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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

L'ambizione

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75andrea
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Re: L'ambizione

Messaggio da 75andrea » 22 apr 2009, 10:06

Beh ..
quasi tutte le scelte sono frutto di compromessi....
Io , da quando è nata Benedetta , ho ridotto all'osso le cene di lavoro e le riunioni dopo le 18,30...
Sono fortunta, perche' essendo in ufficio piccolo e , difatto, non avendo "concorrenti" non sono stata piu di tanto penalizzata ( ma alle 22.00 da casa quasi ogni giorno ci si attacca lo stesso al pc)
Se fossi stata in una grande azienda mi avrebbero gia "segato"
Attualmente credo di aver raggiunto un buon compromesso....
Dovessi scegliere fra famiglia e lavoro, sceglierei comunque la famiglia....
Mio padre diceva sempre una cosa banale , ma verissima, ( e te ne accorgi quando lavori)... tutti sono sostituibili sul lavoro ( persino il Papa lo è ) , solo per la tua famiglia sei unico e davvero insostiuibile :cuore
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Benedetta è nata il 30/04/07...3,470Kg di dolcezza Psicomare e aprilina 2007

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Re: L'ambizione

Messaggio da Ari » 22 apr 2009, 10:15

Peperita ha scritto:io sono stata ambiziosa in passato.
anch'io sono stata ambiziosa in passato, ma ora non lo sono più.
ho cambiato priorità e non me ne pento.
ho fatto lavori gratificanti e che mi impegnavano molto.
ora faccio l'impiegata part-time e mi piace molto quello che faccio, ma non sono disposta più a fare gli orari massacranti di prima.
per il momento sara è piccola e ha bisogno di me.
non ho mai smesso di lavorare, so che uscire dai giochi per qualche anno a livello impiegatizio significa diventare obsoleti e difficilmente ricollocabili sul mercato del lavoro.
ora so che tra molti anni, tipo quando sara andrà alle superiori e il suo bisogno di avermi a casa al pomeriggio verrà a cessare, magari mi tornerà la voglia di fare carriera e nulla mi vieterà di farlo allora.
Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
ho raccolto questi fiori per te per dimostrare a tutti quanto ti voglio bene

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Re: L'ambizione

Messaggio da GRACE71 » 22 apr 2009, 11:36

ho provato a conciliare un lavoro full time, pieno di soddisfazioni e ben pagato, con la famiglia.

io non ne sono stata capace, facevo male entrambe le cose. così ho scelto quello che mi rendeva più felice. la mia famiglia! e con un po' di fortuna ho trovato un lavoro part time.

non ho rimpianti. sono soddisfatta e felice. e il pensiero delle riunioni serali e delle corse in macchina per arrivare a casa ad un'ora decente mentre qualcun altro si godeva i miei bambini... è un ricordo lontano. per fortuna.
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Re: L'ambizione

Messaggio da 75andrea » 22 apr 2009, 11:46

hamilton ha scritto:Infatti la mia speranza e' che trovi sul posto di lavoro (collega o cliente che sia) l'amore della sua vita!
Altrimenti la vedo dura....
Regala a tua sorella "Studio Illegale" .... è un po' stereotipato, ma rende....

Io ho la mia piu cara amica come tua sorella assorbita al 100% nel lavoro ( e la consulenza è anche peggio, perche' non esce mai prima delle 20.00 , a parte il venerdi)
E' un ambiente che ti fagocita..perche' li sono tutti cosi'...non senti la mancanza del resto, perche' non hai il tempo per sentirla...
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Re: L'ambizione

Messaggio da leda71 » 22 apr 2009, 11:48

io non mi considero ambiziosa, ma assoultamente (e patologicamente ) inquieta: vivo per avere obiettivi da realizzare, per "creare" cose, per vedere sogni realizzati.

facendomi un gran kiul sono riuscita a fare quel che volevo e solo quel che volevo che poi è coinciso con fare carriera (a 34 anni dirigente in multinazionale di taglio maschile, tutt'ora sono l'unica dirigente donna).
Lavorando tanto, viaggiando parecchio per lavoro (ma mi piaceva) e non contando mai le ore di lavoro.
Non ho per questo rinunciato alla vita privata, anche eprchè ho un compagno che mi prende così come sono, ai viaggi, alle serate fuori.

