mi sento una mamma incapace....

[piccolina78]

Perdonate il mio sfogo... ma credo che voi siete le uniche che mi possono capire in pieno e magari darmi qualche consiglio sensato...
Sono maestra, insegno da 10 anni nella scuola dell'infanzia (prima paritaria poi statale) e sono abituata a gestire classi numerose, bambini con problematiche diverse... insomma riesco a "controllare" il comportamento di 30 bambini insieme ma... non riesco ad educare MIO FIGLIO!!!
Spero che sia una fase passeggera ma è davvero sfinente, e soprattutto mi sento una madre incapace!!!
Jacopo compie 3 anni tra 15 gg. è sempre stato un bambino con un carattere forte, (non ha mai dormito più di un'ora di seguito fino a 15 mesi), è un bimbo molto autonomo (vuole fare tutto da sè, difficilmente accetta di essere aiutato), è molto creativo (suona già la batteria andando a tempo e ha fatto tutto da solo...) sa anche essere dolce e affettuoso... ma è UN TIRANNO!!!
Le cose le fa QUANDO lo dice lui, con i SUOI tempi (che quasi sempre non sono i miei), e fa solo quello che VUOLE fare....
sarebbe tutto un NO... so bene che sta cercando di imporre il suo carattere e che i miei NO devono essere pochi ma ferrei...ma...la giornata tipo è questa:
- sveglia (NON si vuole togliere il pigiama, NON si vuole cambiare il pannolino, io lo vesto con la forza lui si spoglia, questa manfrina va avanti per 15 minuti e oltre...)
- NON mangia se un dettaglio della routine di preparazione del biberon per caso è diversa dal solito.... (per es. è lui che prende il barattolo del nesquik, se mi sbaglio distrattamente e lo prendo io NON mangia più! )
- NON vuole andare a scuola finchè non ha finito di GIOCARE con TUTTI i giochi che decide di usare
- in questi giorni che fa un pò più caldo NON vuole entrare all'asilo (vuole stare in giardino anche se lui adora il nido, non ha mai pianto!!!)
- POMERIGGIO: se stiamo a casa ok, ma se si esce è una tragedia: da sola non me la sento di andare da nessuna parte... si rifiuta di fare qualsiasi cosa io gli dica... dal non correre in circostanze pericolose, al darmi la mano per strada, allo smettere di giocare per andare a casa (giardinetti o giostre...)
LA mia vita sta diventando un incubo.... quando finisce?!?!?!? perchè finisce vero?????
sono ben accetti sia i rimproveri che i consigli.... sono davvero stanca....

[piccolina78]

chiedo scusa ai moderatori... ho sbagliato il titolo era "incapace".. se potete modificarlo voi.... GRAZIE!!!

[hamilton]

piccolina
sembra tu stia parlando di mio figlio!
mi accodo a leggere i consigli!
anche io mi chiedo se e quando finisce.......

[piccolina78]

menomale Hamilton... mi sento meno aliena!!
AIUTATECI!!!!

[Antonella72]

guarda ti assicuro che mio figlio era la fotocopia esatta del tuo ma dopo mesi di materna è diventato gestibile e ubbidiente. Certo è stato un percorso lungo enon facile ( le maestre si sono lamentate spesso con me per la sua ingestibilità) ma ora sono molto più tranquilla. Ti dico solo che riesco perfino a uscire da sola con tutti e 2 e non credevo sarebbe mai stato possibile prima dei 18 anni!!!!!

[piccolina78]

guarda ti assicuro che mio figlio era la fotocopia esatta del tuo ma dopo mesi di materna è diventato gestibile e ubbidiente.

Antonella, giusto per curiosità....QUANTI mesi????

[hamilton]

il mio con la materna e' peggiorato
il pomeriggio se esco con lui sono scenate perche' vuole camminare da solo per strada senza darmi la mano: eeeccceerrto! lui vuole rincorrere i piccioni
se la mattina mi alzo per prendergli il biberon, non lo vuole piu': deve essere lui a prenderselo.
se quando il pomeriggio si sveglia dopo il riposino e gli porto le calzine, la crisi isterica e' assicurata: anche in gennaio vuole camminare scalzo.
eecchheeeppaallle!!!!!
a volte mi chiedo.......va bhe'...lasciamo perdere

[piccolina78]

mamma mia....sono identici ma il tuo quanti anni ha?

[marghe]

Piccolina...siamo colleghe! io sono maestra elementare e ti posso confermare che è più facile gestire i figli degli altri che i propri, credo perchè si è meno coinvolti emotivamente...
ad esempio, leggendo quello che scrivi mi chiedo subito (non sentirti in alcun modo giudicata, sono domande) perchè tuo figlio, che ha 3 anni beve ancora dal bibe? perchè ha ancora il pannolone?

