Coccole per i nostri cuccioli
Inviato: 11 nov 2007, 10:55
Immaginiamo per qualche istante di essere un piccolo feto.
Un bimbo prenatale che deve sperimentare ancora tantissimo per trovare i mezzi per comunicare e relazionare con il mondo, un cucciolo che ci prova da subito a farsi sentire.
Tocca i confini del suo mondo (le pareti dell’utero), porta il dito alla bocca per succhiarlo un po’. Accarezza il cordone ombelicale, lo afferra, lo tira; spinge puntando manine e piedini e si sposta.
Sente la voce della mamma e del babbo. Aspetta. Dorme. Sogna.
- Mammina sono qui, qui dentro di te? Mi senti?
Immaginiamo appunto di avere puntato un piedino contro la soffice parete interna del ventre della mamma e di spingere con tutte le nostre forze per vedere un po’ che accade… qualcosa respinge dolcemente il piedino e intanto una voce arriva da dentro e da fuori, una voce calda e suadente che pronuncia parole che non comprendo ma che so essere belle.
Ritraggo il piedino e penso. Poi riprovo, mi piace quella voce e anche quel contatto. E ancora accade che qualcuno mi tocca e il suono della voce torna a rassicurarmi.
Non è un caso. Posso riprovare. Qualcuno risponde. È la mamma.
La stessa voce che alla sera, quando sento che la posizione è cambiata (la mamma si corica) e sto più comodo, canta la ninna nanna, la mia ninna nanna.
Pian piano mi sento cullare da una mano calda che si appoggia sulla pancia; a volte le mani sono due, c’è anche quella di papà. La mamma la guida dolcemente in questo momento, porta papà dove sente il mio corpo e aspetta, con calma per capire se sto riposando, per non disturbarmi.
Immaginiamo di essere quel bimbo e ricevere ogni giorno queste coccole, queste risposte.
Dedicato a tutti i nostri cuccioli!!
Un bimbo prenatale che deve sperimentare ancora tantissimo per trovare i mezzi per comunicare e relazionare con il mondo, un cucciolo che ci prova da subito a farsi sentire.
Tocca i confini del suo mondo (le pareti dell’utero), porta il dito alla bocca per succhiarlo un po’. Accarezza il cordone ombelicale, lo afferra, lo tira; spinge puntando manine e piedini e si sposta.
Sente la voce della mamma e del babbo. Aspetta. Dorme. Sogna.
- Mammina sono qui, qui dentro di te? Mi senti?
Immaginiamo appunto di avere puntato un piedino contro la soffice parete interna del ventre della mamma e di spingere con tutte le nostre forze per vedere un po’ che accade… qualcosa respinge dolcemente il piedino e intanto una voce arriva da dentro e da fuori, una voce calda e suadente che pronuncia parole che non comprendo ma che so essere belle.
Ritraggo il piedino e penso. Poi riprovo, mi piace quella voce e anche quel contatto. E ancora accade che qualcuno mi tocca e il suono della voce torna a rassicurarmi.
Non è un caso. Posso riprovare. Qualcuno risponde. È la mamma.
La stessa voce che alla sera, quando sento che la posizione è cambiata (la mamma si corica) e sto più comodo, canta la ninna nanna, la mia ninna nanna.
Pian piano mi sento cullare da una mano calda che si appoggia sulla pancia; a volte le mani sono due, c’è anche quella di papà. La mamma la guida dolcemente in questo momento, porta papà dove sente il mio corpo e aspetta, con calma per capire se sto riposando, per non disturbarmi.
Immaginiamo di essere quel bimbo e ricevere ogni giorno queste coccole, queste risposte.

Dedicato a tutti i nostri cuccioli!!
