sergio ha scritto:Appena ho letto la parola “discriminazione” e per giunta associata a quella di “bambino”, come al solito il mio istinto mi ha fatto scattare. Ho letto della vicenda e anch’io sono estremamente indignato.
Ma la cosa che più mi ha addolorato è stato leggere nel blog di questa povera signora, accanto a post intelligenti e ben scritti, altri post con bestemmie (sic!) e considerazioni sconfortanti, dai quali, come educatore, posso intuire le sofferenze a cui andrà incontro lei (e farà andare incontro suo figlio) se non cambierà atteggiamento nei confronti della vita e di chi ce ne ha fatto dono attraverso i nostri genitori.
Forse scandalizzerò qualcuno, ma penso che adesso la vicenda di suo figlio sia l’ultimo dei suoi problemi (di quelli importanti, intendo dire).
Spero che l’interessata (che certamente ci sta leggendo e che sarà contenta della pubblicità che stiamo facendo al suo blog) non me ne voglia. A scuola (e non solo lì) ho avuto occasione di seguire indirettamente, ma col massimo impegno e affetto, bambini come il suo e lo farei con tutto il cuore anche per il suo
Ma questo messaggio è passato in osservato?
No ma dico qui sta parlando un educatore!... (se mi dici magari dove, evito di portare i miei figli)... no ma dico stai scherzando vero?
Come ti permetti di dire: Che questo episodio è l ultimo dei pensieri della mamma del bimbo? Ma che ne sai tu? Come ti permetti di svalutare quello che è successo..? Cosa ne sai di come si è sentito il bambino? di cosa ha provato ?
Guarda che qui non si sta parlando dei problemi di un bambino autistico che TU non conosci anche se hai fatto l'educatore (educatore giusto? non psicologo o dottore o non che altro) Qui si sta parlando di COMPORTAMENTI, di persone ignoranti e maleducate. Questo comportamento che ti ha profondamente indignato come dici NON deve assolutamente passare in osservato anche se ci sono problemi ben peggiori...
Se non si inizia a insegnare il rispetto, qui non si va da nessuna parte...






