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La scuola e il disagio sociale ... lungo
- Dionaea
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Re: R: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Le gomme tagliatele a metà e dategliele un pezzetto alla volta, altrimenti quasi sicuro che le perdono prima di finirle. In più si sporcano se lasciate nella stessa bustina con temperino e matite spese.
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019
- lalat
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Vedo che siamo passati alle edizioni dei libri e al liceo. Lunette se il liceo che intendi è quello che intendo io ha pure una bella collezione di cadaveri, gli ultimi sono un'insegnante nel 2000 e un ragazzo nel 2006 entrambi suicidati buttandosi da una finestra dell'istituto ... ma anni prima ne sono morti altri.
Un bel curriculum
e qualcuno ci manda i figli proprio perché è una scuola che tempra il carattere.
Quindi il mondo è bello perché è vario.
Tornando al mio topic ... rispondendo in parte anche a Giuggiola vorrei dire che c'è un po' di differenza tra scuole superiori e scuola primaria. Alla scuola primaria, un insegnante ha anche un dovere morale verso i bambini a cui insegna. Al liceo, gli alunni devono avere una propria volontà e responsabilità diverse.
Secondo me non è paragonabile il metodo di insegnamento della scuola primaria con quello del liceo. E caso mai è la scuola superiore che dovrebbe diventare più empatica e simile alla primaria se vogliamo ... non il contrario.
L'istruzione è ciò che ci differenzia dagli animali è l'istruzione che può contribuire a renderci migliori tutti. Perché tutti andiamo a votare ad esempio ... non è che votano solo i nobili che hanno studiato ad Oxford, tutti votano ... anche chi fa il muratore e non ha imparato a fare le divisioni a scuola perché alle elementari gli hanno ridotto il programma e alle medie è stato bocciato più volte. Quante persone vanno a votare e non conoscono il significato di inflazione?
Un bel curriculum
Quindi il mondo è bello perché è vario.
Tornando al mio topic ... rispondendo in parte anche a Giuggiola vorrei dire che c'è un po' di differenza tra scuole superiori e scuola primaria. Alla scuola primaria, un insegnante ha anche un dovere morale verso i bambini a cui insegna. Al liceo, gli alunni devono avere una propria volontà e responsabilità diverse.
Secondo me non è paragonabile il metodo di insegnamento della scuola primaria con quello del liceo. E caso mai è la scuola superiore che dovrebbe diventare più empatica e simile alla primaria se vogliamo ... non il contrario.
L'istruzione è ciò che ci differenzia dagli animali è l'istruzione che può contribuire a renderci migliori tutti. Perché tutti andiamo a votare ad esempio ... non è che votano solo i nobili che hanno studiato ad Oxford, tutti votano ... anche chi fa il muratore e non ha imparato a fare le divisioni a scuola perché alle elementari gli hanno ridotto il programma e alle medie è stato bocciato più volte. Quante persone vanno a votare e non conoscono il significato di inflazione?
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- STEFI@VALERIO
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Lunette, posso dirti la mia opinione?Lunette ha scritto:Ari guarda anche da me è così! Anzi io certe volte leggendo i post sulla scuola rimango molto perplessa, perché o sono io che sono troppo di fretta e certe cose nemmeno le vedo, o è mia figlia ad essere un piccolo panzer perché mai, nessuna volta, si è lamentata di niente.. O sono solo fortunata!
Opinione generale, che va molto oltre il settore "scuola".
La fortuna è non avere problemi.
Io lo vedo tutti i giorni nel mio settore, dove mi ritrovo in continuazione a che fare con la pubblica amministrazione e chi ci lavora. Ormai sono anni che lavoro, conosco l'ambiente, mi barcameno. C'è chi lavora di più, chi di meno, che è più sveglio e chi no, ma penso che questo sostanzialmente valga anche nel privato.
C'è però solo una piccola differenza: quando qualcosa va storto. In quel caso ti rendi conto che non hai nessuno presso cui protestare, magari ce l'hai (formalmente), ma di fatto ti trovi a cozzare con un muro di gomma, anche perché un responsabile finale spesso non c'è.
