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Prima, durante e dopo la gravidanza
non vuole piu' andare all'asilo
- clizia
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Ma ci hai provato per quanto tempo? un giorno? una settimana?
sono d'accordo con zù, se non siete sin sintonia tu e tuo marito, il bambino lo avverte e tu rimani sola tutta la settimana e scontrarti tra due fuochi.
sono d'accordo con zù, se non siete sin sintonia tu e tuo marito, il bambino lo avverte e tu rimani sola tutta la settimana e scontrarti tra due fuochi.
Streghettasaetta
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
no,l'abbiamo ignorato per molto tempo,ma non abbiamo risolto niente anzi ,le buoni abitudini si devono dare piu' presto possibile e il fatto di non essere riuscita ad educarlo a stare a tavola e' mangiare per me e' frustrante!clizia ha scritto:Ma ci hai provato per quanto tempo? un giorno? una settimana?
- clizia
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
mirand lascia perdere le buone abitudini. e le regole generali. Se il bimbo manifesta il conflitto verso di voi in questo modo, secondo me bisogna andare un pò più a fondo per capire. Lascia perdere la regola generica di buona educazione! Non mi pare che insistendo tu abbia risolto, no?
Streghettasaetta
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Hai ragione Clizia,un passo alla volta,altrimenti non risolvo niente
- Zù71
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
miranda alimentarsi non è una "buona abitudine" come dire buongiorno ma una necessità fisiologica.
il tuo bambino la espleta in modi alternativi (latte e sopratutto soddisfazione attraverso la suzione...) altrimenti sarebbe morto di fame...
mala cosa che deve far riflettere è che lui non si limita a non mangiare, ma a considerare il momento del pasto tanto esecrabile da non poter veder nemmeno una tavola apparecchiata a meno di scenate...
è su questo aspetto che si deve indagare, perchè io non sono così d'accordo con la psicolga che sostiene che per lui sia un trauma vedere gli altri bambini mangiare (per cairtà io non sono nessuno e lei è la psicologa eh!?!)
credo che restare a scuola ad assistere, sia pure in disaprte, sia pure senza partecipare, al "rito" della tavola possa comunque offrirgli un punto di vista sull'alimentazione che non ha mai sperimentato fino in fondo...
(del resto se tuo marito è sempre fuori, quando in famiglia vivete il momento della tavola? e tu per mangiare da sola apparecchi? cucini? o mangi qualcosa all'inpiedi distrattamente?)
p.s. te lo dico perchè anche qui non è facile sedersi a taola tutti e tre dato che il papino non c'è mai...
il tuo bambino la espleta in modi alternativi (latte e sopratutto soddisfazione attraverso la suzione...) altrimenti sarebbe morto di fame...
mala cosa che deve far riflettere è che lui non si limita a non mangiare, ma a considerare il momento del pasto tanto esecrabile da non poter veder nemmeno una tavola apparecchiata a meno di scenate...
è su questo aspetto che si deve indagare, perchè io non sono così d'accordo con la psicolga che sostiene che per lui sia un trauma vedere gli altri bambini mangiare (per cairtà io non sono nessuno e lei è la psicologa eh!?!)
credo che restare a scuola ad assistere, sia pure in disaprte, sia pure senza partecipare, al "rito" della tavola possa comunque offrirgli un punto di vista sull'alimentazione che non ha mai sperimentato fino in fondo...
(del resto se tuo marito è sempre fuori, quando in famiglia vivete il momento della tavola? e tu per mangiare da sola apparecchi? cucini? o mangi qualcosa all'inpiedi distrattamente?)
p.s. te lo dico perchè anche qui non è facile sedersi a taola tutti e tre dato che il papino non c'è mai...
Arianna, 13-03-05 Giordana, 26-04-09
- Mimmamamma
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Il problema e' che la pensano cosi' anche le maestre,mi hanno detto che e' stato prematuro lasciarlo a pranzo,si era appena ambientato e dovevo aspettare ancora.Purtroppo sono partita in quarta perche' mi ha obbligato mio marito (con toni molto alterati),e le maestre hanno caziato ME X averlo lasciato a mangiare anche se me l'avevano sconsigliato!!Zù71 ha scritto: è su questo aspetto che si deve indagare, perchè io non sono così d'accordo con la psicolga che sostiene che per lui sia un trauma vedere gli altri bambini mangiare (per cairtà io non sono nessuno e lei è la psicologa eh!?!)
credo che restare a scuola ad assistere, sia pure in disaprte, sia pure senza partecipare, al "rito" della tavola possa comunque offrirgli un punto di vista sull'alimentazione che non ha mai sperimentato fino in fondo...
(del resto se tuo marito è sempre fuori, quando in famiglia vivete il momento della tavola? e tu per mangiare da sola apparecchi? cucini? o mangi qualcosa all'inpiedi distrattamente?)
p.s. te lo dico perchè anche qui non è facile sedersi a taola tutti e tre dato che il papino non c'è mai...

