emergenza pakistan [ok invio aiuti da grandi aziende]

[viola70]

Vorrei mettere a conoscenza di questa cosa, magari molte come me hanno avuto modo di vedere nel numero del quotidiano "repubblica" uscito il 07/09/2010 una foto che, personalmente, ha scioccato moltissimi..
Scattata in pakistan, dopo l'allulivione, erano ritratti alcuni bambini stremati dalla fame e ricoperti da mosche.. stavano distesi sul pavimento mezzi nudi.. uno di loro succhiava da un biberon vuoto .. e' stato terribile...
Beh non è mio solito fare questo ma non potendo io nel mio piccolo fare niente di veramente concreto ho mandato una mail alla plasmon, alla nestlè, al direttore di Repubblica..
ve la inoltro:

Di fronte ed articolo come quello letto stamattina su Repubblica pag 33 è difficile rimanere impassibili
Anzi impossibile
Non riesco a staccare gli occhi da quella foto. e mi ossessiono a rileggere l'articolo chiedendomi se quei bambini sono ancora vivi in queso momento..
Io che mi preoccupo se mio figlio di un anno non finisce di mangiare il suo bel piattone di minestra, carne, olio parmigiano..

Da quelli parti in questo momento non hanno neanche la forza di sognarle certe cose..
A loro basterebbe del latte .. enormente vitaminizzato per sopravvivere.. fino a che le cose, si spera, migliorino un po'


Io lo so che la mia è utopia.. che ci sono milioni di bambini che muoioni di fame,,, che di molti non sappiamo nulla perchè non se ne parla.. ma di quesi si!!!
Di questi abbiamo le foto.. vediamo i volti scarni, ne osserviamo la stanchezza e la fame che li fa star sdraiati stramazzati al suolo senza nemmeno la forza di allontanare le decine di mosche che li stanno quasi mangiando!!
Io non ci riesco a non fare nulla..
vorrei prendere un aereo e portarmeli a casa.. o almeno andare giu con qualche tonnellata di latte..
altro utopia vero????
per me si.. ma per voi forse no..
Io non ci credo che per voi è un costo troppo oneroso contattare altre case produttrici di latte e organizzarvi per mandar giu degli aiuti...
Magari non riuscirete a salvarli da malattie o da stenti..ma io voglio lo stesso crederci
Di certo soffriranno meno.. e tutti noi sapremo che non siamo rimasti con le mani in mano, nè che dopo aver letto di queste tragedie e visto quelle immagini, non abbiamo chiuso il giornale e magari siamo andati a prenderci un caffè!!

Bhe con mia grande sorpresa mi hanno risposto..
La prima risposta è stata della plasmon che il 9 settembre mi scrive:
La ringraziamo per la sua e-mail. Le assicuriamo che provvederemo a portare la tematica da Lei sollevata all’attenzione della nostra Heinz Foundation (http://www.heinz.com/sustainability.asp" onclick="window.open(this.href);return false; ... ation.aspx) che partecipa a livello internazionale ad opere caritatevoli.
Nel frattempo abbiamo il piacere di comunicarLe che sono già iniziate donazioni a favore della popolazione della Nuova Zelanda colpita dal terremoto.
Rimanendo a sua completa disposizione, porgiamo cordiali saluti Servizio Consumatori

Stamattina è arrivata la mail da parte della nestlè che nella figura della sig.ra di Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia. mi scrive:

