l'OT dell'OT dell'OT dell'OT dell'OT

[hamilton]

Anche io non ho brillato in confidenza a livello di espressione dei sentimenti con i miei genitori.
È proprio in questi giorni sto riflettendo di quanto, in fondo, sia triste questa cosa, perché proprio con le persone con cui dovremmo sentirci capiti e appoggiati a volte si fa tanta fatica a parlare.
Non parlare di sentimenti secondo me a lungo andare può creare una barriera difficile da buttare giù, questa reticenza può allargarsi verso altri aspetti della vita, con l'unico risultato di sentirsi soli nel momento in cui si avrebbe bisogno di qualcuno con cui confrontarsi.

[ci610]

non vi è mai capitata un'amica che vi racconta tutti i difetti del suo partner, quanto lui sia vigliacco, che la tratta male, che la tradisce ecc ecc e, quando alla fine voi lo odiate con tutte le vostre forze lei vi comunica che si sposano?
ecco, io sono per la filosofia che finchè una storia non è definitivamente chiusa, i fatti vostri devono restare fatti vostri

[hamilton]

Ma la confidenza si costruisce mica raccontando soltanto i momenti di difficolta'.
Secondo me sono proprio le espressioni di felicità dei momenti belli che non si dovrebbero lesinare ai genitori, la confidenza di poter parlare di tutto potrebbe prima o poi tornare utile.

[chiarasole]

Secondo me il figlio di rob ha anche bisogno di tempo per trovare il suo equilibrio
Anche io non raccontavo delle mie cotte però quando mi capitavano i momenti di crisi e le serate di pianto logicamente sapevano che c'era qualcosa che non andava
Ancora adesso non racconto a loro xhd mi sono inca volata perché come al solito lascia la tazza del caffè sporca sul piano invece di metterla nella lavapiatti o discussioni "nostre"
Se invece avessimo un problema serio che portasse alla separazione lo saprebbero
Come mi capita di raccontare se mi ha fatto un regalo o un complimento o qualcosa di bello (ma anche qui fino ad un certo punto)

[Antolina80]

Ma infatti io coi miei non potevo parlare di tutto. E in ogni caso non mi sono mai sentita capita e nemmeno accettata. E le cose non sono cambiate con gli anni. So che la maggior parte delle scelte che ho fatto mia mamma non le condivide e non le accetta. Quindi ho smesso si sforzarmi di farle capire il mio punto di vista parecchi anni fa. Lei ha le sue idee e io ho le mie. E va bene così. Non è colpa di nessuno.

[ci610]

Ma la confidenza si costruisce mica raccontando soltanto i momenti di difficolta'.
Secondo me sono proprio le espressioni di felicità dei momenti belli che non si dovrebbero lesinare ai genitori, la confidenza di poter parlare di tutto potrebbe prima o poi tornare utile.

non facciamo l'errore di quelli che passano dall'altra parte della barricata e,a 40 anni e col senno del poi, pensiamo sia utile raccontare tutto
cerchiamo di non dimenticare quello che siamo stati e il motivo per cui volevamo tenerci dei segreti
e soprattutto, cerchiamo di capire che la costruzione, o anche la distruzione di un rapporto amoroso, che sia una cottarella adolescenziale o una cosa più seria, merita rispetto e silenzio
se siamo sicuri di quello che gli abbiamo insegnato e dei valori che gli abbiamo trasmesso, non c'è assolutamente bisogno che ci vengano a raccontare tutto

[ci610]

Se invece avessimo un problema serio che portasse alla separazione lo saprebbero

i miei lo verrebbero a sapere solo se la decisione è presa ed irrevocabile, finchè per me c'è spazio di manovra, gli altri devono tenersene fuori

[hamilton]

Ma sai, gli altri non sono i primi che passano per strada.
Gli altri sono i tuoi genitori.
Io, nel momento in cui avessi un problema grosso e non riuscissi a parlarne con loro, anche solo per sfogarmi, prima della disfatta, maledirei il pudore e la mancanza di confidenza.

[ci610]

Ma sai, gli altri non sono i primi che passano per strada.
Gli altri sono i tuoi genitori.
Io, nel momento in cui avessi un problema grosso e non riuscissi a parlarne con loro, anche solo per sfogarmi, prima della disfatta, maledirei il pudore e la mancanza di confidenza.

io credo che all'interno di un rapporto di coppia, gli unici due che hanno diritto di parola e che possono davvero capire come stanno le cose, sono i due della coppia
tutti gli altri, fossero anche i nostri genitori, non possono mai comprendere fino in fondo le dinamiche della coppia e, men che meno,i sentimenti che si provano, possono provare a dare un sostegno, un aiuto, una parola, in base alla loro esperienza, ma rimane la loro esperienza
quello che io e mio marito abbiamo passato, costruito, distrutto e ricostruito in tanti anni lo sappiamo solo io e lui e nessun altro può capire cosa ci spinge a stare insieme, a separarci, ad amarci, a perdonarci o a dirci addio

[hamilton]

Possono provare a dare un sostegno, un aiuto una parola.
Ecco, io mi sono trovata a dover rinunciare a questo per pudore dei miei sentimenti e ad oggi lo ritengo un rimpianto grosso.
Anche perché in altre sfere come sapevano tirarmi su i miei genitori, neppure mio marito sa farlo.

