OT^14

[claudianurse88]

Ransie non lasciarci sulle spine però!

[Ransie]

Ops scusate ma ieri sera poi non ho più avuto modo di andare avanti a scrivere.

Niente, il ragazzetto in questione aveva un grande sogno: giocare a calcio in serie A.

Ci riuscì.

Poi dopo qualche mese che aveva incoronato il suo sogno si ruppe non ricordo cosa ma visto che si parla di calcio direi qualcosa al ginocchio.

Carriera finita.


Il male fatto è tornato indietro, scusate ma questo si chiama Karma.

[Ransie]

No non è un giocatore ultrafamoso per chi non ne mastica, niente Milan o Inter

[Ilariotta]

Karma occidentale tanto per rimanere in tema.. ahaha
Eh beh si'.. io continuo ad esser curiosa pero'.. chi e' chi e'.. si puo' dire?

[Ransie]

Per precisione di causa (scusate ma la domenica va' così non riesco a finire una cosa sgrunt): la notizia l'avevo saputa da ex compagni delle medie ritrovati su facebook.. avevano organizzato una reunion e io dapprima ma sì dai vado ma poi troppi fantasmi del passato e vi avevo rinunciato... parlando in privato con un paio di loro mi dissero ciò che era accaduto a "quello là".

[Ransie]

Karma occidentale tanto per rimanere in tema.. ahaha
Eh beh si'.. io continuo ad esser curiosa pero'.. chi e' chi e'.. si puo' dire?

Con la fortuna che ho è parente a qualcuna di voi

[Ilariotta]

Puo' darsi.. di parenti stronzi ne ho..
Ahahaha

[Ilariotta]

Ops.. nn mi ha censurato la parola.. vabbe'.. dubito qualcuna si scandalizzi..

[SuzieQ]

Ransie chissà che pensavo. Ma non mi pare proprio che possa rientrare nel mio concetto di vendetta seppur fredda. Boh anzi è evidente che non ci sia correlazione. E pure con il karma. Non avrà minimamente pensato alle prese in giro alle medie durante l'accaduto.
Diciamo che te la canti così perché ti sembra scorretto dire che alle fine tu della sua sf**a ci godi

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[Antolina80]

Io invece con quelli che mi prendevano in giro alle medie adesso non ho alcun problema. Non ci frequentiamo abitualmente, ma se ci si incontra mi fermo volentieri a chiacchierare.
Con uno di loro avevo già chiarito alla fine della terza media. Era un ragazzone bocciato, che piaceva molto alle ragazzine. Mi aveva chiesto in prestito una cassetta e io ci avevo infilato dentro un bigliettino dove sostanzialmente gli chiedevo perché mi trattasse tanto male visto che a me lui stava simpatico e non mi pareva di avergli fatto nulla di male. Poteva essere un disastro, avrebbe potuto sputtanarmi con tutta la scuola ancora di più. Invece mi ha riconsegnato la cassetta e dentro c'era un biglietto di risposta. Mi scriveva che era dispiaciuto e che non sapeva perché mi aveva sempre preso in giro né che io ci fossi rimasta tanto male. Aggiungeva che gli avrebbe fatto piacere avermi come amica. Non mi ha preso in giro mai più e come ha smesso lui lo hanno fatto anche gli altri, ma ormai la scuola era finita e dopo le medie l'ho rivisto solo un paio di volte.
Gli altri bo. Una ha due bambini di cui una dell'età di Jacopo e ci si incrocia spesso. Un'altra lavora al Tg in un'altra città e si è sposata da poco. Un'altra era il mio capo fino a che non ha mollato tutto ed è andata a Roma ed è anche la madrina di battesimo di Silvia.
Non riesco a godere delle disgrazie altrui perché non portano portano alcun beneficio a me. Nemmeno sento l'esigenza di vendicarmi. Nessuno di noi è adesso, alla soglia dei 40 anni, la stessa persona che era allora.

[mafalda2005]

Il ragazzino che mi piaceva e che mi diceva spesso che ero brutta etc. Ci ha provato con me dopo i 20 anni. Inutile dire che era troppo tardi. Ora ci vediamo una volta l'anno e direi che siamo dei buoni conoscenti (amici è troppo).

