ATTACCHI D'ANSIA...PARTE SECONDA!

[Federica75]

Non so chi avesse letto il mio primo messaggio...avevo deciso di entrare in analisi per i miei attacchi d'ansia! L'altro ieri ho fatto la prima seduta da una psicologa molto brava specializzata in famiglia. Mi vuole vedere altre due volte e poi deciderà qual è la strada migliore per me (è un consultorio) e mi ha prospettato la psicanalisi o lo psicodramma.(?) Mi ha detto che non ho bisogno di aiuto, ma SENTO bisogno di aiuto e questo basta. Alla prima seduta già ho pianto parlando di certe cose e mi sono vergognata molto e quando sono uscita mi sentivo un pò scombussolata!
Ma da quando ho fatto questa prima seduta gli attacchi d'ansia sono peggiorati, forse perchè ne ho parlato apertamente, non so, ma mi prendono più forti di prima, mi si offusca la mente, non vedo via d'uscita, a volte, per certi istanti, mi sembra tutto un incubo, la vita stessa, il fatto di dover....non riesco a dirlo...il fatto che la vita debba finire....è un'angoscia terribile che mi attanaglia tutta , cerco di respirare forte ma è tanto difficile....mi sento sola perchè mi sembra che nemmeno le persone che amo di più possano aiutarmi, nessuno può...poi passa e sto meglio ma so che torna, torna spesso.Ma perchè? Non avrei mai pensato di diventare una persona con dei problemi così, sono sempre stata serena....
Ora volevo chiedervi: si può stare meglio? Si può vivere normalmente senza stare male? Perchè a me sembra impossibile! Posso riuscirci davvero?Sembra stupida la domanda , lo so, ma io ho bisogno di capire.Qualcuna di voi li ha superati e sta meglio davvero? Grazie a tutte!!!

[roxy]

FEDERICA certo che si può stare meglio!Probabilmente il fatto che ti sei messa in gioco (e questa di per se è la cosa più importante) e che hai cominciato a parlare con uno specialista come dici tu ti ha "scombussolata" e diciamo che ti ha mosso qualcosa che poi è quello che serve per far sì che una terapia funzioni, questo però ha anche accentuato i tuoi attacchi di panico. Parlane con la psicologa nella prossima seduta.
Lo psicodramma è una tecnica attiva, in cui attraverso delle vere e proprie "scenette" (della vita passata, presente o futura) si sperimentano ad esempio dei ruoli che nella vita difficilmente si ricoprono, inversioni di ruolo, situazioni da risolvere etc, il tutto basato sull'improvvisazione, non c'è alcun copione. Ovviamente questo in sintesi, non sono esperta di psicodramma.
Un bacio

[Sofia74]

Cara Federica, me lo chiedo da sempre anche io!
Io ho sofferto di attacchi di panico e puntualmente davanti a certe situazioni mi si ripresentano
Io credo che l'unico modo per superarli definitivamente sia affrontare una volta per tutte le proprie paure e angosce.
Affrontarle e cercare in qulache modo di superarle o almeno accettarle.
Forse è per questo che la tua ansia è peggiorata, perchè hai tirato fuori vecchie cose che ti angosciavano. Magari è la strada giusta!
Come tutte le cose all'inizio nn è facile, ma bisogna provare!
Oggi devo affrontare una cosa che mi angoscia, e anche io ho una paura che mi venga un attacco di panico, ma ci provo, altrimenti nn lo saprò mai!
In bocca al lupo Fede, vai avanti così

[Kikka77]

Cara Fede...
credevo di non uscirne più... soprattutto quando mi sono accorta che i miei attacchi di panico erano continui. Ho cercato di imparare a controllarmi, a pensare in quei momenti a cose belle, e tutto quello che poteva darmi PACE. Vivo con il terrore di morire pure io, ma oggi riesco a fermare i miei attacchi di panico sul nascere... non che li abbia vinti, ma li controllo ed è già tanto.
la strada che hai intrapreso ti aiuterà, credici!

[Federica75]

......

