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L'abominevole nonna dei miei figli
- rusc
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
VAL no, credo proprio che non ci andrei 
Riccardo '06- Serena '08- Matteo '10 e un fratellino in cielo


- lemming
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Per me le cose sono da dividere non quando ci si lascia, ma quando si è insieme felici e innamorati. Perché lì è facile mettere tutto in chiaro, invece quando si è inviperiti per un tradimento o un divorzio, beh...
Condivido al mille per cento il pensiero di Ci, non avrei messo un soldo in una casa intestata solo a mio marito o peggio ancora ai suoceri (anzi, in quel caso non ci sarei proprio andata ad abitare). E non ci vuole niente a svelare la malafede di certi ragionamenti, proprio perché a chi ti chiede di impegnarti la vita con un mutuo di ristrutturazione basta rispondere "Ok, io pago, però voglio intestata metà casa".
Chi è in buona fede non ha problemi a riconoscere che è una giusta rivendicazione e rispondere "ma certo, ci mancherebbe, anzi scusa se non ci abbiamo pensato noi per primi".
Tutto il resto è opportunismo, per come la vedo io. E rimanere scottati dall'opportunismo di qualcuno che si amava e di cui ci si fidava, oltre che da magari la fine dell'amore... no grazie.
Ah, dimenticavo: quando i suoceri ci hanno proposto l'appartamento sopra il loro, sempre in sontuosa villa in zona semicentrale, il marito avrebbe anche accettato. Io, molto serenamente, gli ho detto che se voleva tornare dai suoi poteva farlo, ma da single.
Siamo andati a vivere relativamente vicino, a circa sei chilometri. E ne benedico ogni metro. La villa semicentrale l'ha presa il cognato, rilevando la quota del socio.
E sono al lancio dei coltelli, mia cognata ha già fatto le valige una volta e non so per quale miracolo è tornata indietro.
No, grazie.
Condivido al mille per cento il pensiero di Ci, non avrei messo un soldo in una casa intestata solo a mio marito o peggio ancora ai suoceri (anzi, in quel caso non ci sarei proprio andata ad abitare). E non ci vuole niente a svelare la malafede di certi ragionamenti, proprio perché a chi ti chiede di impegnarti la vita con un mutuo di ristrutturazione basta rispondere "Ok, io pago, però voglio intestata metà casa".
Chi è in buona fede non ha problemi a riconoscere che è una giusta rivendicazione e rispondere "ma certo, ci mancherebbe, anzi scusa se non ci abbiamo pensato noi per primi".
Tutto il resto è opportunismo, per come la vedo io. E rimanere scottati dall'opportunismo di qualcuno che si amava e di cui ci si fidava, oltre che da magari la fine dell'amore... no grazie.
Ah, dimenticavo: quando i suoceri ci hanno proposto l'appartamento sopra il loro, sempre in sontuosa villa in zona semicentrale, il marito avrebbe anche accettato. Io, molto serenamente, gli ho detto che se voleva tornare dai suoi poteva farlo, ma da single.
Siamo andati a vivere relativamente vicino, a circa sei chilometri. E ne benedico ogni metro. La villa semicentrale l'ha presa il cognato, rilevando la quota del socio.
E sono al lancio dei coltelli, mia cognata ha già fatto le valige una volta e non so per quale miracolo è tornata indietro.
No, grazie.
Davide (3-3-2005) Arianna (3-12-2007)
Io non perdo mai. O vinco, o imparo.
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- lemming
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Oltretutto, mentre cercavamo casa, abbiamo fatto una statistica abbastanza significativa. A noi serviva una soluzione indipendente, ma valutavamo anche una porzione di bifamiliare, purché avesse sufficiente terreno attorno, e di case così, qui, ne vendono a vagonate, ce n'erano veramente un sacco.
TUTTE dico TUTTE tri o quadrifamiliari con al centro i genitori, i patriarchi, che avevano costruito accanto gli appartamenti per i figli, così rimanevano ad abitare lì vicino. TUTTI vivevano da un'altra parte per i cavoli loro, e questi genitori si ritrovavano con casermoni di 5/600 metri quadri vuoti, inutilizzabili e invendibili. Perché questi geni non solo avevano fatto le case vicine, ma le avevano fatte con ingresso unico, giardino unico, rimessa unica, insomma, era come vivere a casa con loro!
