se non vi dispiace volevo condividere con voi alcune considerazioni riguardo al raschiamento, che purtroppo ho dovuto affrontare alla fine di dicembre per un aborto interno scoperto alla 12a settimana...
So che in Italia, la maggior parte delle volte, dopo un aborto fanno fare il raschiamento di routine subito dopo... Qui in Inghilterra dove vivo, invece, al momento della diagnosi mi hanno presentato la scelta tra l'intervento e l'opzione piu' conservativa di aspettare per qualche tempo che l'espulsione avvenisse naturalmente. Noi ci abbiamo riflettuto e alla fine abbiamo deciso di aspettare. Dopo una settimana, poi, non era ancora successo nulla, ed essendo il Natale incombente, a quel punto abbiamo optato per il raschiamento il 21/12...
Non lo so, non so esatamente perche' ve l'ho voluto raccontare, ma forse volevo farvi sapere di come dopo una settimana io mi sia sentita molto ma molto piu' pronta ad affrontare l'intervento di quanto non fossi subito il giorno dopo la diagnosi dell'aborto.....
Quella settimana per me e' stata molto preziosa per capire cosa mi stava succedendo, per iniziare ad elaborare il lutto, per dare il giusto nome alle cose... E ritengo una fortuna averlo potuto fare senza la pressione di dover organizzare e subire un operazione, ma nel conforto e nella tranquillita' della mia casa...
E cosi', quando alla fine sono entrata in ospedale, le asnsie per l'intervento non si sono confuse con il dolore per la perdita... non ho sentito che mi stessero "strappando" qualcosa, come invece avevo irrazionalmente immaginato pochi giorni prima... ho potuto iniziare a lasciare andare il mio bimbo con i miei tempi, e non ho avuto la sensazione di essere "svuotata" a forza...
Poi so, naturalmente, che ogni donna reagisce a questo tristissimo evento in modo unico, e che non esiste una verita' che vada bene per tutti... Sicuramente per alcune donne sara' importante che l'evento negativo abbia una "chiusura" al piu' presto... Altre forse potranno essere a disagio pensando al loro bimbo fisicamente ancora con loro, anche se ormai lontano; altre potranno desiderare che il loro ciclo ricominci al piu' presto possibilie, o mille altre sensazioni...
Non posso nemmeno garantire che aspettare sia per tutte la scelta migliore dal punto di vista medico, ma di sicuro in molti casi e' una via praticabile (pensate che, come e' successo a me, un aborto interno all'ottava settimana potrebbe essere scoperto anche solo dopo diverse settimane, all'ecografia successiva... tanta fretta non ci deve essere, in fondo!) e potrebbe dare a qualcuna l'opportunita' di vivere in modo meno traumatico l'esperienza del raschiamento, se non di evitarla del tutto...
Per me, per esempio, dover andare in ospedale alle sette di mattina il giorno dopo aver ricevuto quella terribile notizia... dover rimanere lontana da mio marito (anche se solo per poche ore) in quel momento cosi' triste... dover entrare proprio quella mattina, ancora cosi' confusa, nel reparto di ostetricia... so che avrebbe significato aumentare la mia ansia e la mia tristezza, ed avrei rischiato di dare il nome sbagliato quello che provavo e che mi stava succedendo...
Qualche giorno dopo, invece, quell'operazione aveva per me solo il significato di aiutare il mio corpo a ricominciare, accelerando i tempi della natura perche' fossero piu' facili anche per me da accettare e da gestire... senza che altri sentimenti non ancora ben elaborati rendessero l'evento ancora piu' traumatico e spiacevole...
Questa naturalmente e' la mia esperienza, ma mi andava di raccontarvela perche' spero che in un modo o nell'altro possa aiutare altre donne a fare la scelta piu' giusta per loro in un momento cosi' difficile come quello della perdita di un bimbo...
Un abbraccio a tutte e speriamo che la cika torni presto a farci vista!!

Elena