Io credo che dovresti instaurare delle routine legate all'autonomia, lui sembra tra l'altro tenerci molto, per farlo diventare grande, per sgravarti di certe cose... fagli preparare ad esempio i vestiti la sera prima, insieme a te: li avrà scelti lui, non potrà rifiutarli, metti già sul tavolo il nesquick per la colazione, così non vi dimenticate, accanto alla tazza (o al bibe, come vuoi..)

un ultimo consiglio: non abbatterti, sicuramente non sei incapace, forse solo un po' stanca, ma per me il mettersi in discussione è un punto fondamentale per essere buoni genitori... con Teresa, la mia secondogenita, ho dovuto buttare alle ortiche tutte le certezze che avevo costruito con Antonio, in quanto sono diversissimi, e questo ha fatto di me una mamma migliore anche per lui.

FORZA EH!!!!!

[hamilton]

3 e mezzo il 15 maggio
il tuo?

[ely66]

tu lo sai vero che sei la mamma e non la maestra?
la maestra ha un'alta autorità, la mamma .. beh è la mamma. e tuo figlio ha una mamma, che lo deve gestire ed educare, non che deve imporgli anche l'autorità esterna. tu devi essere LA MAMMA. quindi esercita il tuo ruolo, non quello della maestra..
è un'idea mia eh??
quando quest'inverno mia figlia imparava a sciare e io collaboravo con la maestra mi ha detto "ma tu sei la mia mamma o la maestra adesso?" bel dilemma eh???

ad esempio, leggendo quello che scrivi mi chiedo subito (non sentirti in alcun modo giudicata, sono domande) perchè tuo figlio, che ha 3 anni beve ancora dal bibe? perchè ha ancora il pannolone?

Io credo che dovresti instaurare delle routine legate all'autonomia, lui sembra tra l'altro tenerci molto, per farlo diventare grande, per sgravarti di certe cose... fagli preparare ad esempio i vestiti la sera prima, insieme a te: li avrà scelti lui, non potrà rifiutarli, metti già sul tavolo il nesquick per la colazione, così non vi dimenticate, accanto alla tazza (o al bibe, come vuoi..)

un ultimo consiglio: non abbatterti, sicuramente non sei incapace, forse solo un po' stanca, ma per me il mettersi in discussione è un punto fondamentale per essere buoni genitori... con Teresa, la mia secondogenita, ho dovuto buttare alle ortiche tutte le certezze che avevo costruito con Antonio, in quanto sono diversissimi, e questo ha fatto di me una mamma migliore anche per lui.

FORZA EH!!!!!

OHOOOOOOOOOO! non ha nemmeno tre anni sto nanetto! fagli fare, prepara i vestiti lui... echeè?????
sul non abbattersi ok, è giusto.
ma io m'imporrei un po'. insomma, non può sempre averla vinta lui. non è solo autonomo, è prepotente e scusa piccolina, viziato. e tanto.

[Ambrosia]

Davide ha da poco passato questa fase... Tutto era diventato impossibile.
Adesso lo guardo e mi sembra di vedere un altro bambino. Fa i capricci solo quando è molto stanco e ha sonno, per il resto è molto più "maturo", se così si può dire.
Non è che ci siano molti consigli, è una fase della crescita e come tale va vissuta.
Io adottavo la tecnica dell'ignorarlo, quando potevo. Nel momento in cui si era stancato era lui a tornare "normale", mentre un secondo prima sembrava posseduto. Anche adesso faccio così, o provo a distrarlo da ciò che lo fa arrabbiare in quel momento.
A volte, se dovevo proprio fermarlo con la forza (se c'era ad esempio un potenziale pericolo), l'ho anche sculacciato o tirato via per un braccio.
Le sgridate non si contavano, era impossibile non perdere la pazienza. Insomma, è stata davvero dura e vi capisco.
Ma, di solito, a meno che non sia proprio questo il carattere del bambino, sono cose che si ridimensionano gradualmente.
Abbiate fiducia nei vostri piccoli e soprattutto fate capire loro che siete voi a comandare (non vuoi il latte? ti arrangi!), con un tono di voce fermo ma assolutamente tranquillo. Siate pronte a chiedere con dolcezza cosa li disturba mentre sono in preda ad una crisi isterica. Coinvolgeteli in ogni sciocchezza (quali scarpe mettiamo? quale canzone ascoltiamo? cosa prepariamo per cena? mi aiuti a portare la spesa?) e date loro importanza. Fateli sentire bravi, competenti, indispensabili. Elogiate i loro progressi e le loro abilità. Sottolineate i loro "errori" facendoli notare e poi con qualche minuto di indifferenza nei loro riguardi. Poi fate come se nulla fosse successo.
Lo so, è facile parlare, ma i nervi cedono... Però io ho ottenuto molti più risultati in questo modo che con l'imposizione. E' ovvio che poi anche il loro crescere li porta a modificare gli atteggiamenti, ma potete tentare di farli sentire più buoni. Magari alla fine si convinceranno di esserlo davvero.
In bocca al PUPO!

