Effettivamente lo hanno fatto a fin di bene, solo che io non ero cosciente quando sono stata portata in stanza, ma svegliarmi con gli ulri di "Akbar Allah" e vedere 10 persone girare per stanza praticamente tutto il santo giorno non è stato semplice, quando ho detto che volevo stare tranquilla le infermiere si sono scusate e mi hanno detto che pensavano fossi turca e quindi convinte di farmi un favore.. Solo che non c'erano altri posti più silenziosi, quindi alla fine sono rimasta lì. Per le urla, sicuramente c'è gente che urla ovunque, ma io in quei giorni non ero particolarmente contenta, quindi non l'ho presa molto bene.Chicca6 ha scritto:Questo intervento mi era sfuggito e mi tocca da vicino.Lunette ha scritto:sono stata relegata in una camera con 3 ragazze turche (le infermiere mi avevano classificato come turca perché ho i capelli neri) che ad ogni ora del giorno e della notte ricevevano visite del parentado intero, urlante e vociante. Non so se sia stata peggiore l'ignoranza del personale sull'isolare questa gente, oppure il fatto di permettere visite in continuazione.
Come fai a dire che le infermiere ti hanno "relegato" in camera con quelle ragazze in base al colore dei tuoi capelli? In Italia è pieno di persone con i capelli neri, così come in Turchia ci sono moltissime persone bionde e castane.
Non credo inoltre che gli infermieri volessero isolarle; semplicemente avranno pensato di mettere a proprio agio queste neo mamme mettendole vicine. Inoltre il parentado urlante, vociante e che fa visita negli orari più disparati spesso c'è anche tra le famiglie italiane.
Sulla mancanza di orari, secondo me l'ospedale deve metterli e farli rispettare.
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dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
Io ho partorito il lunedì alle 21.35 e sono stata dimessa in fretta e furia il venerdì mattina perché c'era carenza di letti. Infatti in quella settimana saranno nati cinquanta bambini!!
Eppure dopo il tc avevo avuto anche la febbre e per questo temevo che mi avrebbero trattenuta. Sono stata felicissima di andarmene! Nella nostra camera si moriva di caldo, eravamo in tre coi rispettivi bimbi, e c'erano momenti in cui le persone in visita diventavano davvero insopportabili! Non ho dormito quasi niente..
Certo quando sono uscita sono tornata in albergo, quindi zero privacy e tranquillità nemmeno lì, ma almeno avevo la mia camera con il mio bagno
Eppure dopo il tc avevo avuto anche la febbre e per questo temevo che mi avrebbero trattenuta. Sono stata felicissima di andarmene! Nella nostra camera si moriva di caldo, eravamo in tre coi rispettivi bimbi, e c'erano momenti in cui le persone in visita diventavano davvero insopportabili! Non ho dormito quasi niente..
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
Scusate l'OTLunette ha scritto:Effettivamente lo hanno fatto a fin di bene, solo che io non ero cosciente quando sono stata portata in stanza, ma svegliarmi con gli ulri di "Akbar Allah" e vedere 10 persone girare per stanza praticamente tutto il santo giorno non è stato semplice, quando ho detto che volevo stare tranquilla le infermiere si sono scusate e mi hanno detto che pensavano fossi turca e quindi convinte di farmi un favore.. Solo che non c'erano altri posti più silenziosi, quindi alla fine sono rimasta lì. Per le urla, sicuramente c'è gente che urla ovunque, ma io in quei giorni non ero particolarmente contenta, quindi non l'ho presa molto bene.

Ora è chiarissimo

Però anche loro

I giovani turchi (di Istanbul e di Ankara, perché il resto della Turchia è ancora molto indietro) non sono molto diversi dagli italiani e a dirla tutta per un certo verso si avvicinano ancora di più alla mentalità americana che alla nostra, pur corservano forti radici. Sono un popolo che ama i grandi festeggiamenti; non puoi immaginare cosa sia un matrimonio. Stanno cambiando, come in buona parte è cambiata l'Italia, ma è un popolo caloroso, accogliente e sono molto diversi da come spesso vengono raccontati in TV.
Comunque avrebbe dovuto essere l'opedale a mettere un freno; ipotizziamo che fossi stata turca anche tu: avresti potuto benissimo in ogni caso non gradire il via vai di gente e tutto il caos annesso e connesso, non è che i turchi siano tutti uguali, così come non lo sono gli italiani.
Kiki '05 e Tato '08 / Gandhi: Per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
per il mio secondo parto, come precauzione per l'influenza A, l'entrata in reparto era permessa esclusivamente ai papà.
Non immaginate la pace e la tranquillità
Mi sono davvero riposata
anche se mi è spiaciuto vedere la mia prima bimba solo di corsa fuori dal reparto
Non immaginate la pace e la tranquillità

