mettiamo anche che sia così, un discorso culturale.Topillo ha scritto:ma è ovvio che non si può, che non ha fondamento. Ha fondamento nell'idea che il lavoro di una donna vale meno. Che è culturale.Ari ha scritto:a parità di qualifiche e senza titoli un uomo ha lo stesso stipendio di una donna.Topillo ha scritto:A parità di assenza di qualifiche e titoli hanno voluto una ragazza per pagarla meno.
il ragionamento che fanno non ha proprio senso.
io ho lavorato in uno studio dove si facevano le paghe e non ho mai sentito il consulente dire alle aziende "se prendete una donna a fare quel lavoro la puoi pagare meno."
piuttosto so che la normativa vigente per incentivare l'occupazione femminile garantisce alle aziende uno sgravio contributivo se si assume una donna, quindi la busta paga per il dipendente è la stessa, ma il costo per il datore di lavoro è inferiore.
rimane il fatto che quando si va a mettere giù il contratto di assunzione il consulente del lavoro inserisce determinati parametri e ci si basa sul CCNL e quindi il discorso culturale va a farsi benedire!
come ti ho detto, probabilmente la donna costa di meno all'azienda per via degli incentivi a livello contributivo, ma non perchè la sua bustapaga sia più bassa.
è ovvio che se un dipendente X al mese mi costa 3500 lordi, di cui 1000 sono di contributi INPS e se assumendo una donna di INPS pago solo 700 euro, a me azienda la donna costa 300 euro in meno, ma la sua bustapaga rimane invariata.