A un certo punto ho voluto di più ed ora ho un teppistello di 20 mesi ed una principessa in arrivo.
Dopo la prima maternità ho sofferto parecchio per conciliare tutto quanto senza certo tornare ai livelli di disponibilità di prima... dopo questa non so come andrà, ma non me ne importa granchè.
Le mie soddisfazioni professionali me le sono levate e se il mio nuovo desiderio sarà essere più mamma e meno manager vuol dire che come sempre farò di tutto e di più per realizzarlo. Come spesso succede il problema maggiore sarà far quadrare il bilancio.
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Re: L'ambizione

Messaggio da hamilton » 22 apr 2009, 11:49

75andrea ha scritto:
hamilton ha scritto:Infatti la mia speranza e' che trovi sul posto di lavoro (collega o cliente che sia) l'amore della sua vita!
Altrimenti la vedo dura....
Regala a tua sorella "Studio Illegale" .... è un po' stereotipato, ma rende....

Io ho la mia piu cara amica come tua sorella assorbita al 100% nel lavoro ( e la consulenza è anche peggio, perche' non esce mai prima delle 20.00 , a parte il venerdi)
E' un ambiente che ti fagocita..perche' li sono tutti cosi'...non senti la mancanza del resto, perche' non hai il tempo per sentirla...
:-D
PERMALOSA COM'E'...mi trincia!!!
pero' tengo in dovuta considerazione!!!
grazie 75andrea!
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Re: L'ambizione

Messaggio da dolceviola » 22 apr 2009, 13:15

leda71 ha scritto: Non ho per questo rinunciato alla vita privata, anche eprchè ho un compagno che mi prende così come sono, ai viaggi, alle serate fuori.
Leda non è un dettaglio. Evidentemente avete trovato il giusto equilibrio e a nessuno dei due pesa la situazione.
Io (e non ero manco manager) vivevo con l'ansia che la mia famiglia andasse a rotoli e mio marito, ti assicuro, mi ha sempre incitata e mai ostacolata. Ero io a cogliere tra le righe o qualche sguardo dispiaciuto che gli mancavo (considera che io spesso mancavo durante le festività, facevo anche i turni di notte) :sorrisoo
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Re: L'ambizione

Messaggio da yoga » 22 apr 2009, 14:20

marghe ha scritto:spunto polemico: non è che tra noi ci diciamo che chi fa carriera per forza rinuncia alla vita privata perchè rosichiamo troppo? cioè, non è davvero possibile avere carriera e famiglia?
Io mi baso su quello che vedo, e sia tra le mie amiche che tra le conoscenti non vedo nessuna che e' riuscita a combinare le due sfere in modo soddisfacente, almeno per i miei standard.
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Re: L'ambizione

Messaggio da antonella74 » 22 apr 2009, 14:49

Non sono mai stata ambiziosa nel senso di carriera e denaro, però ho sempre ambito ad un lavoro che mi soddisfasse (che, secondo me, è molto più importante). Ho finalmente realizzato il mio sogno all'età di 34 anni, finalmente faccio un lavoro appagante che mi fa alzare serena la mattina e mi fa andare soddisfatta a letto la sera. Prima facevo l'impiegata amministrativa e credevo quasi di impazzire, non era il mio lavoro, lo sentivo e soffrivo per questa cosa. Poi ho avuto il coraggio di cambiare, ed eccomi qui a fare l'educatrice di asilo nido!
Una meraviglia per il mio benessere psicofisico! :yeee

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Re: L'ambizione

Messaggio da Primavera » 22 apr 2009, 15:19

a volte mi chiedo ma chi me lo fà fare???
ho un lavoro che mi ha dato e mi dà costantemente molte soddisfazioni, certo prima quando ero sola senza il mio ometto potevo restare fino a tarda serata a lavoro, non mi perdevo nulla, oggi invece alle 17.00 esatte scappo, però ho ancora tanta voglia di fare e di arrivare in alto, nonostante abbia un lavoro da 10 anni e di anni ne ho 30, ben retribuito e di responsabilità, ho preso la laurea contestalmente e adesso sono iscritta alla specializzazione quadriennale, ultimo anno, non riesco a rinunciare al mio lavoro e non riesco a rinunciare alla mia formazione, le due cose sono totalemente diverse.
un giorno deciderò quale lavoro sarà prioritario adesso voglio solo arrivare in alto, in tutte e due le cose. :-D
Alessandro 23/03/2006. Esiliata. spero presto bismamma.