E tutti inviperiti con nuore e generi che non erano voluti andare lì, a discutere ogni santo giorno su dove tirare i fili per stendere i panni (una tizia ci avrà tenuti venti minuti su questo scottante argomento, voleva fosse ben chiaro che in casa NOSTRA avrebbe deciso LEI su quale porzione di prato avrei potuto stendere), sulle aiuole da mettere, su come arredare l'ingresso. Vi giuro che ci parlavano di queste cose, mentre visitavamo gli appartamenti. Era chiaro che consideravano quelle abitazioni roba loro, anche se avrebbero preso i nostri soldi.
Eh, chissà perché nuore e generi avevano 'portato via' la prole adorata, chissà...
TUTTE dico TUTTE tri o quadrifamiliari con al centro i genitori, i patriarchi, che avevano costruito accanto gli appartamenti per i figli, così rimanevano ad abitare lì vicino. TUTTI vivevano da un'altra parte per i cavoli loro, e questi genitori si ritrovavano con casermoni di 5/600 metri quadri vuoti, inutilizzabili e invendibili. Perché questi geni non solo avevano fatto le case vicine, ma le avevano fatte con ingresso unico, giardino unico, rimessa unica, insomma, era come vivere a casa con loro!
E tutti inviperiti con nuore e generi che non erano voluti andare lì, a discutere ogni santo giorno su dove tirare i fili per stendere i panni (una tizia ci avrà tenuti venti minuti su questo scottante argomento, voleva fosse ben chiaro che in casa NOSTRA avrebbe deciso LEI su quale porzione di prato avrei potuto stendere), sulle aiuole da mettere, su come arredare l'ingresso. Vi giuro che ci parlavano di queste cose, mentre visitavamo gli appartamenti. Era chiaro che consideravano quelle abitazioni roba loro, anche se avrebbero preso i nostri soldi.
Eh, chissà perché nuore e generi avevano 'portato via' la prole adorata, chissà...
Davide (3-3-2005) Arianna (3-12-2007)
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ci ma se tu avessi avuto una casa tua, al matrimonio avresti messo tutto nel calderone al 50% ?
perchè stiamo parlando, come sempre, di cose tanto diverse.
Siamo partite con una casa abitabile di proprietà per finire che c'è solo la casa al grezzo, o da pagare e la devo pagare io ma resta tua.. che sono cose ben diverse.
perchè stiamo parlando, come sempre, di cose tanto diverse.
Siamo partite con una casa abitabile di proprietà per finire che c'è solo la casa al grezzo, o da pagare e la devo pagare io ma resta tua.. che sono cose ben diverse.
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ingrata! Ti ha lasciato un praticissimo e versatilissimo catino e tu vai a guardare che non ti ha regalato la tazzine del caffè!!!! :ahahZzz... ha scritto:Ah, e i miei suoceri per la casa non ci hanno regalato neppure una tazzina da caffè :ahah
Cristiana, 5/5/2006 Filippo, 18/2/10 Ora ci siamo tutti!
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Beh ma è un bel casino però. E' un po' come imporre di fare l' "ospite".... cioè non ha senso neanche sposarsi a sto punto se una parte così. Io potevo pensare che era rischioso, in parte lo immaginavo (anche se non fino a tal punto) però comunque il presupposto del matrimonio è il reciproco sostegno....ci610 ha scritto:ho capito, ne conosco tante di situazioni così, anche mia madre ha rischiato di finirci invischiata
io, dal canto mio, accetterei di andare a vivere a casa di mio marito, solo se non mi si chiedesse nessun aiuto economico
in una casa intestata ai suoceri, invece, non ci andrei manco sotto minaccia
Il BuonSenso Viene dall'Esperienza.Anche se L'Esperienza la Fai quando NON hai il BuonSenso.[cit. ]-23/10/09.Dodò c'è.
