[spostato] Ma quando cominciamo ad amarli?

[natalia]

Ah, e rispondo alla tua domanda...io li ho amati tutti e tre dal momento in cui ho visto il test positivo e li ho tutelati, quindi reso la loro vita migliore (5 settimane o 3 anni che siano...), nel modo in cui ritenevo migliore e continuo a farlo...

[Anto80]

Natalia: Forse è proprio perchè non ci sono passata che cerco di capire, è proprio perchè siamo portati a cercare di capire anche quello che non conosciamo che parliamo e legiferiamo.
Non ti sembra che poter parlare solo di cose sperimentate sulla propria pelle sia abbastanza limitativo, soprattutto su temi che potrebbero sempre toccarci da vicino?

Detto questo, io non ho neanche escluso che a 34 settimane non ricorrerei a una IGV. Quindi lungi da me emettere sentenze, io ho espresso un'opinione legata a come la vedo oggi
Ho detto però nelle conclusioni del mio post che io "oggi" chiamerei una IGV a 30 e più settimane una fuga di paura per il futuro e un atto d'amore "egoistico " verso me stessa, verso mio marito e verso magari un altro mio figlio. E per come la vedo io chiamarlo atto d'amore è solamente un meccanismo di difesa che serve a tutelare la salute mentale delle donne. Perchè per fede credo che l'uomo debba porsi un limite nell'interferire nella vita altrui.E vista la forza con cui vi pronunciate, probabilmente anche io per sopravvivere lo chiamerei atto d'amore, ma ora non la riesco a pensare così. In cuor mio spero di continuarla a pensare così, però ad eccezione degli attacchi personali, conoscere un'opinione altrui penso possa sempre servire.

[natalia]

Anto80, certo, siamo tutti liberi di opinare. Ma per questo tipo di argomento io preferisco, per senso comune, per tatto, per non essere inopportuna, chiamalo come vuoi, cerco di non esprimere il mio punto di vista...è una mia scelta. Anche perchè dal dare un'opinione al giudicare c'è un limite sottilissimo...

[annalisa]

...ho letto...e non so cosa dire...
così come ho aperto un milione di volte le pagine dedicate a Cat e non ho saputo cosa dire...
...
tanto sarai sempre colpevole, per te stessa, per gli altri, per il figlio che deciderei di mettere o non mettere al mondo...
qualcuno parlando di te dirà che sei "egoista"...lo diranno in un forum, in televisione, su una rivista femminile o alla Vita in Diretta...
ci sarà sempre qualcuno con un dito puntato a sentenziare su quale scelta sia la più giusta, la più umana, la più condivisibile...

...poi però ognuno tornerà alla sua vita e tu sarai sola ad affrontare il mondo, un mondo cattivo, indifferente...

la scelta sarà comunque dolorosa, in un senso e in un altro, ogni donna messa di fronte a scelte del genere dovrà comunque fare i conti, per tutta la vita, con gli spettri che qualsiasi scelta lasceranno in lei...e allora sarebbe bello che almeno dal fardello che porterà sulle spalle si potesse evitare di aggiungere il peso del giudizio altrui

non giudicare...lo diceva Qualcuno più grande di me, spesso rimasto inascoltato...

mamma mia pippi che bel intervento, davvero!
ho solo riportato alcune frasi... anche io come te ho aperto e riaperto entrambi i post parecchie volte senza saper cosa scrivere, e in testa mi frullavano esattamente le cose che ora leggo scritte da te.

[emmanto]

...ho letto...e non so cosa dire...
così come ho aperto un milione di volte le pagine dedicate a Cat e non ho saputo cosa dire...
...
tanto sarai sempre colpevole, per te stessa, per gli altri, per il figlio che deciderei di mettere o non mettere al mondo...
qualcuno parlando di te dirà che sei "egoista"...lo diranno in un forum, in televisione, su una rivista femminile o alla Vita in Diretta...
ci sarà sempre qualcuno con un dito puntato a sentenziare su quale scelta sia la più giusta, la più umana, la più condivisibile...

...poi però ognuno tornerà alla sua vita e tu sarai sola ad affrontare il mondo, un mondo cattivo, indifferente...

la scelta sarà comunque dolorosa, in un senso e in un altro, ogni donna messa di fronte a scelte del genere dovrà comunque fare i conti, per tutta la vita, con gli spettri che qualsiasi scelta lasceranno in lei...e allora sarebbe bello che almeno dal fardello che porterà sulle spalle si potesse evitare di aggiungere il peso del giudizio altrui

non giudicare...lo diceva Qualcuno più grande di me, spesso rimasto inascoltato...

mamma mia pippi che bel intervento, davvero!
ho solo riportato alcune frasi... anche io come te ho aperto e riaperto entrambi i post parecchie volte senza saper cosa scrivere, e in testa mi frullavano esattamente le cose che ora leggo scritte da te.

guarda mi hai tolto le parole di bocca!
quando ho fatto l'amnio sono stata invasa da mille pensieri e mille dubbi.
e se l'esito fosse stato negativo nn so cosa avrei fatto è comunque una scelta troppo difficile da prendere a priori.bisogna trovarsi nella situazione per capire,e forse anche nella situazione il dubbio ti assale.perciò nn potrei mai permettermi di giudicare le scelte degli altri spece quelle esperienze nn le abbiamo mai vissute di persona .