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Re: L'ambizione

Messaggio da printemps » 22 apr 2009, 15:40

Forse quando i miei figli saranno più grandi il lavoro rivestirà un interesse maggiore per me, ma per ora è solo un qualcosa da fare perchè devi portare a casa la pagnotta, non me ne frega nulla e vorrei solo stare a casa coi miei figli. Ho dato le dimissioni a fine anno scorso per via del trasferimento che ho fatto a Natale in un'altra città, ora aspetto di trovare un nuovo lavoro ma se non fosse che ne ho bisogno me ne starei a casa tranquilla! Almeno finchè il secondo non va alla materna!
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Re: L'ambizione

Messaggio da ismaele979 » 22 apr 2009, 16:01

Per me, ma penso sia diverso, la realizzazione lavorativa e l'ambizione oltre all'onesta del fare bene il proprio
mestiere è il carburante che mi permette di andare al lavoro sereno e grintoso.
Dicono che per fare carriera si debba cambiare lavoro ogni 5/6 anni, nel mio caso è stato così.
Sono partito come ragazzetto tuttofare, per passare ad impiegato, per passare a capo progetto...per passare poi
a quadro con mansioni di controllo qualità e implementazione servizi, sono passato dalle 500 mila lire al mese del primo
stipendio a ben oltre 9 volte tanto..secondo me, impegno, dedizione, ambizione e volontà portano ovunque.
Nel lavoro come nella vita di tutti i giorni.
Padre di Natan, Nora e Nicole

Uomo allegro il ciel l'aiuta.

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Re: L'ambizione

Messaggio da leda71 » 22 apr 2009, 16:22

dolceviola ha scritto:
leda71 ha scritto: Non ho per questo rinunciato alla vita privata, anche eprchè ho un compagno che mi prende così come sono, ai viaggi, alle serate fuori.
Leda non è un dettaglio. Evidentemente avete trovato il giusto equilibrio e a nessuno dei due pesa la situazione.
Io (e non ero manco manager) vivevo con l'ansia che la mia famiglia andasse a rotoli e mio marito, ti assicuro, mi ha sempre incitata e mai ostacolata. Ero io a cogliere tra le righe o qualche sguardo dispiaciuto che gli mancavo (considera che io spesso mancavo durante le festività, facevo anche i turni di notte) :sorrisoo
non è vedo che non pesi, ma si accetta questo peso insieme.
There must be some kind of way out of here ...

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Re: L'ambizione

Messaggio da caracalla » 22 apr 2009, 16:51

ismaele979 ha scritto:Per me, ma penso sia diverso, la realizzazione lavorativa e l'ambizione oltre all'onesta del fare bene il proprio
mestiere è il carburante che mi permette di andare al lavoro sereno e grintoso.
Dicono che per fare carriera si debba cambiare lavoro ogni 5/6 anni, nel mio caso è stato così.
Sono partito come ragazzetto tuttofare, per passare ad impiegato, per passare a capo progetto...per passare poi
a quadro con mansioni di controllo qualità e implementazione servizi, sono passato dalle 500 mila lire al mese del primo
stipendio a ben oltre 9 volte tanto..secondo me, impegno, dedizione, ambizione e volontà portano ovunque.
Nel lavoro come nella vita di tutti i giorni.

ma...ma...ma...INCREDIBBOLO!!!! anche io più o meno questa carriera lavorativa..ho cambiato lavoro ogni tre/4 anni ma adesso ho uno stipendio nove volte inferiore al mio primo lavoro :che_dici


però per tornare alal domanda..
io sono molto ambiziosa..non nella carriera in sè..ma nel prefiggermi certe mete e raggiungerle...e devo dire che ad oggi nn mi lamento per nulla...nn sono arrivata, nn guadagno un chè, nn ho un posto do prestigio anzi sono capo di me stesso... però se mi giro indietro e vedo da dove son partita a 15 anni come cameriera sfruttatissima in un ristorante beh di strada ne ho fatta e pure tanta :sorrisoo (e nn mi voglio fermare qui)
⎝⏠⏝⏠⎠Chuck Norris non legge i libri. Li fissa fino a quando non ottiene le informazioni che gli servono⎝⏠⏝⏠⎠

