Eravamo a cena lì (caso rarissimo, in genere il lunedì vengono sempre loro da me, ma poco cambia...), ad un certo punto ha alzato un pochino la voce con VAnessa, fermo restando che con le nipoti è quasi totalmente diverso, un nonno presente, affettuoso (cosa che con noi figlie non è mai stato), ma cmq abbastanza severo... probabilmente perchè è cresciuto in una famiglia tipo pane e disciplina, rigore, severità... cmq Vanessa, siccome non è la prima volta che lui la rimprovera, ultimamente è successo 4 volte con stasera, cioè la vede 2 volte a settimana un paio d'ore, in quel paio d'ore la rimprovera 1 volta diciamo, questo ultmamente... Vanessa è molto sensibile, probabilmente troppo, come me... se l'è presa, ha iniziato a piangere, eravamo a tavola, io per una sera dopo 3/4 mesi che ero invitata a cena da loro, volevo stare tranquilla, godermi un po' la serata, invece da subito la cena è partita male così... al che io con calma ho osservato che poteva non risponderle così, essere più gentile, dire la stessa cosa con tono diverso, che ha spesso toni burberi se deve fare un'osservazione... lui se l'è presa, da questa cosa ne sono venute fuori altre, insomma ne è venuta fuori una discussione... durante la quale mi ha detto:
- che se abbiamo ottenuto miglioramenti con l'educazione di Vanessa è solo ed esclusivamente merito di mio marito e della sua educazione severa, mentre io sono lassista... questo detto con tono ipercritico
- che caratterialmente e come mamma io assomiglio a mia madre, ma sono diventata peggio di lei... questo detto con rabbia
Mi è venuto un nervoso che non vi dico, perchè ogni settimana ne dice una... e allora stasera sono sbottata... l'ho mandato a quel paese, nel vero senso della parola. Non lo sopporto... in alcuni momenti veramente vorrei non esistesse. Dico forse frasi forti per chi soprattutto adora suo padre. Ma io non so cosa vuol dire avere un buon padre, adorarlo. Certo gli voglio bene, se sta male sto male anch'io, l'ho sempre aiutato in ogni difficoltà avuta, di salute, economica, qualsiasi cosa, ha bisogno, io corro sempre.
Ma c'è dentro di me un rancore, un qualcosa che non se ne va mai via perchè ritengo abbia rovinato la mia infanzia, la mia adolescenza, sono stata male fino a che non me ne sono andata via di casa, a 26 anni, lui era di malumore (come spessissimo capitava) e io assorbivo i suoi malumori, la sua depressione, la sua tristezza... mi sono sposata, ma dopo 1 anno e mezzo il matrimonio è naufragato, sono tornata a casa, dopo 1 mese non lo sopportavo più mio padre (che ovviamente mi aveva dato cmq parte delle colpe nel fallimento del miomatrimonio)... così di nuovo, in fretta, nel giro di 8 mesi, nuova conoscenza e convivenza col mio compagno attuale...
Ed anche i problemi avuti col mio ex marito, col mio compagno attuale, in generale i rapporti cheho avuto con gli uomini penso siano stati segnati inevitabilmente da come lui mi ha cresciuto, da come sono diventata a causa di tanta sofferenza subita... come faccio a liberarmi da tutto ciò che mi opprime, da tutti i problemi che mi ha creato? Perchè mi faccio ancora condizionare la vita da lui, dal suo giudizio, perchè mi ferisce sapere che non mi stima, che non ci stima, me, mia sorella, mia madre? Avremmo dovuto essere la sua famiglia, invece spesso per lui venivamo prima le sue sorelle e le sue nipoti, che ovviamente avevano sempre una marcia in più rispetto alle sue figlie... i miei nonni sono morti presto, io avevo 6 anni quando è morto suo padre e 9 quando è morta sua madre, altrimenti probabilmente venivano prima di noi anche loro.
Mi ha criticato su ogni cosa, la scelta del fidanzato (a parte il mio compagno attuale, che adora, ma di cui anche non conosce i peggiori difetti), la scuola che ho scelto, come mi comporto da mamma (sull'educazione)... l'unica cosa su cui non ha potuto quasi dire niente è stata il mio lavoro, perchè non se ne intende, eppure anche lì ha sempre rimarcato il fatto che io sono una ritardataria cronica, che vado in ufficio quando voglio io, seppur sappia benissimo che ho un orario flessibile, lavoro in parte in ufficio, in parte da casa, posso gestirmi non dico gli orari come voglio, ma quasi, e cmq questo è il risultato di 12 anni di "mazzo tanto" in un'azienda a cui cmq ho dato l'anima...
