Scuola privata o pubblica: epserienze, pareri

[Iswara]

Ciao Ragazze, volevo confrontarmi con voi sulla questione scuola: i miei bimbi frequentano un asilo privato di preti (insenganti laiche ) e mi sono trovata molto bene. L'anno prossimo il grande einizierà la 1° elementare e per lui dopo aver valutato i diversi aspetti ho scelto una scuola sempre privata di suore, ad insegnare sono le suore stesse,(una per ogni classe). Infatti a noi mamme non ha convinto per nulla l'insegnate che ci sarebbe capitata in prima nella scuola attuale.
Ora volevo chiedervi secondo le vostra epserienza nella scuola privata quali sono vantaggi e svantaggi ( certo dipende d qsucola a scuola) vi vico intanto le mmie ragioni
1) la scuola statale della mia zona ha una buona fama solo per alcune sezioni ( e da quello che ho capito biosnga farsi "raccomandare" per entrarvi
2) è una scuola molto grande e "caotica"
3) Molto laica, in alcune sezioni non si festeggia nemmeno il natale ( non entro enl merito della necessità che la scuola pubblica sia laica, ma io preferisco una scuola religiosa)
4) Le maestre sono in agitazione per via dell maestro unico e l'atmosfera ora come ora non è delle più "accolgienti"

di contro la scuola di suore a cui vorrei iscirverlo
1) ha un ottima fama
2) una mia conoscente che insegna alle medie mi ha detto che i bimbi che escono da lì sono più preparati rispetto alla statale
3) tutto sommato ( mio parere personale ) io comunque preferisco l'insengate unico o prevalente come vige in quasi tutte le private
4) il costo non mi sembra troppo alto ( 130 euro al mese modulo, 150 euro tempo pieno facendo il pomeriggio i compiti e non lezione )

che ne pensate non vorrei però che la priovat li "isolasse" troppo dalla realtà sociale o che gli standard richeisti come obiettivi formativi siano inferiori alla statale ( comunque chi c''è stato mi ha detto che qui non è così e i bambini sono ben preparati)

atendo le vostre risposte

[Iswara]

ah un acosa dimenticavo alla privata c'è un metodo di insegnemento ( per lomeno della lettura e scrittura) "tadizionale" nella mia scuola statale di quartiere privilegiano il "metodo globale" e molte mamme si lamentano..dicendo che i figli non hanno buone basi di grammatica con il globale...

[PITA]

Provengo dalle private e , nella mia esperienza, si vive al di fuori del mondo, SPECIE se l'istituto è religioso.
Il livello di preparazione non varia da privato a pubblico , ma da scuola a scuola che sia essa pubblica o privata.
La preparazione di una scuola privata manca però sempre del contatto con la realtà , quindi è una marcia in meno, non c'è alcun confronto ma fruizione passiva.

Secondo me, i punti 3 e 4 della pubblica sono pregi, mentre il punto 3 delle private è un difetto.

[Iswara]

io sono stata lale elemntari private dalel suore e ho avuto un epserienza eccezionale (ora quella scuola ha chiuso )..ma capisco che non smebpre è così la suora che ebbi come insegnante era irripetibile ne avranno buttato lo stampo...purtroppo
io credo Pita che comunqeu si possa socializzare bene anche nella privata per noi fu così,,

Pita ma tu trovi che sia stato giusto manifestare una legittima, seppur non da tutti condivisa, protesta appendendo un drappo nero a scuola da noi è successo..il primo giorno dis cuola eora è un continuo di lezioni sospese per riunioni/dibattiti/ sindaclai conferenze e cc...credo sia stato inopportuno e sbagliato rovinare ai bambini il primo giorno di scuola con espressioni di protesta di quel tipo. si potevano scelgire altre modalità
Poi certo Pita ognuno fa le proprie considerazioni, io ritengo ched l'educazione religiosa ( certo saputa fare da persone sincere) sia un vlaore aggiunto nella scuola.

Capisco la encessità della laicità nel pubblico..ma credo sia un errore privare i bamibni per tanti anni di un educazione alla spiritualità ( oltre l'ora di religione cattolica facoltativa, per essnpio sarebbe formativo secondo me introdurre un ora che di "storia delle religioni" o "teologia" che possa essere seguita da tutti al dià del proprio credo.

[Iswara]

Cosa intendi Pita esattamente quando dici " si vive fuori dal mondo"?