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Beh ma è un bel casino però. E' un po' come imporre di fare l' "ospite".... cioè non ha senso neanche sposarsi a sto punto se una parte così. Io potevo pensare che era rischioso, in parte lo immaginavo (anche se non fino a tal punto) però comunque il presupposto del matrimonio è il reciproco sostegno....ci610 ha scritto:ho capito, ne conosco tante di situazioni così, anche mia madre ha rischiato di finirci invischiata
io, dal canto mio, accetterei di andare a vivere a casa di mio marito, solo se non mi si chiedesse nessun aiuto economico
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ti faccio compagnia. Tranne i tendaggi però...quelli li ho pagati un botto e possono servirmi un domani, ho fatto scrivere sulla sentenza che deve restituirmeli entro l'anno. Gli do il tempo di sistemare in altro modo con comodità. Per il resto...soldi compresi....nulla.helzbeth ha scritto:quindi se uno ha la "sfig@" di essersi potuto comprare casa, o tu hai la "sfig@" di innamorarti di uno che già ce l'ha... secondo te è dolo prenventivo suo e/o della famiglia che sicuramente ha fatto calcoli sulla prossima che ci dovrà mettere sopra dei soldi?ci610 ha scritto:helzbeth ha scritto:cioè se tu sposi uno che ha già una casa sua gli dici "spiacente, o me ne intesti metà o io non ci spendo soldi..." alla stessa persona che hai appena sposato (o stai per farlo) e si presume che tu voglia passarci tutta la vita?
e poi dite che non fate calcoli...
si, esatto
perchè, proprio perchè credo nel matrimonio, non ammetto nemmeno che i calcoli possano farli lui o la sua famiglia
apperò
pensa che io mi son presa esclusivamente i miei effetti personali.
Ho lasciato lì tutto: mobili, tappeti che avevo comprato io, lampadari che avevano regalato a me... tutto.
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- helzbeth
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
ma infatti se ribalti le cose, ovvero se è la sposa ad avere l'appartamento le cose cambiano.
E sono pronta a scommettere le proteste della sposa se LUI si rifiuta di mettere soldi nell'appartamento di lei. "Ma allora sei in malafede, sai già che un giorno potresti voler divorziare e lasciarmi sola con chissà quanti figli..."
Ripeto: è tutto sul filo del rasoio, difficile dire qual sia la cosa migliore, ma di certo questi presupposti di base non sono belli.
E sono pronta a scommettere le proteste della sposa se LUI si rifiuta di mettere soldi nell'appartamento di lei. "Ma allora sei in malafede, sai già che un giorno potresti voler divorziare e lasciarmi sola con chissà quanti figli..."
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- ci610
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
sihelzbeth ha scritto:Ci ma se tu avessi avuto una casa tua, al matrimonio avresti messo tutto nel calderone al 50% ?
Dodò 13 Aprile 2008 _ Papelina 1 Marzo 2010
- ci610
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ecca79 ha scritto:Beh ma è un bel casino però. E' un po' come imporre di fare l' "ospite".... cioè non ha senso neanche sposarsi a sto punto se una parte così. Io potevo pensare che era rischioso, in parte lo immaginavo (anche se non fino a tal punto) però comunque il presupposto del matrimonio è il reciproco sostegno....ci610 ha scritto:ho capito, ne conosco tante di situazioni così, anche mia madre ha rischiato di finirci invischiata
io, dal canto mio, accetterei di andare a vivere a casa di mio marito, solo se non mi si chiedesse nessun aiuto economico
in una casa intestata ai suoceri, invece, non ci andrei manco sotto minaccia
reciproco sostegno, appunto
ma che vieni a vivere a casa mia, me la arredi, ci paghi qualche lavoretto e poi se ci lasciamo alzi i tacchi e te ne vai non è reciproco sostegno è "ne approfitto finchè mi va che tanto quando non mi va più economicamente ci hai rimesso soltanto tu"
Dodò 13 Aprile 2008 _ Papelina 1 Marzo 2010
- ci610
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
helzbeth ha scritto:ma infatti se ribalti le cose, ovvero se è la sposa ad avere l'appartamento le cose cambiano.
E sono pronta a scommettere le proteste della sposa se LUI si rifiuta di mettere soldi nell'appartamento di lei. "Ma allora sei in malafede, sai già che un giorno potresti voler divorziare e lasciarmi sola con chissà quanti figli..."