[ci610]

lo ritieni un rimpianto perchè hai 40 anni e ti illudi he ti avrebbero capito e sostenuta, ma non è detto che sarebbe stato così

io ci provai a raccontare a mia madre che mi ero innamorata di un ragazzino della mia scuola, mi disse che innamoramento era una parola grossa, poi lo vide e mi disse che era più basso di me e che a lei erano sempre piaciuti gli uomini alti
ora, a parte il fatto che era più basso di me perchè aveva 13 anni e io 14, io sono rimasta come ero a 14 anni e lui già due anni dopo era 1 metro e 80
ma quello che mi ferì di più fu la frase sull'innamoramento, io ero innamorata davvero

la verità è che, se vogliamo che ci raccontino tutto, dobbiamo essere pronti a tutto
lo siamo? siamo davvero pronti ad accettare, capire, aiutare anche su argomenti e concetti molto molto lontani dal nostro modo di vedere le cose? io non credo, credo che uscirebbe sempre fuori il ruolo di genitore cacacazzi, con le sue aspirazioni e i suoi sogni per il figlio

[Antolina80]

ci610,

[aivlis]

Io a mia madre raccontavo tutto, ma fino a un certo punto (con mio padre non avevo confidenza) perché poi, come dice Ci, i suoi giudizi spesso influenzavano le mie azioni. Erano giudizi dettati dal suo carattere molto focoso e irruento e soprattutto dall'amore sconfinato che aveva per me: nessuno era mai alla mia altezza. E questo mi faceva perdere in fretta l'interesse per il tizio di turno, quindi le raccontavo le cottarelle, ma quando mi innamoravo ci andavo molto cauta. E lei capiva, e ci andava cauta con i giudizi pure lei. Però ricordo ancora quello che disse di un ragazzo con cui stavo a 20 anni, che mi adorava: "mi piace, si vede che ti vuole bene, ma non capisco come faccia ad apprezzarti davvero...tu sei così intelligente, e lui...beh, lui no".

[hamilton]

Sarà che io mi sono sempre innamorata di persone palesemente sbagliate, e per fortuna che mio padre ci metteva due giorni a stroncarmeli.
Come dice Ci a quel tempo facevo drammi, oggi ringrazio.

[Antolina80]

I credo che il giudizio di un genitore sia sempre di parte. Per quanto uno possa essere imparziale è comunque condizionato dall'affetto per il proprio figlio e dalle proprie esperienze.
Io posso consigliare mia figlia e sarò lieta di farlo se me lo chiederà, ma se non se la sentirà di mettermi al corrente dei suoi sentimenti la capirò.
Tra l'altro io e mia figlia siamo già tanto diverse adesso che ha solo 4 anni, figuriamoci a 14! Io posso starle vicino, darle tutto l'aiuto e il sostegno di cui ha bisogno, ma per fortuna o purtroppo le sue esperienze e i suoi sbagli se li deve fare da sola.

[lemming]

Ma infatti penso che ci saranno cose che i figli non ci diranno non per pudore, mancanza di confidenza, o di un buon rapporto con noi: non ce le diranno perché non vogliono il nostro giudizio, punto e basta. Non vogliono sentire cosa ne pensiamo, non vogliono vedere la nostra faccia mentre ne parlano, non vogliono che entriamo in quel determinato aspetto della loro vita.
E se, per caso o per timore che facciano sciocchezze, ci immischieremo lo stesso, li vedremo ringhiare contro di noi.

[ROB68]

indubbiamente quando raccontavo le mie cose a mia madre lei dava dei giudizi molto precisi, in parte condizionandomi, in parte no. E' anche vero che questo rapporto molto stretto è stato dovuto al fatto che i miei si separarono e io rimasi con mia madre, noi due sole, così come è vero-ma me ne sono resa conto molto più avanti- che in parte, per certi aspetti, è stato un rapporto fin troppo stretto e io ci ho messo molto a tagliare il cordone che mi legava a lei.....però ancora oggi se qualcosa non va glielo racconto, così come lo racconto, se capita, alle mie amiche più care. Perchè a me capita che raccontare mi alleggerisca, il "problema" o il dispiacere diventa meno grave, non so come dire, non riesco bene a esprimermi.....

[primomaggio]

ROB68, al di là delle esperienze personali, che come tali, sono tutte valide, io penso che, avendo lui fatto capire che non si sente di parlarti per ora di questo, rispettando il suo pudore lo farai sentire capito e quindi magari un domani sceglierà di aprirsi. Non che se non lo farà ci sarà qualcosa di male, ma in generale penso che assecondarlo su di una cosa così personale, sia il modo migliore per mantenere la fiducia...
La vicinanza e la condivisione di tante altre cose comunque potranno sempre esserci.
Poi dopo da qui a qualche anno ci passerò anche io e sarò un po' in tilt, già me lo immagino.

[SuzieQ]

Sui ragazzi ho sempre detto tutto e idem sul sesso. Pure su dove andavo e sulle amicizie.
Ho omesso altro tanto altro,

[ROB68]

Primomaggio, farò così, grazie....