Ero sconfortata, perché dopo una serie di ricerche avevo visto che, a parte chi aveva risolto "spontaneamente", altre soluzioni proposte da mamme o esperti sembravano troppo drastiche (fasciare l'intera mano o usare strani apparecchi) o con mia figlia non funzionavano (premi, piccoli castighi o simili). E vedevo che anche altre mamme erano nella stessa situazione e non sapevano che fare, mentre pediatri e medici davano soluzioni banali e inutili.
Ebbene... pare che - a cinque anni compiuti - abbiamo finalmente risolto!

Riporto la mia esperienza, perché magari può essere utile a qualcuno che non sa che pesci pigliare (quando io in passato ho fatto ricerche sul forum, non avevo trovato indicazioni di strategie utili).
***
Premesso che ero contraria ad iniziative radicali e traumatiche, ero al tempo stesso spaventata dal problema palato e denti, che già manifestavano curve "anomale". Il dentista e il pediatra mi avevano raccomandato di farla smettere (ovviamente senza dare consigli utili sul come), e così ho deciso di procedere un passo alla volta, cercando la collaborazione della bambina ormai grandicella.
Per prima cosa ho informato la bambina che dalla caduta del primo dentino avrebbe dovuto smettere di succhiare il pollice, spiegandole la problematica relativa ai denti. A parola ha accettato, ma mi diceva che sarebbe stato difficilissimo perché lei "non può vivere senza", perché "è nata così".


Comunque, siamo partiti...
Obiettivo n. 1: eliminare il pollice "notturno" (meno controllabile di quello diurno). RAGGIUNTO.
Soluzione: mia mamma ha fabbricato con ferri e cotone sottile una specie di "guantino" per il pollice. Caduto il primo dentino, dopo un paio di giorni prima di dormire glielo ho messo per la sola notte. La prima sera per una mezzoretta ha un po' pianto, preoccupatissima. Poi si è addormentata. Le sere dopo è andata molto più "liscia" e nel giro di 3-4 giorni si è abituata senza altri problemi. EFFETTI COLLATERALI: dopo un mese ha iniziato a svegliarsi di notte (per poco, ma mi devo alzare), e dopo due mesi ancora siamo in questa situazione...

Obiettivo n. 2: eliminare il pollice diurno. RAGGIUNTO (SPERO).
Soluzione: smalto amaro.
Dopo che Giulia aveva smesso di succhiare di notte, aveva parallelamente compensato incrementando il "succhiamento" di giorno (essenzialmente a casa, all'asilo no). Cercavo continuamente di farle togliere il dito dalla bocca, ma andava sempre peggio e lei era sempre più innervosita dai mieiripetuti richiami (anche se le dicevo che capivo quanto era difficile e la pregavo quantomeno di diminuire la frequenza).
Alla fine non sapendo più che fare ho acquistato lo smalto amaro che vendono in farmacia e che si può usare anche con i bimbi di quest'età. Le ho spiegato cosa era e la ho invitata a provare. Si è fatta convincere. Risultato: schifata, voleva che glielo togliessi subito e ha fatto qualche lacrimuccia. Stavo per cedere e ho provato a toglierlo, ma con l'acetone era rimasto sul dito un cattivo sapore. Allora le ho detto che bisognava comperare un solvente apposta e che il giorno dopo l'avrei fatto. Si è rassegnata tutto sommato senza troppi problemi, anche perché era ora di dormire. Il giorno dopo in farmacia il solvente non c'era (ebbene sì: bugia della mamma). La bambina sapeva che il dito aveva un cattivo sapore e non lo ha messo in bocca per tutto il secondo giorno, senza peraltro particolari problemi. Il terzo giorno stessa situazione, ma del pollice incredibilmente si stava quasi dimenticando. Insomma, l'ho tirata un po' in lungo, lei si accorgeva che riusciva a sopravvivere tranquillamente, e... una notte le ho rimesso lo smalto mentre dormiva, giusto per scrupolo, così se per sbaglio il ditino finiva in bocca di nuovo si ricordava che non era il caso... Fatto sta che si è praticamente dimenticata del solvente e in nemmeno una settimana aveva perso il riflesso di portare il dito alla bocca per qualsiasi scusa banale.
Sono passate due settimane, il dito non lo mette più in bocca (ma proprio più!) e quando un paio di volta ne ha avuto la tentazione mi è bastato nominare il famigerato smalto perché desistesse.
La ho molto lodata per il risultato (cui ancora io stessa non posso credere) e la ho anche premiata con un gioco che desiderava.
Avrò definitivamente risolto? Incrocio le dita... vi assicuro che, per come erano andati i tentativi precedenti, non avrei mai creduto di farcela in modo così "incruento"!



E brava alla piccolina, che ha dimostrato anche in questo di essere diventata grande!


