OT 17

[ci610]

io non provo nessuna pietà per lei

[ci610]

io però in questa vicenda non ci trovo molto da difendere

Non dico difendere, ma almeno tacere.
Tanti commenti sono stati rimossi perchè erano allucinanti. Un livello di odio inaudito. Uno ha scritto "sei uno sbaglio della natura, meriti di morire lurida p......". Quelli più gentili l'hanno definita "bestia". E ripeto.... la mer*a e la responsabilità se la sta prendendo tutta lei e la sua famiglia, mentre l'idiota che l'ha ingravidata se ne sta tranquillo a casa sua.

purtroppo, l'idiota potrebbe davvero non essere a conoscenza della gravidanza
lei invece, se anche, ammettiamo, lo ha scoperto ieri pomeriggio nel bagno di casa, poteva evitare di proseguire

[Lilluna]

Quello che io trovo allucinante è sbattere il mostro in prima pagina prima ancora di avere in tasca la notizia.

Sì ma poi avevo letto un titolo tipo "uccide neonato e lo abbandona", stamattina.... o sbaglio io?

Ma poi tutti questi dettagli appunto.
Non è più giornalismo. ... dove racconti i fatti. Ma si va di accuse dirette.

[Lilluna]

io però in questa vicenda non ci trovo molto da difendere

Non è da difendere nessuno.
Ma c'è modo e modo.
Il processo in piazza non serve a nessuno... se non a distruggere sta ragazzina che probabilmente ancora non ha capito cos'ha fatto.

[Lilluna]

Di quegli articoli mi fa SCHIFO il tono.

Esatto.

Si è perso proprio il senso del giornalismo.
Anche nei servizi ai tg nazionali.... tutti che cercano o di fare pietà o gridare al mostro.

Una volta i tg non erano così.

C'è un popolo di barbare D'Urso in giro.

[ci610]

io però in questa vicenda non ci trovo molto da difendere

Non è da difendere nessuno.
Ma c'è modo e modo.
Il processo in piazza non serve a nessuno... se non a distruggere sta ragazzina che probabilmente ancora non ha capito cos'ha fatto.

Si vabbè

[Antolina80]

Ammazza quanto scrivete!
Vedo che per trovare un argomento che tiene impegnate, siamo passate da Estivill alla canapa... lo prenderò come un ulteriore segno del tempo che passa!

:

Mah....sai che forse le due cose non sono così distanti? Lasciarli piangere da soli nel loro letto non è già lasciare inascoltati dei loro bisogni? Se insegnamo loro fin da piccoli che se ci cercano verranno ignorati, perché dovrebbero cercarci da grandi?
Non è una polemica. È una riflessione che ho fatto oggi dopo questa discussione e dopo aver messo a letto il nano piccolo.
Oggi me li coccolo un po di più, finché le 9 non diventeranno l'ora per uscire con gli amici invece di quella della storia della buonanotte.

[R2D2]

Di quegli articoli mi fa SCHIFO il tono.

Esatto.

Si è perso proprio il senso del giornalismo.
Anche nei servizi ai tg nazionali.... tutti che cercano o di fare pietà o gridare al mostro.

Una volta i tg non erano così.

C'è un popolo di barbare D'Urso in giro.

Voi non lo avrete notato, il giornalista scrive che un fatto del genere poteva accadere solo nella Sicilia degli anni 40. Non scrive Italia degli anni 40. A me ha dato fastidio

[ZiaVale]

R2D2 l'avevo notato e mi aveva lasciata basita.
Io nonostante tutto provo pietà per quella ragazzina, benché condanni totalmente quanto ha fatto. Credo che avrà modo di penare nella vita a causa di questo suo gesto.

[hamilton]

Io, tra tutti gli articoli letti, mi trovo COMPLETAMENTE IN LINEA con questo:

È morta una bambina. La sua mamma l'ha partorita, ha preso una fune e l'ha calata giù dalla finestra, su un cumulo di calcinacci che sono stati per qualche ora l'unica culla che questa bambina abbia conosciuto.

È morta una bambina e non è stata una disgrazia, non è stato nemmeno un raptus di follia omicida: un attimo di cervello in tilt al termine del quale ci si stupisce delle proprie mani insanguinate. Una bambina calata con una corda dalla finestra di casa non sono sinapsi in corto circuito: è una generosa dose di ignoranza mescolata a una manciata di disumanità. Perché quella bambina che se ne sta impacchettata sotto la finestra di casa tua, quella bambina che forse piange, mentre tu sciabatti dalla camera al bagno per sciacquarti via il sangue in cui l'hai appena partorita, non è pazzia: è carogna. Perché può capitare che facendo sesso ci si ritrovi con la pancia piena di un essere umano che non si vuole ma ci sono milioni di modi, se è troppo tardi per un aborto, per assicurare la vita a quell'essere umano. Ce ne sono milioni e buona parte di questi non prevede nemmeno che tu, mamma tuo malgrado, sia direttamente coinvolta in pubbliche rinunce e carte bollate.