[Shine^^]

Ciao, quest'ultimo periodo ho letto molto il forum, senza intervenire. Ho letto pure il tuo primo messaggio. Tempo fa scrissi pur io qualcosa in merito e ricordo che leggere le testimonianze di altre ragazze mi fece sentire meno sola.
Ti racconto la mia.
Il primo attacco di panico lo ebbi a 16 anni, alle 3 del mattino, da sola, perchè i miei erano in vacanza. Son sempre stata una ragazza estremamente indipendente e in quel momento invece mi sentii per la prima volta SOLA e con tanto bisogno di QUALCUNO.
Dopo quell'episodio cominciò a degenerare, questa paura di ritrovarmi di nuovo da SOLA senza qualcuno che potesse soccorrermi, dato che nella mia testa l'attacco portava alla paura di morire, di perdere il controllo, a qualcosa in cui io non potevo fare nulla da SOLA, quindi cominciai non solo a non voler dormire da SOLA, ma a non voler stare a casa da SOLA, a non voler uscire da SOLA.
Passarono gli anni e chiunque intorno a me sapeva e invece di scuotermi, mi assecondava, avevo sempre il fidanzato che mi accompagnava, la mamma che mi stava vicina, l'amica per le passeggiate e devo dire che la mia vita è andata avanti non affrontando il problema, ma nemmeno si ripresentava perchè non si verificava più la situazione in cui si sarebbe potuto scatenare.
Ad un certo punto mi sposai e vuoi il cambiamento, vuoi la necessità di crescere, mi trovai a terra, a provare tutto quello che tu descrivi e soprattutto la paura fo..ta di non poter più stare bene, di non poterne più uscire. Andai in analisi, cominciai un percorso interiore che non ha risolto il problema definitivamente, però mi ha insegnato ad ascoltare me stessa, mi ha insegnato che non sono perfetta, che i miei attacchi erano una ribellione contro la recita, contro il mio perfezionismo, io perdevo il controllo con gli attacchi perchè razionalmente io ero una persona controllata, che pesava le emozioni al punto da farmi andare in tilt. Ho preso dei farmaci, ma sono uscita da un brutto momento, non ho avuto più brutti attacchi, ma ho imparato a far accadere, ho imparato che non sempre sono solo dannosi e che a volte è solo il mio io più profondo che mi chiede di allentare la presa, di lasciarmi andare e ascoltarlo.
Ho avuto mio figlio e a oggi non sono guarita completamente, non dormo da sola, quello non riesco a farlo, ma so gestire i miei attacchi e di conseguenza, non ne arrivano, ho momenti in cui sono più giù ma invece di aver paura mi dico che non si può stare solo su, cerco di capire perchè mi arriva quel segnale e magari scopro cosa c'era di sbagliato e lo affronto. Capire che potevo gestirlo mi ha aiutato, ma penso che senza la cura farmacologica non ci sarei riuscita.
Scusa la lunghezza, ma non potevo fare altrimenti.
LA terapia serve, il problema è reale, ascolta te stessa, raccontati a chi può aiutarti e starai meglio.
ti abbraccio

[ausuky]

cucù,presente.da quando ho iniziato il percorso universitario(un aanno)sono iniziate anche le maledette.
non riesco ad andare sotto le gallerie,ho paura delle strade senza piazzole d'emergenza.
come vivo?ci convivo.
fanno parte della mia vita e quando arrivano"lascio che vengano"e cerco di non limitarmi in nulla....
credo che però la terapia sia utilissima,personalmente non mi sento pronta e non l'affronto.
però il trucco è NON cercare di scacciarli,ma prenderli come un qualsiasi problema facente parte della vita....almeno così per me...

[vale77]

ciao fede!
sono contenta che sei andata!
la risposta alla tua domanda è CERTO CHE SI PUO'!!
ma ti capisco perchè è la stessa domanda che mi facevo io, anzi quando io sono entrata in analisi io avevo già la risposta "no, non si può" e invece la vita, x fortuna, mi ha dato torto!

è normale che i tuoi sintomi siano peggiorati. andando a fare quel colloquio hai deciso di stare "nel problema" x affrontarlo. è come se tu gli avessi aperto le porte.
vedi che in qualche modo già ci sono dei segnali? il peggioramento ti permetterà di capire meglio e di avere tante cose da mettere in gioco.

stai andando alla grande, e te ne accorgerai presto!