[hamilton]

Io ricordo di non essere mai stata presa in giro da nessuno, anzi.
Diciamo che a quel tempo, nella scuola che frequentavo, ero la "piu' scafata" sotto certi aspetti, quella che frequentava ragazzi piu' grandi, quella che teneva testa ai professori, quella che "aveva una vita fuori" quindi non avevano motivi per prendere in giro.
Magari qualche volta e' capitato che fossi io a prendere in giro, ma in maniera molto blanda, quando incontro le amiche di scuola, una in particolare, mi dice ancora: ti ricordi quando facevi la stronza? Poi si mette a parlare di mio padre, del ragazzo che mi piaceva, e finisce che ridiamo come matte e mio marito ci guarda e non si rende conto di come possa esistere cosi' tanta confidenza dopo anni e anni che non ci si vede.
La realta' e' che ho avuto una classe eccezionale al liceo, ci siamo voluti molto bene e sappiamo TUTTi di avere fatto parte di qualcosa di eccezionale ed eccezionalmente divertente.
Anche le prese per il cu*o lo erano.
E se potessi augurare qualcosa a mio figlio nel prossimo futuro, e' proprio quella di trovarsi a fare parte di un gruppo cosi' affiatato, di un gruppo che stava estremamente bene insieme, di un gruppo che nonostante il tempo e' il luogo, non si e' mai lasciato, perché la consapevolezza e il bellissimo ricordo, ci unisce tutti con un filo invisibile ma molto resistente.
Alunni e professori.

[val978]

beh godere delle disgrazie altrui in generale è un conto, e certamente non è proprio corretto.

ma avere una persona che ti tortura per anni al punto che pensi al suicidio (ma vi rendete conto? vostro figlio, nostro figlio, tra qualche anno, che pensa di togliersi la vita perchè non vede altra via di uscita dalle torture dei compagni?????), e che poi la carriera gli va storta, e pensi "ben gli sta".....sinceramente....non mi sembra per niente eccessivo. mica glie l'ha rotto lei il ginocchio.

[val978]

Anche le prese per il cu*o lo erano.

purtroppo quando sei la vittima una semplice presa per il cu*o può essere devastante e per niente divertente.

io venivo presa in giro alle medie e non mi sono mai sognata neanche lontanamente di prendere in giro qualcuno in vita mia. mai.

[Antolina80]

beh godere delle disgrazie altrui in generale è un conto, e certamente non è proprio corretto.

ma avere una persona che ti tortura per anni al punto che pensi al suicidio (ma vi rendete conto? vostro figlio, nostro figlio, tra qualche anno, che pensa di togliersi la vita perchè non vede altra via di uscita dalle torture dei compagni?????), e che poi la carriera gli va storta, e pensi "ben gli sta".....sinceramente....non mi sembra per niente eccessivo. mica glie l'ha rotto lei il ginocchio.

Io non la vedo una cosa eccessiva. Anzi credo sia molto comune, anche al di fuori del discorso bullismo.
Io parlavo per me. Non so se quelli che mi hanno preso in giro da piccola ora sono felici o meno, sinceramente non mi interessa perchè la cosa non ha alcuna influenza sulla mia vita. Non ne traggo alcun giovamento.

[primomaggio]

Io ricordo di non essere mai stata presa in giro da nessuno, anzi.
Diciamo che a quel tempo, nella scuola che frequentavo, ero la "piu' scafata" sotto certi aspetti, quella che frequentava ragazzi piu' grandi, quella che teneva testa ai professori, quella che "aveva una vita fuori" quindi non avevano motivi per prendere in giro.

Perché invece chi viene preso in giro dà adito ad esserlo?

[hamilton]

Anche le prese per il cu*o lo erano.

purtroppo quando sei la vittima una semplice presa per il cu*o può essere devastante e per niente divertente.

io venivo presa in giro alle medie e non mi sono mai sognata neanche lontanamente di prendere in giro qualcuno in vita mia. mai.

Io penso pero' che anche eccedere dal lato opposto non sia una cosa buona.
Le prese in giro ci sono state sempre, e forse in passato, per tutta una serie di motivi, non creavano le devastazioni che creano oggi.
Io credo che l'atteggiamento di tutti, genitori compresi, serva a fare in modo di non costruire tragedie quando non e' il caso.
Come esperienza personale posso portare quella di mio figlio che a inizio scuola era preso in giro, in modo abbastanza sistematico per il suo cognome, dal ragazzino di 13 anni che hanno in classe.
Lui di anni, a inizio scuola, ne aveva 10. Un abisso.
Quando lo abbiamo saputo, e quando la cosa e' diventata quotidiana, mio marito ha preso Giorgio da parte un pomeriggio, se lo e' portato a spasso, e gli ha raccontato di come le prese in giro dei cognomi sono cose che esistono fin da quando la scuola e' nata, e che lui stesso a sua volta era stato preso in giro per il cognome da ragazzini. Che l'atteggiamento migliore da tenere era quello di fare finta di niente, e anzi, magari fare autoironia e riderci insieme.
Bhe', stranamente , in quella occasione Giorgio ha dato retta a suo padre e raccontava di essere il primo a prendere in giro il suo cognome quando qualcosa gli si poteva riagganciare.
E' entrato nelle simpatie del tredicenne, e adesso la presa in giro del cognome e' un lontano ricordo, tanto che sono quasi....diventati amici, differenza generazionale permettendo.