[piccolamamma]

POSSO DIRE CHE OGNUNO E LIBERO DI FARE QUELLO CHE VUOLE. OGNIUNO DI NOI HA UN PROPRIO PENSIERO E UN PROPRIO MODO DI VIVERE.

IO NON GIUDICO CHI ABORTISCE IN QUALSIASI SETTIMANA SI SIA. PERCHE' CREDO CHE L ABORTO SIA SEMPRE UN DOLORE CHE CON IL PASSARE DEL TEMPO NON SI DIMENTICA.

OGNI DONNA HA IL DIRITTO DI SCEGLIERE E IO NON GIUDICO NESSUNO. NON STO DICENDO CHE TU LO FAI.

[mafalda2005]

Non ti sembra che poter parlare solo di cose sperimentate sulla propria pelle sia abbastanza limitativo, soprattutto su temi che potrebbero sempre toccarci da vicino?

Questo è un argomento (forse uno dei pochi forse uno dei tanti) su cui si riesce a discutere in maniera corretta solo se ci ha toccato da vicino. Esprimere un'opinione senza questa esperienza (che auguro a tutti di non dover mai fare) è sterile e, a volte, provoca dolore.

[milly73]

penso e ripenso a questo topic...

parto dal presupposto che IO mamma devo avere la libertà di scegliere che cosa è meglio fare in queste situazioni terribili...sbagliate o giuste che siano per gli altri, sono io mamma che dovrò portarmi dietro per tutta la vita le conseguenze di questa scelta e come tale deve essere presa nella più completa libertà e serenità..per quanto sia possibile...

io, dopo emma non ho più la possibilità di ridiventare madre, eppure se le cose per me fossero andate diversamente non so che scelta avrei fatto rispetto ai casi di cui si è pienamente parlato in questi giorni.

è vero che dinanzi ad eventualità come la sindrome di dawn o malattie che comunque garantiscano un minimo di vita dignitosa credo che penserei difficilmente ad un interruzione...

ma chi può dirlo con certezza.


sono però convinta di una cosa: il dolore di una mamma o di un papà per la perdita del proprio figlio, indipendentemente dalle circostanze, è comunque da rispettare e non da valutare secondo una scala di valore predefinita...

io posso solo immaginare lontanamente cosa abbiano passato e stiano passando il papà e la mamma di eluana o cat o altre mamme che si sono venute a trovare davanti alla prospettiva di una scelta così terribile...
posso eventualmente non essere d'accordo con questa scelta, ma non mi sento di condannarla

anto80 è evidente che siamo in democrazia e gniuno di noi è libero di esprimere le proprie opinioni(naturalmente nel limite del rispetto reciproco)...
solo un appunto ti vorrei fare:

il titolo di questo topic: "MA QUANDO COMINCIAMO AD AMARLI?"

ecco, già dal titolo è implicito il tuo pensiero...
con tutto il rispetto ne avrei scelto un altro

[ishetta]

solo un appunto ti vorrei fare:

il titolo di questo topic: "MA QUANDO COMINCIAMO AD AMARLI?"

ecco, già dal titolo è implicito il tuo pensiero...
con tutto il rispetto ne avrei scelto un altro

a questo pensavo giusto stamattina

[alessia26]

solo un appunto ti vorrei fare:

il titolo di questo topic: "MA QUANDO COMINCIAMO AD AMARLI?"

ecco, già dal titolo è implicito il tuo pensiero...
con tutto il rispetto ne avrei scelto un altro

a questo pensavo giusto stamattina

è anche io una delle prime cose a cui ho pensato...e poi chissà perchè non ho detto...
è un po' come dire...se opti per un aborto terapeutico non ami il figlio che porti in grembo...mentre chi lo fa è sempre spinta da un gesto di amore in quanto madre...

[mariangelac]

Credo di aver espresso piu di una volta il mio pensiero a riguardo, lo ribadisco come preambolo, nn si sa mai, penso in primis che la donna debba avere la possibilità di scegliere cosa fare, questa è civiltà, però ragazze FORSE a mio avviso dei paletti bisogna metterli, nn tutte purtroppo amano in modo disinteressato, c'è chi pratica un aborto perche suo figlio ha il labbro leporino, chi perche ha 6 dita alle mani e piedi, ci sono casi in cui questo nn deve essere tollerato, scusate ma mi sento IN QUESTI CASI di essere dura nei confronti di quelle mamme, ci sono patologie che sono assolutamente compatibili con la vita, è solo che alcune nn hanno voglia di sacrificarsi... sono casi rari, mi auguro, ma ci sono, quindi è vero che ci vuole civiltà a lasciare la libertà di scelta, ma è anche vero che alcuni la sprecano questa opportunità... e a quel punto io mi sento di schierarmi con il bambino.