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Re: L'ambizione

Messaggio da vale77 » 22 apr 2009, 21:42

sull'ambizione ci ho molto riflesttuto negli ultimi anni.
ho fatto psicologia, tirocinio, abilitazione e poi ho cominciato, come tutti a sgomitare nel mondo del lavoro facendo 1000 progettini pagati un euro e una cipolla.
stavo in giro 12 ore x lavorarne 6
mi sentivo frammentata. facevo dalla formatrice agli insegnanti, al sostegno a scuola, alla consulente per enti, alla baby sitter per campare.
passavo da contesti in cui mi chiamavano dott.ssa a quando facevo la baby sitter che caricavo anche la lavastoviglia.
ho fatto un master che mi ha impegnato tempo e soldi.
contemporaneamente cercavo una scuola di psicoterapia che mi facesse fare davvero la psicologa.

nel frattempo ho iniziato a convivere.

e poi sono andata in crisi.
perchè più i lacvori erano di responsabilità "psiclogica" + io mi sentivo impreparata.
perchè la scuola mi avrebbe occupato mooooooolto tempo x 4 anni, sotraendolo in parte al tempo libero e in parte al lavoro che voleva dire guadagnare ancora meno. in compenso la scuola costava tantissimo e poi c'era l'analisi da fare, le supervisioni...
come avrei fatto economicamente?
come avrei retto la fatica?
e soprattutto mi piaceva davvero quel lavoro?

del resto la psicologa senza specializzazione non va da nessuna parte.

così un giorno ho pensato di tornare al mio primo amore: l'insegnamento.
ho fatto fatica a staccarmi dall'ambizione, ma mi sono accorta che ciò che mi legava alla libera professione era solo quella.
faccio la maestra.
intorno a me qualcuno mi dice che sono sprecata, come se la maestra valesse meno della psicologa.
io invece sto proprio bene. faccio un lavoro che mi piace, mi sento capace, sono stimata, mi diverto, metto in campo anche le mie competenze psicologiche, guadagno poco ma ho del tempo libero che è impagabile.

non rimpiango nulla.
alla fine ho capito che a me basta un lavoro che mi piace e che senta di essere capace di fare.
l'ambizione la lascio alle mie amiche che alla mia età, x fare quella scuola, rinunciano alla coppia, a vivere da sole, a fare figli, a godersi i week end.
niente da dire, l'importante è che ognuno trovi la sua strada per la felicità.

la mia è + vicina al fancazzismo che all'ambizione :hi hi hi hi
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Re: L'ambizione

Messaggio da marghe » 22 apr 2009, 21:53

vale77 ha scritto:sull'ambizione ci ho molto riflesttuto negli ultimi anni.
ho fatto psicologia, tirocinio, abilitazione e poi ho cominciato, come tutti a sgomitare nel mondo del lavoro facendo 1000 progettini pagati un euro e una cipolla.
stavo in giro 12 ore x lavorarne 6
mi sentivo frammentata. facevo dalla formatrice agli insegnanti, al sostegno a scuola, alla consulente per enti, alla baby sitter per campare.
passavo da contesti in cui mi chiamavano dott.ssa a quando facevo la baby sitter che caricavo anche la lavastoviglia.
ho fatto un master che mi ha impegnato tempo e soldi.
contemporaneamente cercavo una scuola di psicoterapia che mi facesse fare davvero la psicologa.

nel frattempo ho iniziato a convivere.

e poi sono andata in crisi.
perchè più i lacvori erano di responsabilità "psiclogica" + io mi sentivo impreparata.
perchè la scuola mi avrebbe occupato mooooooolto tempo x 4 anni, sotraendolo in parte al tempo libero e in parte al lavoro che voleva dire guadagnare ancora meno. in compenso la scuola costava tantissimo e poi c'era l'analisi da fare, le supervisioni...
come avrei fatto economicamente?
come avrei retto la fatica?
e soprattutto mi piaceva davvero quel lavoro?

del resto la psicologa senza specializzazione non va da nessuna parte.

così un giorno ho pensato di tornare al mio primo amore: l'insegnamento.
ho fatto fatica a staccarmi dall'ambizione, ma mi sono accorta che ciò che mi legava alla libera professione era solo quella.
faccio la maestra.
intorno a me qualcuno mi dice che sono sprecata, come se la maestra valesse meno della psicologa.
io invece sto proprio bene. faccio un lavoro che mi piace, mi sento capace, sono stimata, mi diverto, metto in campo anche le mie competenze psicologiche, guadagno poco ma ho del tempo libero che è impagabile.

non rimpiango nulla.
alla fine ho capito che a me basta un lavoro che mi piace e che senta di essere capace di fare.
l'ambizione la lascio alle mie amiche che alla mia età, x fare quella scuola, rinunciano alla coppia, a vivere da sole, a fare figli, a godersi i week end.
niente da dire, l'importante è che ognuno trovi la sua strada per la felicità.

la mia è + vicina al fancazzismo che all'ambizione :hi hi hi hi

...e questo dimostra in maniera indiscutibile che le maestre sono le mejo!!! :hi hi hi hi
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Re: L'ambizione

Messaggio da Picci47 » 22 apr 2009, 22:07

Lavoro da 17 anni... non è che abbia fatto chissà quale carriera perchè non mi è mai interessato granchè, ho sempre anteposto la famiglia...

