La prima delusione d'amicizia di mio figlio

[Ari]

Certe volte un pò di coerenza nella vita nn guasta, ma mica per me... per se stessi....

la coerenza c'è quando cerchi sempre e comunque di metterti nei panni dei bambini.
se hamilton avesse detto che giorgio non vuole più giocare con il suo amichetto perché lo fa stare male, le avrei risposto di rispettare il volere di suo figlio.
ma hamilton ha detto che è lei che vuole spezzare questa amicizia e io non condivido questo metodo educativo.

quando fede ha scritto che luca non era stato invitato al compleanno del suo amico, le ho consigliato per prima cosa di parlare con la mamma del festeggiato e poi, posto che fede non poteva imporre la presenza di suo figlio alla festa, le ho consigliato di non farne una tragedia e cercare di trasmettere al proprio figlio il miglior insegnamento che poteva trarre da questa esperienza.

non so quindi dove tu veda incoerenza.

[mariangelac]

Non è che mi riferivo a te, anche perche proprio nn ho memoria e nn riesco a ricordare chi ha detto cosa, ma in generale lì si era quasi tutti concordi nel dire che un bambino violento andava allontanato perche nn era di buon esempio, perche era pericoloso, e tanti altri motivi, qui c'è quasta strenua difesa di un bulletto (scusate nn trovo altri aggettivi al momento) e di questo voler rispettare la scelta di un figlio di 7 anni nn perche a 7 anni nn meritino rispetto, ma perche rispetto è un concetto molto piu ampio che comprende di certo il fatto di non volerlo educare a prendere in giro gli altri ad essere prepotente, ne con gli altri e per amor proprio in primis con se stessi! E scusate se è poco....

[Ari]

allora... il bambino di fede ha una solida famiglia e, per ammissione di sua madre, problemi caratteriali per cui è in cura da una logopedista.

l'amico di giorgio è figlio di separati e sua madre soffre di depressione, tanto che quando prende i farmaci non è nemmeno in grado di occuparsi del proprio figlio.

mi sembrano due quadri differenti e mi sembra esagerato dare del "bulletto" ad un bambino che ha questi problemi familiari, tanto più che il forte legame tra giorgio ed s. è stato fino ad ora favorito da hamilton che si è un po' fatta carico dei problemi di questa mamma.

[robipokernonna]

Anch'io non sopporto la migliore amichetta di mia figlia, me ne vergogno perchè capisco che è solo una bambina, ma è più forte di me: è maleducata, arrogante, vuole sempre primeggiare, prende in giro mia figlia, quando viene a casa pretende che mia figlia le regali uno dei suoi giocattoli ( cosa che io ho sempre troncato sul nascere), è vanitosa....insomma è tutto ciò che non voglio diventi mia figlia. E visto che mia figlia questi difetti non li vede, l'anno prossimo a scuola l'ho iscritta nella classe diversa da quella della sua amichetta ( prima di farlo però ho detto a mia figlia che l'anno prossimo saranno in classi diverse e lei non ha dato segni di sofferenza, forse sotto sotto ne è contenta!)

GRANDIOSA!
Io avrei fatto uguale se fossero iscritti alla stessa scuola.
Salvo poi avere gli stessi timori di Clizia...
Ah, anche io me ne vergogno, soprattutto quando lo guardo male e nessuno mi vede... , tanto lui non fa una piega!

anche io l'avevo chiesto. poi le ho ritrovate insieme.
quest'anno la maestra mi ha detto "tutto benissimo con chiara, a parte i rapporti con A." e io "lo sapevo dei rapporti con a." e loro "allora non dovevano stare inclasse insieme" e io"infatti nel modulo d'iscrizione io l'avevo chiesto esplicitamente" e loro "ops.....scusateci"
e cosi' ce la teniamo 5 anni......tra parntesi...e' la stessa bimba giocando con la quale si e' spruzzata in viso il deodorante rischiando di rovinarsi la faccina a vita