[lalat]

Io ho frequentato da bambina una scuola statale che allora era appena costruita, molto bella. Facevo il tempo pieno ed era sperimentale 8,30-16,30. Facevo Inglese dalla prima elementare. Facevamo lezione sia mattina che al pomeriggio quindi avevamo 2 maestre (come la scuola materna) e al sabato non c'era scuola. Non esistevano compiti, facevamo attività di interclasse svolgendo argomenti tematici, facevamo molte attività rilassanti tipo modellazione das, carta pesta, ... facevamo il giornalino di classe. Ho avuto una preparazione ottima senza fare un briciolo di fatica, ... non è solo la mia esperienza personale comunque quasi tutti i miei compagni delle elementari si sono poi anche laureati ... quindi il bilancio è positivo. Siccome questa scuola esiste sempre, se dovessi essere ancora qui tra 2 anni, manderò lì anche i miei figli a fare il tempo pieno.

[PITA]

Alle elementari ho avuto una mestra suora, alle medie professori laici eda nche un prete.
Il livello di preparazione del corpo docente era eccelso e la mia esperienza alle private è stata più che positiva MA l'aria che si respira nelle private non è l'aria che si respira nella società. Quando si lasciano le private per le pubbliche , nel mio caso per andare al liceo, è un passaggio non indolore. In classe non ci sono solo i figli di, ci sono i figli di tutti, e questo significa che alle pubbliche hai uno spaccato autentico della società mentre alle private c'è solo una fetta, la tua, che è e resta l'unica area in cui socializzi, quindi, a livello formativo della persona, la privata dà di meno, molto, molto meno.

Quanto, invece, alle manifestazioni di protesta, basta spiegare ai bambini cosa sta succedendo. Le proteste sono parte della vita reale, ad esempio

[Giuliale]

A parte che la penso esattamente come Pita, io l'unica cosa che mi ha fatto sempre specie è la fuga di "cervelli" dal mio liceo scientifico statale a quelli privati.... mi è sempre rimasta sta cosa che chi non ce la fa nella pubblica, va nella privata...

[lalat]

A parte che la penso esattamente come Pita, io l'unica cosa che mi ha fatto sempre specie è la fuga di "cervelli" dal mio liceo scientifico statale a quelli privati.... mi è sempre rimasta sta cosa che chi non ce la fa nella pubblica, va nella privata...

Si è vero anche qui a Genova va di moda fare così: se sei figlio di papà e ti bocciano alla scuola pubblica, vai alla privata ed esci con 60 Non so magari in altre città è diverso ma anche alle elementari le mie cugine sono andate dalle Immacolatine ed erano considerate le migliori della classe ... poi quando sono passate alle superiori sono venute fuori tutte le lacune che avevano ... insomma hanno cambiato diverse scuole superiori finché non sono riuscite a stento a finire 3 anni di superiori tra una bocciatura e l'altra. Insomma se sei un asino, ma paghi la retta e tuo papà fa anche qualche offerta all'istituto ... difficilmente ti bocciano

[clizia]

ah un acosa dimenticavo alla privata c'è un metodo di insegnemento ( per lomeno della lettura e scrittura) "tadizionale" nella mia scuola statale di quartiere privilegiano il "metodo globale" e molte mamme si lamentano..dicendo che i figli non hanno buone basi di grammatica con il globale...

quale sarebbe il metodo globale?
per il resto no ti posso aiutare, non ho esperienza di figlio alle elementari. ti posso solo dire che ho fatto due anni di scuole elementari dalle suore e mi sono trovata peggio rispetto alal statale, ma nno è che ti possa essere d'aiuto come informazione... Per il momento ho scelto una materna statale e penso sceglierò una statale anche per il ciclo successivo.

[clizia]

Capisco la encessità della laicità nel pubblico..ma credo sia un errore privare i bamibni per tanti anni di un educazione alla spiritualità ( oltre l'ora di religione cattolica facoltativa, per essnpio sarebbe formativo secondo me introdurre un ora che di "storia delle religioni" o "teologia" che possa essere seguita da tutti al dià del proprio credo.

Ma la spiritualità e il saper coltivare emozioni o grandi aspirazioni o latro no è prerogativa ddelel scuole religiose. gli ideali, seppur diversi, li hanno anche i laici...

[zuppa]