Capita poi spesso che tu, che hai solo un problema, e che ambiresti solo a risolverlo, non solo ti tieni il tuo problema, ma vieni anche guardato come un rompiscatole guastafeste.
A fine luglio, si è smarrito un fascicolo di mia pratica. L'ho cercato come una matta, era anche una questione urgente (un sequestro che dovevo eseguire), non ti dico le volte che ho fatto la spola tra la sezione feriale che doveva prenderselo in carico e la cancelleria dalla quale doveva essere partito. Alla fine mi odiavano. Poi è arrivata la persona giusta, ha cercato nel posto giusto e ha trovato la pratica (che naturalmente era stata messa nel posto sbagliato).
In sintesi, in generale niente di che. L'errore ci può stare, chissà quanti fascicoli sono stati collocati correttamente quel giorno, capita di sbagliare con uno, siamo tutti umani. Il problema specifico con la pubblica amministrazione è che se per caso hai il problema, e sempre per sfortuna col tuo problema ti ritrovi a che fare con le persone sbagliate (che siano anche lo 0,00001% dei pubblici dipendenti), allora ti può capitare di scoprire che sei un suddito, che non hai strumenti se gli altri se ne fregano e ti devi appellare solo alla buona volontà di qualcuno che ti salva. E' questo non è giusto, non è ammissibile.
Ecco perché certi racconti non mi sembrano storie impossibili.
Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
- demi
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Lunette ha scritto:Chiarasole che nervoso che mi è venuto a leggerti![]()
Ecco la mia reazione sarebbe quella di tirare la divina commedia in testa a sti cretini. Anche qui a Genova c'è un liceo classico dove, almeno ai tempi miei, andavano i figli di papà. E la droga che ci girava
se è il classico D. , è rimasto uguale
Samuele, nato il 30/03/2006
- lalat
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
In seconda Davide ha avuto 2 maestre molto brave davvero che mi hanno dato un sacco di suggerimenti. Fabio ha 2 maestre (una delle quali è pure vicepreside) meravigliose.Lunette ha scritto:Ari guarda anche da me è così! Anzi io certe volte leggendo i post sulla scuola rimango molto perplessa, perché o sono io che sono troppo di fretta e certe cose nemmeno le vedo, o è mia figlia ad essere un piccolo panzer perché mai, nessuna volta, si è lamentata di niente.. O sono solo fortunata!
Quelle che ha adesso Davide, dovrei avere gli occhi foderati di prosciutto per non vedere quanto siano ... diciamo "poco portate"?
Mi sono domandata se la mia non fosse una impressione solo mia ... ma ci sono altre mamme che si domandano le stesse cose che mi domando io.
Ti dico ... non me ne importa più di tanto ... per quanto strano possa sembrare perché Davide è letteralmente fiorito ... già dall'anno scorso, ... ma ti assicuro (e non lo dico per fare polemica ma solo come constatazione) che le cose vanno bene nonostante le maestre.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- Ari
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
stefi, io non penso che certi racconti siano impossibili.
io penso che certi racconti non rappresentino la norma e quindi non condanno a priori l'intera categoria.
ora, se ci fosse una diversa organizzazione della PA è probabile che molte cose migliorerebbero, ma siccome le persone sono fallibili (tutte) e fancazziste (alcune), anche se l'organizzazione fosse migliore, la possibilità di incappare in persone incompetenti ci sarebbe ugualmente.
e adesso quasi quasi apro un sondaggio
io penso che certi racconti non rappresentino la norma e quindi non condanno a priori l'intera categoria.
ora, se ci fosse una diversa organizzazione della PA è probabile che molte cose migliorerebbero, ma siccome le persone sono fallibili (tutte) e fancazziste (alcune), anche se l'organizzazione fosse migliore, la possibilità di incappare in persone incompetenti ci sarebbe ugualmente.
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Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
ho raccolto questi fiori per te per dimostrare a tutti quanto ti voglio bene
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Stefi sì capisco il tuo discorso. Solo ad immaginarmi la scena che hai descritto mi viene male.