Mi sono davvero riposata

Caterina è nata il 07/07/06 alle 18.30: 3,600 kg. e 50 cm.
Alessandro è nato il 04/12/09 alle 23.20: 3,920 kg. e 54 cm.
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
Io ho partorito all'ospedale civile di Brescia, è presente il nido. Ti portano i bambini per l'allattamento e te li lasciano in stanza dalle tre del pomeriggio alle sei. Sono severissimi per quanto riguarda gli orari di visita, nessuno può andare e venire come gli pare , i papà se vogliono possono prolungare la visita serale fino alle dieci. I bambini durante le visite dei parenti non possono stare in camera.
Io mi sono trovata benissimo, ho avuto un parto cesareo con urgenza, emoraggia all'utero e per i primi due gg non avevo neppure il permesso per sedermi, dovevo solo stare sdraiata, indi per cui avevo chiesto alle infermiere di tenere Mattia al nido e portarmelo solo nel caso si fosse svegliato per la pappa. Mattia lo allattavo da sdraiata, vedevo solo la sua nuca, sono riuscita a vedere il suo visino solo al terzo giorno.
Non so come avrei fatto se avessi dovuto tenere il bambino in camera con me. Io avevo scelto anche questo ospedale per la presenza del nido.
Io mi sono trovata benissimo, ho avuto un parto cesareo con urgenza, emoraggia all'utero e per i primi due gg non avevo neppure il permesso per sedermi, dovevo solo stare sdraiata, indi per cui avevo chiesto alle infermiere di tenere Mattia al nido e portarmelo solo nel caso si fosse svegliato per la pappa. Mattia lo allattavo da sdraiata, vedevo solo la sua nuca, sono riuscita a vedere il suo visino solo al terzo giorno.
Non so come avrei fatto se avessi dovuto tenere il bambino in camera con me. Io avevo scelto anche questo ospedale per la presenza del nido.
Mattia 10/08/2005 Daniele 23/05/2011
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
Ma forse non hai capito che i bambini li portano al nido solo nella mezzora durante la quale entra mezzo mondo in ospedale. Tutto il resto del tempo il bambino se lo sciroppa la mamma, notte e giorno ... e poi il nido serve se ad esempio una mamma vuole farsi una semplice docciarusc ha scritto:e poi ultima cosa.... mi stupisco davvero, dai vostri racconti, che in così tanti ospedali sia ancora in uso il nido

Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
barbylondra nell'ospedale dove ho partorio io funziona così, cioè ora non so ma ma è sempre stato così:
il reparto è piccolino, mi pare 7 stanze da 3 letti ciascuna.
visite dalle 12.00 alle 13.00 edalle 19.00 alle 20.00 (anche se alla fine si sforava sempre di mezz'ora)
stanza nido cioè:
i bambini venivano lasciati in questa stanza dove l'infermiere li cambiava e li lavava.
nell'orario delle visite la tenda veniva tirata e dal vetro si potevano guardare i bambini (vero che c'era sempre la calca).
i bambini venivano portati alle mamme solo per le poppate.
perchè portarli via? allora... nel mio caso non sarei masta in gradio di occuparmi di emma, lavarla, prenderla dalla culla, tantomeno lasciarla a dormire nel mio letto,
perlomeno per i primi 5 giorni.
le flebo ai polsi mi creavano persino problemi per allattarla.
prima di partorire sono stata in stanza con altre due mamme, dopo l'intervento mi hanno spostata in un'altra stanza, da sola.
nelle mie condizioni non sarei mai riuscita a riposarmi con i famigliari miei o delle altre mamme per la stanza.
il giorno che ho partorito, in stanza eravamo una quindicina di persone più i miei nipoti.
devo dire che a me ha fatto piacere, forse perchè non capivo nà... :ahah
però gli altri giorni si alternavano e raramente avevo più di 4 persone in stanza ( e comunque solo nell'orario delle visite).
però devi considerare che nell'ospedale le cose funzionano così perchè effetivamente la struttura è tale da non poter permettere camere singole o babyroming.
e non avevo neanche il bagno in camera, ma nel corridoio e in comune con tutte le altre. se volevo lavarmi prima di tutte dovevo alzarmi alle 5.30 subito dopo la pulizia dei bagni.
le infermiere erano comunque inflessibili sul fatto che i bambini dovessero stare al nido al difuori dei pasti.
probailmente, ripeto, la cosa non mi ha creato problemi perchè non stavo bene, però non ho neanche mai sentito le altre mamme lamentarsi dell'organizzazione
l'assistenza è stata impeccabile e tornando indietro partorirei nello stesso ospedale
l'unica cosa che mi ha lasciata perplessa è stato l'atteggiamento delle mamme "locali" che non sono mai venute a trovarmi, mentre a me capitava di andare in giro per le stanze a parlare con le altre.
invece ho fatto amicizia con una ragazza marocchina e nonostante non sapesse l'italiano siamo riuscite a capirci ugualmente
il reparto è piccolino, mi pare 7 stanze da 3 letti ciascuna.
visite dalle 12.00 alle 13.00 edalle 19.00 alle 20.00 (anche se alla fine si sforava sempre di mezz'ora)
stanza nido cioè:
i bambini venivano lasciati in questa stanza dove l'infermiere li cambiava e li lavava.
nell'orario delle visite la tenda veniva tirata e dal vetro si potevano guardare i bambini (vero che c'era sempre la calca).
i bambini venivano portati alle mamme solo per le poppate.
perchè portarli via? allora... nel mio caso non sarei masta in gradio di occuparmi di emma, lavarla, prenderla dalla culla, tantomeno lasciarla a dormire nel mio letto,
perlomeno per i primi 5 giorni.
le flebo ai polsi mi creavano persino problemi per allattarla.
prima di partorire sono stata in stanza con altre due mamme, dopo l'intervento mi hanno spostata in un'altra stanza, da sola.
nelle mie condizioni non sarei mai riuscita a riposarmi con i famigliari miei o delle altre mamme per la stanza.
il giorno che ho partorito, in stanza eravamo una quindicina di persone più i miei nipoti.
devo dire che a me ha fatto piacere, forse perchè non capivo nà... :ahah
però gli altri giorni si alternavano e raramente avevo più di 4 persone in stanza ( e comunque solo nell'orario delle visite).
però devi considerare che nell'ospedale le cose funzionano così perchè effetivamente la struttura è tale da non poter permettere camere singole o babyroming.
e non avevo neanche il bagno in camera, ma nel corridoio e in comune con tutte le altre. se volevo lavarmi prima di tutte dovevo alzarmi alle 5.30 subito dopo la pulizia dei bagni.
le infermiere erano comunque inflessibili sul fatto che i bambini dovessero stare al nido al difuori dei pasti.
probailmente, ripeto, la cosa non mi ha creato problemi perchè non stavo bene, però non ho neanche mai sentito le altre mamme lamentarsi dell'organizzazione

