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FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

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Paola67
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Paola67 » 10 ott 2007, 10:17

le esperienze sono soggettivamente significative.. non oggettivamente significative

nel senso che un evento va valutato in base all'elaborazione soggettiva e la percezione soggettiva della persona..

Non stiamo parlando di innatismo e comportamentismo.. almeno io non sono orientata in quel senso

si tratta di una componente biologica e di una psichica

da qui l'INDIVIDUALITA' PSICHICA che è quella fondamentale e che fa di ogni persona una entità originale, unica...
quindi è una visione olistica della unicità persona
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da daniela_m » 10 ott 2007, 10:20

Paola67 ha scritto:
ricarouge ha scritto:
FEDINA ha scritto:DAL MIO PUNTO DI VISTA CONTA MOLTISSIMO IL NOSTRO BAGAGLIO GENETICO: COME SI SPIEGHEREBBE CHE UNA BIMBA DI 3 ANNI ADOTTATA QUANDO AVEVA 5 MESI ORA SI COMPORTI DA VERA E PROPRIA ESTRANEA A TUTTO CIO' CHE I GENITORI ADOTTIVI LE HANNO PROPOSTO FINO AD ORA? E' DI ORIGINE PERUVIANA E SEMBRA VIVERE QUOTIDIANAMENTE IN UNA TRIBU'. COSI' COME CRISTIANO, UN ALTRO RAGAZZINO BRASILIANO ADOTTATO DA PICCOLISSIMO, CHE ALL'ETA' DI 10 ANNI STAVA TUTTO IL GIORNO IN GIRO IN BICI E A SCUOLA NON RIUSCIVA A STARE SEDUTO (ALUNNO DI MIA MAMMA CON GENITORI PREMUROSI E STUPENDI MA ORAMAI RASSEGNATI)...L'ELENCO POTREBBE CONTINUARE ALL'INFINITO. SIAMO SI' DEGLI ANIMALI SOCIALI MA NON DIMENTICHIAMO I PISELLI DI MENDEL...IL TEMPERAMENTO EREDITARIO, SECONDO ME, CONTA TANTISSIMO.

gli esempi che fai sono solo stereotopi..il peruviano che vive in tribù e il brasiliano che va in bici piuttosto che studiare :urka ....quindi il figlio di un assassino sarà un assassino o potenziale tale? :urka
un assassino può essere tale per problemi di personalità, o per cause iatrogene...

l'essere assassino non è nel patrimonio genetico

giusto per capire
come ho già detto
il temperamento (innato) si riferisce ad esempio all'introversione, estroversione, etc....
il carattere è l'aspetto esterire quello che mostriamo agli altri.

La personalità è la dimensione intima della persona.
il carattere e la personalità possono anche non coincidere..e tanto più è la discrepanza tra le due dimensioni, tano più la persona può essere soggetta a disagi, e problemi vari...

ora ciò che forma e forgia il carattere e la personalità della persona, la sua dimensione spichica è determinato da vari fattori ambientali, sociali, malattie, esperienze, la dimensioni affettiva...sono tante le componente non è una formula matematica ed il discorso è davvero complesso

Quella per me è più una specie "riproduzione culturale" (che in realtà è una cosa un pò diversa) e mi domando quanto i genitori adottivi abbiano partercipato nella riproduzione di questo stereotipo comportamentale.... come dicevo basta poco per sentirsi diversi, forse questi bambini a "casa loro" si sarebbero comportati normalmente visto che non c'era nessuno stereotipo da ricreare in quel caso (per quelli che gli stanno intorno)...
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da PITA » 10 ott 2007, 10:26

vale77 ha scritto:
PITA ha scritto:E come fa a superare questo abbanbono e la conseguente sicurezza? Con l'analisi?
una domandina più facile no??? :hi hi hi hi

non lo so. immagino, prima ancora che con l'analisi, con situazioni che in qualche modo lo risarcisano (risarcire non significa annullare, ma superare) con un'altra famiglia adeguata, con esperienze d'amore e poi se non bastasse perchè no, anche con l'analisi.
ma ci sono un sacco di persone aadottate che non ne hanno bisogno..
Vale77, in forza degli studi che hai fatto, ai fini della formazione della personalità attribuisci più valore all'impatto dell'ambiente o al temperamento ?
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da daniela_m » 10 ott 2007, 10:27

Paola67 ha scritto:le esperienze sono soggettivamente significative.. non oggettivamente significative

nel senso che un evento va valutato in base all'elaborazione soggettiva e la percezione soggettiva della persona..