Allora in questo caso mi reputo fortunata per davvero e spero che alle medie non debba rimangiarmi tutto quello che scrivo
Allora in questo caso mi reputo fortunata per davvero e spero che alle medie non debba rimangiarmi tutto quello che scrivo
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
OT: vedo che ci capiamo! Infatti nemmeno io lo suggerirei, soprattutto ricordiamoci che di lì è uscito D'Alemademi ha scritto:Lunette ha scritto:Chiarasole che nervoso che mi è venuto a leggerti![]()
Ecco la mia reazione sarebbe quella di tirare la divina commedia in testa a sti cretini. Anche qui a Genova c'è un liceo classico dove, almeno ai tempi miei, andavano i figli di papà. E la droga che ci girava
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Ecco questo è il problema.quando qualcosa va storto. In quel caso ti rendi conto che non hai nessuno presso cui protestare, magari ce l'hai (formalmente), ma di fatto ti trovi a cozzare con un muro di gomma, anche perché un responsabile finale spesso non c'è.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Verissimo, poi per me nella PA i competenti sono i più (e potrei anche aggiungere che, se con una diversa organizzazione, gli incompetenti potessero essere adeguatamente sanzionati, avremmo risolto quasi tuttoAri ha scritto:ora, se ci fosse una diversa organizzazione della PA è probabile che molte cose migliorerebbero, ma siccome le persone sono fallibili (tutte) e fancazziste (alcune), anche se l'organizzazione fosse migliore, la possibilità di incappare in persone incompetenti ci sarebbe ugualmente.
Ciò che invece proprio non sopporto è che anche i tanti bravi e competenti abbiano spesso questo atteggiamento della "gentile concessione " (cosa pretendete per lo stipendio che prendo?; e già tanto quel che faccio con tutta la burocrazia che mi circonda...; chi me lo fa fare? visto che lavoro sono praticamente un eroe volenteroso, non uno che viene pagato per questo... tutte frasi sentite un milione di volte).
Ma io non sono un suddito al quale le cose vengono fatte cadere dall'alto, sono un cittadino che paga le tasse contribuendo al tuo stipendio. E' proprio la mentalità la mentalità che dovrebbe cambiare.
Poi riconosco anche che ci sono certi cittadini prepotenti e insopportabili nel modo di fare e che alcuni genitori sicuramente appartengono alla categoria
Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
STEFI@VALERIO, ho appena attaccato il telefono a uno dell'inps. In questo momento mi sento come Michael Douglas in un giorno di ordinaria follia 
- Ari
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
ecco... io invece tanto all'INPS quanto a EQUITALIA ho sempre trovato persone gentili e competenti (tranne in un unico caso).GlassOfMilk ha scritto:STEFI@VALERIO, ho appena attaccato il telefono a uno dell'inps. In questo momento mi sento come Michael Douglas in un giorno di ordinaria follia
Arianna mamma di Sara dal 07/09/06
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
OT: all'INPS bisogna andarci e non chiamare il call center perché quelli che ti rispondono non hanno accesso ai dati come quelli del'ufficio. Mi domando perché debba essere pagato dall'INPS un call center che non funziona.Ari ha scritto:ecco... io invece tanto all'INPS quanto a EQUITALIA ho sempre trovato persone gentili e competenti (tranne in un unico caso).GlassOfMilk ha scritto:STEFI@VALERIO, ho appena attaccato il telefono a uno dell'inps. In questo momento mi sento come Michael Douglas in un giorno di ordinaria follia
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
lalat, lasciamo stare ho una pratica di abbinamento di contributi da due enti che va avanti da 2 anni. 
- guciola
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
STEFI@VALERIO ha scritto:
Questo è esattamente quel che mi è venuto in mente leggendo ieri questo commento.
Francamente, a leggere questa frase mi sono letteralmente cadute le braccia.guciola ha scritto:Tu sai cosa fanno ogni giorno gli insegnanti nelle classi dei nostri figli? Tu sai cosa riescono a fare, con le risorse che lo Stato mette a loro disposizione? Pensi davvero che per 1000 euro al mese una persona si metta a gestire un gruppo di 30 ragazzi urlanti, ognuno da seguire con le sue problematiche, ognuno con le sue difficoltà psicologiche, ognuno diverso dagli altri, ognuno con le proprie capacità e le proprie peculiarità, tentando senza mezzi, contro una burocrazia insensata e contro genitori che in partenza gli danno torto a prescindere
Care ragazze, nessuno vi ha obbligato a scegliere quella professione.
