io di solito lo lascio reagire da sé, voglio che impari 1) a difendersi 2) a fregarsene. xò in un paio di occasioni si è passato davvero il segno (tipo uno che gli ha distrutto il suo gioco preferito di proposito...) e la mia reazione è stata semplice: un sereno addio a bimbo e genitori, rapporto ridimensionato a un semplice ciao se e quando ci si incontra...

ma una volta m'è capitato anche di intervenire in maniera piuttosto energica: eravamo a casa di amici, era nato da poco il loro secondo figlio e lei stava allattando, mentre io giocavo fuori con giulio e l'amichetto.
ad un certo punto il bimbo rientra in casa, chiede qualcosa alla mamma, lei gli dice un po' stizzita di non disturbarla xché stava dando il latte alla sorellina. lui allora prende un bastone di legno (dello spessore di un manico di scopa, ma lungo una 20ina di cm, che fungeva da altalena per una scimmietta di peluche) e fa per colpire in testa giulio che era seduto di spalle e non si era accorto di nulla.
io non è che mi sono fermata troppo a riflettere! gli ho bloccato il braccio e gli ho detto a voce alta e ferma:"m. non ci provare! queste cose non si fanno neanche per gioco!".
lui è rimasto un attimo

ora... quali sono secondo voi i limiti? io credo che quando c'è pericolo per i propri figli (o anche per gli altri...) sia giusto intervenire subito, ma che in qualunque altro caso sia meglio parlare con i genitori o con tate/maestre, prima che coi bambini. voi che ne pensate?