mi scuso se, come credo, il problema e' gia' stato affrontato ripetutamente... ho cercato nelle ultime 2 pagg di post ma non ho trovato qualcosa che descrivesse dettagliatamente il mio problema, su cui chiedo un confronto con altre mamme.
Mio figlio va alla scuola materna comunale, secondo anno: tranne un'eccezione (vedi sotto), una classe di 23 bambini molto affiatata, composta da maschietti e femminucce che si piacciono molto, con le famiglie c'e' un bel rapporto.
Sono la rappresentante di classe e quindi faccio anche da "collettore" di sfoghi e pensieri individuali... e per mia natura, ricordo bene nomi, rapporti e situazioni, che in una scuoletta di quartiere come la nostra sono essenziali, e quindi riesco a gestire bene la classe.
Il problema: uno dei compagnetti e' davvero aggressivo e violento, un piccolo bulletto che dispensa pugni a tutti (anche agli adutli o ai bambini piu' grandi), e io non so come interfacciarmi con la madre.
Dal punto di vista personale, questo bambino era il miglior amico di mio figlio, ma questo non gli impediva di fargli dispetti e cattiverie che hanno allontanato mio figlio, che ha cercato naturalmente altrove dove rivolgere la sua amicizia piu' cara: ne ho gia' parlato in un altro post, dove ho condiviso la mia decisione di agevolare questa sua tendenza e di tagliare i contatti con la sua famiglia per evitare qualsiasi frequentazione al di fuori della scuola, ma senza esplicitare le ragioni, per imbarazzo o chissa' che.
Ma adesso la situazione sta diventando insostenibile: ieri sera c'e' stata la festa di compleanno di mio figlio, e abbiamo (su sua richiesta) invitato tutta la classe dei suoi amichetti, incluso quindi il "pugile". Beh, ci sono stati 3 episodi in 3 ore: a una bambina, amichetta di E. ma non compagna di classe, sapete di quelle magrine e timide, ha tirato 2 pugni forti sulla testa, facendola piangere. Il padre, mio carissimo amico, mi ha poi confessato che si e' trattenuto, e che se ci fosse stato un solo altro episodio non avrebbe esitato a strattonare il bambino e a litigare con i genitori pur non conoscendoli... durante la canzoncina degli auguri, con tutti i bambini intorno a mio figlio per la torta, ha infilato il pugno in bocca ad un'altra bambina e spingeva, spingeva, tanto che questa bambina era tutta rossa in faccia e sembrava soffocare, cercava di spingere via la sua mano e non ci riusciva, allora io sono intervenuta forse esagerando, ma gli ho urlato in faccia di smetterla, abbassandomi alla sua altezza. Non l'ho sfiorato ovviamente, ma devo avergli urlato davvero forte e immediatamente ha mollato la presa ed e' scappato. Infine, durante l'apertura dei regali, voleva a tutti i costi sedersi accanto a E. al centro del cerchio degli amici, io gli ho detto piuttosto bruscamente di allontanarsi (mi giravano non sapete quanto) e lui mi ha tirato un pugno sulla mano e poi' e' scappato.
Io ho deciso di parlare con sua madre di tutto questo: credo che questo bambino vada aiutato, secondo me ha dei problemi seri che devono essere affrontati. Ma davvero non so come affrontare l'argomento, immagino sia dura per un genitore sentirsi dire che il proprio figlio e' sulla strada per diventare un bullo, ma se il problema non si affronta da subito, poi non e' peggio?
Lei e' consapevole del problema, anche se non della sua gravita' secondo me. Qualche giorno fa c'era stato un altro episodio a cui ero presente, il "pugile" ha dato un pugno ad un'altra bambina, e lei prima di tutto l'ha punito (dandogli uno schiaffo sulla mano


Io so solo che se fosse mio figlio ad essere cosi' aggressivo, gli starei sempre vicino durante le situazioni di comunita' (tipo le feste), in modo da poter almeno intervenire se rischia di fare male a qualcuno. E invece loro ieri sera chi li ha visti? Sempre nell'altra stanza, a chiacchierare con altri genitori o a cullare il secondogenito.
Ma non so, forse sono tutti bravi a parlare dall'esterno.
Quello che mi fa rabbia e' che mi rendo perfettamente conto che il problema non e' solo il bambino, che ha chiaramente problemi che vanno affrontati, ma l'insieme delle relazioni familiari e io posso andare da loro a "ficcare il naso" in affari come questi?
Ma se al posto di una di quelle bambine picchiate ci fosse stato mio figlio, ieri sera, come avrei reagito? Sarei in grado di fare tutti questi ragionamenti, o non avrei piuttosto affrontato la questione con lo spirito del "me ne sbatte assai del perche', o tuo figlio tiene le mani a posto o io spacco tutto