Io credo, per l'elenco di pregi e difetti che hai fatto x entrambe le tipologie, che tu abbia già scelto .
E' molto importante che TU sia convinta della scelta che fai.
Personalmente, ho sempre frequentato scuole pubbliche, e mi sono trovata benissimo (diplomata e laureata con il massimo dei voti, ho visto compagni di studi provenienti da scuole ultrachic che arrancavano ) ma, come ha già detto qualcuna, per quanto riguarda la preparazione scolastica, le variabili sono tante: il metodo, e quindi il risultato, variano da scuola a scuola, da insegnante a insegnante etc...
Valeria ha frequentato un nido comunale e ora va alla materna statale, e siamo molto contenti. Devo dire che, in generale, qui da noi le scuole pubbliche vantano un alto livello (per lo meno questo è quello che si dice e si legge... ad es. quando Valeria frequentava il nido ricevettero una visita "a sorpresa" -infatti i bimbi dormivano!-dell'allora ministro Rosy Bindi, che decantò l'organizzazione e la qualità dei nidi comunali della ns città )
Per quanto riguarda l'aspetto "sociale", credo che le scuole private diano una visione un po' parziale della società, e non garantiscano quella pluralità che personalmente ritengo positiva... a me è servito molto (nella vita) essere stata abituata ad avere a che fare con persone di tutti i tipi, diversi tra loro per estrazione sociale ed educazione (ovviamente la fortuna è stata anche avere insegnanti in gamba che hanno saputo gestire la situazione e farla vivere a tutti positivamente), ho imparato a misurarmi con la diversità, anche a difendermi se era necessario, cosa che, in un ambiente protetto e selezionato, avviene per forza di cose più tardi, alle superiori o all'Università.

[zuppa]

Sono un po' prolissa, ma vorrei aggiungere che alla materna statale di Valeria (dove ci sono bimbi di diversa provenienza, pakistana, marocchina, albanese, quest'anno perfino un cinesino che stamattina era in braccio alla maestra disperato x la mancanza della mamma ) si sceglie all'inizio dell'anno l'opzione per l'insegnamento della religione.
L'anno scorso hanno fatto un po' di disegni su Gesù, visto qualche filmato, letto qualche storia... a Valeria è piaciuto.
Chi non sceglie quest'opzione credo possa fare altre attività.

[Iswara]

Ragazze, grazie a tutte, per le vostre testimoniaze..come ha detto qualcuna di voi..in effetti io ho già scelto..l'unico mio dubbio è che non vorrei che il privato..fosse più "facile" del pubblico..ma almeno qui da noi sembra proprio il contrario... ( e anche la mia personale esperienza dalle suore dice il contratio perchè vermante ci facevano studiare in modo molto rigoroso) chi proviene dalle due scuole private di zona sembra trovarsi melgio e "avanti" rispetto agli alunni della statale...così almeno mi dicono. Poi qui alla statel sembra pure difficle riuscire a prlare con le maeste..cìè un certa separazione tra scuola e familgia che non mi ispira fiducia...
Cos'è il medtodo glibale ma da quello che ricordo e che mi hanno spiegato è un metodo in cui si deduce la regola /( grammaticale e/op sintattica) dalla frase già costruita e non si parte dunque dalla teoria e dalla regola...la frase si affronta nel complesso, globalmente e non si scompne con il metodo suillabico o con analisi logica e grammaticale la frase e la parola...insomma le mamme se ne lamentano non poco perchè dicono che tra i testi di studio non c'è un grammatica di rifrimento..e insomma lal fine si trovano in grosse difficoltà alle medie
una mia amica ha i filgi in un altra scuola in due sezioni in una usano il metodo tradizionale, in una alra quello globale e dice che cìè un abisso tra i due metodi favore del tradizionale e che con qust'ultimo i bambini sono molto più preparati..una mia conoscente che è direttrice didattica ha definito il globle " una boiata.." ..insomma cpite perchè ragazze mi sono preoccupata...

Scusate ma non si può negare che las cuola publica in alcuni casi sia molto laica..poi è ovvio che lgi atei possono essere le pesone milgiir del mondo..ma se un alunno non frequnta l'ora di religione cattolica non ha più la possiiblità di avviicnrsi all religiojella piritualità non c'è un alternativa .. e personalmente ritengo che questa non sia una buona soluzione per il percorso formativo degli alunni..ma che li privi di questa diemnsione appunto spirituale ( non parlo appunto di una catechesi ma di un insegnamento che poi ognuno valuterà con la popria coscienza)

[Vanessa70]

Scusate ma non si può negare che las cuola publica in alcuni casi sia molto laica..poi è ovvio che lgi atei possono essere le pesone milgiir del mondo..ma se un alunno non frequnta l'ora di religione cattolica non ha più la possiiblità di avviicnrsi all religiojella piritualità non c'è un alternativa .. e personalmente ritengo che questa non sia una buona soluzione per il percorso formativo degli alunni..ma che li privi di questa diemnsione appunto spirituale ( non parlo appunto di una catechesi ma di un insegnamento che poi ognuno valuterà con la popria coscienza)