Potrei usare metodi leciti e illeciti per separarle...
Pero' vedo, che per i piu' svariati motivi, non e' che i nostri figli siano dei fulmini a scegliersi le amicizie....

infatti

[Ari]

un'altra cosa...
se invece di aprire fede la discussione per il mancato invito alla festa di compleanno lo avesse aperto la mamma del festeggiato per dire "mo figlio non vuole invitare al suo compleanno un suo amichetto e io sono fortemente in imbarazzo. che cosa posso fare?"
avrei consigliato a quella mamma di parlare con il proprio figlio per capire i motivi del rifiuto e in base alla risposta del bambino di scegliere se assecondare o meno i suoi desideri.
se la risposta fosse stata "perché luca mi picchia" non avrei insistito per far cambiare idea, mentre se la risposta fosse stata "perché vuole guidare sempre la mia jeep" allora avrei fatto in modo di eliminare l'oggetto del contenzioso (come peraltro ha fatto effettivamente quella mamma).

[magnolia77]

ma hamilton ha detto che è lei che vuole spezzare questa amicizia e io non condivido questo metodo educativo.

Mi sembra una frase un po' forte.
Probabilmente se si fosse trattato di vera amicizia Hamilton non avrebbe neanche scritto questo post.
L'amicizia è fatta di reciprocità e rispetto ed equità e non mi sembra questo il caso.

[mariangelac]

allora... il bambino di fede ha una solida famiglia e, per ammissione di sua madre, problemi caratteriali per cui è in cura da una logopedista.

l'amico di giorgio è figlio di separati e sua madre soffre di depressione, tanto che quando prende i farmaci non è nemmeno in grado di occuparsi del proprio figlio.

mi sembrano due quadri differenti e mi sembra esagerato dare del "bulletto" ad un bambino che ha questi problemi familiari, tanto più che il forte legame tra giorgio ed s. è stato fino ad ora favorito da hamilton che si è un po' fatta carico dei problemi di questa mamma.

Allora IO nn faccio una discriminazione dettata dalle famiglie, e da quanto disastrata sia la loro vita privata, perche ci possono essere 345575544 motivi per questo, io parto dal risultato, un bambino "problematico" (bulletto per me è chi deliberatamente spinge il proprio compagno, lo deride, lo insulta.... gli fa del male così come è stato raccontato da Ham, e continuo a nn trovare un sinonimo piu leggero) che nn è di buon esempio, che ha reso succube mio figlio, che lo fa piangere, nn mi sembrano aspetti da poco.... nn è che nn condivido l'amichetto di mio figlio perche ha la moto ed io ho paura che vada con lui, (è un esempio stupido... nn me ne vengono altri ora) ma nn condivido la sua amicizia perche mio figlio e il suo amor proprio ne esce compromesso, perche potrà comportarsi come lui in futuro. Ovvio che a 14 nn potrò piu impedire nulla, ma perche nn fare in modo che conosca delle persone che siano per lui fonte di ispirazione? Fosse un parente....avrei capito..... eppure IO l'avrei spedito fuori di casa a pedate con genitori annessi, nn capisco perche se impartite ai vostri figli delle regole di civiltà con il prossimo, queste improvvisamente nn valgono per tal amichetto perche ha la famiglia disastrata, se la sua famiglia nn riesce a prendersene cura deve sapere che in casa mia, e con mio figlio ci si comporta civilmente, altrimenti te ne torni da dove sei venuto, ovvio che un bambino di 7 anni nn può capire che tra 10 anni, ma forse anche meno, l'amichetto prenderà una bruttissima strada se nn si redime, e io che sono la madre che ci sto a fare? Devo rispettare le sue scelte? E quando a 15 anni vorra farsi una canna in casa mio figlio? dovrò continuare a rispettare le sue scelte? Ovvio sto esagerando di proposito, ma questo per spiegare che nn è male mettere un freno a quella che è la volontà di un bambino e della sua scelta del "migliore amico".
uuuuuu che papiro..... meglio che nn mi rileggo