Se - come non si manca mai di sottolineare - acquisire la qualifica di insegnante (e in generale il tanto sospirato scranno su cui appoggiare il fondoschiena nella pubblica amministrazione) è il risultato di un difficile concorso e costa anni di precarietà, sacrifici e studi etc etc..., dovrei presumere si tratti una scelta molto meditata e ponderata.
E invece evidentemente no.
Che lavorare in un ambiente burocratico e avere a che fare con ragazzi e genitori fosse impegnativo e faticoso lo sapevo io benissimo trent'anni fa, mi rifiuto di pensare che non sia più che chiaro oggi. E invece stranamente masse di candidati continuano ad affollare concorsi per questo ruolo così ingrato e penalizzante.
Se non avete voglia o ritenete un sacrificio eroico gestire 30 ragazzi con le relative problematiche per un misero corrispettivo, ebbene, c'è tutto un mondo di scelte lavorative alternative da fare. Uscite dalla trincea (tanto c'è la fila per stare al vostro posto, magari qualcuno più entusiasta si trova...), trovatevi un lavoro normale, probabilmente guadagnerete di più, con più soddisfazioni e meno strazi, e soprattutto farete un gran dono alla collettività.
Perché io come cittadina mi sento doppiamente fregata.
In primo luogo perché pago fior di tasse per mantenere questo carrozzone, il cui 90% è destinato alle paghe di chi si lamenta;
in secondo luogo perché i 30 ragazzi urlanti verso i quali il retropensiero di alcuni è "chi me lo fa fare per 1000 euro al mese" oppure "lo faccio comunque ma sono un eroe" saranno i cittadini di domani, mio figlio se li ritroverà a fianco tutti i giorni, le loro lacune saranno quelle di tutti.
Pensateci, nessuno vi obbliga a fare gli insegnanti.
Come sempre, suggerisco di evitare di generalizzare...
così, giusto per la cronaca, anche se di queste cose forse su gol non ho mai parlato...
personalmente, sono ingegnere informatico, laureata a pieni voti e con alle spalle un lavoro iniziato a meno di un mese dalla laurea, e scelto tra i diversi che mi avevano offerto dopo i diversi colloqui a cui mi avevano chiamato (alcuni senza nemmeno aver mandato io la candidatura). Questo lavoro era un lavoro a tempo indeterminato, per intenderci, assunta prima di finire il periodo iniziale che doveva essere di stage.
Ma lo ho lasciato. Lo sai perchè? Per la passione per l'insegnamento. Sì, perchè per me fare l'insegnante è la cosa più bella del mondo. Ovviamente mi riferisco al rapporto diretto con gli alunni, e non a tutta la burocrazia e a tutto quanto già citato nel mio post di ieri, che invece mina giornalmente la salute mentale di chi si avvicina a questo mondo...
I miei genitori ancora ora non capiscono la mia scelta e mi dicono che sono pazza... una vita da precaria con un lavoro da ingegnere in mano...
Quindi mi fa piuttosto ridere che la frase "nessuno vi ha obbligato a fare gli insegnanti" tu la venga dire proprio a me... ma come sempre, è così semplice generalizzare sulla categoria degli insegnanti...
Gli angeli in cielo e i diavoletti con me. F(28.08.10), E(24.07.12)
MagikaPoliabortivaAgostina10Lugliolina12
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Dimenticavo...
La frase che hai sottolineato nel mio primo post, giustamente poteva essere fraintesa, perchè nella foga di scrivere tutte le cose "negative" non l'ho conclusa come volevo, e quindi può essere fraintesa.
Quello che volevo dire come concetto, per l'appunto, era: " pensi davvero che con tutte le cose negative che comporta questo lavoro, chi sceglie di farlo comunque non lo fa proprio per passione?"
