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Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

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helzbeth
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da helzbeth » 29 feb 2012, 11:05

Se tu gli dici devi prepararti, ma se non ti prepari non andiamo al luna park, capirà che c'è una conseguenza, ma capirà anche che può scegliere se prepararsi o no.
ecco: a me questo non piace.

Primo perchè è messa sotto forma di ricatto, e la cosa non mi piace, ed anzi prima o dopo useranno il ricatto pure loro.
Secondo perchè la mattina NON PUO' scegliere se prepararsi o no, deve farlo perchè deve andare a scuola in orario ed io a lavorare.

La sua responsabilità sta nel vestirsi e presentarsi a scuola in orario, e qualora la maestra la rimproverasse sarebbe responsabilità sua (della bambina).... al che lei mi risponde "no, perchè tu sei la mamma e sei TU che ti devi occupare di me".
Bene: allora o ti sbrighi a fare le cose nel tempo disponibile oppure, se vuoi mantenere questa "velocità" di preparazione da domani dovrò svegliarti un'ora prima del solito.... e conseguentemente andare a dormire un'ora prima la sera....

sta di fatto che la mattina è sempre una guerra

Forse potrà sembrare futile la forma, per me invece è importantissima.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Tollina » 29 feb 2012, 11:16

Infatti. io ora lo sveglio mezz'ora prima, va a dormire prima. si lamenta e gli spiego che bisogna fare così per non far tardi. la cosa gli crea così tanta frustrazione che inventa ogni genere di capricci. ma non posso dirgli ti consiglio di sbrigarti, perché se no ti sgridano a scuola.
lui risponde che non gliene frega niente. anche s e non è vero.
un esempio lampante a me capita sempre: mio figlio detesta vestirsi pesante, starebbe a maniche corte sempre. io lo faccio vestire adeguato alla stagione ed è una lotta. a chi gli dice che si ammalerà lui dice Va bene, allora sono fatti miei. mi vesto così, poi se mi ammalo, fatti miei.
io gli rispondo che sono anche fatti miei finchè è piccolo perché sono sua madre e mi preoccupo ( e mid evo preoccupare) della sua salute.
lui dice che non vede l'ora di essere grande
alla fine le discussioni finiscono comunque con "perché sono tua madre" = perché te lo dico io...
ma come si fa? quando era piccolo anch'io tutta soddisfatta e orgogliosa vedevo come accettava dopo la spiegazione l a regola.
mio marito dice che sto lì a giustificare tutto quello che faccio.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Topillo » 29 feb 2012, 11:18

Tollina ha scritto:Topillo, ma se non va incontro a nulla crei tu una conseguenza? te lo chiedo perché io ritengo sbagliato dire se non afi così ti tolgo questo ecc
ma a volte se non fanno una cosa non succede nulla che interessi a loro.
non sempre le conseguenze hanno un'importanza comprensibile e immediata per il bambino.
no, io non faccio mai il ricatto... non dico: se non fai ti tolgo....
dico le cose come stanno. Tipo: se tiri in lunga la cena, non puoi vedere peppa pig (per dire) perchè quando avrai finito di mangiare, il cartone animato sarà finito.
Oppure: se tiri in lunga a prepararti in bagno, non ci sarà tempo per leggere la fiaba lunga che hai scelto.
E sono tutte cose vere.

Conseguenze che per lei non sono importanti, finora, non me ne vengono in mente.Aiutami, suggeriscimene una.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Tollina » 29 feb 2012, 11:20

io dico sempre a mio marito che per ottenere che ci ascoltino, bisogna essere fermi su alcune cose e comprensivi su tante cose.
la risposta che mi da è che mio figlio non ci ascolta e la figlia è sulla buona strada :risatina:
io invece credoo che i risultati non si vedano subito e non vorrei che un giorno mio figlio a desempio odi la scuola perchè io gli ho fatto una testa così sui compiti.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Topillo » 29 feb 2012, 11:22