Non stiamo parlando di innatismo e comportamentismo.. almeno io non sono orientata in quel senso

si tratta di una componente biologica e di una psichica

da qui l'INDIVIDUALITA' PSICHICA che è quella fondamentale e che fa di ogni persona una entità originale, unica...
quindi è una visione olistica della unicità persona

naturalmente parlavo di esperienze singole ed uniche sempre cmq rapportate alla differenze ereditarie, è logico che l'elaborazione sia soggettiva e non oggettiva sennò sarebbe comportamentismo puro alla vecchia maniera....
però appunto a parità di patrimonio genetico (gemelli identici) l'ambiente e quindi l'esperienze incidono maggiormente rispetto alla base genetica o individualità...
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Paola67 » 10 ott 2007, 11:22

daniela io mi riferivo all'esempio dei gemelli omozigoti di Giuliale

non avevo quotato :hi hi hi hi
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da daniela_m » 10 ott 2007, 11:38

Paola67 ha scritto:daniela io mi riferivo all'esempio dei gemelli omozigoti di Giuliale

non avevo quotato :hi hi hi hi
ah ecco!!!! Mi sembrava che non dicessimo delle cose molto diverse!!!!! :prrrr
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da TULIPANO » 10 ott 2007, 11:47

Per rispondere a Pita, la formazione della personalità è altamente condizionata dall'impatto ambientale, pur avendo un temperamento iniziale innato deve poi interagire con l'esterno e forgiarsi.
Infatti mentre il temperamento e il carattere sono due concetti astratti, la personalità è quella che emerge dal soggetto ed è proprio questa che viene presa in considerazione in psicoanalisi.
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da PITA » 10 ott 2007, 13:12

Tulipano , non vorrei sembrare ottusa ma ...
Ho capito che la materia è soggetta ad una miriade di variabili che interagiscono in un'altrettanto miriade di modalità....Ma, tirando le somme, mi sembra che tu sia dell'avviso che il rapporto temperamento innato/carattere "ambiente" non sia fifty/fifty, bensì riconosci una maggiore incidenza del carattere " ambiente" sul temperamento innato.
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da TULIPANO » 10 ott 2007, 13:36

esatto ma non è che io lo riconosco, diciamo che io sono d'accordo con quanto emerge dagli studi condotti sul campo. Anche se la genetica ha la sua parte e poi fondamentale quanto succede durante i primi anni di vita, in quanto l'impronta dell'ambiente e per ambiente si intende in primis la madre e il padre, perchè il bambino appena nato non riconosce la madre come entità esterna a lui ma solo in un secondo tempo, poi tutto il resto, è in grado di dare una direzione piuttosto che un'altra.
Pensa anche a tutte le patologie che sono state trasmesse dai geni ma che se contenute entro i primi anni di vita riescono in ogni caso a garantire una vita dignitosa. Per "contenute" si intende affrontate nella giusta maniera, quindi la psicoanalisi non prende di mira i sintomi che non sono altro che una conseguenza della patologia ma la cura consisterà in un lento e faticoso studio della personalità per fare in modo che partendo dalle caratteristiche innate del soggetto si possa arrivare ad una lenta ma graduale e costante trasformazione degli schemi cognitivi del paziente, cioè del carattere.
Spero di essera stata chiara.
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da PITA » 10 ott 2007, 14:07

Sei stata chiarissima!
Ora, il prossimo step è capire in cosa consiste un ambiente " sano ".
Ad intuito..... niente urla fra i genitori, unità di intenti educativi dei genitori, dialogo figli-genitori...
E poi?

Capisco che può sembrare la lista della spesa, ma io , per comprendere ed avere le idee chiare ,sono solita schematizzare :sorrisoo , sono caduta nell'atomismo ?
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Paola67 » 10 ott 2007, 14:24

PITA ha scritto:Sei stata chiarissima!
Ora, il prossimo step è capire in cosa consiste un ambiente " sano ".
Ad intuito..... niente urla fra i genitori, unità di intenti educativi dei genitori, dialogo figli-genitori...
E poi?