Avresti potuto infilare tua figlia in una coperta e mollarla davanti al portone di una chiesa, abbandonarla nella sala d'aspetto di un ospedale, di una stazione. Avresti potuto persino lasciarla nel bagno di un McDonald's a caso: al caldo, al sicuro nella breve attesa di venire trovata e salvata. Avresti potuto continuare a non esserne la mamma, ma almeno non ne saresti stata l'assassina. Avresti potuto cavartela in una infinità di modi mantenendo quel segreto che non hai voluto o potuto (chissà perché) confidare alla tua di mamma, la donna che ha preferito crescerti piuttosto che ammazzarti. La donna che, comunque, non si è accorta della tua gravidanza e l'ha scambiata per un sobbalzo ormonale. Distratta, incurante, menefreghista, superficiale... o forse, molto più banalmente, lontana dalla vita di sua figlia.

Ma il punto qui non è dov'era la madre, come ha fatto a non accorgersi che a sua figlia si allargava la pancia. Il punto qui è la barbara ignoranza che culla tutta questa storia. L'ignoranza della vita è un'epidemia democratica e nemmeno Google, con le sue paginate di risposte, riesce a curarla.

Così questa mattina ci ritroviamo nelle mani un mondo derubato di un bambino talmente piccolo che in quelle poche ore di agonia che sono state la sua vita, non ha potuto nemmeno creare "disturbo" alla sua mamma: non le ha tolto il sonno, non le ha svuotato il seno, non l'ha costretta impazzire di depressione per un tardivo sussulto ormonale. Non le ha fatto niente: non l'ha guardata con gli occhi pieni di fiducia che accompagnano le poppate, non le ha sorriso appena aperti gli occhi, non le ha fatto sentire quel profumo dolce e inebriante che accompagna la vita nei suoi primi mesi e che le mamme riconoscono come quello del proprio figlio. Istinto e animalità: come le bestie che tra infiniti cuccioli non sbaglieranno mai ad afferrare tra i denti il proprio per tenerlo al sicuro.

Ma, tu ragazzina, il tuo di cucciolo lo hai calato da una finestra stretto in una corda in attesa che il freddo e la fame lo ammazzassero in vece tua. Ti sei scrollata le spalle di quel minimo sindacale di umanità che si richiede per stare al mondo. Sei stata così vigliacca da abbandonare la tua bambina in mezzo ai calcinacci, scarti inutili loro, scarto fastidioso lei. Le hai regalato ore di agonia: di polmoni che faticavano a respirare, di tentativi di pianto, di freddo e di stanchezza, di solitudine e abbandono.

Perché tua figlia non aveva ancora la ragione per capire, ma aveva abbastanza istinto per sentire. Sentire il bisogno del calore della sola pelle che poteva riconoscere: la tua. E ha avvertito la sua assenza e forse ha atteso il suo ritorno. Che non c'è stato: poche ore tra cemento, ferro e sporcizia, tra mani sconosciute che si affaccendavano per tenerla qui e che si sono alzate alle 19:58 di ieri mentre al bar dell'ospedale qualche bambino si allungava per prendere una scatola di cioccolatini incartati di rosa da regalare alla sua mamma. Perché a maggio si festeggiano le mamme, anche le mamme assassine come te, feroce ragazzina. Quindi buona festa della mamma anche a te: che questa festa ti perseguiti ogni giorno di quel che resta della tua povera vita.

[Antolina80]

Io trovo agghiacciante anche questo articolo.
Sta cosa della corda l'ha detta la ragazza che dubito sia lucida. Fatico a credere a quello che scrivono i giornali che non fanno altro che cavalcare l'onda dei sentimenti del pubblico. Aizzano e puntano il dito senza pietà.
Questa ragazza pagherà le conseguenze di quello che ha fatto per tutta la vita, penalmente ed emotivamente.
Io che sono la più atea tra gli atei non riesco a scagliare la prima pietra.
Non mi sento nella posizione di giudicare e credo che nessuno lo sia. Credo che vomitare odio su questa persona sia un modo per scaricare le coscienze. Alla fine c'è sempre qualcuno che sta peggio di noi, che è più cattivo.

[R2D2]

Gli indiani nella loro immensa saggezza dicevano che non si può giudicare un uomo se prima non si è camminato nelle sue scarpe.
Trovo l'articolo che ha postato Hamilton di una cattiveria agghiacciante.
La verità è che non sappiamo nulla della vicenda, non sappiamo se sia stata aiutata o meno ad esempio.

[ely66]

Voi non lo avrete notato, il giornalista scrive che un fatto del genere poteva accadere solo nella Sicilia degli anni 40. Non scrive Italia degli anni 40. A me ha dato fastidio

anche a me, quando l'ho letto sono rimasta a guardarlo per alcuni secondi allibita.

e l'articolo di quel giornalista, donna, fa schifo. a parte che quel giornale è da latrina, fa proprio schifo a partire dal titolo "la festa della mamma di un'assassina". è orribile, agghiacciante come hanno detto.