l'assistenza è stata impeccabile e tornando indietro partorirei nello stesso ospedale
l'unica cosa che mi ha lasciata perplessa è stato l'atteggiamento delle mamme "locali" che non sono mai venute a trovarmi, mentre a me capitava di andare in giro per le stanze a parlare con le altre.
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Emma, nata venerdi 13/07/2007 alle 2.40
"t'assiguro che a tie solu bramo, ca t'amo forte, t'amo, t'amo e t'amo.."
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- Ally72
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- Iscritto il: 29 nov 2008, 20:10
Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
scusate ma nessuno può venire ad aiutarVi dall'esterno. nell'ospedale dove ho partorito per due volte, permettono a chi ha seri problemi di mobilità, quindi non solo e necessariamente cesareo, la permanenza di un parente, nella stanza anche di notte. e C0sì è stato, nella prima, mio marito è rimasto per due notti, e si è occupato di cambiare e accudire il bambino, anche dargli il latte artificiale. Poi con la seconda, siccome doveva occuparsi del più grande, si è alternato con mia madre (ho fatto due cesarei). Inoltre Non credo che esita un nido nel reparto dove sono stata e non sto parlando di un ospedale piccolo, ma di una grande struttura di Bologna.
Per le visite ho trovato molto rigore nel far rispettare gli orari, c'era veramente gente che si presentava a tutte le ore, e venivano, più o meno gentilemte, allontanti.
Per le visite ho trovato molto rigore nel far rispettare gli orari, c'era veramente gente che si presentava a tutte le ore, e venivano, più o meno gentilemte, allontanti.
davide 28 ottobre 08 Alice 23 marzo 10
- Topillo
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
Io ho partorito nell'ospedale più bello del mondo: piccolo, con personale carinissimo, si mangiava bene, ero in camera da sola... ho partorito il mercoledì sera e sono uscita il sabato pomeriggio. Mi volevano tenere ancora un giorno perchè Roberta era calata tanto, ma io non ho voluto: non ho chiuso occhio per tutta la degenza. Ero DEVASTATA.
Il nido non c'era. Quando il giovedì notte ho chiesto un po' di sollievo perchè non ce la facevo più, un angelo di infermiera mi ha detto che avrebbe tenuto lei un pochino Roby.
Me ne sono tornata a letto, ho chiuso gli occhi. Dopo 15 minuti li ho riaperti perchè avevo sentito un rumorino e... SORPRESA!!! Mi sono ritrovata lì ancora Roberta.
Devo essere sincera: ho pianto. Volevo disperatamente il nido per poter dormire almeno un paio d'ore!!!
Il nido non c'era. Quando il giovedì notte ho chiesto un po' di sollievo perchè non ce la facevo più, un angelo di infermiera mi ha detto che avrebbe tenuto lei un pochino Roby.
Me ne sono tornata a letto, ho chiuso gli occhi. Dopo 15 minuti li ho riaperti perchè avevo sentito un rumorino e... SORPRESA!!! Mi sono ritrovata lì ancora Roberta.
Devo essere sincera: ho pianto. Volevo disperatamente il nido per poter dormire almeno un paio d'ore!!!
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- floddi
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Re: dimissioni ospedale dopo parto [esperienze]
io ho partorito con TC mercoledì mattina, venerdi pomeriggio ero a casa.
troppo presto per il taglio, nel senso ce avevo bisogno di qualcuno che mi passasse la bimba giorno e notte, ma in H era assolutamente uguale, con l'aggravante di non chiudere occhio perchè c'era sempre qualche , cioè tutti i bambini che piangevano.
Non mi piace il rooming in o come si chiama e non credo di essere degenere.
le mamme con TC non riuscivano nemmeno a muoversi, era un continuo chimare le infermiere o chi faceva la notte, i bambini piangevano in modo altrnato e nessuno ha chiuso occhio.
A pR quando è nato Miki ti lasciavano i bimbi in camera tutto il giorno, dalle 5 del mattino alle 9.30 di sera, poi li portavano al nido. coì si riuscuva a riposare qualche ora.
per le visite, potevao entrare il papà e la mamma quando volevano, per tutti gi altri c'erano due fasce orarie da rispettare.
troppo presto per il taglio, nel senso ce avevo bisogno di qualcuno che mi passasse la bimba giorno e notte, ma in H era assolutamente uguale, con l'aggravante di non chiudere occhio perchè c'era sempre qualche , cioè tutti i bambini che piangevano.
Non mi piace il rooming in o come si chiama e non credo di essere degenere.
le mamme con TC non riuscivano nemmeno a muoversi, era un continuo chimare le infermiere o chi faceva la notte, i bambini piangevano in modo altrnato e nessuno ha chiuso occhio.
A pR quando è nato Miki ti lasciavano i bimbi in camera tutto il giorno, dalle 5 del mattino alle 9.30 di sera, poi li portavano al nido. coì si riuscuva a riposare qualche ora.
per le visite, potevao entrare il papà e la mamma quando volevano, per tutti gi altri c'erano due fasce orarie da rispettare.
2005 in blu 2010 in rosa Esiliata!!*due anni di fantastico esilio* sorelle d'italia