Lui si dice convinto che non sia successo niente, 1 - perché effettivamente è un bambino che di solito sputa tutto quello che non gli piace, e poi la pastiglia secondo lui avrebbe lasciato delle tracce bianche sulle labbra. 2 - perché riteneva che non fosse in grado di scartarla. Io comunque ero terrorizzata. Chiamiamo il pediatra il quale mi mette ancora più ansia addosso: mi dice di telefonare al centro antiveleni, o meglio ancora di portarlo al pronto soccorso, perché potrebbe essere necessaria una lavanda gastrica, essendo quel dosaggio più del doppio del solito per lui (250 mg), e che a quei livelli il paracetamolo potrebbe causare tossicità e danni al fegato. Vi lascio immaginare, sono sbiancata.. faccio telefonare a lui al centro antiveleno e gli dicono pressapoco la stessa cosa, ma che, in alternativa alla invasiva lavanda gastrica, potrebbero decidere per un antidoto. Decidiamo di portarlo all'ospedale, è venuto anche mio suocero. Al PS registrano i fatti da noi riportati, ci fanno entrare, e lì per lì sostengono che secondo loro molto difficilmente l'abbia ingoiata. Poi lo visita il pediatra a occhi, pancia e schiena e ci mandano a casa..
sono perplessa, anche perché, secondo il medico, anche se l'avesse ingerita davvero, secondo lui non sarebbe successo niente lo stesso

Io non sono tranquilla, ma vi sembra normale? Non sarà superficialità da parte degli ospedalieri????? Cazz si tratta di un bambino di 2 anni!! Con quel dosaggio????

Datemi qualche consiglio.. sono ancora molto preoccupata, infatti stanotte non ho dormito per niente.