[hamilton]

Io ricordo di non essere mai stata presa in giro da nessuno, anzi.
Diciamo che a quel tempo, nella scuola che frequentavo, ero la "piu' scafata" sotto certi aspetti, quella che frequentava ragazzi piu' grandi, quella che teneva testa ai professori, quella che "aveva una vita fuori" quindi non avevano motivi per prendere in giro.

Perché invece chi viene preso in giro dà adito ad esserlo?

Purtroppo a volte vengono prese in giro caratteristiche che emergono dalla massa, si'.
E dico purtroppo proprio perché, con gli anni e il senno di poi, ti rendi conto che sono l'eccezionalita' della persona e non la sua mortificazione.
Putroppo serve la maturita' dell'eta' adulta per arrivarci.

[hamilton]

Anche le prese per il cu*o lo erano.

purtroppo quando sei la vittima una semplice presa per il cu*o può essere devastante e per niente divertente.

io venivo presa in giro alle medie e non mi sono mai sognata neanche lontanamente di prendere in giro qualcuno in vita mia. mai.

Io penso pero' che anche eccedere dal lato opposto non sia una cosa buona.
Le prese in giro ci sono state sempre, e forse in passato, per tutta una serie di motivi, non creavano le devastazioni che creano oggi.
Io credo che l'atteggiamento di tutti, genitori compresi, serva a fare in modo di non costruire tragedie quando non e' il caso.
Come esperienza personale posso portare quella di mio figlio che a inizio scuola era preso in giro, in modo abbastanza sistematico per il suo cognome, dal ragazzino di 13 anni che hanno in classe.
Lui di anni, a inizio scuola, ne aveva 10. Un abisso.
Quando lo abbiamo saputo, e quando la cosa e' diventata quotidiana, mio marito ha preso Giorgio da parte un pomeriggio, se lo e' portato a spasso, e gli ha raccontato di come le prese in giro dei cognomi sono cose che esistono fin da quando la scuola e' nata, e che lui stesso a sua volta era stato preso in giro per il cognome da ragazzini. Che l'atteggiamento migliore da tenere era quello di fare finta di niente, e anzi, magari fare autoironia e riderci insieme.
Bhe', stranamente , in quella occasione Giorgio ha dato retta a suo padre e raccontava di essere il primo a prendere in giro il suo cognome quando qualcosa gli si poteva riagganciare.
E' entrato nelle simpatie del tredicenne, e adesso la presa in giro del cognome e' un lontano ricordo, tanto che sono quasi....diventati amici, differenza generazionale permettendo.

Ho perso il filo.
Quello che volevo concludere e' che se magari noi avessimo ingigantito la cosa con Giorgio, ci fossimo incazzati col ragazzino, ne avessimo fatto un dramma e parlato con i professori, avessimo presentato la cosa a Giorgio come un'ingiustizia da vendicare, forse, e dico forse, la cosa si trascinerebbe ancora oggi.

[primomaggio]

Io ricordo di non essere mai stata presa in giro da nessuno, anzi.
Diciamo che a quel tempo, nella scuola che frequentavo, ero la "piu' scafata" sotto certi aspetti, quella che frequentava ragazzi piu' grandi, quella che teneva testa ai professori, quella che "aveva una vita fuori" quindi non avevano motivi per prendere in giro.

Perché invece chi viene preso in giro dà adito ad esserlo?

Purtroppo a volte vengono prese in giro caratteristiche che emergono dalla massa, si'.
E dico purtroppo proprio perché, con gli anni e il senno di poi, ti rendi conto che sono l'eccezionalita' della persona e non la sua mortificazione.
Putroppo serve la maturita' dell'eta' adulta per arrivarci.

Io invece penso che se un ragazzino vuole essere stronzo lo è a prescindere, si attacca a qualsiasi cosa, anche le cose più stupide e insulse.