A pranzo non sono sola,spesso c'e mia zia,poi un'altra mia zia,mia madre...
- clizia
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
nno potreste stare soli soletti in pace tu e il bambino e mangiare entrambi un pò come vi pare, non a tavola? mangiarsi un panino giocando?
Streghettasaetta
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
e tra un pò riprovare con l'asilo, no mangerà ma vedrà che l'ambiente è sereno, potrà anche NON mangiare senza che nessuno glielo chieda, se ti metti d'accordo con le maestre?
Streghettasaetta
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
si e' l'unica soluzione,l'anno scorso aveva pianto,poi dopo qualche giorno con gli altri bimbi a tavola ci stava!Putroppo dovevo insistere e non farmi condizionare dalle maestre e dalla retta troppo salata!(lasciarlo a pranzo e fino alle 4 mi costava una fucilata)clizia ha scritto:e tra un pò riprovare con l'asilo, no mangerà ma vedrà che l'ambiente è sereno, potrà anche NON mangiare senza che nessuno glielo chieda, se ti metti d'accordo con le maestre?
Io con queste maestre sono stata chiara,ho detto di non insistere e di farlo stare in sala mensa senza considerarlo,invece il primo giorno hanno provato a farlo mangiare e cosi' si e' traumatizzato
- Picci47
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Miranda, scusami se te lo chiedo, ma avete provato a parlare con qualche specialista di questo rapporto conflittuale che tuo figlio ha col momento del mettersi a tavola per mangiare? Te lo dico perchè io ho altri problemi con le bimbe e sono stati molto utili i colloqui con un paio di neuropsichiatre infantili in particolare... nonchè un percorso di psicomotricità, però non so se questa funziona anche per la situazione di tuo figlio, per quello dico, magari un neuropsichiatra infantile potrebbe suggerirvi come comportarvi, se c'è altro che si può fare per modificare pian piano quest'atteggiamento... ti faccio un grande in bocca al lupo.
Per tuo marito, quando è calmo... parlagli a cuore aperto, andate eventualmente insieme da uno specialista... forse tuo marito non riesce ad accettare che vostro figlio abbia questo problema con la tavola e lo considera una cosa inesistente... per quello insiste a farlo mangiare a scuola etc... però sinceramente trovo veramente di nessun aiuto il suo comportamento, anzi, di totale danno... per quello penso sia utile la parola diuno specialista... forse così si convince che non dovete forzarlo troppo e sottovalutare la cosa... in bocca al lupo di nuovo
Per tuo marito, quando è calmo... parlagli a cuore aperto, andate eventualmente insieme da uno specialista... forse tuo marito non riesce ad accettare che vostro figlio abbia questo problema con la tavola e lo considera una cosa inesistente... per quello insiste a farlo mangiare a scuola etc... però sinceramente trovo veramente di nessun aiuto il suo comportamento, anzi, di totale danno... per quello penso sia utile la parola diuno specialista... forse così si convince che non dovete forzarlo troppo e sottovalutare la cosa... in bocca al lupo di nuovo