Ripeto: è tutto sul filo del rasoio, difficile dire qual sia la cosa migliore, ma di certo questi presupposti di base non sono belli.
io non faccio un discorso di sessi diversi
ne faccio un discorso di inizio di una vita insieme che, come tale, dovrebbe essere quanto più libera e autonoma dalla vita precedente
Dodò 13 Aprile 2008 _ Papelina 1 Marzo 2010
- val978
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ari, Ely, Simosimo, Giulia, rusc
il messaggio è chiarissimo
mio marito dice che i vantaggi sono tanti, e dice che se va bene a me va bene anche a lui, sa benissimo che per me non è una decisione facile. la mia famiglia è molto diversa dalla sua, e gli piace, e ha scelto di venire a vivere qua anche per questo.
io lavoro con mio padre da 1 mese
e sono stata molto attenta a non farlo nei passati 9 anni che avrei potuto (stessa laurea, ma ho scelto di stare lontano) perchè abbiamo un carattere simile e tendiamo a scornarci un pochino.
se mi sono avvicinata, è principalmente per Valerio. e ho deciso di passare sopra ai miei "capricci" (non ho voglia di lavorare e confrontarmi con mio padre) per dare a lui un futuro migliore.
coi miei mi trovo bene, ma riuscirò a non perdere quell'autonomia che ho conquistato, e di conseguenza la mia autostima (cose che ho potuto costruire stando lontana, dimostrando a me stessa quanto valgo...senza curarmi del giudizio "ingombrante" dei miei genitori), e di conseguenza...potrebbero esserci conseguenze nel rapporto con mio marito, anche questo costruito a 1300 km di distanza?
e poi: sarà la differenza tra un piano di scale e 100 metri a piedi, che mi farà perdere tutto questo? o dovrò comunque imparare a vivere in questa mia nuova dimensione e a mantenere la mia autonomia pure abitando nella stessa casa?
mesi fa, mio padre mi aveva chiesto se volevo di chiedere a mia zia se intendeva vendere l'appartamento. io avevo deciso che non mi interessava, e a mia zia non avevo detto niente.
adesso il problema si ripropone e io non so che fare...
comunque dicendogli di no gli darò una delusione 
il messaggio è chiarissimo
mio marito dice che i vantaggi sono tanti, e dice che se va bene a me va bene anche a lui, sa benissimo che per me non è una decisione facile. la mia famiglia è molto diversa dalla sua, e gli piace, e ha scelto di venire a vivere qua anche per questo.
io lavoro con mio padre da 1 mese
se mi sono avvicinata, è principalmente per Valerio. e ho deciso di passare sopra ai miei "capricci" (non ho voglia di lavorare e confrontarmi con mio padre) per dare a lui un futuro migliore.
coi miei mi trovo bene, ma riuscirò a non perdere quell'autonomia che ho conquistato, e di conseguenza la mia autostima (cose che ho potuto costruire stando lontana, dimostrando a me stessa quanto valgo...senza curarmi del giudizio "ingombrante" dei miei genitori), e di conseguenza...potrebbero esserci conseguenze nel rapporto con mio marito, anche questo costruito a 1300 km di distanza?
e poi: sarà la differenza tra un piano di scale e 100 metri a piedi, che mi farà perdere tutto questo? o dovrò comunque imparare a vivere in questa mia nuova dimensione e a mantenere la mia autonomia pure abitando nella stessa casa?
mesi fa, mio padre mi aveva chiesto se volevo di chiedere a mia zia se intendeva vendere l'appartamento. io avevo deciso che non mi interessava, e a mia zia non avevo detto niente.
adesso il problema si ripropone e io non so che fare...
- helzbeth
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
e cosa cambia allora? se dopo un anno di matrimonio vi separate gli resta metà casa.ci610 ha scritto:sihelzbeth ha scritto:Ci ma se tu avessi avuto una casa tua, al matrimonio avresti messo tutto nel calderone al 50% ?