Ma laico non vuol dire ateo! Non ho letto tutto quello che hai scritto, ma nelle scuole pubbliche c'è comunque l'ora di religione no? E comunque l'alternativa c'è: la famiglia. Cioè, se non si fa religione a scuola e la famiglia è credente allora sarà compito della famiglia stessa educare il bambino alla spiritualità. Io personlamente sono andata dalle suore alle elementari e poi al liceo (era l'unico liceo linguistico della zona, non ho avuto scelta!) e mi sono trovata male, le suore non mi piacciono, è vero che l'ambiente in cui si vive è un po' fuori dal mondo. Gli insegnanti non erano dei migliori e guardacaso i peggiori insegnanti erano proprio le suore (nello specifico: al liceo avevo una che insegnava francese e una latino). Poi le suore da cui andavo io non erano proprio anime pie, alzavano le mani sui bambini, non su di me perché avevano paura di mio padre (portava una divisa, capite...). Cmq, gli istituti gestiti dai religiosi non sono tutti uguali, secondo me Iswara devi essere brava tu a vedere come si trova il bambino e poi valutare di volta in volta tutte le situazioni che hai elencato, a prescindere dall'educazione spirituale.

[lalat]

Scusate ma non si può negare che las cuola publica in alcuni casi sia molto laica..poi è ovvio che lgi atei possono essere le pesone milgiir del mondo..ma se un alunno non frequnta l'ora di religione cattolica non ha più la possiiblità di avviicnrsi all religiojella piritualità non c'è un alternativa .. e personalmente ritengo che questa non sia una buona soluzione per il percorso formativo degli alunni..ma che li privi di questa diemnsione appunto spirituale ( non parlo appunto di una catechesi ma di un insegnamento che poi ognuno valuterà con la popria coscienza)

Io sono sempre stata esonerata dalla religione alle superiori tranne un anno perché non c'era un corso alternativo (gli altri anni avevo fatto fotografia e incisione) e per starmene in giro per l'atrio ho preferito rimanere in classe. Allora il professore di religione era un prete anche piuttosto intelligente visto che era stato docente di storia medioevale all'università ... ebbene entrava in classe declamando "niente prima, niente fuori e niente contro il matrimonio" dopo di che passava a raccomandare alle ragazze di non avere altre ambizioni al di fuori di quella dell'essere moglie e madre, a dire che baciarsi sulla bocca era peccato mortale, ... la dimensione spirituale forse non l'ho percepita

[zuppa]

Lalat, è sicuramente un caso sfortunato.. DRAMMATICO

[PITA]

Ismara, vorrei rassicuranti, essere laici o ADDIRITTURA ATEI non implica essere cattive persone, come, d'altra parte, dichiararsi religiosi non significa necessariamente essere brave persone.
Aggiungo un altro elemento che io ritendo basilare.
Le private peccano nell'insegnamento del senso civico, focalizzano l'insegnamento sulla dimensione religiosa letteralmente ignorando la componente sociale, tendono a " nascondere " l'altra parte del mondo ,con la gravissima conseguenza di considerare i non-credenti come inferiori.

[lalat]

Lalat, è sicuramente un caso sfortunato.. DRAMMATICO

Sicuramente è stata un'ora divertente ... a quell'età si sa basta poco per scatenare la fantasia degli adolescenti e prendere in giro i prof ... ma SICURAMENTE è stata una perdita di tempo.
Per ora Davide è esonerato dalla religione, visto che a 32 mesi ha iniziato l'asilo era già tanto se sapeva parlare.

[STEFI@VALERIO]

Ciao Iswara,

benché Valerio abbia solo tre anni, ho già avuto modo di riflettere sull’argomento che mi sta particolarmente a cuore.

Premetto che per me (so di essere forse troppo pragmatica) il dato fondamentale con cui valuto una scuola è quello della preparazione, tutto il resto (ambiente, impostazione religiosa etc..) ai miei occhi è decisamente secondario.

Da questo punto di vista, per la mia esperienza, non posso fare alcuna distinzione “a priori” tra pubblico e privato, ma solo tra scuola che funziona e scuola che no.

Ho seguito le elementari in una piccola scuola pubblica fuori Milano e mi sono trovata benissimo. Niente girandola di insegnanti, sempre la stessa maestra (sono una vecchietta: ai miei tempi c’era il maestro unico), nessuno sciopero.
Dopo quattro anni, nella stessa scuola è andato mio fratello ed era tutto cambiato. Non mi perdo in dettagli, ma quando mia mamma, a metà dell’anno scolastico, per scioperi continui e mille altri motivi ha verificato che le lacune di mio fratello erano veramente troppe, è stata costretta ad iscriverlo ad una scuola privata.

Alcune delle cose che descrivi nel tuo post (in particolare il punto 1) allarmano e non depongono a favore della scuola pubblica della Tua zona.

La scuola elementare è fondamentale nella preparazione di un bambino: non so, quindi, se al tuo posto me la sentirei di rischiare.

Stefania