Tollina ha scritto:Infatti. io ora lo sveglio mezz'ora prima, va a dormire prima. si lamenta e gli spiego che bisogna fare così per non far tardi. la cosa gli crea così tanta frustrazione che inventa ogni genere di capricci. ma non posso dirgli ti consiglio di sbrigarti, perché se no ti sgridano a scuola.
lui risponde che non gliene frega niente. anche s e non è vero.
un esempio lampante a me capita sempre: mio figlio detesta vestirsi pesante, starebbe a maniche corte sempre. io lo faccio vestire adeguato alla stagione ed è una lotta. a chi gli dice che si ammalerà lui dice Va bene, allora sono fatti miei. mi vesto così, poi se mi ammalo, fatti miei.
io gli rispondo che sono anche fatti miei finchè è piccolo perché sono sua madre e mi preoccupo ( e mid evo preoccupare) della sua salute.
lui dice che non vede l'ora di essere grande
alla fine le discussioni finiscono comunque con "perché sono tua madre" = perché te lo dico io...
ma come si fa? quando era piccolo anch'io tutta soddisfatta e orgogliosa vedevo come accettava dopo la spiegazione l a regola.
mio marito dice che sto lì a giustificare tutto quello che faccio.
Ma senti, un ausilio dai libri? Perchè io ne ho tanti che spiegano certe cose e, anche se mi rendo conto che forse adesso funzionano perchè è piccola, ma magari fra 3 anni non funzioneranno più, ricorro spesso a loro.
Per esempio... Roberta non ama farsi lavare i capelli, dice che è noioso. Io le dico che i capelli vanno lavati perchè se no puzzano, sporchi sono brutti a vedersi ecc ecc ecc. Ma ho anche un libretto, che a lei piace molto, e che si intitola BIMBI IN BUONA SALUTE (larus), in cui, tra le varie regoline di igiene, c'è anche quella di lavarsi i capelli.
E io a volte le dico: "Lo dice anche il libro che ti ha regalato la nonna, che è importante lavarsi i capelli, ti ricordi? Vuoi che lo rileggiamo così capiamo meglio il perchè?"
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Tollina » 29 feb 2012, 11:26

Topillo, ad esempio se deve mettere via i giocattoli. se deve prepararsi per uscire (ma non per fare una cosa che gli interessa).
ancora: se fa una cosa che per te è grave.
mio figlio ultimamente mi dice che sono stupida.
io lo sgrido arrabbiatissima
ragiono sul perchè fa così, se vuole più attenzione, perchè mi sfida ecc
me ne vado in un'altra stanza, ecc
ma lui lo fa lo stesso! la conseguenza reale è che la mamma è arrabbiata con te e dispiaciuta, che se tratti amle le persone rimarrai da solo ecc
a lui in quel momento non interessa. anzi che la mamma sia arrabbiata magari è quello che voleva.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da clizia » 29 feb 2012, 11:28

floddi ha scritto: Se si ha un bambino contestatore nato, non so finoa quanto sia d'aiuto lo spiegare sempre tutto.
A volte basta un bel NO senza tante motivazioni.
Ma certo! mica sono regole granitiche quelle della spiegazione, come al solito quando si discute sembra ci siano due fronti totalmente contrapposti invece poi di solito sono metodi che si intersecano. chi più chi meno, salvo casi dove davverosi discute un metodo particolarmente evidente. io come regola nostra tendo ala spiegazione, a non rifilare punizioni a destra e a manca, a fare pace prima che vada a dormire ecc. Poi certo che capita il NO deciso, ma prima di dirlo o dopo che l'ho detto mio figlio saprà il perchè e potrà spiegarmi cosa frullava in testa a lui.

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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Tollina » 29 feb 2012, 11:35

Topillo, leggiamo sempre, sia una storia la sera prima di dormire adesso libri da più grandini tipo Rodari, ogni tanto riguardiamo i libri di quando era più piccolo con la scusa della sorellina, e ne parliamo sempre.
alcuni certo aiutano a capire le regole,
ad esempio dato che lui ama il calcio abbiamo letto un libro su un gruppo di ragazzi calciatori, il messaggio era quanto è importante fare squadra, l'impegno, la fatica per raggiungere i risultati ecc
lui mi chiede com'è che facevano i calciatori e non andavano a scuola
io dico perchè l'hanno finita e quello è il loro lavoro
e hanno un...come lo chiami?
stipendio
imbronciato mi fa una polemica sul perchè lui a scuola non prende uno stipendio
ma alla fine s'è fatto una risata pure lui

comunque chiedo scusa perchè eri tu che chiedevi un consiglio e ho invaso il topic. volevo solo unire i miei dubbi a i tuoi!
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da clizia » 29 feb 2012, 11:38

helzbeth ha scritto:
significa che non siamo pari, significa che se io decido che deve prendere una medicina ,anche con mille spiegazioni lo deve fare
brava, vieni un pò a spiegarglielo vah
parlavo del capire che NON SIAMO PARI.