Poi ovvio, ripeto... la mela marcia c'è ovunque, è! Questo non lo nego, e per esperienza diretta potrei anche fare nomi e cognomi...
La frase che hai sottolineato nel mio primo post, giustamente poteva essere fraintesa, perchè nella foga di scrivere tutte le cose "negative" non l'ho conclusa come volevo, e quindi può essere fraintesa.
Quello che volevo dire come concetto, per l'appunto, era: " pensi davvero che con tutte le cose negative che comporta questo lavoro, chi sceglie di farlo comunque non lo fa proprio per passione?"
Poi ovvio, ripeto... la mela marcia c'è ovunque, è! Questo non lo nego, e per esperienza diretta potrei anche fare nomi e cognomi...
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
lalat ha scritto: Tornando al mio topic ... rispondendo in parte anche a Giuggiola vorrei dire che c'è un po' di differenza tra scuole superiori e scuola primaria. Alla scuola primaria, un insegnante ha anche un dovere morale verso i bambini a cui insegna. Al liceo, gli alunni devono avere una propria volontà e responsabilità diverse.
Secondo me non è paragonabile il metodo di insegnamento della scuola primaria con quello del liceo. E caso mai è la scuola superiore che dovrebbe diventare più empatica e simile alla primaria se vogliamo ... non il contrario.
L'istruzione è ciò che ci differenzia dagli animali è l'istruzione che può contribuire a renderci migliori tutti. Perché tutti andiamo a votare ad esempio ... non è che votano solo i nobili che hanno studiato ad Oxford, tutti votano ... anche chi fa il muratore e non ha imparato a fare le divisioni a scuola perché alle elementari gli hanno ridotto il programma e alle medie è stato bocciato più volte. Quante persone vanno a votare e non conoscono il significato di inflazione?
Penso ti riferissi a me...
Perdonami, non ho capito bene la seconda parte del tuo intervento, quindi prima di rispondere Roma per Toma vorrei chiederti di rispiegarmi cosa volevi dire...
A parte questo, concordo pienamente sul fatto che ci siano differenze abissali tra scuola primaria e secondaria di secondo grado, e sono differenze fondamentali, come è giusto e ovvio che sia. Concordo inoltre che la scuola superiore dovrebbe diventare più empatica con gli alunni (ma non simile alla primaria, non esageriamo... e insegnamogli a crescere, a 'sti ragazzi!), ma non sul fatto che gli insegnanti della primaria abbiano un maggiore dovere morale sugli alunni: differente sì, maggiore no.
Credimi, ho a che fare ogni giorno con adolescenti in piena ribellione/difficoltà/crescita. Ti mettono alla prova in ogni momento, come è normale nella loro fase dello sviluppo. Ti assicuro che l'insegnante che tale si possa chiamare anche alle superiori ha un dovere morale elevatissimo... anche perchè se no poi avviene come ho letto in qualche intervento, che qualcuno si butti dalla finestra... o anche senza arrivare a questi livelli, che si instaurino problemi davvero gravi nei ragazzi...
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Guggiola però sei tu che hai generalizzato. Perché io ho raccontato un fatto ben preciso, relativo ad una scuola ben precisa ... mentre tu hai difeso la categoria con un pippone assurdo.
Peraltro ti ripeto, quando anche potrei essere d'accordo con te su molte cose che hai scritto ... insegnare alla scuola primaria non è la stessa cosa che insegnare alle superiori.
Su una cosa non sono completamente d'accordo. Alla scuola superiore se si fa un programma diversificato, non si prende il diploma, il titolo di studio che si riceve NON HA ALCUN VALORE LEGALE. Quindi prima di pensare alla gratificazione dello studente ... bisognerebbe pensare a ciò che gli si consegna per il suo futuro ... e mi auguro che ciò venga fatto dagli insegnanti. Non voglio addentrarmi in questo argomento ... perché chiaramente è pieno zeppo di sfaccettature ... ma mi è capitato per caso di leggere di studenti delle superiori affetti dallo stesso tipo di disturbo di mio figlio (autismo lieve senza ritardo cognitivo) che hanno svolto una programmazione differenziata per 5 anni senza conseguire alcun diploma (solo l'attestato di frequenza) e che poi, quando i genitori si sono resi conto che ciò che aveva in mano il loro figlio era niente ... lo hanno iscritto (senza sostegno e senza limitazioni) nuovamente ad un liceo e il ragazzo si è diplomato dopo ulteriori 5 anni!!!!