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- nicoleb5
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
MIRANDA
ti parlo da maestra,anche perchè da amica abbiamo già parlato molte volte del argomento e non voglio entrare nel merito sul rapporto tra te e tuo marito.
L'inserimento deve essere graduale,la gradualità è qualcosa di soggettivo e varia da bambino a bambino. Io non ho capito se lo hai lasciato a mangiare quando secondo le maestre era pronto o se hai deciso tu di lasciarlo a causa delle pressioni di tuo marito.
A questo punto io aspetterei ancora una settimana facendogli fare 2 ore e intanto a casa lo prepari psicologiamente al fatto che è grande,gli altri si fermano a mensa e dopo la mensa giocano in giardino,cantano delle canzoncine.
Insomma lo prepari non tanto allo stare seduto a tavola ma al premio che gli spetta se rimane ovvero riprendere i giochi con i suoi compagni.
Spiegagli ovviamente che non si tratta di una prova, non èche se non gli va il primo giorno il secondo sta a casa ,s'impara a stare con gli altri.
Insomma dagli tempo e preparazione psicologica...io dico una settimana ancora ma tu il tempo devi concordalo con le maestre e la psicologa senza remore e parlando loro con la massima fiducia.
Però una volta che lo lasci a pranzo poi non si torna più indietro e devi tenere duro.
ti parlo da maestra,anche perchè da amica abbiamo già parlato molte volte del argomento e non voglio entrare nel merito sul rapporto tra te e tuo marito.
L'inserimento deve essere graduale,la gradualità è qualcosa di soggettivo e varia da bambino a bambino. Io non ho capito se lo hai lasciato a mangiare quando secondo le maestre era pronto o se hai deciso tu di lasciarlo a causa delle pressioni di tuo marito.
A questo punto io aspetterei ancora una settimana facendogli fare 2 ore e intanto a casa lo prepari psicologiamente al fatto che è grande,gli altri si fermano a mensa e dopo la mensa giocano in giardino,cantano delle canzoncine.
Insomma lo prepari non tanto allo stare seduto a tavola ma al premio che gli spetta se rimane ovvero riprendere i giochi con i suoi compagni.
Spiegagli ovviamente che non si tratta di una prova, non èche se non gli va il primo giorno il secondo sta a casa ,s'impara a stare con gli altri.
Insomma dagli tempo e preparazione psicologica...io dico una settimana ancora ma tu il tempo devi concordalo con le maestre e la psicologa senza remore e parlando loro con la massima fiducia.
Però una volta che lo lasci a pranzo poi non si torna più indietro e devi tenere duro.
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Miranda, ciao.
Dopo un'inizio molto promettente, siamo passati in un battibaleno ad un rigetto dell'asilo:
si addormenta dicendo che lì non ci vuole andare e si sveglia con la stessa tiritera.
Alle 7:15 del mattino ha già fatto tanto di quella baldoria che noi già siamo SFINITI e la giornata già ci pesa come un macigno.
Fino a lunedì l'accompagnava il padre (di strada per il lavoro) e la riprendevo io: mio marito TUTTE le mattine era costretto a chiamarmi perchè io la rassicurassi per le 101 esima volta ed era costretto a lasciarla con una faccia da funerale e un umore tetro.
Da martedì, invece, ho dovuto accompagnarla io xchè mio marito è stato all'estero per riunioni di lavoro e non ti dico, non ti dico...
Altro che faccia da funerale ed umore tetro... Era passata alle sceneggiate napoletane, con tanto di grida e singhiozzi al distacco da me...
Le maestre hanno notato che va mooolto meglio col padre, con me è uno strazio.
Anche se poi lì sta bene!!!
Ieri ho fatto una prova: farla dormire un pò di più e accompagnarla un pò più tardi ed è andato un pochettino meglio, se non altro l'ho lasciata con un piantarello sommesso e non a dirotto.
Lei mi chiede spesso quanto manca al sabato e alla domenica, si fa i conticini sulla punta delle dita, dice che 5 gg di asilo sono troppi, ecco xchè fa la cattiva.
Ho pertanto deciso di mandarla 4 volte a settimana e non 5, spezzando un pò quella routine che al momento la fa star male (oggi ad esempio non va xchè dobbiamo uscire) ed ora come ora a mangiare all'asilo non posso proprio lasciarla, i tempi non sono maturi.
Ma io sono fortunata, nessuno mi corre dietro, sono a casa e prima di dicembre non mi rimetterò a lavorare.
Dopo un'inizio molto promettente, siamo passati in un battibaleno ad un rigetto dell'asilo:
si addormenta dicendo che lì non ci vuole andare e si sveglia con la stessa tiritera.
Alle 7:15 del mattino ha già fatto tanto di quella baldoria che noi già siamo SFINITI e la giornata già ci pesa come un macigno.
Fino a lunedì l'accompagnava il padre (di strada per il lavoro) e la riprendevo io: mio marito TUTTE le mattine era costretto a chiamarmi perchè io la rassicurassi per le 101 esima volta ed era costretto a lasciarla con una faccia da funerale e un umore tetro.
Da martedì, invece, ho dovuto accompagnarla io xchè mio marito è stato all'estero per riunioni di lavoro e non ti dico, non ti dico...

