Separati in casa

[R2D2]

E' quello che penso anche io, fondamentalmente.
Mio marito invece la vede in maniera decisamente piu' drastica e si adatterebbe a convivere con una persona che non ama piu', pur di condividere la quotidianita' con suo figlio.
Sinceramente non so come l'affronterei io.

Io sono come tuo marito, sorvolerei su tutto pur dare serenità a mia figlia. E poi sono tremenda, se non amo più o se mi fa un grosso torto, per me quella persona non esiste più e la sua vicinanza non mi fa né caldo né freddo.

[Ecca79]

E' quello che penso anche io, fondamentalmente.
Mio marito invece la vede in maniera decisamente piu' drastica e si adatterebbe a convivere con una persona che non ama piu', pur di condividere la quotidianita' con suo figlio.
Sinceramente non so come l'affronterei io.

Io sono come tuo marito, sorvolerei su tutto pur dare serenità a mia figlia. E poi sono tremenda, se non amo più o se mi fa un grosso torto, per me quella persona non esiste più e la sua vicinanza non mi fa né caldo né freddo.

Ma se non ami più una persona (e si presume che nemmeno ti vada molto a genio se stai decidendo di separarti) come fai a dividerci la casa? Cioè, mica parliamo di due studenti universitari che si dividono l'appartamento... Puoi pensarla così all'inizio, poi quando le strade son divise, come cavolo fai ad avere una zavorra così pensante che ti limita la vita? Che giovamento potrebbe trarne un figlio? Per non parlare della confusione che gli si crea in testa...perchè se sei single, puoi anche pensare di rifarti una vita, e come fai? te lo porti in casa? e tuo marito? votati alla castità perpetua? per cosa? per farvi un reciproco favore? per il figlio, che crescerebbe a contatto di due frustrati che faticano a parlarsi e si danno i turni per andare in bagno? Senza polemica eh, per capire. Perchè un conto è la teoria, un conto è l'applicazione pratica.

[hamilton]

Dipende Ecca.
Ci sono persone che hanno un senso di responsabilita' (e di amore incondizionato aggiungo io) che va oltre qualsiasi voglia di rifarsi una vita quando si tratta del proprio figlio.
Per quel bambino diventa la vita stessa.

[Ari]

io non lo chiamerei senso di responsabilità.
e non metterei mai sulle spalle di mia figlia un fardello così grande da portare (essere cioè l'ago della bilancia di tutta la mia vita).

[Ecca79]

Dipende Ecca.
Ci sono persone che hanno un senso di responsabilita' (e di amore incondizionato aggiungo io) che va oltre qualsiasi voglia di rifarsi una vita quando si tratta del proprio figlio.
Per quel bambino diventa la vita stessa.

il senso di responsabilità lo tiri fuori quando devi togliere tuo figlio da una vita d'inferno. se ci resti per opportunismo, non è senso di responsabilità, è qualcosaltro.

[R2D2]

Ecca certo che dovrei proprio trovarmici nella situazione, forse parlo tanto per parlare, ma per mia figlia passerei su tutto.
Per parlare di castità se dovesse fallire il mio matrimonio non penso avrei voglia di rifaremo una vita con il altro compagno, sarebbe proprio l'ultimo dei miei pensieri. Ci sono altri modi per rifarsi una vita.
Forse per età, cultura e mentalità io sono molto più vicina al marito di Hamilton.

[hamilton]

gUARDA, IO SO SOLO una cosa.
Che se togliessi a mio marito la quotidianita' con suo figlio, o se lui la togliesse a me, non ci sarebbe nessuna nuova storia, ne' per me ne' per lui, non ci sarebbe amor passionale, non ci sarebbe NULLA al mondo che potrebbe compensare un distacco di quel genere.

[Ari]

ma per mia figlia passerei su tutto.

nel senso che tu vivi in sua funzione?
che tutto ciò che tu sei stata prima della sua nascita è morto nel momento in cui è nata lei?

[R2D2]

No Ari, non volevo dire questo. Io vivo per lei, morirei per lei ma mantengo pure la mia identità. Per lei potrei dividere la casa con il mio ex. E ciò non mi annullerebbe. Forse dipende dal mio carattere.

[olfersia]

Ma io poi mi chiedo:
Chi la fa la spesa?
Chi cucina?
Turni per usare la lavatrice e il ferro da stiro?
Le pulizie?
Le incombenze varie?
Che si fa, si mette il tabellone in cucina con i turni?
E se una sera uno ha voglia di farsi i fatti suoi e non torna a cena?

Io personalmente se mi dovessi separare da mio marito, l'ultima cosa che avrei voglia di fare è lavargli le mutande!!!
Noi siamo una coppia, nei momenti di litigio e discussione io non manco ai miei compiti e lui non manca ai suoi, perchè appunto, siamo una coppia e lavoriamo per lo stesso scopo.
Ma da separat... no, eh. Cornuta e mazziata, proprio no.
E per lui sarebbe lo stesso.