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
helzbeth ha scritto:e cosa cambia allora? se dopo un anno di matrimonio vi separate gli resta metà casa.ci610 ha scritto:sihelzbeth ha scritto:Ci ma se tu avessi avuto una casa tua, al matrimonio avresti messo tutto nel calderone al 50% ?
non l'ho capita
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
ah, si, capita ora
ma io ci resterei a vivere però, a casa sua o di sua madre mi caccerebbe fuori e basta senza pietà
ma io ci resterei a vivere però, a casa sua o di sua madre mi caccerebbe fuori e basta senza pietà
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
ci610 ha scritto:helzbeth ha scritto:e cosa cambia allora? se dopo un anno di matrimonio vi separate gli resta metà casa.ci610 ha scritto:sihelzbeth ha scritto:Ci ma se tu avessi avuto una casa tua, al matrimonio avresti messo tutto nel calderone al 50% ?
non l'ho capita
hai detto che non metteresti mai soldi per mettere a posto una casa che non è tua ma solo sua (ipotesi, non tu)
però se la casa è tua tua la metteresti "in ditta" al 50% con il matrimonio.
Posto che magari poi il matrimonio non regge ti sei giocata metà casa quando però se la casa è sua non vuoi giocarti, ad esempio, 10.000 euro per rifare i serramenti.
Comunque io parlavo di casa abitabile, non di grezzo da finire a nome suo (e su questo posso darti ragione)
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Non so guarda...io non mi pento di quello che ho fatto. La casa era sua, ho contribuito nella misura in cui potevo, sono adulta e vaccinata e mi son presa la mia parte di rischi che questa scelta comportava... il dolore che ha comportato separarmi non me lo sanava di sicuro l'assegno con scritta la cifra che avevo messo in quella casa...ci610 ha scritto:Ecca79 ha scritto:Beh ma è un bel casino però. E' un po' come imporre di fare l' "ospite".... cioè non ha senso neanche sposarsi a sto punto se una parte così. Io potevo pensare che era rischioso, in parte lo immaginavo (anche se non fino a tal punto) però comunque il presupposto del matrimonio è il reciproco sostegno....ci610 ha scritto:ho capito, ne conosco tante di situazioni così, anche mia madre ha rischiato di finirci invischiata
io, dal canto mio, accetterei di andare a vivere a casa di mio marito, solo se non mi si chiedesse nessun aiuto economico
in una casa intestata ai suoceri, invece, non ci andrei manco sotto minaccia
reciproco sostegno, appunto
ma che vieni a vivere a casa mia, me la arredi, ci paghi qualche lavoretto e poi se ci lasciamo alzi i tacchi e te ne vai non è reciproco sostegno è "ne approfitto finchè mi va che tanto quando non mi va più economicamente ci hai rimesso soltanto tu"
Io posso ricominciare.
Lo faccio con presupposti diversi, ora sono in affitto, me la sono arredata in economia ma ci sto bene, lui mi passa un mantenimento del figlio che è leggermente più altro della norma proprio perchè io ho rinunciato alla casa coniugale, tanto basta.
Davvero, io posso parlare per me e non per le altre però....quando ti separi l'ultima cosa a cui pensi è sederti a tavola e pensare di monetizzare tutto l'amore che ci hai messo.
Il BuonSenso Viene dall'Esperienza.Anche se L'Esperienza la Fai quando NON hai il BuonSenso.[cit. ]-23/10/09.Dodò c'è.
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
cmq helz, io quando mi sono sposata non lavoravo
mio marito ha comprato casa prima del matrimonio, ha intestato casa a entrambi, si è intestato il mutuo solo a lui, ha chiuso il conto corrente che aveva e ne ha aperto uno cointestato in cui confluiva, all'epoca, solo il suo stipendio
per me questo è romanticismo
mio marito ha comprato casa prima del matrimonio, ha intestato casa a entrambi, si è intestato il mutuo solo a lui, ha chiuso il conto corrente che aveva e ne ha aperto uno cointestato in cui confluiva, all'epoca, solo il suo stipendio
per me questo è romanticismo
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Re: L'abominevole nonna dei miei figli
Ecca79 ha scritto: Davvero, io posso parlare per me e non per le altre però....quando ti separi l'ultima cosa a cui pensi è sederti a tavola e pensare di monetizzare tutto l'amore che ci hai messo.
questo lo immagino, ma nemmeno far monetizzare agli altri va bene
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