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perdono: ma anche no!!

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ecca79 » 31 mag 2013, 10:56

Alexxandra ha scritto:
Topillo ha scritto:Io ripeto che mia sorella, con queste "cre.tine" ci parla tutti i giorni.

Sono poverette, senza un briciolo di autostima, senza supporto sociale, senza la minima consapevolezza del proprio valore. altro che cre.tine.

E' falso . Saresti davvero stupita di quante donne in carriera subiscono violenze domestiche e tacciono lo stesso.

Infatti hai ragione, è verissimo, e questo paradossalmente pone un ulteriore aggravante al problema. Proprio perchè significa che va molto, ma molto più in la della mera "ignoranza", intesa come contesto sociale degradato. Significa che c'è qualcosa di più profondo, di piu subdolo.

C'è una farmacista tra di voi?
Avete mai letto le stastistiche sull'uso delle benzodiazepine? Com'è che il loro uso è in gran parte femminile?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ecca79 » 31 mag 2013, 10:58

Alexxandra ha scritto:
Ecca79 ha scritto:
Alexxandra ha scritto:Una 10 20 volte puoi anche sperare che cambino.... ma dopo 365 volte x 6 cosa vuoi sperare??????

e no... non penso assolutamente che sia colpa loro se vengono pestate... penso che sia colpa loro che questi bastard@ possano permettersi di picchiare una donna per anni senza essere mai puniti.
Cosa c'è di così triste in questo????????

ma alexandra, dal punto di vista della mancata consapevolezza di ciò che accade, e dalla frustrazione psicologica a livelli estremi che ci vuole per sopportare UN (UNO) abuso, cosa vuoi che cambi se sono uno o cento? Il meccanismo è sempre quello! Se lo giustifichi una volta, lo giustifichi dieci e sempre con le stesse modalità!!!! Certo che è b*****o e anche di peggio un uomo che picchia una donna, ma è infinitamente triste che una donna che vive quest'inferno suo malgrado, senza avere le armi caratteriali, psicologiche, sociali, per usci rne, contornata da persone che tutto sommato pensano che sia sc**a, sia vittima oltre che del proprio uomo anche dell'indifferenza sociale!
C'è un errore di fondo in tutto questo. se io conoscessi una persona così farei DI TUTTO per tirarla fuori e sbatterle la realtà in faccia. Darle le "armi" intellettive per capire. Darle alternative. Se continua a farlo però penso che qualcosa in lei che non va ci sia eccome però.

E questo topic è partito da una ragazza finita su tutti i giornali, supportata dalla sua famiglia e da un avvocato. Non era da sola e sperduta. Aveva il mondo dalla sua parte.

Ed hai ragione a pensarlo perchè è vero. Non è ne scemenza ne cretinità però. E' un problema psicologico profondo e importante, e come tale va trattato.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 10:58

rossella ha scritto:Per rispondere a Ari: ti do' ragione che su molto cose ancora ci sia un pensiero maschilista retaggio del passato.
Però secondo me molti atteggiamenti 'maschilisti' sono più dei retaggi culturali e sociali che il pensiero che la donna sia un essere inferiore.
ma scusa, eh, il pensiero maschilista retaggio del passato, se non si basa sul pensiero che maschio è meglio, su cosa si basa? :perplesso
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 10:59

chicaluna ha scritto:Ary io ci ho provato.
Per me , considerando le famiglie che conosco bene attorno a me, di cui quindi conosco il ménage famigliare la risposta è entrambi ( pensando a famiglie in cui lavorano entrambi) mentre dove lei è a casa il grosso del lavoro lo fa lei.
Riguardo alle due affermazioni avendo una figlia adolescente e quindi frequentando la " fauna" spesso dico se vedo una coetanea di mia figlia vestita come non ritengo adatto che è vestita da... Perché per le libertà per libertà ma se vai a scuola un minimo di decenza e di decoro ci vuole. Idem per i maschi: non ne posso più di vedere al vento righe di kiul! Per me non fa differenza se è maschio o femmina se devo far notare qualcosa lo faccio notare ( soprattutto con laura) e motivo.
ma se tuo marito non alza il kiul, in casa tua....
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:00

Ecca79 ha scritto:
Alexxandra ha scritto:
Ecca79 ha scritto:
Alexxandra ha scritto:Una 10 20 volte puoi anche sperare che cambino.... ma dopo 365 volte x 6 cosa vuoi sperare??????