Capisco che può sembrare la lista della spesa, ma io , per comprendere ed avere le idee chiare ,sono solita schematizzare :sorrisoo , sono caduta nell'atomismo ?
:ahaha
è questa la domanda più difficile
generalmente favorire l'attaccamento
un ambiente familiare sereno, rispettoso, e poi...boh dicamo che ognuna di noi cerca di fare del suo meglio... :ahaha :ahaha
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da PITA » 10 ott 2007, 14:31

favorire l'attaccamento inteso come dialogo?
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Maya70 » 10 ott 2007, 14:51

Ma che bel post, Pita! Posso inserirmi nella discussione?
Io credo (e vedo che lo confermano anche le golline esperte di psicologia) che noi genitori abbiamo una responsabilità grandissima nella formazione della personalità dei nostri bambini.
Un giorno parlavo con la maestra del nido di Anika, che mi diceva che è una bambina molto serena, con una buona sicurezza interiore. Le ho chiesto se secondo lei dipende dal temperamento di Anika o se in qualche modo è "merito" nostro. Lei mi ha risposto che il temperamento incide su altre caratteristiche, come l'essere più o meno estroversi, ma la sicurezza interiore, la serenità, sono i genitori a trasmetterla ai figli, quando riescono ad instaurare con loro un rapporto corretto.

Rispondendo alla tua ultima domanda io credo che prima di tutto sia fondamentale far sentire il bambino amato ed accettato così com'è. Sembra una frase banale, ma credo che non lo sia affatto. Molti genitori secondo me sbagliano perchè hanno in mente un "bambino ideale" e cercano di forgiare il proprio figlio per fare in modo che diveni quel bambino ideale. Passiamo al bambino il messaggio che così com'è è sbagliato, che deve cambiare, e generiamo in lui insicurezza ed ansia. Formerà la propria personalità allontanandosi da quello che è veramente e come diceva Paola da questa discrepanza possono nascere molti disturbi.
Accettare il bambino così com'è non vuol dire permettere che faccia quello che vuole, vuol dire che quando lo si punisce per un comportamento sbagliato gli si dice che "ha fatto una cosa sbagliata" ma non che "è sbagliato" lui.
L'armonia familiare conta di certo, ma non è fondamentale, secondo me. Cioè possono esserci figli di genitori separati molto più equilibrati e sereni di figli di genitori non separati, ma pieni di fobie e insicurezze. Un urlo ogni tanto tra i genitori non compromette niente, secondo me, quando entrambi i genitori riescono a far capire al bambino che non è lui il responsabile dei nostri malumori, e quando i genitori sono capaci da fare la pace, chiedendosi anche scusa.
Il dialogo è importante, certo, e lo diventa sempre di più man mano che crescono. Quando sono piccoli il dialogo secondo me passa soprattutto attraverso la comunicazione non verbale, l'abbraccio, il contatto fisico gioioso.
La mamma sempre ansiosa e nervosa trasmette ansia e nervoso anche al bambino, anche se le parole rivolte al bambino possono essere dolci e tranquillizzanti, se non lo è anche il nostro linguaggio corporeo le parole non servono a niente. Secondo me noi mamme dobbiamo lavorare molto anche su noi stesse, se vogliamo trasmettere serenità al nostro bambino.
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Maya70 » 10 ott 2007, 15:11

Comunque sono convinta che ognuno di noi nasca con un temperamento che non è modificabile, così come non lo è il colore degli occhi. Ho due fratelli, ognuno di noi tre ha un temperamento diverso (io e A più timidi, P. assolutamente estroverso e socievole) un'intelligenza diversa (io logico matematica, A. tecnico ingeneristica, P. artistica e creativa). Questi aspetti del nostro temperamento non sono modificabili, come dicevate prima credo siano assolutamente genetici.
Su questi aspetti noi genitori possiamo fare ben poco, per esempio se i miei genitori avessero cercato di fare diventare un artista mio fratello A., appasionato di elettronica e motori da quando era in culla, avrebbero fatto un sonoro buco nell'acqua.
Quello su cui noi genitori incidiamo molto è sullo sviluppo armonico e sereno della personalità dei nostri figli, possiamo fare molto perchè abbiano sicurezza di sè, fiducia nel prossimo, fiducia nelle proprie capacità, atteggiamento positivo verso la vita, rispetto degli altri...
Secondo me non ha molto senso dare delle percentuali, se siamo 50% innati e 50% frutto dell'ambiente che ci circonda, penso siano due piani diversi e complementari. Cioè per certi aspetti siamo 100% innati (es: da razionale che sono non potrò mai diventare impusiva) e per altri aspetti 100% frutto dell'ambiente dove siamo vissuti (es: la sicurezza in me stessa me l'hanno trasmessa i miei genitori e le esperienze scolastiche/lavorative/personali che ho vissuto).
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da TULIPANO » 10 ott 2007, 15:19

