Mi sento inutile!

[Ambra87]

Ho 24 anni, sposata da 2 settimane con un uomo favoloso, di 16 anni più grande di me, incinta della nostra prima bimba, frutto del nostro Amore, desiderata, voluta. Ho 24 anni, a marzo mi sono laureata con 103/110 in Filologia moderna, a giugno ho lasciato il mio lavoro di baby sitter che ho fatto a tempo pieno per gli ultimi 5 anni, a settembre diventerò mamma e dovrò decidere che specialistica fare o se cambiare percorso di studi, viste le poche prospettive lavorative che vedo davanti a me. Ho sempre fatto mille cose, mi sono sempre data da fare, ho sempre evitato di essere un peso per i miei prima e per mio marito poi, ma adesso sono ferma. So che non potrò contribuire economicamente alla famiglia almeno fino a gennaio, quando dovrei riprendere a lavoricchiare, e mi sento inutile. Non sopporto non poter aiutare e contribuire alle spese quanto il mio compagno, non riesco ad accettare il fatto di stare in casa a fare la casalinga che, tra l'altro, non riesco a fare come vorrei visto l'impedimento della panza e la fatica derivante. Vorrei essere un supporto per mio marito, ma mi sento più che altro un peso.
E sinceramente non vedo come riuscire a vedere una soluzione a questo senso d'impotenza che incombe su di me, visto che, letteralmente, non potrei proprio fare di più.

[Piorellino]

Parli di un figlio desiderato, una bambina e' in arrivo, una creatura che presumo amerai piu di te stessa e che ti richiedere il 200% del tuo tempo disponibile, che ti stravolgera' la vita in tutti i sensi. Avrai un cambiamento radicale che presumo nemmeno ti immagini, io non lo immaginavo almeno.
Perche in questo post non c'e' nemmeno un pensiero per questa creatura, al tempo che dovrai e potrai dedicarle, alla cura che richiedera'? perche pensi solo al lavoro e contribuire? Mettere al mondo un figlio vostro non credi sia contribuire alla famiglia? o i 9 mesi portata in pancia piu tutti gli anni a venire sono una passeggiata? Certo torerai a lavorare come la maggior parte delle mamme a tempo debito e continuerai a produrre denaro, ma in un momento magico e delicato come quello che stai vivendo, dovrebbe essere l'ultimo pensiero.

[elenaus]

tesoro, non sei inutile, non sei senza far niente, stai facendo un bambino!! pensa che il periodo più sereno della mia vita l'ho trascorso proprio mentre ero incinta perchè sapevo che dovevo essere concentrata su quello, che stavo facendo la cosa più importante del mondo ( se non facessimo figli il mondo finirebbe no?) e tutto il resto veniva in secondo piano. Anch'io ho una laurea e un lavoro in cui non faccio assolutamente niente ( sono segretaria di un promotore finanziario che non mi dà nulla da fare, passo le mattinate a cazzeggiare su internet e rispondere alle poche telefonate che arrivano....) e anch'io mi sento inutile, o perlomeno non sono assolutamente gratificata dal punto di vista lavorativo... però quand'ero incinta poco mi importava di queste cose,perchè stavo realizzando il progetto più grandioso per la nostra coppia!! ti capisco quando dici che senza far niente ti senti frustrata, ma non sei inutile, questo non lo devi pensare, e sono sicura che se dici queste cose a tuo marito non ti dà una botta in testa solo perchè sei incinta! goditi questo periodo, sei impegnata nella cosa più importante e difficile che una donna possa fare.... e stai contribuendo a costruire la tua famiglia anche tu, prova a dire a tuo marito di fare lui la bambina!
se proprio non riesci a stare senza far niente prova a vedere se c'è qualche ragazzino che ha bisogno di aiuti per i compiti delle vacanze, per gli esami di riparazione o cose così. e vedrai che quando nascerà rimpiangerai questi momenti in cui non hai niente da fare!!

[Piorellino]

tesoro, non sei inutile, non sei senza far niente, stai facendo un bambino!! pensa che il periodo più sereno della mia vita l'ho trascorso proprio mentre ero incinta perchè sapevo che dovevo essere concentrata su quello, che stavo facendo la cosa più importante del mondo ( se non facessimo figli il mondo finirebbe no?) e tutto il resto veniva in secondo piano. Anch'io ho una laurea e un lavoro in cui non faccio assolutamente niente ( sono segretaria di un promotore finanziario che non mi dà nulla da fare, passo le mattinate a cazzeggiare su internet e rispondere alle poche telefonate che arrivano....) e anch'io mi sento inutile, o perlomeno non sono assolutamente gratificata dal punto di vista lavorativo... però quand'ero incinta poco mi importava di queste cose,perchè stavo realizzando il progetto più grandioso per la nostra coppia!! ti capisco quando dici che senza far niente ti senti frustrata, ma non sei inutile, questo non lo devi pensare, e sono sicura che se dici queste cose a tuo marito non ti dà una botta in testa solo perchè sei incinta! goditi questo periodo, sei impegnata nella cosa più importante e difficile che una donna possa fare.... e stai contribuendo a costruire la tua famiglia anche tu, prova a dire a tuo marito di fare lui la bambina!
se proprio non riesci a stare senza far niente prova a vedere se c'è qualche ragazzino che ha bisogno di aiuti per i compiti delle vacanze, per gli esami di riparazione o cose così. e vedrai che quando nascerà rimpiangerai questi momenti in cui non hai niente da fare!!

