Astronauti e

[Topillo]

io trovo agghiacciante questa pubblicità che ultimamente vedo in giro http://image.excite.it/bellezza/news/ca ... efault.jpg
e ieri in macchina con Valeria, 10 anni, le ho chiesto se le piaceva quello che vedeva sul tabellone e mi ha risposto sicura "NO", ha capito anche lei come il corpo della donna venga utilizzato a scopi puramente sessuali; le ho spiegato un pò di cose...
Con l'associazione dove faccio volontariato (associazione per donne maltrattate) andiamo nelle scuole (medie e superiori) e l'ultima volta abbiamo fatto un incontro proprio sugli stereotipi di genere nelle pubblicità. A parte che non so come certe cose passino il garante perchè sono veramente oscene e offendono la morale, ma preparando l'intervento c'è da rimanere allibiti vedendo certe cose, che magari si accettano come "normali". Ad esempio pubblicità di D&G, donna tenuta per terra da uomo e altri uomini in piedi che guardano.... quella è la simulazione di uno stupro di gruppo. Ma come si fa a far passare un simile messaggio come "normale"?? E come si fa a non scandalizzarsi?

ecco, anche mia sorella fa volontariato in una casa della donna (assistenza a donne che subiscono violenza). E quelle che dicono che chi vuole PUO' uscire o non cacciarsi in una situazione di violenza, colpevolizzando la vittima, quasi si diverta a farsi picchiare, dovrebbe proprio, ogni tanto, assistere a quello che raccontano le persone che con ENORME forza e coraggio (altro che: è facile uscirne, basta volerlo), riescono a parlare con qualcuno.

[frab]

Uscire dalla violenza è difficilissimo, ma anche difficile da comprendere per chi è "fuori". Dopo anti anni che faccio questo volontariato molte volte mi chiedo perchè, perchè semplicemente una donna non scelga di chiudere quella porta e andarsene. Eppure i meccanismi che entrano in gioco sono così complessi... ce ne sarebbero di cose da dire. In genere queste donne pensano di uscirne quando arrivano al limite, cioè o sono arrivate ad un passo dalla morte oppure il male colpisce i figli. Ricordiamoci comunque che la violenza assistita nei minori è uguale alla violenza subita, cioè genera nel bambino tantissime problematiche che si porterà poi nell'età adulta.

[Topillo]

Uscire dalla violenza è difficilissimo, ma anche difficile da comprendere per chi è "fuori". Dopo anti anni che faccio questo volontariato molte volte mi chiedo perchè, perchè semplicemente una donna non scelga di chiudere quella porta e andarsene. Eppure i meccanismi che entrano in gioco sono così complessi... ce ne sarebbero di cose da dire. In genere queste donne pensano di uscirne quando arrivano al limite, cioè o sono arrivate ad un passo dalla morte oppure il male colpisce i figli. Ricordiamoci comunque che la violenza assistita nei minori è uguale alla violenza subita, cioè genera nel bambino tantissime problematiche che si porterà poi nell'età adulta.

e, davvero, mi auguro di non leggere mai più frasi come: "chi subisce violenza in fondo se lo vuole perchè è facilissimo rifutarla" perchè sveglia la parte più cattiva di me.

[frab]

infatti sono intervenuta con le pantofolone di peluche a forma di orsetto... perchè se intervenivo a gamba tesa mi bannavano

[Topillo]

infatti sono intervenuta con le pantofolone di peluche a forma di orsetto... perchè se intervenivo a gamba tesa mi bannavano

peccato constatare ancora una volta che sono le persone che dimostrano non solo empatia, ma anche intelligenza, rispetto e delicatezza, che si preoccupano di come intervenire in una discussione di un certo tipo, e mai le altre.

[frab]

grazie Topi

[lemming]

Il victim blaming è in effetti il primo dei pregiudizi da abbattere, e questo sì, che può davvero partire da noi e fare la differenza.
Certo che finché si continuerà a sghignazzare di una donna maltrattata che ha paura di lasciare il suo aguzzino, e si dirà "poteva pensarci prima di sposarlo", non si andrà da nessuna parte.

[ely66]

infatti sono intervenuta con le pantofolone di peluche a forma di orsetto... perchè se intervenivo a gamba tesa mi bannavano

peccato constatare ancora una volta che sono le persone che dimostrano non solo empatia, ma anche intelligenza, rispetto e delicatezza, che si preoccupano di come intervenire in una discussione di un certo tipo, e mai le altre.

più che peccato, è offensivo pensarlo figurarsi scriverlo.
ci sono storie di dolore, talmente grande che non si riesce ad immaginarlo.
non lavoro e non faccio volontariato in un centro di assistenza alle vittime di violenza domestica perchè non ce la farei, sto già male per le storie vissute da ragazze che conosco virtualmente, dal vivo non ce la farei proprio.

e come diceva qualcuna, vederlo scritto da delle donne fa ancora più male.

