richiede il test e del dna e lei si separa

[lemming]

Però floddi, prova a vederla così, che forse ti chiarisco il mio punto di vista.
Lui non è che ha chiesto il test, hanno perso un paio d'ore per farlo, scoperta la verità lei s'è arrabbiata e ha dato il via alla separazione.
Questa storia è andata avanti mesi. Lei incinta, disperata (l'hai scritto tu), e lui che ha martellato incurante di come una donna incinta viva una situazione del genere, ha voluto il test, lo ha fatto - cioè lei si è dovuta sottoporre alla procedura, non essendo la bambina ancora nata - ha aspettato il risultato... e in tutto questo tempo, lui pensava che la moglie l'avesse tradito (se poi l'ha fatto pur avendo dimostrato che la figlia è sua, sta a lui stabilirlo. Magari se assumeva un detective era meglio).
E non voglio pensare al clima che si respirava in casa, altro che bambini sereni.
Il marito le ha, in soldoni, dato della tr*a per mesi e mesi. Non è solo pronunciando la parola volgare che definisci il tuo pensiero. Contano anche e soprattutto le azioni.
Se lei non se la sente di rimanere con un uomo che per mesi e mesi, nonostante lei piangesse e lo supplicasse di ripensarci, l'ha definita una putt... che l'aveva data via in giro, mi spiace, ma ha ragione lei anche legalmente. Insultare ogni giorno la propria moglie è violenza.

[lalat]

Ragazze vi copio la risposta della mia efficentissima amica avvocatessa che vi ripeto è specializzata in cause di sepoarazione, divorzio e minori.

Cara Alessia,
che triste vicenda....
Comunque, Ti rispondo brevemente.
Il marito non poteva obbligare la moglie al test del DNA; una volta nata la bambina, avrebbe potuto instaurare un procedimento di disconoscimento della paternità, poiché, ai sensi dell'art. 231 c.c., il marito è padre del figlio concepito o nato durante il matrimonio.
Ciò avrebbe dovuto fare allegando indizi di prova di un presunto tradimento, poiché assumere la pillola anticoncezionale non offre garanzie di copertura assoluta (l'unico metodo certo è l'astinenza da rapporti) e, quindi, di per sé sola, detta circostanza non può far presumere alcunché.
Una volta stabilito, volontariamente o tramite apposita consulenza genetica, che la figlia era legittima, ben ha fatto la moglie a chiedere la separazione.
Fortunatamente in Italia si è liberi di chiedere, e di ottenere la separazione, anche se l'altro coniuge non acconsente; l'addebito della separazione potrà essere chiesta dalla moglie nei confronti del marito, poiché con il suo comportamento è stato lui la causa del venir meno dell'affectio maritalis.
Ti dirò di più; ove tutta questa situazione avesse causato nella moglie stress e/o danni psicofisici (poiché non è molto carino subire il tutto), la moglie potrebbe, con separato procedimento, chiedere i danni esistenziali al marito. Ma sul punto bisognerebbe approfondire la questione.

[ci610]

[MariPi82]

oh, bene.

[panedistelle]

Ecco direi che abbiamo avuto la risposta dal punto di vista giuridico pertanto la donna in questione è tutelata per legge.

Ma hanno già avviato le pratiche? Vivono ancora assieme?

[floddi]

Non l avrei detto. Bene. Meglio ancora. Anche se non ho capito la storia fell obbligare al test. Lui non l ha obbligata. E ovviamente no che non vivono insirme. Lui abita da un altra parte
lemming ma io ho capito il tuo pensiero eh. È chiaro.

[mariangelac]

sui danni psicofisici da richiedere avrei qualcosa da ridire... non si riesce ad essere risarciti in caso di colpa grave medica, quando è palese il dolo, figurarsi perdersi nel ginepraio di un procedimento penale della durata di xx anni, e tutto da dimostrare... certo tutto si può chiedere poi bisogna vedere se il risarcimento arriva e dopo quanto tempo e se i costi sostenuti (perche l'avvocato non lavora gratis nei 6-7 anni del procedimento) vale la candela. Un avvocato amico deve avvisare il cliente e dissuaderlo nel caso dall'intraprendere cause che servono solo a rimpinguare le tasche del suddetto, poi ognuno è libero di procedere pure per solo "principio", però poi non ci lamentiamo della lentezza della giustizia italiana.
Riguardo al caso, il marito dice che non è affatto sicuro che il giudice dia l'addebito al marito, è molto labile come motivo (per l'addebito, non come motivo in se) anche se umanamente comprensibile la disapprovazione della moglie.

[ely66]

Non l avrei detto. Bene. Meglio ancora. Anche se non ho capito la storia fell obbligare al test. Lui non l ha obbligata. E ovviamente no che non vivono insirme. Lui abita da un altra parte
lemming ma io ho capito il tuo pensiero eh. È chiaro.

lui non l'ha obbligata ma gliel'ha chiesto. e lei con la coscienza a posto gliel'ha concesso, per poi mettergliela in quel posto. e spero ben che l'abbia spellato.

ehi, va a finire che avevo ragione!


mariangela, danno biologico. tormento psichico e fisico in periodo delicato come la gravidanza? danno biologico e a quell'altro gli porto via pure l'eredità futura. oh si.