Gentile Sig.ra Medici,
Le scrivo in seguito al suo contatto presso il nostro Servizio Consumatori attraverso cui ha chiesto a Nestlé di intervenire a sostegno degli alluvionati del Pakistan.
Anche noi, come Lei, siamo rimasti impressionati e commossi dalle notizie e dalle immagini di quella terribile catastrofe, tanto più che Nestlé è presente in Pakistan con una propria sede. L’azienda si è da subito mobilitata a tutti i livelli (locale, centrale e internazionale) a favore della popolazione locale, e con la presente voglio cogliere l’occasione per illustrarle quanto Nestlé ha già fatto e continua a fare a sostegno delle persone colpite dalle disastrose alluvioni di quest’estate in Pakistan.
La sede centrale in Svizzera ha stanziato 240.000CHF per la prima fase di interventi a favore della ricostruzione e della ripresa economica del Paese. Se a questa cifra si aggiungono le donazioni effettuate da Nestlé Pakistan, dalle altre filiali Nestlé nel mondo e dai dipendenti, il contributo economico totale stanziato dal Gruppo ammonta a oltre 500.000 CHF (380.000€ circa).
Gli stanziamenti messi in campo da Nestlé Pakistan sono stati impiegati per fornire e distribuire cibo, razioni di latte, acqua in bottiglia e pasta Maggi a sostegno delle comunità in cui si trova ad operare l’azienda, raggiungendo ad oggi più di 45.000 persone. Inoltre, sono stati organizzati dei centri di aiuto per gli allevatori della zona, al fine di fornire consigli sulla gestione del bestiame e offrire vaccinazioni per gli animali in questo delicato frangente. Ciò è stato fatto con lo scopo di sostenere la ripresa quando sarà passata l’emergenza, in modo che gli allevatori non si trovino ad aver perso la loro fonte di sostentamento.
Le donazioni dei dipendenti in loco, pari a circa 23.000 CHF (17.500 €), sono state, invece, utilizzate per fornire a 1.250 famiglie kit di assistenza comprendenti vestiti, teli da campo, grano, zucchero e riso. Nestlé Pakistan è poi intervenuta sostenendo l’iniziativa e fornendo kit di assistenza ad un totale di 15.000 persone. Donazioni dai dipendenti di altre filiali Nestlé nel mondo e dalla sede centrale in Svizzera stanno venendo allocati per questo stesso progetto di assistenza.
I più recenti stanziamenti decisi dalla sede centrale Nestlé vengono, poi, impiegati per aiutare la ripresa agricola e per costruire impianti di depurazione dell’acqua. Per soddisfare l’impellente necessità di acqua potabile, 12 cisterne Nestlé, con capacità di 10.000 litri ciascuna, stanno consegnando acqua potabile alle persone colpite dal disastro e continueranno a farlo per i prossimi 2 mesi. Nel frattempo più di 150.000 agricoltori e allevatori hanno finora ricevuto assistenza per sé e le loro famiglie sotto forma di cibo e bevande, e per i loro animali attraverso vaccinazioni e consigli pratici presso gli oltre 100 campi veterinari allestiti da Nestlé.
Per quanto riguarda, infine, la possibilità di un accordo fra le aziende produttrici di latti formulati per l’invio di prodotti in Pakistan, ci tengo a precisare che Nestlé si attiene rigorosamente ai dettami dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che nel suo Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno – documento approvato nel 1981 dall’Assemblea Mondiale della Sanità (AMS) con lo scopo di promuovere una nutrizione sicura ed adeguata per i bambini, di proteggere e promuovere l’allattamento al seno, e di assicurare un utilizzo corretto dei sostituti del latte materno, quando necessari – fa espressamente divieto alla aziende di donare latti formulati per bambini di età inferiore ai 12 mesi. Nestlé ha pertanto operato – e continuerà ad operare – nel pieno rispetto del Codice e dei propri Principi Aziendali, fornendo il massimo sostegno nei termini in cui ciò è consentito dalle norme stabilite dagli organismi internazionali.
RingraziandoLa per averci contattato, restiamo a disposizione qualora desiderasse ricevere ulteriori informazioni o chiarimenti.
Con i migliori saluti,
Manuela Kron
Direttore Corporate Affairs

Nel frattempo avevo letto su un settimanale che proprio il villaggio dove vivevano quei bambini era stato raggiunto da aiuti e che finalmente avevano avuto qualcosa da mangiare..
volevo rendervi partecipi di questo perchè magari altre di voi come me si è sentito chiamato in causa nel voler fare qualcosa... anche se di piccolossimo che va oltre le donazione personali..

per gli amministratori: vedete voi cosa farne!!!!

[CUCCIOLA78]

Grande Viola. Hai fatto una cosa veramente speciale.
Ti ammiro

[patchukina]

Beh, se è vero quello che scrivono,
queste grandi multinazionali sono
delle caritatevoli ed attente virtuose.

[viola70]

Beh, se è vero quello che scrivono,
queste grandi multinazionali sono
delle caritatevoli ed attente virtuose.

purtroppo non possiamo far altro che fidarci.
e sperare che non ci prendano in giro tutti
Io voglio farlo.. magari sarò un'ingenua!! .. non si puo sempre pensare che gli altri vogliano fregarci!!!