MaMMaSiLVia ha scritto:pizzicarella ha scritto:laura s, sei troppo forteBambini vestiti da cretini guidati da cretini vestiti da bambini. :ahah :ahah![]()
grazie eh.........
son stata capo scout per 13 anni.....ero la bagheera del branco dei lupetti...i miei 3 figli maggiori fanno parte del gruppo scout del mio paese, i due più grandi sono esploratori, la terza è nei lupetti...non vedo l'ora che anche l'ultima abbia 8 anni per iscriverla....
in un mondo dove i ragazzi sono un po' allo sbando, dove inevitabilmente i ragazzi in fascia pre e adolescenziale fanno gruppo, il sapere che i miei figli la domenica invece di bighellonare in giro magari con una bottiglia di birra in mano e una sigaretta nell'altro (come purtroppo vedo fare a moltissimi loro coetanei anche nella piccola realtà in cui viviamo noi) vanno a pulire i sentieri nei boschi, a portare una parola di conforto agli anziani del cottolengo, parlano discutono e si confrontano su temi quali droga, alcool, pace nel mondo, povertà, altruismo, servizio per gli altri.....diciamo che mi fa stare un attimo più tranquilla....
il percorso scout inizia in età di elementari, dagli 8 agli 11 anni nei lupetti, dove, seguendo il filo di un racconto bellissimo e ricco di spunti di riflessione quale il libro della giungla di kipling, si impara a cavarsela da soli, a relazionarsi con gli altri, ad aiutare i più piccoli e i più bisognosi, a superare i propri piccoli difetti, le proprie paure...e tutto ciò a livello di gioco, di canto, di danza....il motto dei lupetti è "fare del proprio meglio".....
i bambini sono divisi in gruppi e non sono mai da soli, c'è sempre almeno un adulto aiutato da alcuni ragazzi che fanno parte degli scout più grandi
dagli 11 ai 16 anni si entra a far parte del reparto degli esploratori il cui motto è "estote parati" ....siate preparati. si gioca sempre ma si cominciano a fare attività più impegnative, si parla di temi importanti, si fa servizio verso la comunità, piccoli lavoretti che servono a far capire ai ragazzi, di solito in questa fascia di età ancora egocentrici, che esiste anche il prossimo che spesso ha bisogno di aiuto. Il campo estivo che dura 10/15 giorni (contro i 7 del campo dei lupetti svolto in case di solito parrocchiali) viene svolto in tenda ed è un'esperienza bellissima per i ragazzi, un'avventura in cui devo costruire oggetti, impalcature, cucinare da soli, lavare pentole e indumenti, fare escursioni anche da soli (ovviamente sempre sotto la supervisione degli adulti)
al compimento dei 16 anni si entra a far parte del "clan" che racchiude gli scout dai 16 ai 21 anni...il motto è "per servire" si gioca di meno e si lavora di più, si va ad aiutare i capi scout delle altre due "branche inferiori", si fa servizio all'interno della comunità o anche all'esterno (in caso di alluvioni, terremoti, servizio di volontariato a Lourdes ecc....), si fanno campi anche all'estero in cui ci si può confrontare con scout provienienti da tutto il mondo ed è un'esperienza bellissima.........
poi a 21 anni puoi scegliere se continuare a prestare il tuo servizio per diventare capo scout (e seguire dei corsi in cui ti danno il "brevetto") o prender la "partenza" dagli scout e andare a rendere il tuo servizio nel mondo, sperando che le cose che hai imparato ti aiutino e rnderti un cittadino del mondo migliore..........
se uniamo i motti delle tre branche otteniamo "fare del proprio meglio....per esssere preparati....a servire" che mi sembra un bel cammino di crescita...........
e come diceva già nanda chi è scout lo è per tutta la vita............
a me ha iutato molto a crescere sia come persona che come genitore, se fatto bene (ovviamente dipende molto dai capi che ci sono nel proprio gruppo) lo consiglierei sicuramente...............

ex scout all'appello, con un figlio castorino, una figlia lupetta e l'ultima già iscritta.
Mio marito la pensava come Laura, ma si è ricreduto in fretta vedendo da dentro cosa sono veramente gli scout e cosa viene insegnato ai bambini/ragazzi.
Emma quest'anno è capo sestiglia e le è stata affidata una bimba più piccola molto timida che lei deve cercare di coinvolgere facendola sentire accettata, aiutandola nei giochi e nelle attività: a lei è servito molto e la sta aiutando a maturare tantissimo e la bimba ha detto alla mamma che il sabato non vede l'ora di andare agli scout!
Ci sono un sacco di pregiudizi sugli scout e c'erano anche quando ero io nel gruppo.
Il discorso capi certamente è importante e come in ogni cosa molto dipende da chi guida il gruppo, ma nel mio caso posso solo raccontare esperienze positive e oltre ai motti citati da Silvia, due insegnamenti di BP sono sempre ben fissi nella mia mente: "lasciare il mondo migliore di come lo si è trovato" (si comincia pulendo i boschi e si impara a capire che il concetto può essere esteso a cosa ben più importanti) e
"non esiste buono o cattivo tempo, ma buona o cattiva attrezzatura" (e anche qui si parte attrezzandosi per un'uscita e "l'attrezzatura giusta" diventa ben presto un modo per affrontare la vita).
Ognuno è libero di pensare degli scout quel che vuole ed è libero di fare quel che vuole, ma se mi si chiede un consiglio io posso solo parlarne bene: mio cognato, come mio marito, non ne voleva sapere e non ha iscritto i figli... ora, vedendo i nostri e sentendo i loro racconti è molto pentito di non averlo fatto e mio nipote vorrebbe tanto entrare anche lui, ma da noi ci sono liste di attesa infinite e se non ti iscrivi da piccolissimo entri quando hai 20 anni.