e no... non penso assolutamente che sia colpa loro se vengono pestate... penso che sia colpa loro che questi bastard@ possano permettersi di picchiare una donna per anni senza essere mai puniti.
Cosa c'è di così triste in questo????????

ma alexandra, dal punto di vista della mancata consapevolezza di ciò che accade, e dalla frustrazione psicologica a livelli estremi che ci vuole per sopportare UN (UNO) abuso, cosa vuoi che cambi se sono uno o cento? Il meccanismo è sempre quello! Se lo giustifichi una volta, lo giustifichi dieci e sempre con le stesse modalità!!!! Certo che è b*****o e anche di peggio un uomo che picchia una donna, ma è infinitamente triste che una donna che vive quest'inferno suo malgrado, senza avere le armi caratteriali, psicologiche, sociali, per usci rne, contornata da persone che tutto sommato pensano che sia sc**a, sia vittima oltre che del proprio uomo anche dell'indifferenza sociale!
C'è un errore di fondo in tutto questo. se io conoscessi una persona così farei DI TUTTO per tirarla fuori e sbatterle la realtà in faccia. Darle le "armi" intellettive per capire. Darle alternative. Se continua a farlo però penso che qualcosa in lei che non va ci sia eccome però.

E questo topic è partito da una ragazza finita su tutti i giornali, supportata dalla sua famiglia e da un avvocato. Non era da sola e sperduta. Aveva il mondo dalla sua parte.

Ed hai ragione a pensarlo perchè è vero. Non è ne scemenza ne cretinità però. E' un problema psicologico profondo e importante, e come tale va trattato.
e che ha radici lunghe tutta la vita di questa persona.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:01

Oggi ho poco tempo e mi spiace di non riuscire a dire la mia.
Però, rinnovo a tutte l'invito a leggere il libro di Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, edito da Mondadori (disponibile anche in ebook).
E' un'analisi molto dettagliata di tutte le componesnti sociali e familiari che storicamente hanno portato l'Italia a "trattar male" le donne.

Potrebbe essere di aiuto per capire cosa intendiamo Topillo, Ecca , Lemming, Ely ed io quando parliamo di violenza sulle donne.
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ari » 31 mag 2013, 11:01

chicaluna ha scritto:Ary io ci ho provato.
Per me , considerando le famiglie che conosco bene attorno a me, di cui quindi conosco il ménage famigliare la risposta è entrambi ( pensando a famiglie in cui lavorano entrambi) mentre dove lei è a casa il grosso del lavoro lo fa lei.
allora ti faccio un'altra domanda: delle famiglie che conosci, in quante dopo la nascita dei figli il marito è rimasto a casa dal lavoro e la moglie ha continuato a lavorare?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ari » 31 mag 2013, 11:03

rossella ha scritto:Allo stesso modo mio marito mi aiuta poco in casa ma non perchè crede che siano lavori miei ma perchè non lo hanno mai abituato a farlo e gli fa comodo così: a me da fastidio gli chiedo aiuto a volte mi viene incontro a volte no, ma è un problema di rispetto e equilibrio tra me e lui non una questione di genere.
e perchè tuo marito non è stato abituato?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:04

e anche: questo è un gioco da maschio, tu non ci giochi.
Detto a mia figlia alla scuola materna.

Se i cataloghi per giocattoli, le pubblicità, il merchandising propongono (guardateli, non me lo invento) per le bambine solo giochi rosa, imitazione della vita DENTRO casa e per i maschi giochi di attività per lo più all'aperto, se la pubblicità dell'aptamil presenta il futuro delle neonata femmina come quello di una ballerina, mentre il futuro da scalatore e ingegnere sono riservati al neonato maschio, se il restyling di Merida, ne fa una bambola seducente e tutta curve, le mamme e i papà intelligenti e illuminati ci passano sopra e sviluppano nei figli spirito critico.

