primomaggio ha scritto:Grazie olfersia, per aver riportato l’articolo.
A me spiace che non riesco a ritrovare on-line quello che avevo letto io - per pura coincidenza - un paio di mesi fa, parlava proprio di casi come questi, riportando anche le percentuali che si verificano qui in Italia. Erano raccontate diverse storie, quel che traspariva bene è che i genitori erano stati indotti (del tutto in buona fede, tra l’altro, sulla base di considerazioni mediche) a compiere una scelta verso uno dei due sessi, ma poi durante la crescita, il bambino si era decisamente rivelato di orientamento opposto, sia per la percezione di sé, che per maturazione dei caratteri sessuali in adolescenza…
Nell’articolo riportato è scritto molto bene, le formalità burocratiche impongono una scelta in fretta e invece in questi casi è giusto non scegliere al posto dell'individuo.