Altro che faccia da funerale ed umore tetro... Era passata alle sceneggiate napoletane, con tanto di grida e singhiozzi al distacco da me...

Le maestre hanno notato che va mooolto meglio col padre, con me è uno strazio.
Anche se poi lì sta bene!!!

Ieri ho fatto una prova: farla dormire un pò di più e accompagnarla un pò più tardi ed è andato un pochettino meglio, se non altro l'ho lasciata con un piantarello sommesso e non a dirotto.

Lei mi chiede spesso quanto manca al sabato e alla domenica, si fa i conticini sulla punta delle dita, dice che 5 gg di asilo sono troppi, ecco xchè fa la cattiva.

Ho pertanto deciso di mandarla 4 volte a settimana e non 5, spezzando un pò quella routine che al momento la fa star male (oggi ad esempio non va xchè dobbiamo uscire) ed ora come ora a mangiare all'asilo non posso proprio lasciarla, i tempi non sono maturi.
Ma io sono fortunata, nessuno mi corre dietro, sono a casa e prima di dicembre non mi rimetterò a lavorare.
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Ho sbagliato le emoticon: i punti interrogativi vanno al posto del pianto e viceversa.
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
miranda, ma quanto pesa e quanto è alto tuo figlio?
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
miranda72 ha scritto:Io penso prima al bambino! Sono obbligata!Allora e' meglio farlo traumatizzare obbligandolo con la forza a stare una sala mensa perche' non si deve mentire al marito?? perche' lui e' fissato che in questo modo mangera? non vuole neanche che lo porti da uno psicologo perche' secondo lui non ha problemi e sono solo dei strizzacervellistrizzasoldi?che le maestre sono cretine??? a chi dare ragione a delle insegnanti con tanti anni di esperienza o a lui che se gli chiedi di accompagnare a far fare pipi' al bambino mi risponde che non e' capace!???clizia ha scritto:Io nno potrei prendere una decisione senza che mio marito ne fosse l corente
finchè TU sarai convinta che è un trauma lasciarlo lì a mangiare, allora sarà veramente un trauma anche per lui
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- lalat
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Miranda scusami se ho detto che la situazione è comica ... semplicemente mi è venuta in mente la scena di te chiusa in bagno ... e vabbe mi è venuto da ridere. Sono d'accordo con Zu su tutto ... mi ritrovo infatti nella difficoltà ad apparecchiare la tavola per tutti e quattro ... ma non mi sento di dare addosso a Tuo marito perché lui non essendoci tutta la settimana, ed essendo comunque preoccupato per suo figlio, pensa che tu non riesca a risolvere questo problema in nessun modo e ha provato (magari sbagliando ma in ogni caso da uomo esasperato) a importi appunto di lasciarlo alla mensa. Le maestre dal canto loro non percepiscono forse fino in fondo il problema specifico di Lorenzo e, pensando alla gradualità dell'inserimento piuttosto che alla fobia per il cibo e per l'atto del mangiare a tavola di Lorenzo, ti hanno sconsigliato di lasciarlo a pranzo ... nemmeno a dirlo tu hai colto la palla al balzo e lo vai a prendere prima.
Lorenzo che è tutt'altro che sc**o, osserva e capisce che sua madre cede sempre e comunque a costo di andare contro a suo padre. Questa cosa non fa assolutamente bene a Lorenzo, da nessun punto di vista ... tanto, lo pensi già tu, rimandare la mensa non servirà a risolvere il problema di Lorenzo. Lorenzo a mio parere, sarebbe più contento di vedere tu e tuo marito d'accordo, paradossalmente se tu lo lasciassi all'asilo dicendogli "io e papà abbiamo deciso che devi rimanere da adesso in poi" secondo me potrebbe essere uno sblocco per lui. Adesso per uscire da questa situazione assurda aspetta ancora una settimana ... giusto da "accontentare le maestre" sulla gradualità dell'inserimento .. ma poi lascialo a mangiare all'asilo. Almeno una cosa Lorenzo la guadagna: sua madre e suo padre sono d'accordo su questa decisione.
A tutti i genitori può succedere di non essere d'accordo sull'educazione dei figli ... capita anche a me di litigare con mio marito ... purtroppo però ... dico purtroppo perché quando succede che non siamo d'accordo i bambini sono ... sperduti.
Lorenzo che è tutt'altro che sc**o, osserva e capisce che sua madre cede sempre e comunque a costo di andare contro a suo padre. Questa cosa non fa assolutamente bene a Lorenzo, da nessun punto di vista ... tanto, lo pensi già tu, rimandare la mensa non servirà a risolvere il problema di Lorenzo. Lorenzo a mio parere, sarebbe più contento di vedere tu e tuo marito d'accordo, paradossalmente se tu lo lasciassi all'asilo dicendogli "io e papà abbiamo deciso che devi rimanere da adesso in poi" secondo me potrebbe essere uno sblocco per lui. Adesso per uscire da questa situazione assurda aspetta ancora una settimana ... giusto da "accontentare le maestre" sulla gradualità dell'inserimento .. ma poi lascialo a mangiare all'asilo. Almeno una cosa Lorenzo la guadagna: sua madre e suo padre sono d'accordo su questa decisione.
A tutti i genitori può succedere di non essere d'accordo sull'educazione dei figli ... capita anche a me di litigare con mio marito ... purtroppo però ... dico purtroppo perché quando succede che non siamo d'accordo i bambini sono ... sperduti.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
mi ci sono un pò trovata in questa situazione, anche se per un altro tipo di problema di giulia... e spesso mi sono sentita rinfacciare da mio marito che non ero in grado di risolverlo...Zù71 ha scritto:cmq miranda pure io vedo che nella tua ovvia esasperazione c'è tantissima solitudine
cioè il tuo problema principale è che tuo marito pensa che non solo sta cosa sia un problema tuo...ma che tu non sei "in grado" di risolverlo e ti mette pressione e ti sminuisce anche agli occhi di tuo figlio (perchè i bambini non sono fessi....)