[/quote]
Non lo siamo perchè, nonstante a volte il suo punto di vista sia lineare, preciso e teoricamente giusto, lui no può prevedere tutto ciò che conseguirà dalle sue scelte. mamma ne sa di più e lo avverto che se non prende le medicine la malattia non scompare. E gli ricordo, se lui si fosse dimenticato, quando stette subito meglio giorni prima e blabla. Oppure se ha qualche difficoltà con gli amici sa che magari la stessa cosa è capitata a me o altri e col mio aiuto può scegliere qualche idea più efficace. Non siamo pari perchè io ho già vissuto prima di lui, mi sono già scontrata con emozioni che magari lo sconcertano per la prima volta. La fiducia si crea anche in positivo, mica solo quando c'è da stopparli per capricci. ci riflette su e mi dice:okei questo che dici mi piace, farò così.

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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da helzbeth » 29 feb 2012, 11:39

Tollina ha scritto:Infatti. io ora lo sveglio mezz'ora prima, va a dormire prima. si lamenta e gli spiego che bisogna fare così per non far tardi. la cosa gli crea così tanta frustrazione che inventa ogni genere di capricci. ma non posso dirgli ti consiglio di sbrigarti, perché se no ti sgridano a scuola.lui risponde che non gliene frega niente. anche s e non è vero.
un esempio lampante a me capita sempre: mio figlio detesta vestirsi pesante, starebbe a maniche corte sempre. io lo faccio vestire adeguato alla stagione ed è una lotta. a chi gli dice che si ammalerà lui dice Va bene, allora sono fatti miei. mi vesto così, poi se mi ammalo, fatti miei.
io gli rispondo che sono anche fatti miei finchè è piccolo perché sono sua madre e mi preoccupo ( e mid evo preoccupare) della sua salute.
lui dice che non vede l'ora di essere grande
alla fine le discussioni finiscono comunque con "perché sono tua madre" = perché te lo dico io...
ma come si fa? quando era piccolo anch'io tutta soddisfatta e orgogliosa vedevo come accettava dopo la spiegazione l a regola.
mio marito dice che sto lì a giustificare tutto quello che faccio.
non, non la metto in questi termini
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da helzbeth » 29 feb 2012, 11:40

clizia ha scritto:
helzbeth ha scritto:
significa che non siamo pari, significa che se io decido che deve prendere una medicina ,anche con mille spiegazioni lo deve fare
brava, vieni un pò a spiegarglielo vah
parlavo del capire che NON SIAMO PARI.
Non lo siamo perchè, nonstante a volte il suo punto di vista sia lineare, preciso e teoricamente giusto, lui no può prevedere tutto ciò che conseguirà dalle sue scelte. mamma ne sa di più e lo avverto che se non prende le medicine la malattia non scompare. E gli ricordo, se lui si fosse dimenticato, quando stette subito meglio giorni prima e blabla. Oppure se ha qualche difficoltà con gli amici sa che magari la stessa cosa è capitata a me o altri e col mio aiuto può scegliere qualche idea più efficace. Non siamo pari perchè io ho già vissuto prima di lui, mi sono già scontrata con emozioni che magari lo sconcertano per la prima volta. La fiducia si crea anche in positivo, mica solo quando c'è da stopparli per capricci. ci riflette su e mi dice:okei questo che dici mi piace, farò così.[/quote]


infatti è così.

