mi trovo in una situazione un pò difficile con mia figlia e non so davvero come muovermi.
Arianna è sempre stata una bambina molto attiva, vorrebbe sempre andare in giro, fare mille cose, portarsi a casa le amichette ecc ecc
A settembre mi ha chiesto insistentemente di iscriverla a danza (non aveva neanche 4 anni), abbiamo provato, le è piaciuto un sacco e l'ho iscritta. Sono due lezioni settimanali che lei ha sempre aspettato con ansia, le insegnanti sono entusiaste di lei e del suo entusiamo (perdonate il giro di parole) tanto da averle assegnato una particina in più rispetto alle sue compagne di corso nel saggio di fine anno. Lei di questa cosa era felicissima...fino alla settimana scorsa

Poi che è successo? Sabato scorso in questa benedetta scuola c'erano gli esami, ovviamente il suo corso non viene valutato, però le insegnanti hanno pensato bene (

Il clima, me ne sono accorta benissimo, nei giorni precedenti all'esame era un pò teso e immagino che in sala (con 30-40 ragazzine insieme) lo fosse ancora di più.
Morale della favola, il venerdì prima degli esami, mia figlia viene a casa e mi dice: "mamma io a danza non voglio andare più".
Io

Abbiamo parlato a lungo, le ho chiesto il motivo ed è venuto fuori che era agitata per questi maledetti esami (che lei, tra l'altro, non doveva sostenere), che non voleva esibirsi davanti alla commissione (mentre a dicembre ha partecipato a uno spettacolo e ha ballato davanti a 200 persone felice come una pasqua), che aveva paura ecc ecc
Io ho cercato di tranquillizzarla, le ho fatto mille esempi, abbiamo letto un libro comprato la settimana prima che parlava proprio di due bimbe che dovevano sostenere un provino per una scuola di danza e avevano paura, poi l'hanno superata ed è andato tutto per il meglio. Abbiamo parlato in generale del superare le proprio paure ed anche del rispetto per gli impegni presi.
Io le ho detto, e non so se ho sbagliato, che se non si fosse presentata il giorno dopo avrebbe messo in difficoltà sia le insegnanti che le sue compagne, quindi doveva sforzarsi di superare le paura e andare, se poi - dopo quello - fosse stata ancora convinta di non voler frequentare più non l'avrei certo mandata per forza.
Alla fine il giorno dopo è andata, anche abbastanza serena, ha fatto tutto quello che doveva fare ed è uscita contenta e orgogliosa di aver superato la sua paura (che poi era quello che volevo io).
Da quel giorno è indecisa: un pò dice che vuole andare, un pò no.
Io sinceramente non so cosa fare, non voglio certo obbligarla però non vorrei neanche far passare il messaggio che di fronte alle difficoltà bisogna lasciar perdere.
D'altra parte so anche che questi mesi che precedono il saggio saranno un pò più impegnativi e se prima la cosa non mi preoccupava (visto che lei era felicissima di andare a danza), adesso un pò mi fa pensare.
Oggi pomeriggio c'è danza e lei stamattina mi ha detto: "mamma ma se manco un giorno poi posso continuare?", io le ho detto di si e che cmq, se per lei doveva essere uno stress, poteva tranquillamente stare a casa (sorvoliamo sul fatto che, avendo dato l'adesione al saggio, ormai devo pagare tutto

Alla fine ha detto che ci vuole andare ma cmq l'ho vista preoccupata.
In sostanza lei è combattuta: da una parte non vuole lasciare una cosa che le piace, e poi ci sono le sue amichette, non vedeva l'ora di fare il saggio sul palco con quei vestiti bellissimi, di ricevere i fiori ecc ecc (è un tantinello fanatica mia figlia


Io da una parte me la terrei a casa e stop...dall'altra penso che forse dovrei spronarla un attimo e vedere come va (in questo ragionamento, ovviamente, non sto tenendo conto dei soldi che - sigh sigh - purtroppo dovrò cmq sborsare. Certo, mi rode, ma non sono certo intenzionata a forzarla per questo).
Voi che fareste?
Ps: scusate il papiro