Ho avuto anch'io il periodo in cui a 26 anni sono diventata l'assistente più giovane del Presidente e Amm.re Delegato della società in cui tuttora lavoro, lavoravo 10-12 ore al giorno, a volte arrivavo alle 8 e tornavo a casa alle 21, sia prima del mio primo matrimonio che dopo perchè cmq le cose tra me e il mio ex marito non andavano bene (non dovevo proprio sposarmi...) e quindi io preferivo stare in ufficio che con lui :che_dici

Il mio stipendio è aumentato parecchio da 10 anni a questa parte... circa il 50% in più...

Tuttavia, appena tornata dalla maternità di Vanessa ho chiesto ed ottenuto part-time 6 ore, per fortuna sempre rinnovato... però avendo altri problemi legati alle bimbe, ora nemmeno questo è più sufficiente... e quindi... sto per chiedere di andare in mobilità.

Mi danno una buona cifra secondo l'accordo coi sindacati... se tutto va bene usufruirò della maternità residua, ho ancora 5-6 mesi di congedo parentale :urka e poi la mobilità per 2 anni...

Ciò significa rimanere a casa non dico da subito perchè di sicuro dovrò trasferire il mio lavoro ad un'altra persona, ma quasi.

Per carità, non è detto accettino la mia domanda, la mia volontarietà. Ma se tutto va bene... massimo 2 mesi, anche meno, sarò a casa a far la casalinga.

E sento che è la scelta giusta, anche perchè il mio lavoro che a qualcuna piace molto etc etc a me è sempre stato stretto.

Sono assistente di direzione, ma non mi occupo solo di cose strettamente di segreteria, ma anche di amministrazione, contabilità, budget, cost saving, note debito, note credito, training in Italia e all'estero, cioè gestisco cose che in passato erano gestite da quadri... però non sono quadro :che_dici

E' anche questo non riconoscimento che mi ha spinto a questa scelta. In pratica in 6 ore dovrei fare un lavoro di 8-9 ore e a volte corro come una pazza, altre volte mi rompo le scatole e vado più rilassata.

Ma cmq la mole delle cose da fare mi pende sopra come una spada di Damocle. Non riesco a stare dietro a tutto, ho sempre arretrati anche perchè sto sistemando cose che non sono state fatte addirittura dal 2003 :urka per negligenza di un collega... quindi sono stanca, mentalmente e anche un po' fisicamente.

Ecco perchè spero vivamente che accettino la mia domanda e se tutto va bene da giugno starò a casa e potrò dedicarmi alle mie bambine senza alcuna stanchezza o stress addosso. :incrocini
*M.*, & le PICCIBIMBE °VANESSA °: 5 anni e mezzo & ° GIADA°: 2 anni e 8 mesi

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Re: L'ambizione

Messaggio da naico » 22 apr 2009, 22:14

Zù71 ha scritto:io ho volontariamente abdicato ad ogni ambizione da circa un annetto e senza pentimenti...
posso dire di avere un brillante futuro dietro le spalle :hi hi hi hi
Bellissima...