Solo che lei mi ha già detto che quando avrà il moroso non mi dirà niente :buuu
perchè dice che "certe cose" ai genitori non si dicono
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da clizia » 29 feb 2012, 11:43

floddi ha scritto: stamattina gli ho detto che se non si vestiva in due minuti contati non avrebbe giocato la mezz'ora di xbox dopo cena, dopo un pò vado in camera e lo trovo tutto vestito ma copn gli occhi lucidi, allora gli chiedo cosa c'è e lui con la voce rotta mi dice: ho contato fino a due ma mi mancavano ancora le scarpe e il maglione! :risatina:
cucciolo1Sta storia dei minuti mi ricorda qualcuno.. :caduta_sedia:
Ohh ogni tanto mi capita di ricordargli che è un modo di dire perchè si ribella quando gli dico: tra 5 secondi dobbiamo uscireeeeeeeeeee. :fischia

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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Topillo » 29 feb 2012, 11:45

clizia ha scritto:
helzbeth ha scritto:
significa che non siamo pari, significa che se io decido che deve prendere una medicina ,anche con mille spiegazioni lo deve fare
brava, vieni un pò a spiegarglielo vah
parlavo del capire che NON SIAMO PARI.
Non lo siamo perchè, nonstante a volte il suo punto di vista sia lineare, preciso e teoricamente giusto, lui no può prevedere tutto ciò che conseguirà dalle sue scelte. mamma ne sa di più e lo avverto che se non prende le medicine la malattia non scompare. E gli ricordo, se lui si fosse dimenticato, quando stette subito meglio giorni prima e blabla. Oppure se ha qualche difficoltà con gli amici sa che magari la stessa cosa è capitata a me o altri e col mio aiuto può scegliere qualche idea più efficace. Non siamo pari perchè io ho già vissuto prima di lui, mi sono già scontrata con emozioni che magari lo sconcertano per la prima volta. La fiducia si crea anche in positivo, mica solo quando c'è da stopparli per capricci. ci riflette su e mi
dice:okei questo che dici mi piace, farò così.[/quote]

esatto. anche io faccio così. Quando la risposta al "perchè devo fare come mi dici tu" è che io sono la mamma e ne so di più, gliela metto così.
Le racconto episodi simili di quando ero piccola, cose che non sapevo e ora so. E le dico anche: è una cosa che fa parte del crescere. Tu per esempio adesso sai tante cose (tipo blablabla) che da piccola non sapevi, sei cresciuta e le hai imparate. La mamma è più grande, ne ha imparate di più e le imparerai anche tu, se te le lasci spiegare.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da clizia » 29 feb 2012, 11:46

Helz anch'io gli dico che non per forza deve raccontarmi tutto( non lo fa) e che ognuno di noi ha dei pensieri solo suoi, segreti . Ma che sono disposta ad ascoltarlo se vorrà e se è in difficoltà. speriamo bbene... :buuu

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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da helzbeth » 29 feb 2012, 11:48

stamattina mi contestava per l'ennesima volta il fatto che io la mattina mi trucco e lei non può farlo...

le ho detto che ogni cosa ha il suo tempo, neanch'io mi truccavo a 6 anni... come io ora devo andare a lavorare mentre lei no.... come lei ha tanto tempo per giocare ed io no....

sul fatto del lavoro le ho anche fatto pesare il fatto che lei ha la fortuna di andare a scuola e diversirsi e io no....
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da Topillo » 29 feb 2012, 11:49

Tollina ha scritto:Topillo, ad esempio se deve mettere via i giocattoli. se deve prepararsi per uscire (ma non per fare una cosa che gli interessa).
ancora: se fa una cosa che per te è grave.
mio figlio ultimamente mi dice che sono stupida.
io lo sgrido arrabbiatissima
ragiono sul perchè fa così, se vuole più attenzione, perchè mi sfida ecc
me ne vado in un'altra stanza, ecc
ma lui lo fa lo stesso! la conseguenza reale è che la mamma è arrabbiata con te e dispiaciuta, che se tratti amle le persone rimarrai da solo ecc
a lui in quel momento non interessa. anzi che la mamma sia arrabbiata magari è quello che voleva.
mettere via i giocattoli: come la mamma cura te, la tua pulizia, il tuo aspetto, si preoccupa che tu sia nutrita, lavata, pulita, vestita,ecc ecc ecc PERCHE' TI VUOLE BENE, se tu sei affezionata e ti importa dei tuoi giocattoli, allora li devi curare come faccio io. Se non lo vuoi fare, è perchè in fin dei conti non ti interessano tanto. E se non interessano a te, allora non ha senso tenerli, non credi? Ci sarà qualche bambino a cui interessano....

se deve prepararsi per uscire per una cosa mia: amore, lo sai che se non vieni con me io non so a chi lasciarti. Vuoi stare qui da sola??? Non posso proprio pensare di lasciare a casa da solo il mio tesoro, non vorrei mai che ti succedesse qualcosa e io non sono qui per aiutarti.