[Ari]

mariangela, sai bene che il nostro vissuto condiziona molto le nostre prospettive.
il migliore amico di mio fratello quando era all'asilo e alle elementari era un bambino figlio di uno spacciatore tossicomane, la cui madre era morta di overdose.
era un bambino problematico e tutte le altre mamme invitavano i proprio figli ad evitarlo.
mia madre era l'unica che ospitava in casa nostra questo bambino e che permetteva a mio fratello di andare a giocare a casa sua.
quando sono cresciuti per mio fratello è stato fisiologico staccarsi dal suo amico quando hanno preso strade diverse e non è stato per nulla traviato da questa amicizia.

e comunque dire che a 14 anni non si può più intervenire con i propri figli mi pare un po' eccessivo.
non è che per fare il genitore ci sia la data di scadenza eh?!

[mariangelac]

mariangela, sai bene che il nostro vissuto condiziona molto le nostre prospettive.
il migliore amico di mio fratello quando era all'asilo e alle elementari era un bambino figlio di uno spacciatore tossicomane, la cui madre era morta di overdose.
era un bambino problematico e tutte le altre mamme invitavano i proprio figli ad evitarlo.
mia madre era l'unica che ospitava in casa nostra questo bambino e che permetteva a mio fratello di andare a giocare a casa sua.
quando sono cresciuti per mio fratello è stato fisiologico staccarsi dal suo amico quando hanno preso strade diverse e non è stato per nulla traviato da questa amicizia.

e comunque dire che a 14 anni non si può più intervenire con i propri figli mi pare un po' eccessivo.
non è che per fare il genitore ci sia la data di scadenza eh?!

Mi sono espressa male volevo dire che nn si può piu impedire al figlio 14 di nn frequentare qualcuno...

Tuo fratello ne è uscito bene, perche è una persona equilibrata, ma tanti ragazzi invece si sono lasciati condizionare dalle amicizie sbagliate, comuqnue perche rischiare? a che pro? Io nn lo farei

[ROB68]

anche per me è giusto intervenire,sia pure in modo soft, tanto le amicizie a 4 anni e mezzo passano e cambiano.se io vedessi un'amicizia tra mio figlio e uno che lo tratta male deliberatamente, metterei un freno:a me vedere mio figlio così non va. e non starei neppure a farmi tante domande sui motivi dei comportamenti.rallenterei e basta, senza troncare, ma allontanandoli un pochino.
pe

[hamilton]

Mariangela, ma tu prenderesti davvero a cuor leggero la decisione di impedire a un bambino di 5 ani di non vedere piu' l'amichetto di cui parla sempre??
E come glielo diresti?
Non lo voglio in casa perche' ti tratta male?
Non ci giochi piu' perche' ne sei succube?
No, perche' io sto ancora pensando sul da farsi, cercando anche di acquisire ulteriori elementi, ma la decisione, in un modo o nell'altro non e' facile per niente!

[mariangelac]

Si ham gli porrei all'attenzione tutte le cattiverie che gli fa, e siccome ho capito che tuo figlio ci resta male, credo che nn farà fatica a capire....
Ohh ha 5 anni/ 7 nn è l'amico del cuore, ridimensioniamo i ruoli.

(ora ho appuntamento con la mia dietologa vi leggerò piu tardi )

[hamilton]

Ciao mariangela, domani vi racconto come e' andata oggi pomeriggio!

[clizia]

Ad ogni modo anche mio figlio passò la fase della stupidità sordida,proprio all'ultimo anno di scuola materna.Lui e il suo gruppetto sembravano delle scimmie primitive ,era tutto un copiarsi e anche a casa aveva dei comportamenti che non riconoscevo.

Ohh mi metto il cuore in pace. E' la fase dei 5/6, ultimo anno di materna. :ahah

[magnolia77]

era un bambino problematico e tutte le altre mamme invitavano i proprio figli ad evitarlo.
mia madre era l'unica che ospitava in casa nostra questo bambino e che permetteva a mio fratello di andare a giocare a casa sua.