Io ho studiato 11 anni per diventare il professionista che sono oggi. Ho faticato, mi sono dedicata completamente al mio lavoro negli anni in cui potevo, non avevo figli e i legami sentimentali me lo permettevano... Non conoscevo orari, uscivo dall'ospedale anche a notte inoltrata, insomma mi sono fatta un mazzo così ma sinceramente non mi è pesato più di tanto, certo sacrifici ne ho fatti molti, ma sono stati sopportabili. Avevo una vera, autentica, sana passione. Però ho capito presto che la vera carriera nel mio come in tanti altri lavori è una prerogativa maschile. Non è tanto una questione di "genere", è un problema di disponibiltità. Quando sono rimasta incinta di Elisa avevo 31 anni. Ero appena stata assunta da un ospedale (cosa rarissima per un medico essere assunti a 2 mesi dalla discussione della tesi di specialità), fuori Milano, andavo e tornavo in treno.. era un ospedale di provincia, ma era il mio inizio, la mia "gavetta", pensavo. Poi ho capito che se volevo fare la mamma come lo intendevo io non avrei mai potuto dedicarmi completamente a un lavoro dove esisti solo se ci sei, se ci sei SEMPRE (ho scoperto piuttosto tardi che fino a non molto tempo fa alcuni chirurghi del Policlinico di Milano dormivano in ospedale.. cioè VIVEVANO lì) Così ho deciso di abbandonare l'idea della "carriera" che tradotto significa "chirurgia", appannaggio prevalentemente maschile proprio per i motivi di cui sopra e di dedicarmi alla mia vita. Il mio lavoro mi piace sempre, mi appassiona sempre. Ho rinunciato alla "carriera", ma non lo cambierei per niente al mondo, anche se a volte mi lamento e sono stanca, magari dopo una notte passata con l'adrenalina a mille.. Ma non sono più disposta a dedicare al mio lavoro più tempo dello stretto necessario. Ho scelto la famiglia..
Elisa (20/03/00), Valentina (05/10/07) e Ambra (06/09/09) - LOST IN LOST

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Re: L'ambizione

Messaggio da hamilton » 23 apr 2009, 8:59

naico ha scritto: un lavoro dove esisti solo se ci sei, se ci sei SEMPRE (ho scoperto piuttosto tardi che fino a non molto tempo fa alcuni chirurghi del Policlinico di Milano dormivano in ospedale.. cioè VIVEVANO lì) Così ho deciso di abbandonare l'idea della "carriera" che tradotto significa "chirurgia", appannaggio prevalentemente maschile proprio per i motivi di cui sopra e di dedicarmi alla mia vita.
quante volte ho sentito questa frase da mio marito....quante volte!Esisti solo se ci sei, esisti solo se operi....
Anche mio marito da giovane dormiva in ospedale per non perdersi l'urgenza se capitava di notte :urka
E' andato avanti 30 anni ad esserci ed operare continuamente, fino a quando ha conosciuto me.
Che gli ho imposto orari ridotti, anche per la sua salute.
E sai perche' li ha accettati? Perche' ormai i giochi erano fatti, altrimenti credo mi avrebbe dato un bel calcio nel sedere e avrebbe continuato la sua vita proferssionale fino al raggiungimento del suo obiettivo.
Io mi chiedevo che senso ha rovinarsi la salute per quella degli altri!?!?
Ma mi rendevo conto che la salute degli altri centrava fino a un certo punto.
Ringrazio sempre il cielo e la chitarra

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Re: L'ambizione

Messaggio da Sissi1966 » 23 apr 2009, 13:40

Io assomiglio discretamente a tua sorella :sorrisoo Ma per me era meglio cosi' Ho studiato tanto, prima per la laurea in scienze economiche, facendo molti sacrifici perche' contemporaneamente facevo uno sport a livello agonistico, poi una specializzazione alla Bocconi, fatta la sera dopo il lavoro per due anni (una fatica che non vi dico) quindi il minimo e' che avrei avuto sviluppi positivi nel lavoro. Infatti. Per parecchi anni anche io non ho avuto orari ne' sabati e domeniche dato che mi sono buttata nella professione, ma con mio marito (sposato a 24 anni) che mi incoraggiava e faceva la stessa vita e' stato facile.
Fino alla decisione ultima, ovvero scalate tutte le posizioni possibili nella mia realtà lavorativa, mi e' stata offerta quella a cui ho sempre puntato ed ho......rinunciato! Mi basta la carriera fatta fino ad ora, al mese mi porto a casa piu' che uno stipendio ottimo e ho deciso a 40 anni (dopo due aborti) di fare un'altro tentativo ed e' nata Lucrezia, forse non ho ora il posto che volevo, per cui abbiamo preso un'altra persona, cmq il mio percorso l'ho fatto, ho avuto tutto dalla vita e sono soddisfatta! Penso in queste cose ognuna abbia le proprie priorità che solo lei conosce e per ognuna sono scelte diverse, l'importante e' essere soddisfatte di cio' che si e' realizzato secondo me.

Sissi
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Lucrezia 4.10.2008 3,250 kg. x 51 cm
allattatrice indefessa da 11 mesi e 0 settimane

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