[piccolina78]

hamilton il mio 3 anni il 3 maggio!!!
marghe... grazie! non sai quanto ho bisogno delle opinioni di mamme che ci sono già passate e non preoccuparti... non mi sento affatto giudicata dalle tue domande anzi, provo a risponderti:
il bibe lo usa solo per la colazione della mattina (a pranzo, cena e quando ha sete beve sul bicchiere), è una specie di routine, mentre io mi cambio lui mi è accanto in bagno e beve il suo mega bibe (se tutti procedimenti precedenti sono stati corretti!)
il pannolino lo porta perchè ha problemi di stitichezza (si nasconde quando ha lo stimolo e cerca di trattenersi per paura che gli faccia male... è un problema che stiamo cercando di risolvere con l'aiuto di diversi specialisti... ma per la pipì aspetto l'arrivo dei primi caldi per fargli provare la sensazione di sentirsi bagnato (e pignolo com'è sono sicura che, tempo due giorni, la farà sul wc!!! )

grazie ancora!

[hamilton]

brava Ely!
io la penso cosi'!
probabilmente abbiamo sbagliato quando era piu' piccolo! per farlo essere "sereno"(mi vien da ridere), con la saliva ha fuso 3 cellulari!!!
eh si.....lui amava ciucciare il cellulare (tra l'altro cosa assolutamente antiigenica )
e lasciamoglielo ciucciare........!
l'anno scorso, all'eta' di quello di piccolina, entrare in casa era un dramma..
LUI DOVEVA provare tutte le chiavi (15 ) fino a trovare quella giusta....se ne saltava una urlava come un pazzo....
e lasciamogliele provare tutte...poverino....
BASTA
adesso mi sono rotta
adesso ho cambiato registro
adesso cerco di imporre le MIE REGOLE
CHIARO!!!! e' molto piu' faticoso, ma spero che il tempo...sia galantuomo

[hamilton]

Davide ha da poco passato questa fase... Tutto era diventato impossibile.
Adesso lo guardo e mi sembra di vedere un altro bambino. Fa i capricci solo quando è molto stanco e ha sonno, per il resto è molto più "maturo", se così si può dire.
Non è che ci siano molti consigli, è una fase della crescita e come tale va vissuta.
Io adottavo la tecnica dell'ignorarlo, quando potevo. Nel momento in cui si era stancato era lui a tornare "normale", mentre un secondo prima sembrava posseduto. Anche adesso faccio così, o provo a distrarlo da ciò che lo fa arrabbiare in quel momento.
A volte, se dovevo proprio fermarlo con la forza (se c'era ad esempio un potenziale pericolo), l'ho anche sculacciato o tirato via per un braccio.
Le sgridate non si contavano, era impossibile non perdere la pazienza. Insomma, è stata davvero dura e vi capisco.
Ma, di solito, a meno che non sia proprio questo il carattere del bambino, sono cose che si ridimensionano gradualmente.
Abbiate fiducia nei vostri piccoli e soprattutto fate capire loro che siete voi a comandare (non vuoi il latte? ti arrangi!), con un tono di voce fermo ma assolutamente tranquillo. Siate pronte a chiedere con dolcezza cosa li disturba mentre sono in preda ad una crisi isterica. Coinvolgeteli in ogni sciocchezza (quali scarpe mettiamo? quale canzone ascoltiamo? cosa prepariamo per cena? mi aiuti a portare la spesa?) e date loro importanza. Fateli sentire bravi, competenti, indispensabili. Elogiate i loro progressi e le loro abilità. Sottolineate i loro "errori" facendoli notare e poi con qualche minuto di indifferenza nei loro riguardi. Poi fate come se nulla fosse successo.
Lo so, è facile parlare, ma i nervi cedono... Però io ho ottenuto molti più risultati in questo modo che con l'imposizione. E' ovvio che poi anche il loro crescere li porta a modificare gli atteggiamenti, ma potete tentare di farli sentire più buoni. Magari alla fine si convinceranno di esserlo davvero.
In bocca al PUPO!