Pita io dò molta importanza alla presenza dei genitori, nel senso non che noi siamo sempre presenti fisicamente con i figli ma che anche quando non ci siamo loro sanno che hanno una famiglia che è responsabile per loro e che li aiuta nel processo di crescita a diventare a loro volta responsabili.
Non dimentichiamoci che loro esplorano la realtà prima di tutto attraverso di noi, quindi prima di recepire la realtà così come è recepiscono la nostra negatività o positività.
Io sono per un figura genitoriale autorevole, che non va confusa con autoritaria, poi seguo molto il mio istinto.....
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da TULIPANO » 10 ott 2007, 15:48

comunque rimanendo in tema di "attaccamento" proprio alcuni studi basati su osservazioni delle interazioni madre-figlio durante tutto il primo anno di vita hanno dimostrato come questa interazione regoli la successiva capacità del piccolo di provare e gestire certe emozioni con l'ambiente, di usare la madre come base sicura e di sentirsi confortato dalla sua figura di attaccamento.
Esistono vari tipi di legame madre-figlio che possono suddividersi in
-Legame sicuro – Bambino se ha pianto, si lascia consolare
-Legame insicuro di tipo ambivalente – inconsolabile, anche se la madre si avvicina per consolarlo non si calma.
-Legame insicuro di tipo ansioso evitante - il bambino non si avvicina alla madre o si allontana da lei.
Se la base è sicura il bambino che piange quando si stacca dalla madre per andare ad esempio all’asilo prova l’ansia da separazione, che viene manifesta da tutti i bambini di tutte le culture.
il bambino sicuro utilizza la madre come fonte di conforto, come base sicura, ovvero come punto di partenza per esplorare senza paura l’ambiente.
A mano a mano che il bambino cresce i legami di attaccamento non dipendono più dalla vicinanza fisica, ma da qualità astratte del rapporto (affetto, fiducia e stima) che vengono interiorizzate. Attraverso i continui scambi affettivi e sociali con la propria figura di attaccamento il bambino costruisce una specie di rappresentazione interna della relazione e questa a sua volta fà da filtro nell’interpretazione delle relazioni con il dal mondo esterno. Il bambino proveniente da una relazione con base sicura sarà sicuro di sé e vedrà le altre persone come pronte ad aiutarlo in caso di bisogno.

ragazze io non ne vengo più fuori, adoro confrontarmi su questi temi......
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da kuan » 10 ott 2007, 16:14

la scienza se lo sta ancora chiedendo......chissà!?
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da PITA » 10 ott 2007, 16:15

Tulipano io ti leggerei a iosa......
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da kuan » 10 ott 2007, 16:15

scusate sono stata poco chiara ma riferivo all'origine del post non avendo poi letto le 4 pagine sucessive. :fischia
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Re: FORMAZIONE DELLA PERSONALITA'

Messaggio da Paola67 » 10 ott 2007, 17:04

TULIPANO ha scritto:comunque rimanendo in tema di "attaccamento" proprio alcuni studi basati su osservazioni delle interazioni madre-figlio durante tutto il primo anno di vita hanno dimostrato come questa interazione regoli la successiva capacità del piccolo di provare e gestire certe emozioni con l'ambiente, di usare la madre come base sicura e di sentirsi confortato dalla sua figura di attaccamento.
Esistono vari tipi di legame madre-figlio che possono suddividersi in
-Legame sicuro – Bambino se ha pianto, si lascia consolare
-Legame insicuro di tipo ambivalente – inconsolabile, anche se la madre si avvicina per consolarlo non si calma.
-Legame insicuro di tipo ansioso evitante - il bambino non si avvicina alla madre o si allontana da lei.
Se la base è sicura il bambino che piange quando si stacca dalla madre per andare ad esempio all’asilo prova l’ansia da separazione, che viene manifesta da tutti i bambini di tutte le culture.
il bambino sicuro utilizza la madre come fonte di conforto, come base sicura, ovvero come punto di partenza per esplorare senza paura l’ambiente.
A mano a mano che il bambino cresce i legami di attaccamento non dipendono più dalla vicinanza fisica, ma da qualità astratte del rapporto (affetto, fiducia e stima) che vengono interiorizzate. Attraverso i continui scambi affettivi e sociali con la propria figura di attaccamento il bambino costruisce una specie di rappresentazione interna della relazione e questa a sua volta fà da filtro nell’interpretazione delle relazioni con il dal mondo esterno. Il bambino proveniente da una relazione con base sicura sarà sicuro di sé e vedrà le altre persone come pronte ad aiutarlo in caso di bisogno.

ragazze io non ne vengo più fuori, adoro confrontarmi su questi temi......

:ok
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