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Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
- clizia
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
No, il mio specie quando era un poco più piccolo non le voleva, sputandole pure. Hai presente un gatto? 

Streghettasaetta
- leda71
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
al mio più grande davo l'antibiotico di notte con la siringa e manco si svegliavaclizia ha scritto:No, il mio specie quando era un poco più piccolo non le voleva, sputandole pure. Hai presente un gatto?

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- mafalda2005
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Con la femminuccia mi mettevo a cavalcioni su di lei prona, tenendole bloccate le braccia con le mie gambe. Poi con la siringa, sparavo l'antibiotico (ma moooooolto lentamente perchè lei con la lingua lo ributtava fuori di lato). Tutto ciò, a volte, in due (io e mio marito a tenerla).leda71 ha scritto:al mio più grande davo l'antibiotico di notte con la siringa e manco si svegliavaclizia ha scritto:No, il mio specie quando era un poco più piccolo non le voleva, sputandole pure. Hai presente un gatto?
Il maschietto dopo che ha avuto un'infezione al pisellino molto dolorosa e, prendendo l'antibiotico, è passata, quando sta male lo prende senza grossi problemi. Toccatemi tutto, ma non quello

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la tartaruga lenta com'è afferra al volo la fortuna quando c'è. 2006 2008
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- leda71
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Mafalda...
io quindi sono più fortunata di quanto non pensassi


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- mafalda2005
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Le ho appena detto, vieni a mangiare. Risposta: no io vado a dormire
Fine OT

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- leda71
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
la mia ultimamente mi dice "no, io voglio colorare".... e così andiamo a tavola con matite ed albumetti... ma almeno così mangia qualcosa.... è in fase inappetente.mafalda2005 ha scritto:Le ho appena detto, vieni a mangiare. Risposta: no io vado a dormire![]()
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- clizia
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Ari è vero, hai tirato fuori un altro argomento di cui si è parlato più volte e so che ci trovavamo d'accordo. Io spesso ho cercato di non punire con scelte slegate dal tipo di marachella combinata. Piuttosto il negatovo della punizione era spiegargli le CONSEGUENZE della sua scelta. Ovviamente non gradite per lui. Se perdeva tempo a per non uscire pur volendo un gelato la conseguenza sarebbe stata quella di no poter uscire a comprare il gelato perchè io non avrei avuto IO più tempo per portarlo fuori. Tanto per dire.
Streghettasaetta
- mafalda2005
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Sono andata a recuperarla, era già nel lettoleda71 ha scritto:la mia ultimamente mi dice "no, io voglio colorare".... e così andiamo a tavola con matite ed albumetti... ma almeno così mangia qualcosa.... è in fase inappetente.mafalda2005 ha scritto:Le ho appena detto, vieni a mangiare. Risposta: no io vado a dormire![]()
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- leda71
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
fanstastica! ma magari aveva sonno, eh...
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- clizia
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Ogni tanto capita che saltino cena, poveri assonnati Se invece è poca voglia e farsi i cavoli suoi... al via con le discussioni varie. dicci chi vince



Streghettasaetta
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
io quando deve prendere medicine, le ricordo che a nessuno piace prenderle, ma bisogna, e le ricordo le volte che le ho prese io e lei mi ha visto.
Secondo me è molto positivo, per farle capire le cose, prendere me come esempio.
Cioè, non è un'ingiustizia o una prevaricazione nei suoi confronti darle una medicina, è una cosa necessaria che capita a tutti, mamma compresa.
Secondo me è molto positivo, per farle capire le cose, prendere me come esempio.
Cioè, non è un'ingiustizia o una prevaricazione nei suoi confronti darle una medicina, è una cosa necessaria che capita a tutti, mamma compresa.
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- mafalda2005
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- Iscritto il: 29 set 2005, 14:12
Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Considera che la mia vede anche l'esempio del fratello (che purtroppo di medicine ne ha prese davvero molte) e, per quanto si spieghi, non c'è (c'era, è da un po' che non ne prende) niente da fare. Ma la mia tesora è veramente tosta. Anche la maestra alla scuola materna è d'accordo e mi capisceTopillo ha scritto:io quando deve prendere medicine, le ricordo che a nessuno piace prenderle, ma bisogna, e le ricordo le volte che le ho prese io e lei mi ha visto.
Secondo me è molto positivo, per farle capire le cose, prendere me come esempio.
Cioè, non è un'ingiustizia o una prevaricazione nei suoi confronti darle una medicina, è una cosa necessaria che capita a tutti, mamma compresa.