Alessandra mamma di Giulia 12-08-2004
Non perdere tempo a litigare con un imbecìlle... da lontano non si vedrebbe la differenza!!
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Il corso di psicomotricita' lo sta gia' facendo,questo mese ho gia' speso 250 tra specialisti e psicologi e per fare un percorso con loro bisogna essere figli di Berlusconi! Quindi ora conto sul consultorio,ed intanto cerco uno specialista SPECIFICO in PROBLEMI DI ALIMENTAZIONE!Picci47 ha scritto:Miranda, scusami se te lo chiedo, ma avete provato a parlare con qualche specialista di questo rapporto conflittuale che tuo figlio ha col momento del mettersi a tavola per mangiare? Te lo dico perchè io ho altri problemi con le bimbe e sono stati molto utili i colloqui con un paio di neuropsichiatre infantili in particolare... nonchè un percorso di psicomotricità
le mestre mi avevano detto di aspettare,mio marito mi faceva pressione ed insisteva,abbiamo litigato un sacco di volte alla fine mi sono arresa a l'ho lasciato a pranzonicoleb5 ha scritto:Io non ho capito se lo hai lasciato a mangiare quando secondo le maestre era pronto o se hai deciso tu di lasciarlo a causa delle pressioni di tuo marito.

Oggi a casa e' rimasto seduto a tavola (finalmente!!!)pero' ha pranzato solo con una mela!Il fatto di avergli tolto il latte a pranzo l'ha innervosito e ho notato dei cambiamenti:in ludoteca nell'ora di cucina,mentre tutti i bimbi impastano i biscotti lui non si avvicina piu' come prima,sembra arrabbiato,si tuffa nel tavolo dove i bimbi hanno fatto le formine dei biscotti,prende la pasta da stendere e la lancia per terra e ci sale sopra,e ha picchiato pure un bambino.Putroppo io non c'ero perche' ero alla riunione dell'asilo,l'educatrice mi ha detto che ha fatto fatica a stargli dietro!!