Ma per una famiglia così, quante ce ne sono che NON si accorgono nemmeno che la discriminazione inizia fin da piccoli???

ora vi metto dei link, però vi prego, guardateli provando a pensare alla percentuali di analfabeti che emerge dall'articolo di cui sopra.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:06

Ari ha scritto:
chicaluna ha scritto:Ary io ci ho provato.
Per me , considerando le famiglie che conosco bene attorno a me, di cui quindi conosco il ménage famigliare la risposta è entrambi ( pensando a famiglie in cui lavorano entrambi) mentre dove lei è a casa il grosso del lavoro lo fa lei.
allora ti faccio un'altra domanda: delle famiglie che conosci, in quante dopo la nascita dei figli il marito è rimasto a casa dal lavoro e la moglie ha continuato a lavorare?
Qualunque risposta si dia non è corretta, perchè questa decisione scaturisce anche dalle necessità della famiglia.
Ovvero se si deve rinunciare ad uno stipendio, di solito si rinuncia a quello della donna, quando esso è inferiore a quello dell'uomo.
In coppie in cui lei ha un buon stipendio e soddisfazione nel lavoro non ho visto la donna stare a casa, ma semmai impazzire per conciliare famiglia e lavoro.
Diverso è se la donna SCEGLIE liberamente di accudire i figli.
Diverso è se la donna viene sottostimata, sottopagata e non riceve soddisfazione dal lavoro e quindi preferisce dedicarsi alla famiglia.
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da rossella » 31 mag 2013, 11:07

allora ti faccio un'altra domanda: delle famiglie che conosci, in quante dopo la nascita dei figli il marito è rimasto a casa dal lavoro e la moglie ha continuato a lavorare?
nessuna, perchè nessuna delle mie amiche avrebbe mai rinunciato al poter godersi il proprio figlio e nessuno dei loro mariti aveva la tetta da allattarli...

Ci sono cose che 'onorano' la donna non la sminuiscono ma scherziamo? Io sno ben felice di essere donna di avere l'utero e di aver sentito le mie bimbe muoversi dentro di me. Sono ben felice di avere avuto la fortuna di stare a casa con loro e rinunciare a tanta mie uscite o interessi extra familiari perchè le dovevo allattare.
Questo mi sembra un privilegio non una sottomissione maschilista inflittami dalla società.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da ely66 » 31 mag 2013, 11:09

Questo mi sembra un privilegio non una sottomissione maschilista inflittami dalla società.
giusto, vero, verissimo. :clap :clap
lo sai che però, altre persone lo vedono come un obbligo a cui deve sottostare la donna? e che per questo non vale quanto un uomo?
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:10

Il problema è nell'impostazione del lavoro, che discrimina le donne,
è nell'ideologia vigente per cui un padre non deve occuaprsi dei figli.
Guarda caso, cito a memoria, il marito di Chiarasole, in uno stato che favorisce la genitorialità, ha preso il part time, tanto quanto lei per dividersi l'accudimento dei figli.

In Italia non puoi per questioni culturali ed economiche.
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:12

rossella ha scritto:
allora ti faccio un'altra domanda: delle famiglie che conosci, in quante dopo la nascita dei figli il marito è rimasto a casa dal lavoro e la moglie ha continuato a lavorare?
nessuna, perchè nessuna delle mie amiche avrebbe mai rinunciato al poter godersi il proprio figlio e nessuno dei loro mariti aveva la tetta da allattarli...

Ci sono cose che 'onorano' la donna non la sminuiscono ma scherziamo? Io sno ben felice di essere donna di avere l'utero e di aver sentito le mie bimbe muoversi dentro di me. Sono ben felice di avere avuto la fortuna di stare a casa con loro e rinunciare a tanta mie uscite o interessi extra familiari perchè le dovevo allattare.
Questo mi sembra un privilegio non una sottomissione maschilista inflittami dalla società.
Ma guarda che qui non si sta dicendo che le donne devono diventare degli uomini. Opeggio ancora che devono rinnegare la loro femminilità.
Si sta dicendo che esistono donne che NON POSSONO SCEGLIERE!!!
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da rossella » 31 mag 2013, 11:13

e perchè tuo marito non è stato abituato?
perchè certamente c'è un retaggio maschilista che vede l'uomo che lavora fuori e la donna che lavora in casa, perchè per secoli è stato così e ci sono sempre stati dei motivi sociologici dietro a certe scelte non solo il pensiero che la donna sia inferiore (anche quello ma non solo).
Motivi legati appunto all'accudimento del figlio che una cosa 'fisicamente' legato alla donna, delle differenze fisiche tra uomo e donna che sono indubbie.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:19

olfersia ha scritto:Il problema è nell'impostazione del lavoro, che discrimina le donne,
è nell'ideologia vigente per cui un padre non deve occuaprsi dei figli.
Guarda caso, cito a memoria, il marito di Chiarasole, in uno stato che favorisce la genitorialità, ha preso il part time, tanto quanto lei per dividersi l'accudimento dei figli.