[marusca]

Fede no ho risposte. ti mando solo un grande in bocca al lupo, secondo me aver iniziato è già un passo avanti e mettersi in forse può smuovere utleriormente le ansie, quindi credo che ci possa stare questo tuo stato d'animo

[msbricco]

Fede .. ti avevo risposto nell'altro post e ti rispondo anche ora .. CERTO CHE SI PUO'!
Io ne sono venuta fuori una volta e sto combattendo per venirne fuori di nuovo ... Come te mi sono affidata ad una psicologa che ha trovato nell'ipocondria uno dei miei "nodi" da sciogliere ...
Me l'aspettavo .. dopo due aborti in 6 mesi era inevitabile che questi attacchi tornassero a farmi "compagnia" .. ma ce la sto davvero mettendo tutta per tornare ad essere quella di prima!
Un bacione e ... coraggio!!!!
Mary!

[Federica75]

Grazie ragazze, di cuore, siete speciali!
Grazie Vale77, mi sei sempre di grande aiuto! Avevo contattato uno dei centri che mi avevi consigliato ma poi un amico mi ha dato il nome di questa psicologa che è bravissima (lui ci lavora) e riceve dietro casa mia!!Un colpo di fortuna! Speriamo di trovarmi bene!
Hai proprio ragione sul fatto di "aver aperto le porte al problema"...GRAZIE!

[gloxinia]

In bocca al lupo Federica per questo tuo percorso introspettivo, sono certa che ti aiuterà a stare meglio. Voglio ribadire ancora una volta che capisco bene le tue angosce; non l’avevo scritto nell’altro tuo topic, ma il mio disagio ha radici lontane: pensa che a diciotto anni (sembra un secolo fa) andai dallo psicologo comunicandogli la mia auto-diagnosi: tanatofobia! Questi mi guardò così e per fortuna cercò di ridimensionare la cosa. Ne è passata di acqua sotto i ponti... La spia rossa di questo disagio (l’attacco di ansia o panico) si accende ancora a volte, ma ora so che cos’è, da dove viene, come comincia e come finisce (soprattutto so che finisce!). Ti mando un abbraccio.

[pogo]

Ciao, mi unisco al gruppo, anzi già che ci siamo perchè non ne creiamo uno? ( cercavo di sdrammatizzare)
Anche io ho sofferto di attacchi di panico, sono stata in analisi e mi ha aiutata moltissimo anche se non ha risolto definitivamente il problema.

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Andai in analisi, cominciai un percorso interiore che non ha risolto il problema definitivamente, però mi ha insegnato ad ascoltare me stessa, mi ha insegnato che non sono perfetta, che i miei attacchi erano una ribellione contro la recita, contro il mio perfezionismo
.....
Ho preso dei farmaci, ma sono uscita da un brutto momento, non ho avuto più brutti attacchi, ma ho imparato a far accadere, ho imparato che non sempre sono solo dannosi e che a volte è solo il mio io più profondo che mi chiede di allentare la presa, di lasciarmi andare e ascoltarlo.

quoto shine perchè nelle sue parole mi sono rispecchiata, anche se ogni situazione è diversa da un'altra, e a volte è difficile trovare le parole per sipegare certe situazioni.
Anch'io in un brutto momento ho avuto una ricaduta, e ho dovuto ricorrere ai farmaci, anche se sul punto sono molto scettica, preferisco l'analisi, ma quando ci vuole ci vuole, l'importante secondo me è essere seguiti da un bravo medico che sia prudente sia nel somministrarli che nella dismissione dei farmaci.
Ora gli attacchi d'ansia si ripresentano ogni tanto, ma in forma molto ridotta, io so elaborarli e superarli senza farmi prendere dal panico e spero che poco a poco spariranno.

[skyblue]

Anche io con attacchi di panico, a volte per motivi futili, altre per motivi più seri ma comunque sono sempre brutti questi attacchi. Io cerco di controllarli, e sapendo che è 'solo' panico poi va meglio. Quando sono dentro l'attacco prendo i fiori di back (rescue) e aiutano parecchio.
Io non riesco ancora adesso a fare le gallerie lunghe, il massimo è una galleria di 5 km ma le altre di 10 o 15 km non sono ancora riuscita. Queste paure escono quando si è un un periodo della vita difficile.
L'arrivo di un figlio poi scombussola ancora di più le cose, rende la vita complicata e gli attacchi prendono il sopravvento.

Ma perché non lo apriamo davvero un gruppetto ? Per aiutarci e confrontarsi quando si ha bisogno

[skyblue]

ho aperto nei gruppissimi un topic su questi problemi.
Così possiamo confrontarci tutti assieme spero che l'idea vi piaccia