Tua madre è stata in gamba e coraggiosa (anche se spero che lo accompagnasse lei a casa del bimbo), ma il fatto che un bambino venga da una condizione svantaggiata non lo porta automaticamente ad essere un prevaricatore.
Io stessa da bambina andavo d'accordo con bambin dalle provenienze più svariate ma cercavo comunque un rapporto piacevole.
Qui non si tratta, a mio avviso, di emarginare o meno, ma di valutare se a Giorgio questo rapporto faccia bene oppure no.
Sono d'accordo, completamente, sul venire incontro alle persone in difficoltà, ma da adulti e non sulle spalle dei bambini.

[ROB68]

comunque il mio ha 9 anni e il suo amicone 10 ma si copiano ancora.....io urlo e dico non parlare come luca, l'altra mamma urla e dice non parlare come alessandro..... quindi pazientate pure!!!

[mamamatchi]

secondo me il problema è un altro.
Se fin dall'infanzia vogliamo scegliere tutto al posto dei nostri figli,come fanno a capire chi sono e cosa vogliono?
Capisco le scelte importanti,finchè sono piccoli vanno guidati.Ma gli amichetti all'asilo?
Poi possiamo impedirglielo a casa,ma all'asilo che fanno?
La scelta del migliore amico a chi spetta a loro o a noi?
Noi possiamo farglielo notare,indirizzarli.Ma vietare?Sono i loro sentimenti.
E soprattutto continuando così man mano che crescono che succederà?
Io fin da piccola mi sono scelta le mie amicizie,mia madre mi consigliava e mi guidava,ma non mi ha mai vietato.E come mi arrabbiavo quando criticava le mie amiche,la ritenevo una intromissione.
Io cerco sempre di ricordarmi che i mei figli sono malleabili fino ad una certa età.Poi varrà quello che gli ho insegnato,perchè non potrò controllarli a vista per sempre e decidere al loro posto.

[clizia]

Ham va bene che lo hai invitato. Per come sono io cercherei magari di eliminare il numero di possibili attriti. in questo caso dunque li porterei a giocare in luogo neutro, così almeno non rompe giochi . Facce sapè!
Mariangelac per me le regole valgono, poi però c'è da valutare come proporle, perchè, quando ed in che modo intervenire senza osteggiare da una parte e dall'altra.

[Ari]

Tuo fratello ne è uscito bene, perche è una persona equilibrata,

proprio equilibrato non direi
era molto influenzabile invece, ma aveva di buono che non sapeva mentire ai miei ed è sempre venuto a casa a raccontare tutte le sue marachelle.
credo che a salvarlo sia stata la fiducia dei miei genitori più che il proibizionismo.

[clizia]

Ho chiesto.
I due bambini quando sono insieme fanno qualche dispetto agli altri.
Pero' sono un gruppetto di 4-5 amici, sempre insieme, di cui ci sono i piu' e i meni dispettosi, non sono tutti "terribili".
La maestra mi ha detto che S. e' una gatta morta: istiga gli altri a fare i dispetti ai bambini e spesso la colpa se la prende chi fa il dispetto e non chi lo architetta.
Mi ha detto anche che a volte Gio le fa stringere il cuore, perche' va da lei piangendo ( e GIURO, Giorgio piange DAVVERO POCO!), tanto che mi sono stupita di questa cosa, chiedendo perche' il suo amico Sergio non vuole piu' giocare con lui... e mi ha detto che lui lo fa apposta per farlo piangere.
Ora mi fermo perche' se ci ripenso oggi pomeriggio non gli apro l'uscio di casa...

dai puoi spiegare al tuo che non sempre si ha voglia di stare con le stesse persone. Insomma con lui minimizza un pò in modo da no caricarlo troppo del peso di qualche ingiustizia. E quando ci sei, osserva e casomai intervieni per spiegare ad entrambi.