[mariangelac]

ely66, non ci scommettere sai! secondo me fa un buco nell'acqua, io personalmente non ci investirei ne tempo, ne soldi e nemmeno speranza

[frab]

evvai! vabbè subire certe violenze psicofisiche, ma anche prendersela in quel posto in via di separazione NO!
Mi avete fatto venire in mente questa storia... me l'ha raccontata mio papà qualche giorno fa. La cognata di un mio amico abita a Pisa, e ha un figlio (che penso avrà 8-10 anni). Bene questa signora quando ha concepito il bambino aveva anche un amante. Lei NON sa di chi sia il bambino, ma i due "padri" sanno l'uno dell'altro e non vogliono assolutamente fare il test del DNA perchè vogliono così bene al bambino che lo considerano entrambi loro figlio. Quindi vivono tutti e tre da genitori... la cosa strana poi è che il bambino assomiglia tantissimo a uno dei due padri fisicamente, ma ha una peculiarità nel cranio che è uguale a quell'altro

[ely66]

lo so. in Italia i giudici sono da ... (finisce con muro ma non è carino scriverla tutta, si sa mai) perchè invece di applicare realmente le leggi le "interpretano". e questa cosa a me urta da matti. poi che non possa chiedere il biologico, dipende realmente da come stanno le cose. cioè da cosa "c'è sotto". tutto lì. ma che lei avesse ragione da vendere, era palese, malgrado la complicità maschile nel sostenere lo schifoso.

[floddi]

Ma ely..gli avvocati faranno lotta. È ovvio. Io continuo a dubitare che un giudice dia la colpa eh. Comunque in questo caso non so come la stanno gestendo. Non credo che abbia chiesto addebito.

[mariangelac]

ely le interpretano perche c'è lo spazio (a volte il vuoto) normativo perche ciò accada, se le norme fossero chiare nessuno potrebbe farlo, inutile prendersela con loro, piuttosto con il legislatore

[ely66]

infatti i regi decreti sono ancora validi in moltissime cose, perchè sono meglio di quella schifezza che è saltata fuori negli ultimi 50 anni


floddi, non so se faranno lotta. ora loro come stanno messi? lei in casa e lui via o ...??

[lalat]

Sui danni essitenziali è scettica anche la mia amica. Ad ogni modo non vedo altra soluzione che la separazione.

[inga]

sui danni psicofisici da richiedere avrei qualcosa da ridire... non si riesce ad essere risarciti in caso di colpa grave medica, quando è palese il dolo, figurarsi perdersi nel ginepraio di un procedimento penale della durata di xx anni, e tutto da dimostrare... certo tutto si può chiedere poi bisogna vedere se il risarcimento arriva e dopo quanto tempo e se i costi sostenuti (perche l'avvocato non lavora gratis nei 6-7 anni del procedimento) vale la candela. Un avvocato amico deve avvisare il cliente e dissuaderlo nel caso dall'intraprendere cause che servono solo a rimpinguare le tasche del suddetto, poi ognuno è libero di procedere pure per solo "principio", però poi non ci lamentiamo della lentezza della giustizia italiana.
Riguardo al caso, il marito dice che non è affatto sicuro che il giudice dia l'addebito al marito, è molto labile come motivo (per l'addebito, non come motivo in se) anche se umanamente comprensibile la disapprovazione della moglie.

Scusate il ritardo, ieri non son proprio riuscita.
Il mio amico avvocato ha detto più o meno quello che ho quotato.
Sui danni morali l'avv ci proverebbe ad ottenerli ma la vede dura , lui dissuaderebbe la cliente dal farlo

[Topillo]

oh bene. Siccome io concordo al 100% con Lemming e non capisco come Floddi non sia indignata dalla cosa (giuro), sono contenta. Ma continuo a non essere molto fiduciosa su una eventuale sentenza.
Non perchè non sia palese che ha ragione lei, ma perchè tra vuoti normativi e soggettività del giudizio, non si può mai essere certi di come andrebbe.

[lalat]

Stamattina ho visto la mia amica e anche lei sostiene che avrebbe chiesto la separazione. Peraltro è proprio lei che è rimasta incinta del secondo figlio usando la pillola ... dopo che aveva già una figlia grande ... e suo marito non ha chiesto il test del DNA ... quindi davanti al racconto di questa storia è rimasta molto indignata.
Il fatto che gli uomini siano più o meno tutti concordi nel trovare la cosa quasi normale ... mi da da pensare ... sulla possibile poca oggettività di un giudice uomo ... ad ogni modo esistono anche molti giudici donne ... per fortuna.
Non voglio dire che che gli uomini sono tutti uguali e str. ... ma sicuramente la maggior parte di noi sa benissimo lo stato d'animo che si ha quando si è incinte ...

[ci610]

per me sta cosa di sospettare al punto di chiedere il test del dna è peggio di un tradimento

[floddi]

oh bene. Siccome io concordo al 100% con Lemming e non capisco come Floddi non sia indignata dalla cosa (giuro), sono contenta. Ma continuo a non essere molto fiduciosa su una eventuale sentenza.
Non perchè non sia palese che ha ragione lei, ma perchè tra vuoti normativi e soggettività del giudizio, non si può mai essere certi di come andrebbe.

perchè li conosco. e quando conosci le persone, le frequenti, ci passi pomeriggi e serate insieme, è difficile giudicare in modo così netto.