Anche io avevo questo dubbio.floddi ha scritto:forse c'è curiosità perchè la differenza c'è?moonrise ha scritto:Fino a tre anni circa i giochi di solito sono neutri. Tutti adorano Peppa pig o pingu o la pimpa. Poi ad un certo punto parte la divisione, forse anche perchè i bimbi sono curiosi di capire la differenza tra maschi e femmine (mia nipote ripete sempre: io sono una bmba.i bimbi hanno il pisello...)
E la cosa viene sottolineata. Nelle pubblicità, nei prodotti per loro, nei cartoni animati. E anche se in famiglia non si sottolinea la cosa, poi a scuola magari la differenziazione di genere li condiziona.
Per questo i discorsi di Giulia80 e Topillo sui legami con il ruolo femminile e maschile nella società adulta non mi sembrano così impensabili.
forse c'è un'indole che spinge il maschio ad amere certe cose e le femmine ad amarne altre? Forse perchè c'è una biologia che ci fa diventare mamme e di conseguenza avere un ruolo diverso, qualsiasi esso sia, dall'uomo?
Io trovo invece privo di fondamento l'asserire che i maschi e le femmine all'eta di 10 anni hanno prefernze nettamente diverse solo perchè è la cultura che glilo impone.
Però io da piccola odiavo certi giochi troppo femminili e ho fatto dieci anni di basket divertendomi un sacco e non sono gaia. E giocavo meglio di tanti maschi.E mio fratello quando è nata la sua bimba era così al settimo cielo che più volte mi disse: perchè non ho le tette?! Io la allatterei!!!
I ruoli e le preferenze sono definiti in base a una biologia reale?
Quindi da tutti questi ragionamenti ora mi chiedo quanto pesano i retaggi culturali?
Sono veramente libere scelte dei bimbi in ogni caso o in qualche modo vengono indirizzati?
Quanto pesa il giudizio di certe mamme o certi nonni che pensano ancora che una cucina ikea sia un gioco da femmina? Eppure da adulti tanti uomini adorano cucinare. È giusto limitare il gioco di questi bimbi in base all'idea che la cucina è da femmina?