[ci610]

io non sghignazzo, ma fino a che la donna maltrattata o umiliata non decide che è arrivato il momento di uscirne, dall'esterno c'è ben poco che si può fare
deve esserci, innanzitutto, la sua volontà

[ely66]

la volontà viene azzerata, le violenze fisiche ci sono, ma le più forti e violente sono quelle psicologiche.
gli aguzzini non si limitano a pestare, annientano la psiche e lì bisogna ricostruire tutta l'autostima che viene demolita pezzo a pezzo dal violento.
non è solo volontà, è molto altro.

[inga]

Uscire dalla violenza è difficilissimo, ma anche difficile da comprendere per chi è "fuori". Dopo anti anni che faccio questo volontariato molte volte mi chiedo perchè, perchè semplicemente una donna non scelga di chiudere quella porta e andarsene. Eppure i meccanismi che entrano in gioco sono così complessi... ce ne sarebbero di cose da dire. In genere queste donne pensano di uscirne quando arrivano al limite, cioè o sono arrivate ad un passo dalla morte oppure il male colpisce i figli. Ricordiamoci comunque che la violenza assistita nei minori è uguale alla violenza subita, cioè genera nel bambino tantissime problematiche che si porterà poi nell'età adulta.

Faccio anche io molta fatica a capire. Così come faccio fatica a comprendere le dipendenze e non riuscire a liberarsene.
Però credo appunto che quando si entra in questi tunnel i meccanismi ti stritolano e non si ha la forza o la lucidità di uscirne se non quando si raschia il fondo. Subentra probabilmente l'estremo tentativo di salvezza e di vero amore per sé stessi.

[lemming]

Per fare un esempio, il primo che mi è capitato sottomano e che non parli di donne maltrattate. Questo è victim blaming:

http://gazzettadireggio.gelocal.it/regg ... ebook-like

Se l'è cercata, non ha fatto abbastanza per evitare l'incidente, doveva stare più attento.
Le argomentazioni sono sempre le stesse.
Si può fare tanto, si può fare la differenza, anche solo rifiutando di prestarsi a questo gioco al massacro del più debole.

[ci610]

mi è capiatata una cosa, davanti scuola distribuivano delle macchine per fare pubblicità
ai maschi sì e alle femmine no, ci siamo avvicinati e ovviamente la voleva anche mia figlia, ma loro hanno detto che potevano darla solo ai maschi
ovviamente gliene ho dette 4 e disperati l'hanno data anche alla bambina, ora ho intenzione di chiamare la ditta e mandargli una mail
questo giusto per dire che laddove vedo delle discriminazioni palesi non sono il tipo da accettarle e restare in silenzio

[primomaggio]

Semplicemente credo che una donna vittima di violenze, per quanta forza e volontà personali debba metterci per uscirne, se non vede una mano tesa, se non sente solidarietà, la forza e la volontà non le trova.

[ci610]

mani tese ce ne sono sempre, tante associazioni ecc. , molto spesso anche in famiglia c'è qualcuno che cerca di aprire gli occhi e tendere una mano, ma niente, ti rispondono "ma io lo amo"
ho un caso in famiglia, l'unico caso in una famiglia per nulla arretrata, piena di appoggi e sostegni, piena di donne che non si sono mai fatte umiliare da nessun uomo, eppure non c'è nulla da fare
è iniziato, tanti anni fa, con umiliazioni verbali in pubblico, lui che le diceva "ma sta sc**a, sta cretina" e poi cose peggiori
sono state fatte tante discussioni, anche litigate furibonde per convincerla che quello non era amore, ma nulla
dalle parole si è passato ai fatti, ma lei sempre moglie devota, sono passati 40 anni e continua a prendere mazzate perchè lei lo ama

[lalat]

i giornalisti raccontano dei femminicidi, la maggior parte delle volte usano frasi come: lui era disperato perchè aveva perso il lavoro, era geloso, lei non lo amava più, che lasciano intendere: "poverino, lei l'ha portato all'esasperazione, in fin dei conti se l'è voluta".
Se una donna perdesse il lavoro e uccidesse il marito, secondo voi, la perdita del lavoro sarebbe sottolineata SEMPRE con la stessa enfasi?