Perchè trova sempre qualcosa che non va? Perchè non fa quasi mai complimenti? Pensate che uno dei suoi complimenti è stato "pensavo che fossi imbranata per prendere la patente, invece mi hai stupito, ce l'hai fatta"...
Come si fa ad amare un padre così? Io non ci riesco... ogni tanto parla di comperare una palazzina in cui prendere 3 appartamenti per noi, loro e mia sorella... e ogni volta io gli dico no... zero... in realtà vorrei dirgli che nemmeno se mi dessero 1 milione di euro... e che sono disposta a stare vicino a lui solo quando non sarà più autosufficiente... la verità? Ho paura che quando sarà anziano e iper rompic*****i, scusate il termine, ma il suo carattere è questo... ho paura che non riuscirò a stare zitta se mi tratterà ancora male... già ogni tanto durante i litigi mi escono cose dure... tipo che io ho avuto danni psicologici permanenti per come lui si è comportato con noi, che ha rovinato gli anni migliori della mia vita... ma la verità è che non gli ho mai sbattuto veramente in faccia ciò che penso, cioè che a volte lo odio e vorrei non esistesse... perchè se lo facessi so che reagirebbe da pazzo... e allora tengo dentro... ma quante volte ho voglia di mandarlo a quel paese come stasera... e dirgli altro.
Mi da sempre torto su come educo mia figlia, e ragione a mio marito, ma ovviamente non lo conosce così bene, non sa nemmeno i suoi più grandi difetti come ho detto

Scusate questo sfogo... ma sono stanca di piangere dal nervoso per lui, sono stanca... e sono inc*****a nera con la vita perchè non era questo il padre che avrei voluto, non era questo... e forse sarebbe stato meglio non averlo proprio piuttosto che avere un padre che ti fa star male ancora, all'alba dei 34 anni... sono dura? Forse... ma perchè deve farmi piangere come quando ero bambina, ragazzina, perchè, anche ora che sono una donna, una mamma con una mia famiglia???
Mio marito dice: lo conosci, sai che è così, è ignorante, insensibile, lascialo perdere, le cose fattele entrare daun orecchio e uscire dall'altro... io a volte ci riesco, ma a volte no... lo vedo perchè vedo mia madre, ma tanto per dirne una nonlo sento quasi mai, io quando chiamo casa parlo solo con mia madre, chiedo di lui manon me lo faccio passare mai... perchè non mi interessa parlare con una persona così.
Ecco... forse ce l'ho fatta a buttar fuori in parte tutto il mio dolore...
C'èqualcuna che ha avuto un padre così e in questo caso come ha superato il tutto? Ci vuole lo psicologo? Probabilmente sì, ma il fatto è che non ho nè tempo, nè soldi per potermelo permettere, altrimenti ci sarei andata diverso tempo fa... ci credete se vi dico che dei miei primi 13 anni non ricordo nulla??? Ho solo qualche flash di brutti ricordi... tipo a 7 anni quando lui diede uno schiaffo in viso a mia madre che stava lavando i piatti e mia cugina mia coetanea, stupita mi disse "ma tuo padre picchia tua madre?" eio morta di vergogna ma soprattutto piena di tristezza risposi "ti sei sbagliata, hai visto male" ma sapevo che era vero, e forse sapevo che era anche la prassi... ma quante lacrime avrei voluto versare... ecco, ora ripenso a tutto ciò e mi tornano le lacrime... a volte penso che quando sarà vecchio vorrò vendicare me, mia sorella e mia madre... sono cattiva vero? Però quando ripenso a tutto ciò che ci ha fatto... mi viene solo voglia di prenderlo a randellate. Forse perchè stasera sono incavolata nera.
Mi dispiace per mia madre, ma qui non li invito più a cena e non ci vado più, li vedo un paio di volte a settimana per un paio d'ore ed è già tanto... menomale che quest'anno non ci faccio nemmeno le ferie insieme... perchè ovviamente anche in ferie mi ha fatto innervosire... poi magari piange e sta male pure lui, ma mai che abbia chiesto scusa, perdono, in vita sua, mai... mai che abbia detto mi dispiace se ti ho fatto stare male.
Scusate lo sfogo...