I figli hanno soprattutto bisogno di situazioni chiare e definite e sono sempre più convinta che siano meglio genitori separati e sereni, piuttosto che sotto le stesso tetto e isterici.
Parere mio, eh.

Perchè poi, cosa fai, rinfacci a tuo figlio che sei rimasta con papà per il bene suo?
Vi assicuro che non è bello sentirselo dire (e mia madre me lo ha detto)...

[Ari]

Per lei potrei dividere la casa con il mio ex. E ciò non mi annullerebbe. Forse dipende dal mio carattere.

sì, penso anche io che dipenda molto dal carattere.
io per riuscirci dovrei proprio annullarmi e quindi non ce la farei.

[hamilton]

Se vabbe'!
Questo e' mettere in bocca cose che non si pensano.
Io capisco benissimo cosa intende R2, e non e' morto nulla nel momento in cui e' nato mio figlio, ma e' sbocciato qualcosa di cosi' importante che tutto il resto E' NIENTE.

[olfersia]

Sì, ma non è che siccome io non sarei disponibile a condividere la casa con il fu marito significa che voglio meno bene a mio figlio!

Mio figlio ha diritto ad avere dei genitori sereni. E se la serenità passa attraverso il perdere alcuni giorni di quotidianità ben venga.
Per essere madre per mio figlio devo anche essere individuo.

[R2D2]

Sì, ma non è che siccome io non sarei disponibile a condividere la casa con il fu marito significa che voglio meno bene a mio figlio!

Mio figlio ha diritto ad avere dei genitori sereni. E se la serenità passa attraverso il perdere alcuni giorni di quotidianità ben venga.
Per essere madre per mio figlio devo anche essere individuo.

Ma nessuno qui ha mai detto il contrario. Non c'è un genitore più bravo o più amorevole perché di un altro. Riuscire a fare una scelta del genere dipende dal carattere, dallo stile dieta, dalle risorse finanziarie, da tante cose.
Io parlo per me che ho un carattere di ghiaccio, mio marito probabilmente non ci riuscirebbe.

[R2D2]

Scusate gli strafalcioni, sapete com'è, l'i-sc**o è tremendo per scrivere.

[hamilton]

Io credo che dipenda in realta' dal carattere di una persona.
E per sottolineare che non sto giudicando male chi non la vive come farei io, porto l'esempio di una persona, una donna a cui voglio molto bene, che ha abbandonato suo figlio quando aveva 7 anni per inseguire l'amore di un nuovo compagno con cui si e' rifatta una vita.
Oggi questa persona si riduce ad andare a spiare il figlio, ormai grande, che da quando ha avuto il "lume della ragione", di sua madre non ne ha mai voluto sentire piu' parlare, figurati vederla.
E se lei vuole vedere come sta, deve farlo di nascosto.
Voglio dire, le situazioni sono tali, tante, complesse, delicate, che fare di tutta unerab un fascio non si puo'.
Ognuno, per quanto riguarda questo argomento, lo affronta come puo', ognuno ha le proprie armi, le proprie difese, i propri convincimenti.

L'atteggiamento che abbiamo verso nostro figlio, questo esserci sempre insieme, probabilmente mescolato al suo carattere volatile e caparbio, lo sta facendo diventare un ragazzino sicuro di se', fiducioso nella sua famiglia e nel prossimo, sempre pronto a confrontarsi e confidarsi in famiglia, dalla quale trae energia e serenita', sarebbe un delitto togliergli tutto cio'.
Se venisse a mancare l'amore tra me e mio marito, ma riuscissimo a garantirgli questo standard di vita emotiva, ecco, forse si, riuscirei a mettermi in secondo piano per lui, senza per questo sentirmi fristrata, ma anzi, molto fiera di me stessa.

[hamilton]

VOLATILE!!!
Lapsus freudiano

[R2D2]

Riprendo l'OT di ieri in stile chi l'ha visto.
Sfogliavo il forum e mi è venuta in mente mariangelac. Che fine ha fatto?

[Ari]

ecco, forse si, riuscirei a mettermi in secondo piano per lui, senza per questo sentirmi fristrata, ma anzi, molto fiera di me stessa.

io non lo so se ci riuscirei, ma forse non ci proverei nemmeno perché concettualmente lo ritengo sbagliato.
non vorrei mai insegnare a sara che è giusto rinunciare alla propria felicità, nemmeno se questo fosse in nome dei figli.
io desidero per lei il massimo, inteso come il maggior appagamento possibile delle necessità della sua anima.
e siccome credo anche fortemente nell'insegnamento che deriva dall'esempio, mi chiedo come potrei mai insegnarle a cercare la felicità essendo io la prima a privarmene.
e soprattutto mi chiedo che insegnamento potrei trasmetterle sul valore dell'amore all'interno della coppia.

[Topillo]

io non lo so. Dipende non solo da come ci si separa, ma anche dal motivo, credo.
Non ho proprio idea di quello che farei.