Beh intanto io credo che i giornalisti che scrivono queste frasi siano solo uomini ... perché ad una giornalista donna non viene nemmeno in mente.
La perdita del ruolo di capofamiglia ha veramente messo in crisi gli uomini. Forse bisognerebbe rieducare tutti gli uomini più che occuparsi delle donne maltrattate. Perché occuparsi di isnegnare alle donne a farsi rispettare, a difendersi, ... non sarebbe più facile insegnare agli uomini direttamente, facendo corsi obbligatori? In questo senso capisco quei paesi dove obbligano gli uomini a prendere il congedo parentale: è un modo per insegnare loro molto efficace.
Se tua moglie non stira più le tue camicie, non cucina e ti chiede di pulire il bagno ... pensi che sia una femminista (termine dispregiativo) se tu uomo sei obbligato a partecipare ad un corso dove ti viene detto che se vuoi essere considerata una persona degna di rispetto devi pulire, lavare e stirare, la cosa ha un altro effetto.
Scusatemi io per fortuna non conosco donne vittime di violenze ... ma le amiche trovano normale mettersi a stirare fino all'una di notte mentre il marito se ne sta stravaccato sul divano a guardarsi la televisione. Si lamentano ... ma come di una sorte che è toccata loro solo perché sono nate donne.

[lemming]

Beh intanto io credo che i giornalisti che scrivono queste frasi siano solo uomini ... perché ad una giornalista donna non viene nemmeno in mente.

Magari fosse così, lalat. Ho letto articoli di un sessismo allucinante, scritti da donne.
Le donne sono aguzzine tanto quanto gli uomini maneschi, non è questione di sesso, è questione di mentalità. Se si ha una mentalità sessista, non fa nessuna differenza se sei maschio o femmina, proprio come se sei una persona intelligente, maschio o femmina è irrilevante.
'Sposati e sii sottomessa' non l'ha scritto un uomo, per dire.

[Giulia80]

1 ragazzo su 3 afferma di aver assistito a scene di violenza su una ragazza
1 ragazzo su 5 ammette candidamente di aver picchiato la sua ragazza
4 su 5 ragazze picchiate dal fidanzato dicono che "ci sta"
la maggior parte delle ragazze considera lo stalker "uno che ha ancora una cotta"

questo nelle scuole superiori

è da questo che nascono le situazioni di violenza domestica vissute come "normalità".

manca l'EDUCAZIONE alla parità. manca. non è un'opinione, manca!

ma finché si additerà come stupida la donna che non ne esce e non riconosce l'abuso come tale, invece di rendersi conto che la violenza sulle donne è una cosa che stiamo accettando a livello SOCIALE, allora i nostri figli e le nostre figlie sono destinati a vivere un futuro che non avrà nulla da invidiare a quello della generazione dei nostri nonni e nonne.

[Giulia80]

Beh intanto io credo che i giornalisti che scrivono queste frasi siano solo uomini ... perché ad una giornalista donna non viene nemmeno in mente.

Magari fosse così, lalat. Ho letto articoli di un sessismo allucinante, scritti da donne.
Le donne sono aguzzine tanto quanto gli uomini maneschi, non è questione di sesso, è questione di mentalità. Se si ha una mentalità sessista, non fa nessuna differenza se sei maschio o femmina, proprio come se sei una persona intelligente, maschio o femmina è irrilevante.
'Sposati e sii sottomessa' non l'ha scritto un uomo, per dire.

l'anno scorso fu eclatante un articolo di concita de gregorio. una roba allucinante.
http://www.repubblica.it/la-repubblica- ... -70197830/

qui una critica sensata all'articolo
http://ilricciocornoschiattoso.wordpres ... -gregorio/

[inga]

Beh intanto io credo che i giornalisti che scrivono queste frasi siano solo uomini ... perché ad una giornalista donna non viene nemmeno in mente.

Magari fosse così, lalat. Ho letto articoli di un sessismo allucinante, scritti da donne.
Le donne sono aguzzine tanto quanto gli uomini maneschi, non è questione di sesso, è questione di mentalità. Se si ha una mentalità sessista, non fa nessuna differenza se sei maschio o femmina, proprio come se sei una persona intelligente, maschio o femmina è irrilevante.
'Sposati e sii sottomessa' non l'ha scritto un uomo, per dire.

l'anno scorso fu eclatante un articolo di concita de gregorio. una roba allucinante.
http://www.repubblica.it/la-repubblica- ... -70197830/

qui una critica sensata all'articolo
http://ilricciocornoschiattoso.wordpres ... -gregorio/

L'articolo si riferisce a minorenni.
Come sempre occorre fare dei distinguo.
Ci per esempio, cita di una parente che vuole fortemente e consapevolmente continuare un rapporto pur prendendo dei gran colpi.

Comunque concordo con lemming che fa un tipo di distinzione che sento più veritiero.