mi piace molto quello che hai detto, e come lo hai detto
grazie

[Ambrosia]

OHOOOOOOOOOO! non ha nemmeno tre anni sto nanetto! fagli fare, prepara i vestiti lui... echeè?????

davide fa anche cose molto più complesse da solo, e non mi sembra un bambino particolarmente precoce.
è sveglio, parla benissimo, ma lo vedo nella media.
secondo me è proprio questo il punto con un bambino un po' viziato, come dici tu. deve essere stimolato a fare delle cose (invece di essere trattato come un principino) e deve sentirsi capace di farle. e lì entra in gioco la mamma, che deve trasmettergli fiducia in se stesso e autostima.
è davvero difficile, ma si può fare. e si deve fare, se non si vuole rischiare l'internamento in un reparto psichiatrico.

[cleo]

Un pochino più di "rigidità", questo mi sento di consigliarti.
Anna, tre anni, è molto simile a tuo figlio e a quelli di tante altre qui che leggo.
Ma noto che, ovviamente, se le dai un dito....si prende il braccio.
Io non sono la sua serva e non sono disposta a farmi tiranneggiare da lei.
Deve capire che la mamma c'è sempre ma non balla se lei schiocca le dita né se lei si impunta e fa sceneggiate.
La colazione........oddio santissimo che tragedia: la fa con papà e c'è tutta una menata a partire dai biscotti al cucchiaino alla tazzina.........eeeeeeeee che palle!
Hai fame?
Bene, lì c'è la tazza, lì ci sono i biscotti: mangia.
Se hai fame mangi anche se la tazzina è verde anziché blu o se i biscotti sono tre invece che quattro.
Se invece hai lo sclero perché le cose non sono esattamente nello stesso ordine preciso sputato che ti sei inventata tu e per questo non vuoi mangiare....benissimo, non mangiare ma scordati che la mamma impazzisce dietro le tue fisime.
Anna è una bambina molto abitudinaria ma un conto è la routine (anche io sono abitudinaria e la capisco), un conto è la fisima totale per una cosa assurda che non sta né in cielo né in terra.
Vuoi andare al parco?
Ok, quando la mamma dice che si torna a casa...si torna a casa.
La scenata la fai oggi, domani no semplicemente perché domani al parco non ti ci porterò.
E poi spiegare, spiegare, spiegare....fino alla nausea.
Capiscono tutto e anche di più: non sono stupidi, non sono "piccoli" per capire queste cose.
Per il resto....credo siamo un pò tutte sulla stessa barca: un pò gli si va dietro, un pò si "sclera", un pò si sbuffa e un pò si sbotta.....ma anche io quoto il consiglio che ti hanno dato le altre: lascia che diventi più autonomo e in bocca al lupo!

[Pipa]

A leggere dei vostri bimbi mi sembra di vedere mio nipote...non spaventatevi ma...bè lui ad agosto compie 5 anni e ogni due per tre scatta in isterismi sfrenati semplicemente perchè magari non ottiene subito ciò che vuole. Mia sorella è sul disperato andante, ma nonostante sappia benissimo che non dovrebbe cedere alla fine sfinita gliela da vinta.
D'altra parte comunque è anche un bimbo dolcissimo e molto coccolone e a scuola è un agnellino.

[marghe]

Ambrosia, condivido il discorso che fai tu, e ribadisco che le piccole autonomie fanno crescere

bellissimo anche il suggerimento di farli sentire bravi, l'autostima è importante!

[ely66]

intendevo che non può pretendere di fargli fare cose.
tanto più che se prepara i vestiti la sera, la mattina dopo non li metterà. per il semplice fatto che ha cambiato idea, e la mamma per non rischiare un'ictus gli dirà "va bene prendi gli altri allora"
un conto è farli diventare autonomi, altro è farsi mettere i piedi in testa da un nanerottolo di nemmeno 3 anni.
è faticoso, certo, sfiancante, certo. ma gratificante.
la mia nanetta è arrivata a 5 anni a mettersi le cose che le piacciono davvero, non quelle che piacciono a me, abbinandole dalle mutande al calzino. e decidendo come pettinarsi.
fin'ora ha imparato, guardato e imparato. ora applica. però lo ammetto, certe scenate a 3 anni non le avrei ammesse. ma proprio per niente.
ora ci discuto, un po'. ma se non vuole sentire ragioni, non ci sono santi, si fa come dico io, pianti e lacrime me ne frego.