debbano andare in questo modo...non si sa per quali motivi..o almeno li so ma non voglio insistere su questo argomento.... e non è giusto.
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da vale77 » 13 nov 2008, 17:46

milly mi dispiace x quello che state passando.
non è facile non avere la certezza di un lavoro, ma non è nemmeno facile vedere sfumare sogni e sacrifici fatti x anni x svolgere una professione che d'un tratto, non è + possibile.
ti auguro che le cose con l'università si mettano meglio, ma se così non fosse bisogna pensare all'ipotesi B

1. il lavoro dell'assicuratore ha buone possibilità di guadagno, ma bisogna tenere presente che bisogna esserci portati: significa proporre alla gente di acquistare una cosa e poi stargli ditero x avere via via i pagamenti. secondo me al di là che piaccia o no, non è un lavoro adatto a tutti, io credo che sarei una frana galattica, mai e poi mai avrei il coraggio di proporre a gente conosciuta o sconosciuta dei pacchetti assicurativi. non che ci veda qualcosa di sbagliato, ma io non ce la farei mai. piuttosto faccio la cassiera, volantinaggio, le pulizie ecc

2. è vero che i soldi sono soldi, ma in qs lavoro i soldi non sono nemmeno sicuri

3. io credo che qualunque lavoro, anche il + terribile, sia sopportabile se si sa che è "a tempo". quindi credo che tuo marito farebbe bene a pensare cosa gli piacerebbe fare oltre al lavoro nell'università e provare a proporsi.
nel frattempo se le cose vanno bene sta dove sta. e se dovessero andare male non si deprimerà x sempre.

:incrocini
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 14 nov 2008, 10:56

vale77, infatti la prospettiva, nella peggiore delle cose, sarebbe questa:

accettare il lavoro di assicuratore, che da quel che abbiamo capito consiste nel fare contratti a persone nuove( per lo più conoscenti) e in seguito dovrebbero consegnarli una quota di contratti precedentemente già stipulati, da seguire....

contemporaneamente dovrebbe continuare ad occuparsi dei vari progetti in corso, se questo fosse possibile.infatti il suo attuale lavoro in realtà può essere considerato una passione, che se ti va bene ti permette di guadagnare sufficientemente, altrimenti ti permetet, solo, di realizzare progetti e di essere conosciuto in ambito professionale...

per come la vedo io sarà molto difficile combinare le due cose....

inoltre penso ai ragazzi che sta seguendo ultimamente per tesi o progetti vari....pensa che una volta alla settimana vengono in paese da lui per studiare (a gratis, sia i ragazzi che lui) il materiale che hanno trovato durante gli scavi fatti a settembre per l'università....

è chiaro, ripeto, che se le cose si dovessero mettere male, qualsiasi lavoro sarà accettato, anche se sinceramente al di la di essere portati o accettare o meno, dubito che riuscirebbe a trovare un posto come commesso o cameriere o altro, vista la crisi che sta colpendo anche questi settori....


vedremo come finirà.... :sorrisoo
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da peffa » 14 nov 2008, 13:49

Purtroppo lavorare nell'Università è davvero difficile e capisco benissimo la vostra situazione. E' vero che il lavoro all'Università, se non un gran guadagno, ti garantisce il prestigio e la riconoscibilità necessari per svolgere attività collaterali e collegate.
Domanda: tuo marito non ha contatti con altre Università messe un po' meglio di quella di Siena? Altri lavori nell'ambito non ce ne sono? Beh, allora IO accetterei l'altro lavoro, per il momento ( o a febbraio, se le cose non migliorano) e poi continuerei a far di tutto per rientare nell'ambito dell'archeologia, nel lavoro che lo appassiona.
In bocca al lupo! :incrocini :incrocini
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Re: lavoro marito: preoccupazioni, delusioni, scelte

Messaggio da milly73 » 14 nov 2008, 19:47

peffa ha scritto:Purtroppo lavorare nell'Università è davvero difficile e capisco benissimo la vostra situazione. E' vero che il lavoro all'Università, se non un gran guadagno, ti garantisce il prestigio e la riconoscibilità necessari per svolgere attività collaterali e collegate.
Domanda: tuo marito non ha contatti con altre Università messe un po' meglio di quella di Siena? Altri lavori nell'ambito non ce ne sono? Beh, allora IO accetterei l'altro lavoro, per il momento ( o a febbraio, se le cose non migliorano) e poi continuerei a far di tutto per rientare nell'ambito dell'archeologia, nel lavoro che lo appassiona.
In bocca al lupo! :incrocini :incrocini
peffa ciao!

mio marito ha contatti con altre università, ma la situa zituazione è la stessa...

funziona così:in genere il prof ordinaro affida l'incarico ai prof a contatto, nel suo caso si occupa dei laboratori....ogni corso dura 10 ore, ma sono retribuite solo queste e se ci sono soldi alcuni scavi universitari, tesi da seguire e recevimento settimanale non rientrano :che_dici

insegna anche alle scuola di specializzazione e qui è anche peggio...l'ultimo contratto che ha fatto diceva che l'avrebbero pagato solo se avessero trovato fondi :urka

conosciamo altri collegati che in altre università si trovano nella stessa situazione...
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