[val978]

Di quegli articoli mi fa SCHIFO il tono.

Esatto.

Si è perso proprio il senso del giornalismo.
Anche nei servizi ai tg nazionali.... tutti che cercano o di fare pietà o gridare al mostro.

Una volta i tg non erano così.

C'è un popolo di barbare D'Urso in giro.

Perdonatemi
Vi sfugge il fatto che l'unica finalitá delle trasmissioni televisive e di parte dei giornali online é fare ascolti, attirare click e quindi pubblicitá. Fine.
Che poi noi ci scandalizzamo o, d'allarme parte, che cadiamo nell'insulto più disgustoso, è un effetto collaterale di nessuna importanza.

[val978]

Altro che senso del giornalismo
Purtroppo

[guciola]

Abbiamo scritto un libro intero post a parlare di quanto i giovani d'oggi (NON TUTTI, EH!!!) arrivino a fare cose senza rendersi conto di ciò che stanno facendo, e di quanto i media e l'internet mettano violentemente, irresponsabilmente e drammaticamente alla pubblica gogna questi ragazzi, ed un minuto dopo tutte scandalizzate per quanto accaduto e quanto questo articolo possa creare problemi alla ragazza...
Ma va? Ci voleva questo articolo per far rendere conto delle potenzialità terribili della rete?


Intendiamoci, io sono scioccata dal gesto della ragazza (scioccata da come possa aver calato il neonato tra i calcinacci ed averlo abbandonato lì come un oggetto di cui sbarazzarsi, più che dalla gestione della gravidanza in sé, perché ogni tanto capita di sentire storie di questo tipo, con ragazze che nascondono alla famiglia il fatto fino al parto) e schifata dalle parole della 'giornalista'.
Ma non più di tanto stupita... al giorno d'oggi è così!
Ma voi rendetevi conto che se addirittura un quotidiano può creare tali problemi, un'orda di analfabeti funzionali di tutte le età con in mano facebook che potenziale potere distruttivo può avere...
Solo questo crea problemi che ai tempi della nostra adolescenza non c'erano... (giusto per tornare OT... ahahah)

[guciola]

*libro nella prima riga è un autonomo inserimento del mio correttore, che si vede che voleva dire anche lui la sua...

[Giulia80]

L'articolo è proprio un esempio di cosa il giornalismo non è, di cosa non dovrebbe essere.
Tra l'altro - e non è nemmeno la cosa principale, perché di come manchi informazione non penso ci sia nemmeno bisogno di parlare, faccio notare che parla di raptus come di qualcosa che in altri casi (tipo quando un uomo ammazza una donna "per gelosia"?) si può giustificare; di questa povera ragazzina che ha appena partorito come di una che è andata a lavarsi la faccia; della sua mamma come di una strega che di sua figlia se ne frega, il padre non menzionato.
Faccio anche presente che questa è una vicenda in cui sono implicati dei minorenni, e questi "giornalisti" non hanno pensato due volte prima di scrivere una marea di dettagli che li rendono riconoscibili e una quantità di brutture che aggiungeranno solo altro dolore al tanto che c'è già.

Quanto a noi: è bello e rassicurante pensare di poter tracciare una linea e dire "io sono un genitore attento, la mia è una bella famiglia, i miei figli hanno la testa sulle spalle; queste cose succedono solo in ambienti fortemente disagiati; a me non succederà"
E invece sono cose che succedono anche dove meno credi che potrebbero succedere.
Se non altro, un po' di pudore a sparare giudizi impietosi. Direi per umiltà, ma se è troppo direi almeno per prudenza.

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[guciola]

No ma scusate, ho appena visto una cosa che mi ha lasciata senza parole e la condivido, giusto per cercare di capire cosa ci possa essere nella testa di certi genitori (perché qui sono i genitori, non i figli!!!): non solo una compagna di Fede (6 anni) ha il suo profilo Facebook, ma anche un compagno di Meme dell'asilo!!!
Ma che senso può avere???!?

[hamilton]

Io invece, nell'articolo che ho postato, ho trovato grande corrispondenza, in primis perché a differenza di altri articoli, tende a parlare della vicenda senza soffermarsi sui particolari che possano rendere riconoscibile la persona e la sua famiglia, ma soprattutto perché sottolinea il fatto (che mi trova completamente d'accordo), che a questa ragazza, di cui non conosco la condizione sociale culturale famigliare e psicologica, ma che comunque ritengo completamente ininfluente ai fini delle conseguenze, sia mancata del tutto quell'umana pieta' che ci rende diversi, non dico dagli animali, che in tanti casi sono migliori di noi, ma da una macchina inanimata e senza emozioni.
Per il resto non e' mia abitudine commentare pubblicamente i fatti di cronaca efferati, soprattutto quando si tratta di tragedie di questa portata, ma da proteggere e giustificare io non ci trovo proprio un bel niente.
E cerchero' pure di leggerne il meno possibile, perché la morbosita', in questi casi, non mi appartiene.