come reagite alle sue parolacce

[eire77]

Oggi Massi per la prima volta ha detto Cul@ .....l'ha sentito da me .
Lì per lì guardava come reagivo e continuava a ripeterlo ....premetto che lui sta iniziando ora ad allargare il suo vocabolario ed è tutto un continuo di : ruspa, moto, casco, camion ecc.ecc. per cui alla terza o quarta volta di KIUL gli ho detto guarda Massi la BICIIII.....e allora lui felice ha iniziato biciii, cascooo, enteee ( incidente!), bibi....ecc

Ha funzionato così qs. volta. Cercando di spostare l'attenzione subito su altra cosa, ma dovesse ricapitare cercherei di valutare la situazione e se è in grado di comprendere gli direi che se dice quelle cose brutte sembra proprio un bambino cattivo e lui non è un bimbo cattivo.........non sono che all'inizio della scalata!

[tiziana72]

Io non dico parolacce, ma papà e fratello maggiore sì..per fortuna Federico non dice tante parole, è molto in ritardo sul parlare..per cui..ecco il positivo è che almeno non ripete parolacce..
A me darebbe molto ma molto fastidio, eppure so che , conoscendolo un po', se gli dicessi di smetterla lo farebbe ancor di piu'.. Ora come ora se voglio fargli smetter qlcosa di brutto (tipo lancio degli oggetti) devo ignorarlo..se dico "basta" lui lo fa ancora di piu'

[tiziana72]

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Poi una volta gli ho fatto il discorso letto in un libro scritto da una psicologa, cioè che le parolacce (solo quelle però) si dicono in bagno dove si fanno le cose sporche (vedi la cacca) oppure le può dire solo quando si trova in compagnia dei suoi amici coetanei, quando è con gli adulti no.
Non so se è stata fortuna o altro ma ripeto non le dice quasi mai, anzi ora fa la spia quando sente che le dicono gli altri.

mah..mi lascia molto perplessa il discorso di questa psicologa: primo non è che in bagno si fanno "cose brutte"..assolutamente, si fanno cose indispensabili, non mi pare giusto insegnare ad un bimbo che pipì e pupù siano brutte cose.. Le "cose brutte" infatti non è che si fanno di nascosto, in una certa stanza, non si fanno proprio..mentre invece pipì e pupù sono cose da farsi, assolutamente (certo non davanti agli altri magari..ma non brutte o sporche..fisiologiche, naturali)

[Kimik]

mah..mi lascia molto perplessa il discorso di questa psicologa: primo non è che in bagno si fanno "cose brutte"..assolutamente, si fanno cose indispensabili, non mi pare giusto insegnare ad un bimbo che pipì e pupù siano brutte cose.. Le "cose brutte" infatti non è che si fanno di nascosto, in una certa stanza, non si fanno proprio..mentre invece pipì e pupù sono cose da farsi, assolutamente (certo non davanti agli altri magari..ma non brutte o sporche..fisiologiche, naturali)

Capirai, se utilizzassi il concetto del bagno con Michele che è stitico mi creerei una valanga di problemi... ci ho messo quasi 2 anni per fargli fare pace con la sua cacca!!
Non sono d'accordo nemmeno nel relegare le parolacce al gruppo di amici. E' proprio lì invece che nasce il problema, Michele ha iniziato a scuola sentendo i più grandi e se gli concedessi quella come zona franca nel giro di una settimana avrebbe accumulato un bestiario grande come un vol della treccani.
Io non voglio che dica parolacce; mi accorgo se le dice per intercalare o per colpire la mia attenzione e reagisco in base a questo. Se lo fa a mio uso e consumo lo ignoro, ma se le usa nel parlare (e alcune capita spesso) non gliele faccio passare.
Diceva spesso str.......o; gli ho spiegato cosa significa ed in che modo stava offendendo rivolgendosi così a qualcuno. Non l'ha più detto. Purtroppo non posso spiegargli il significato letterale di tutte le parolacce.....

[VickyVal]

ciao ... mia figlia ha 2 anni e mezzo ... è sveglissima, parla benissimo daormai + di un anno .... dice bene ogni parola e fa discorsi sensati ... e sopratutto ripete bene le parolacce...

c'è stato un periodo dove diceva spesso ca**O xè purtroppo lo sente in giro, da noi a volte.... e la cosa buffa è che lo diceva nel contesto giusto dell'azione.. cioè se cadeva qlc lei diceva "oh ca**o"!

non lo dico x vantarmi sia chiaro.. ma x dire che capiscono benissimo il senso delle parole e le usano al momento giusto ... cmq io lasciavo fare, non l'ho mai sgridata xè credo che a sgridarla lo avrebbe fatto apposta... quindi sorvolavo ... non ridevo non mi arrabbiavo .. nulla... dicevo al max... "oh no caspita"! in modo tale che lei associasse il capista e non il ca**O --- e così è stato desso dice caspita e le parolacce non le ha + dette..