Se fa qualcosa che per me è grave: cerco di capire perchè l'ha fatta e le spiego perchè per me è grave.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da clizia » 29 feb 2012, 11:54

Topillo ha scritto:
Tollina ha scritto:Topillo, ma se non va incontro a nulla crei tu una conseguenza? te lo chiedo perché io ritengo sbagliato dire se non afi così ti tolgo questo ecc
ma a volte se non fanno una cosa non succede nulla che interessi a loro.
non sempre le conseguenze hanno un'importanza comprensibile e immediata per il bambino.
no, io non faccio mai il ricatto... non dico: se non fai ti tolgo....
dico le cose come stanno. Tipo: se tiri in lunga la cena, non puoi vedere peppa pig (per dire) perchè quando avrai finito di mangiare, il cartone animato sarà finito.
Oppure: se tiri in lunga a prepararti in bagno, non ci sarà tempo per leggere la fiaba lunga che hai scelto.
E sono tutte cose vere.

Conseguenze che per lei non sono importanti, finora, non me ne vengono in mente.Aiutami, suggeriscimene una.
Se non ci sono conseguenze e dovessi inventarmi una punizione totalmente avulsa evito di dirgliela però mica mollo facilmente ehh. Che ne so, se no vuole lavarsi i capelli mica posso dirgli " ti tolgo i giochi" perchè no ha senso per me, ma rompergli le scatole e spiegargli che puzzerà e si troverà in difficoltà quando qualcuno glielo farà notare e i capelli diventeranno brutti quello glielo dico. al massimo possiamo contrattare di lavarli alcune ore dopo. ( per dire,ma forse è capitato si che alcune volte abbiamo contrattato un pò su questo, c'è stato un periodo che non amava fare la doccia anche se non è mai arrivato a puzzare :ahah )

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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da mafalda2005 » 29 feb 2012, 14:17

Topillo ha scritto:
floddi ha scritto:
mafalda2005 ha scritto:Le ho appena detto, vieni a mangiare. Risposta: no io vado a dormire :buuu
Fine OT
e tu cosa dici?
perchè se Miki mi dicesse così io gli direi che deve venire a tavola entro 30 secondi altrimenti lo metto fuori in giardino con la Blackie (il gatto del vicino)
io dico: "va bene, buonanotte. Ma sono sicura che con il pancino vuoto non riuscirai a dormire... e io non mi alzo di notte a darti da mangiare. Se sei sicura di avere sonno, vai pure a letto. Se hai anche un dubbio piccolo piccolo che il pancino vuopto potrebbe disturbarti, forse ti conviene venire a mangiare almeno qualcosa".
Già fatto, ma non riesce a vedere il futuro così bene. Poi cosa fai la lasci piangere perchè ha fame? Non ci credo.
Comunque ripeto, io con il primo figlio non dovevo impormi più di tanto, Elisa è testarda e tenace (mica sempre, altrimenti sarei già uscita di testa).
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da mafalda2005 » 29 feb 2012, 14:18

floddi ha scritto:
mafalda2005 ha scritto:Le ho appena detto, vieni a mangiare. Risposta: no io vado a dormire :buuu
Fine OT
e tu cosa dici?
perchè se Miki mi dicesse così io gli direi che deve venire a tavola entro 30 secondi altrimenti lo metto fuori in giardino con la Blackie (il gatto del vicino)
Alla fine non si è impuntata. Altrimenti mi sarei impuntata io, ovviamente.
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?

Messaggio da mafalda2005 » 29 feb 2012, 14:19

floddi ha scritto:Topillo dici bene, dipende anche dall'età e dal carattere.
Se si ha un bambino contestatore nato, non so finoa quanto sia d'aiuto lo spiegare sempre tutto.
A volte basta un bel NO senza tante motivazioni.
Brava, mi hai tolto le parole di bocca. Magari però potrebbe essere un periodo (un po' lungo a dir la verità).
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