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- mafalda2005
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
L'ho recuperata dal lettino. A onor del vero non si è impuntata per niente, si è mangiata un piatto di zucca (che fra l'altro non era proprio il massimo) e qualche mezza penna. Comunque era voglia di farsi i cavoli suoi, ora sta guardando i Bubble Guppies.clizia ha scritto:Ogni tanto capita che saltino cena, poveri assonnati Se invece è poca voglia e farsi i cavoli suoi... al via con le discussioni varie. dicci chi vince![]()
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- Topillo
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Quello, alla fine, è vero per tutti. Se c'è una cosa da fare, si fa. Se non sono riuscita a convincerla con le spiegazioni, però, DOPO che l'ha fatta lo stesso la lodo e le faccio notare le conseguenze positive dell'aver fatto una cosa che NON voleva fare.
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- mafalda2005
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Comunque mi ritrovo in ciò che ha scritto Ari. Anzi per certi versi ha espresso meglio ciò che intendevo dire ieri.
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- helzbeth
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:18
Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
no, parlavo del capire che NON SIAMO PARI.leda71 ha scritto:io ho i figli ipocondriaci e devo lottare per NON dare le medicinehelzbeth ha scritto:brava, vieni un pò a spiegarglielo vahsignifica che non siamo pari, significa che se io decido che deve prendere una medicina ,anche con mille spiegazioni lo deve fareperchè appena è ammalato 1 l'altro non sente ragioni e vuole anche lui la sua "dose".
Sull'argomento medici e medicine tutto ok, è sempre contenta di andare dal medico, o in ospedale, o dal dentista.... perchè SA che loro sono lì appositamente per curarci.
Anzi, a volte è lei che mi chiede di andare dal dottore perchè vuole che le dia la medicina per stare bene.
figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
-
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- Iscritto il: 14 lug 2011, 14:29
Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Intervengo perché mi interessa molto. Poi è l'argomento principale di discussione con mio marito.
è difficile decidere dove sta il confine tra essere comprensivi e permissivi.
almeno per me è così.
io sono della scuola di pensiero "devi farlo perché si deve fare, perché c'è un motivo ecc. NON perché te lo dico io e basta.
Il problema è che a volte mi sembra di dar l'idea che TUTTO è negoziabile. Cioè: troppe spiegazioni danno l'impressione che tu per seguire la regola devi prima esserne convinto. Ho paura insomma che così si dia l'impressione che si ha la facoltà di decidere quali regole seguire e quali no...e non è così.
Una cosa che credo di aver imparato è non dar nulla per scontato. NOn è che perché mio figlio obbedisce allora io seguo un buon metodo!
Mi spiego meglio: io vorrei far passare dei concetti che restino "suoi"che resistano anche nel momento in cui decide di sfidarmi o è indipendente da me.
per farlo mi sembra di dover dare il messaggio che le regole sono per lui/lei e che lui è al centro di tutto il discorso.
viceversa "si fa quello che dice la mamma" ridimensiona il tutto e il messaggio è: l'importante è l'autorità della mamma/papà.
esempio: mettiamo che mio figlio non voglia mettersi la maglietta che io ritengo adatta per...che so, andare ad una festa. Io gli permetto di sceglierla fra quelle che gli propongo, oppure sapendolo, si va insieme in negozio a scegliere i vestiti: il risultato è che gli vieto di mettere la tuta ma non mette la maglietta che è più adatta ma una un po' meno adatta.
per me così lui capisce che non c'è una lotta tra noi e lui a chi ha più potere ma che le regole hanno un significato ecc.
mio marito direbbe: ti metti questa perché noi abbiamo deciso che questa è adatta e puoi chiedere, ma se ti si dice di no, non devi insistere.
che ne pensate?
è difficile decidere dove sta il confine tra essere comprensivi e permissivi.
