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Favole Tristi

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Corallina
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Favole Tristi

Messaggio da Corallina » 24 gen 2015, 9:59

Stavo pensando a quale senso possa avere il raccontare a dei bambini piccoli (3-6 anni o anche di più) favole tristissime ed angoscianti come Pollicino o la piccola fiammiferaia. Che senso ha raccontare ad un bimbo che dei genitori possono abbandonare un figlio o che una bimba può morire di stenti nell'indifferenza altrui? C'è tempo perchè i piccoli si accorgano delle cattiverie che esistono e nel frattempo maturano un giudizio ed una propria emotività.
La madre trasformerà con successo la fame in soddisfazione, il dolore in piacere, la solitudine in compagnia, la paura di morire in tranquillità
G. 2.5.2008 A. 26.2.2013

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primomaggio
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Re: Favole Tristi

Messaggio da primomaggio » 24 gen 2015, 10:53

Corallina, i nostri bambini sono dei privilegiati, sono favole inventate quando i bambini conoscevano morte, fame e stenti in tenerissima età. Proprio perché erano creature fragili, per i primi anni la possibilità che morissero era concreta e anche l'atteggiamento degli adulti verso di loro non era quello che abbiamo noi oggi, che li mettiamo al centro delle nostre esistenze. Comunque sono favole che hanno la funzione di esorcizzare certe cose, l'esistenza del male i bambini la percepiscono secondo me anche da piccoli, perché nessuno di noi è esente da pulsioni cattive, e un bambino che la percepisce dentro di sé potrebbe esserne molto spaventato... Di spiegazioni ce ne sono a bizzeffe e io onestamente trovo inutile dire che il lupo non è cattivo, e come gli insegno, io, a riconoscere il lupo e saperne diffidare?

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Dionaea
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Re: R: Favole Tristi

Messaggio da Dionaea » 24 gen 2015, 14:05

Il discorso è tanto ampio e le interpretazioni così varie....

Aggiungo che inoltre le fiabe sono lo specchio della società in cui sono nate e contengono riferimenti a dati sociografici del tempo. I Bambini orfani nelle fiabe sono tanti, così come all'epoca erano effettivamente tante le donne che morivano di parto.
Poi su questo punto c'è anche l'interpretazione psicanalitica che vede scindere, nelle fiabe, la parte buona e la parte cattiva della mamma (la mamma morta è sempre buona, la matrigna cattiva), così che il bambino possa rivolgere alla matrigna le sue pulsioni negative senza andare a "intaccare" l'integrità della figura materna.

Inoltre da alcuni studi fatti (anche in italia, uno famoso è stato condotto nelle Langhe Piemontesi) pare che le fiabe non siano nate per un pubblico infantile ma per essere raccontate fra adulti.
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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