In Italia non puoi per questioni culturali ed economiche.

Il modello di lavoro della nostra società è ancora basato sul modello: maschi fuori a lavorare, femmine in casa. Quindi orari, ritmi, organizzazione, sono basati su quello. Il passo avanti di "ammettere" le donne nel mondo del lavoro è stato fatto, il prossimo è cambiare il modello sulle necessità di tutti.

Oltretutto l'Italia è agli ultimi posti delle classifiche MONDIALI per disparità di trattamento economico a pari livello con gli uomini.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:20

olfersia ha scritto:Oggi ho poco tempo e mi spiace di non riuscire a dire la mia.
Però, rinnovo a tutte l'invito a leggere il libro di Michela Marzano, Sii bella e stai zitta, edito da Mondadori (disponibile anche in ebook).
E' un'analisi molto dettagliata di tutte le componesnti sociali e familiari che storicamente hanno portato l'Italia a "trattar male" le donne.

Potrebbe essere di aiuto per capire cosa intendiamo Topillo, Ecca , Lemming, Ely ed io quando parliamo di violenza sulle donne.
:ok
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da rossella » 31 mag 2013, 11:20

guarda che qui non si sta dicendo che le donne devono diventare degli uomini. Opeggio ancora che devono rinnegare la loro femminilità.
Si sta dicendo che esistono donne che NON POSSONO SCEGLIERE!!!
e io ti dico che non conosco nenche una donna che avrebbe rinunciato alla propria maternità per scelta.
Poi ne conosco che ci hanno rinunciato perchè ad es. avevano un'attività propria e in quel caso non hanno potuto scegliere: ma non perchè il marito l'ha costretta a qualcosa appunto per non rinunciare a un'attività che era qualcosa di importante per lei, in quel momento forse 'pesante' ma comunque importante.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da chicaluna » 31 mag 2013, 11:21

Topillo ha scritto:
chicaluna ha scritto:Ary io ci ho provato.
Per me , considerando le famiglie che conosco bene attorno a me, di cui quindi conosco il ménage famigliare la risposta è entrambi ( pensando a famiglie in cui lavorano entrambi) mentre dove lei è a casa il grosso del lavoro lo fa lei.
Riguardo alle due affermazioni avendo una figlia adolescente e quindi frequentando la " fauna" spesso dico se vedo una coetanea di mia figlia vestita come non ritengo adatto che è vestita da... Perché per le libertà per libertà ma se vai a scuola un minimo di decenza e di decoro ci vuole. Idem per i maschi: non ne posso più di vedere al vento righe di kiul! Per me non fa differenza se è maschio o femmina se devo far notare qualcosa lo faccio notare ( soprattutto con laura) e motivo.
ma se tuo marito non alza il kiul, in casa tua....
No Silvia non è vero! Quando c'è fa. Io da sempre posso uscire quando è come voglio senza il problema di lasciare a lui le bambine. Tutte le sere o quasi cucina lui ( calcolando che ultimamente tre sere su cinque io arrivo a casa alle 20,30) . Mercoledì io ero all'asilo con chiara e lui ha recuperato laura e ha preparato per loro due .
Che poi io brontoli tanto per ... Ok. Ma che non mi aiuti non è vero! Se dovessi stare via una settimana da casa sarei tranquilla perché sarebbe perfettamente in grado di badare alle figli ed alla casa ( alla casa probabilmente meglio di me).
Ha rinunciato al calcio ed alla sua storica compagnia .
Purtroppo poi capita che alla mattina lui non ci stia con gli orari quindi mi smazzo io. Ma se non riesce a fare con la chiara mi fa ( facendomi iinkakkiare come ben sai) i letti.
L'ho ripetuto molto spesso che io mi lamento del brodo grasso.
Laura nata con TC d'urgenza il 04-10-2000 e "tsunami" Chiara nata con TC il 02-08-08. Desaparecida--> back to the world AGO08

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