[caracalla]

i paletti ci volgiono mariangela..certo ma nn ridicoli com equelli che vengono alzati dalla ns legislazione! dai siamo onesti...

[mariangelac]

i paletti ci volgiono mariangela..certo ma nn ridicoli com equelli che vengono alzati dalla ns legislazione! dai siamo onesti...

Si, certo, HAI RAGIONE

[ishetta]

Mariangelac, io non sono d'accordo. Allora facciamo che l'aborto terapeutico è proponibile unicamente in caso di non compatibilità con la vita?
Io non credo sia giusto. Ci sono sindromi compatibili con la vita ma che non danno una qualità della vita. E qui ognuno la intende come vuole. Fra l'altro l'aborto terapeutico serve anche a tutelare la madre oltre che il figlio.
Poi credo che se una arrivi a partorire un figlio di 22 settimane, perchè di questo stiamo parlando, perchè ha 6 dita forse non ha avuto alcun supporto da chi di dovere, non le sono state spiegate le tecniche chirurgiche ecc. Per me l'idea che alcune madri abortiscono perchè desiderano il FIGLIO PERFETTO è semplicistica.

[caracalla]

Ci sono sindromi compatibili con la vita ma che non danno una qualità della vita.

eccoperò poi diventa davvero difficile x il legislatore regolamentare o sbaglio?

[ishetta]

Ci sono sindromi compatibili con la vita ma che non danno una qualità della vita.

eccoperò poi diventa davvero difficile x il legislatore regolamentare o sbaglio?

appunto. Per quello dico che è impossibile mettere dei paletti senza urtare qualcuno. Credo che sia necessario dare supporto psicologico e informativo a chi si trova nella condizione di scegliere. Ma poi la scelta rimane sempre della madre.

[mariangelac]

ishetta concordo che puo nn essere semplice x il legislatore legiferare una legge perfetta, che nn urti la suscettibilita di nessuno, ma francamente nei casi sopra citati da me, o similari, mi sento di schierarmi dalla parte del bambino, tra l'altro l'aborto è consentito anche in casi in cui il bimbo è sano, ed è pure sacrosanto per me, ci mancherebbe, ma nn è che lo facciamo crescere ben bene, e poi a 30 o piu settimane decidiamo x lui, insomma un po di umanità pure x il bimbo no?? Parliamo sempre dei diritti della madre, e pure io mi sono sempre schierata a difenderla a spadatratta, ma nn si puo usare lo stesso metro di misura per tutto, i casi sono tanti, e vanno valutate le situazioni singolarmente. Si potrebbe istituire una commissione medica che possa valutare le richieste... no?

[caracalla]

i potrebbe istituire una commissione medica che possa valutare le richieste

mah in italia e in ogni ospedale ciu dovrebbe essere già una commessione medica etica..(o me la son sognata?)

[mariangelac]

i potrebbe istituire una commissione medica che possa valutare le richieste

mah in italia e in ogni ospedale ciu dovrebbe essere già una commessione medica etica..(o me la son sognata?)

a bho.... se c'è nn funziona, io nn ne ho mai sentito parlare
Però dovrebbe essere SECONDO ME una commissione super partes nn situata nella stessa città con eventuali interferenze con la persona, sai com'è siamo in Italia..... mi fiderei poco

[Ari]

Perchè per fede credo che l'uomo debba porsi un limite nell'interferire nella vita altrui.

la fede può essere un'arma a doppio taglio.
può essere fonte di grandissimo conforto in momenti difficili della vita, ma a mio avviso diventa pericolosa nel momento in cui si delega a dio una decisione le cui conseguenze ricadranno in maniera drastica sulla propria vita e su quella di chi ci sta accanto.
ancora più pericolosa è quando si vorrebbe che le decisioni determinate dalla propria fede abbiano conseguenze anche per chi questa fede non ce l'ha.

oltretutto qual è questo limite di cui tu parli?
perché parlando per esempio di eluana (altra situazione che è stata citata in questa discussione), dio l'avrebbe fatta morire nell'incidente di 17 anni fa. sono state le interferenze degli uomini, dei medici e delle loro macchine, a tenerla in vita sino a qualche giorno fa.
si può quindi presupporre che per chi è credente le interferenze umane sono tollerate solo quando rivolte a tutelare ad ogni costo la vita, ma non quando vanno in un'altra direzione?

detto questo, quoto a pieno l'intervento di pippicalzelunghe e quello di mafalda2005.