Ora devo andare,appena riesco rispondo anche alle altre!!

- lalat
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
A me sembra che abbia fatto dei progressi. E vabbe ha mangiato una mela ed è stato seduto. Che si sia innervosito è normale perché hai fatto una cosa che a lui non va ... ma mica per questo lo devi accontentare. Il comportamento in ludeteca pure è normale per un bambino di 3 anni un po' vivace e un po' arrabbiato. Secondo me sei solo tu che non devi cedere, nemmeno se si stende per terra, nemmeno se tira in aria gli oggetti rabbioso ... ma credi che i nostri figli queste scene non le facciano?miranda72 ha scritto:Oggi a casa e' rimasto seduto a tavola (finalmente!!!)pero' ha pranzato solo con una mela!Il fatto di avergli tolto il latte a pranzo l'ha innervosito e ho notato dei cambiamenti:in ludoteca nell'ora di cucina,mentre tutti i bimbi impastano i biscotti lui non si avvicina piu' come prima,sembra arrabbiato,si tuffa nel tavolo dove i bimbi hanno fatto le formine dei biscotti,prende la pasta da stendere e la lancia per terra e ci sale sopra,e ha picchiato pure un bambino.Putroppo io non c'ero perche' ero alla riunione dell'asilo,l'educatrice mi ha detto che ha fatto fatica a stargli dietro!!
Ora devo andare,appena riesco rispondo anche alle altre!!
Dai su tranquillizzati che va tutto bene ... la raddrizzi la situazione.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: non vuole piu' andare all'asilo
Riprendo il mio intervento....
Purtroppo quando c'è un problema e questo si prolunga nel tempo, è impossibile per un genitore non caricarsi di ansia, per quanto sbagliatissimo questa cosa sia.... si entra in un circolo che ci manda letteralmente in tilt....quindi capisco cosa stia vivendo Miranda.
Fare finta di nulla a volte non porta risultati... anche a me è successo... anzi, il problema si cronicizza e più il bambino cresce, più il problema diventa anche un ostacolo per lui alla socializzazione, allo stare insieme con gli altri bimbi (vedi ora del pranzo che lo getta nel panico).
Un sostegno psicologico serve soprattutto a far trovare la serenità ai genitori (io mi sono sentita veramente SOLLEVATA da una responsabilità che sentivo interamente sulle mie spalle... anche se in teoria non dovrebbe essere cos'... ma a volte gli uomini, quando vedono i propri figli in difficoltà, perdono un pò il lume della ragione e tendono a scaricare tutto sulla mamma
), a indagare sulle possibili cause del problema e a intraprendere di conseguenza dei percorsi "terapici" , che però vanno sostenuti da tutta la famiglia.
Ci vuole un pò di tempo per trovare la chiave giusta, ma quando ci si riesce, il cambiamento nel bambino è molto rapido!
Purtroppo quando c'è un problema e questo si prolunga nel tempo, è impossibile per un genitore non caricarsi di ansia, per quanto sbagliatissimo questa cosa sia.... si entra in un circolo che ci manda letteralmente in tilt....quindi capisco cosa stia vivendo Miranda.
Fare finta di nulla a volte non porta risultati... anche a me è successo... anzi, il problema si cronicizza e più il bambino cresce, più il problema diventa anche un ostacolo per lui alla socializzazione, allo stare insieme con gli altri bimbi (vedi ora del pranzo che lo getta nel panico).
Un sostegno psicologico serve soprattutto a far trovare la serenità ai genitori (io mi sono sentita veramente SOLLEVATA da una responsabilità che sentivo interamente sulle mie spalle... anche se in teoria non dovrebbe essere cos'... ma a volte gli uomini, quando vedono i propri figli in difficoltà, perdono un pò il lume della ragione e tendono a scaricare tutto sulla mamma

Ci vuole un pò di tempo per trovare la chiave giusta, ma quando ci si riesce, il cambiamento nel bambino è molto rapido!