Tra l'altro la seconda volta che si fa il liceo si perde il diritto ad avere il sostegno.
Peraltro ti ripeto, quando anche potrei essere d'accordo con te su molte cose che hai scritto ... insegnare alla scuola primaria non è la stessa cosa che insegnare alle superiori.
Su una cosa non sono completamente d'accordo. Alla scuola superiore se si fa un programma diversificato, non si prende il diploma, il titolo di studio che si riceve NON HA ALCUN VALORE LEGALE. Quindi prima di pensare alla gratificazione dello studente ... bisognerebbe pensare a ciò che gli si consegna per il suo futuro ... e mi auguro che ciò venga fatto dagli insegnanti. Non voglio addentrarmi in questo argomento ... perché chiaramente è pieno zeppo di sfaccettature ... ma mi è capitato per caso di leggere di studenti delle superiori affetti dallo stesso tipo di disturbo di mio figlio (autismo lieve senza ritardo cognitivo) che hanno svolto una programmazione differenziata per 5 anni senza conseguire alcun diploma (solo l'attestato di frequenza) e che poi, quando i genitori si sono resi conto che ciò che aveva in mano il loro figlio era niente ... lo hanno iscritto (senza sostegno e senza limitazioni) nuovamente ad un liceo e il ragazzo si è diplomato dopo ulteriori 5 anni!!!!
Tra l'altro la seconda volta che si fa il liceo si perde il diritto ad avere il sostegno.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
Ah non ho visto che abbiamo scritto assieme. Devo andare ora ma rileggerò stasera. 
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: La scuola e il disagio sociale ... lungo
No no, alessia, perdonami, avevo capito, sono io che forse non mi sono fatta intendere...alessia26 ha scritto:forse non mi sono spiegata bene....guciola ha scritto:alessia26 ha scritto:
Secondo me il problema a scuola non è affrontato, perché io non ho visto che ci sia un"metodo" univoco e uguale per tutti...
Aggiungo: per fortuna!
Conoscete un bimbo uguale ad un altro? Specialmente uno con Bisogni Educativi Speciali?
E perchè la prassi dovrebbe allora prevedere un metodo univoco e uguale per tutti?
ma la mia frase era unita ad un concetto fulcro... ovvero che proprio perché non vedo, non sono a conoscenza di programmi a favore delle diversità dei bambini che compongono una classe ora regna solo una regola, almeno nelle realtà che conosco io:
finchè non disturbi stai in classe, quando non ce la facci più esci!
E quando dico che manca un metodo "univoco" mi riferisco a questo, al fatto che sembra che tutto sia affidato alla "sopportazione della insegnante"!
la mia voleva essere solo un'aggiunta, una spiegazione, nel senso che per quanto da un lato, dall'esterno, possa sembrare strano che non ci sia una "regola univoca", forse se ci si ferma un po' più a pensare, il motivo c'è... è giusto che non ci sia una regola univoca, perchè non sarebbe adatta a tutti i casi... va per forza lasciata la libertà all'insegnante di gestire la situazione, perchè ogni situazione è a se, e bisogna avere fiducia nell'insegnante che stia lavorando nel modo migliore per tutti i bimbi che ci sono in classe, non partire dandogli torto a priori.
Poi tutti siamo esseri umani, e magari anche con le migliori intenzioni sbagliamo. Ma esistono apposta i rapporti scuola/famiglia... perchè non presentarsi dagli insegnanti e spiegarsi, facendo capire che vogliamo lavorare insieme nella stessa direzione di crescita del bimbo? Perchè partire prevenuti accusando e mandando lettere "minatorie"? Per forza poi le insegnanti che le ricevono non vedono molto di buon grado il genitore in questione, no?
Gli angeli in cielo e i diavoletti con me. F(28.08.10), E(24.07.12)
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