A. ha cinque anni, è un bambino solare, giocherellone, educato e coccolone.
Tutti questi pregi e un grande difetto: è permaloso all'ennesima potenza, in famiglia e con gli estranei.
E' il mio primogenito, undici mesi fà è arrivato il fratellino, con cui ha instaurato un buon rapporto. Giocano volentieri insieme, si coccolano, si cercano e hanno, ovviamente, anche momenti in cui non si sopportano. Ultimamente una volta a settimana mi prendo una giornata da passare sola con A. e la cosa sembra garbargli molto.
Ecco spiegata un pò la famiglia...
Come dicevo, il "problema" sono le reazioni molto forti di A. quando si sente offeso, quando lo si corregge, quando si ride (con lui, e non di lui) per qualcosa di buffo che fà, o ancora per qualcosa che gli si nega (ma non parlo di giochi, piuttosto di situazioni...).
Le reazioni vanno dal mettere "la grinta", quindi muso lungo, braccia incrociate e sguardo "rabbioso" a vere e proprie crisi, non violente, ma poco ci manca.
Non so come aiutarlo. Io sono la prima permalosa della famiglia, me ne rendo conto, ma mi dispiace vederlo soffrire e non trovo il modo per aiutarlo. Voglio farlo adesso, non voglio vederlo degenerare.
Consigli?
Grazie