almeno per me è così.
io sono della scuola di pensiero "devi farlo perché si deve fare, perché c'è un motivo ecc. NON perché te lo dico io e basta.
Il problema è che a volte mi sembra di dar l'idea che TUTTO è negoziabile. Cioè: troppe spiegazioni danno l'impressione che tu per seguire la regola devi prima esserne convinto. Ho paura insomma che così si dia l'impressione che si ha la facoltà di decidere quali regole seguire e quali no...e non è così.
Una cosa che credo di aver imparato è non dar nulla per scontato. NOn è che perché mio figlio obbedisce allora io seguo un buon metodo!
Mi spiego meglio: io vorrei far passare dei concetti che restino "suoi"che resistano anche nel momento in cui decide di sfidarmi o è indipendente da me.
per farlo mi sembra di dover dare il messaggio che le regole sono per lui/lei e che lui è al centro di tutto il discorso.
viceversa "si fa quello che dice la mamma" ridimensiona il tutto e il messaggio è: l'importante è l'autorità della mamma/papà.
esempio: mettiamo che mio figlio non voglia mettersi la maglietta che io ritengo adatta per...che so, andare ad una festa. Io gli permetto di sceglierla fra quelle che gli propongo, oppure sapendolo, si va insieme in negozio a scegliere i vestiti: il risultato è che gli vieto di mettere la tuta ma non mette la maglietta che è più adatta ma una un po' meno adatta.
per me così lui capisce che non c'è una lotta tra noi e lui a chi ha più potere ma che le regole hanno un significato ecc.
mio marito direbbe: ti metti questa perché noi abbiamo deciso che questa è adatta e puoi chiedere, ma se ti si dice di no, non devi insistere.
che ne pensate?
Giorgia mamma di Claudio 03/01/2005,3080 ge Federica07/11/2009,3170 g
- Topillo
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
ecco, è lì il nocciolo. Secondo me non è vero che le regole sono per forza da seguire sempre.
Certo, se si tratta di sicurezza, allora non transigo, ma penso che siamo tutte d'accordo, però a me piacerebbe che lei, crescendo, sapesse che nessuna regola è infrangibile e che lei lo puà fare, a PATTO DI ASSUMERSENE LA RESPONSABILITA' E DI FRONTEGGIARE LE CONSEGUENZE.
Certo, se si tratta di sicurezza, allora non transigo, ma penso che siamo tutte d'accordo, però a me piacerebbe che lei, crescendo, sapesse che nessuna regola è infrangibile e che lei lo puà fare, a PATTO DI ASSUMERSENE LA RESPONSABILITA' E DI FRONTEGGIARE LE CONSEGUENZE.
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- helzbeth
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
Quoto tutta la prima parte, che mi sembra il fulcro della faccenda.
Poi ho sentito Tata Lucia che spiegava che ai bambini, nel momento in cui si dà una regola, o si dice di fare una cosa, non si deve stare a dare troppo spiegazioni, deve farlo perchè gliel'hai detto di fare (non "CHIESTO") altrimenti si incappa in questo circolo vizioso.
Solo che ho visto quella puntata quando ormai il danno era fatto
Poi ho sentito Tata Lucia che spiegava che ai bambini, nel momento in cui si dà una regola, o si dice di fare una cosa, non si deve stare a dare troppo spiegazioni, deve farlo perchè gliel'hai detto di fare (non "CHIESTO") altrimenti si incappa in questo circolo vizioso.
Solo che ho visto quella puntata quando ormai il danno era fatto

figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi
- floddi
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Re: Educazione: spirito critico o riconoscimento dell'autorità?
helzbeth ha scritto:però; Floddi, vedo che il tuo è già più grande della mia... quindi hai buone probabilità che sia di indole buona se non ti si è ancora rivoltato contro
:ahah
stamattina gli ho detto che se non si vestiva in due minuti contati non avrebbe giocato la mezz'ora di xbox dopo cena, dopo un pò vado in camera e lo trovo tutto vestito ma copn gli occhi lucidi, allora gli chiedo cosa c'è e lui con la voce rotta mi dice: ho contato fino a due ma mi mancavano ancora le scarpe e il maglione!

2005 in blu 2010 in rosa Esiliata!!*due anni di fantastico esilio* sorelle d'italia