gia'

[Ari]

io ti capisco.
se si è abituati ad essere economicamente indipendente sapere di essere nella condizione di non poter lavorare né di poter cercare un lavoro (che almeno ti dà l'illusione di essere attivo nella ricerca di produzione del reddito) fa divertare matti.
sei a casa e potresti rilassarti e divertirti, ma non lo fai perché pensi che se esci di sicuro spenderai dei soldi ma non lo puoi fare perché non stai guadagnando.
e ogni volta che ti concedi qualcosa per te poi ti senti in colpa pensando a tuo marito che lavora mentre tu stai a divertirti spendendo i soldi che lui guadagna con fatica.

c'è un modo per uscire da questo stato mentale?
secondo me no, almeno non del tutto perché si tratta proprio del tuo modo di ragionare.
ti puoi consolare parzialmente pensando che è una situazione temporanea e che non dipende dalla tua volontà.

in bocca al lupo!

[mariangelac]

Mi sembra che il punto sia quello di ridimensionare il tuo concetto di inutilità. Sei incinta e tutte le tue energie ora devono essere rivolte alla creatura che hai in grembo, dedicati agli acquisti per lei, cose che dopo nn potrai piu fare, poi ti occuperai di VOSTRA figlia a tempo pieno, nn sarai inutile, se lo facessi fare ad una baby sitter la dovresti pagare, mentre la tua "ricompensa" sarà il sorriso di tua figlia e di tuo marito, nn capisco proprio questo tuo punto di vista, nemmeno io lavoro piu da quando sono arrivati i bambini, ma nn mi sento assolutamente inutile, il mio lavoro ora è questo, prima ero una casalinga a tempo parziale, (mooolto parziale) ora lo faccio decisamente meglio questo lavoro, e poi ci sono i bmabini che hanno bisogno di me, di crescere nel loro ambiente, e per me questa è la prima priorità. Le soddisfazioni nella vita nn te le da solo il lavoro, le puoi trovare anche nelle piccole cose, che poi sono le piu importanti....dipende da quale prospettiva tu le guardi.

[mariangelac]

Ari, anch'io ho sempre lavorato, e anche da bambina nn ho mai chiesto a mia madre nulla, nemmeno abbigliamento, compravo qlc con i soldini dei regalini di compleanno, e se avevo bisogno di qlc mia madre me la faceva trovare. Poi ho iniziato a lavorare da subito.... quindi conosco quella mentalità, ma stare a casa nn significa ciondolare in poltrona, anche ora lavoro, è un lavoro diverso, e la mia retribuzione consiste nel non sentirmi dipendente da nessuno, visto che spese pazze nn ne facevo e nn ne farò mai, nemmeno che vincessi al superenalotto, e le mie forze sono dirette esclusivamente alla felicità/tranquillità della mia famiglia, che senza di me si sbatterebbe nn poco.

[Giulia80]

Rasserenati: non è che non stai facendo nulla, stai facendo un bambino.
Ammazza, se non è un lavoro quello...
Capisco lo sconvolgimento, ma fatti coraggio! Ti aspetta un periodo molto intenso. Sarà bellissimo e durissimo allo stesso tempo, farai fatica ma ti darà tante cose.
Non avere paura, la tua vita non sarà mai più la stessa, troverai nuove priorità, nuovi problemi ma anche nuovi equilibri. E ricordati che la vita è lunga, fa tanti giri e se uno vuole, il modo di fare tutto si trova.
Adesso concentrati su quello che stai facendo oggi: tua figlia.
Domani... si vedrà! E vedrai che andrà bene.
In bocca la lupo!

[Ari]

mariangela, io non voglio sapere quanto guadagna tuo marito, ma secondo me molto dipende anche da quello.
a me è capitato di essere a casa e sentirmi in colpa perché arrivavamo a fatica alla fine del mese e mi sono capitati momenti in cui comunque si faceva fatica ad arrivare alla fine del mese ma, nonostante questi problemi, almeno mi sentivo la coscienza a posto perché portavo dei soldi a casa.

non è questione di dire se sia giusto o sbagliato pensarla così... il problema è che quando questa sensazione di inadeguatezza te la senti addosso, fai fatica a liberartene.

nella discussione sul "rimanere a casa dal lavoro e riuscire a vivere con uno stipendio" ci610 diceva che lei non se la sentirebbe di responsabilizzare economicamente solo suo marito per poter lei stare a casa a crescere i figli.
io la penso come lei e probabilmente anche ambra87 vive la vita in questo modo ed è per questo motivo che ora si sente così.

[Ambra87]

Piorellino non voglio che le mie parole vengano intese come quelle di una madre ingrata per il dono che porta in grembo. Io mia figlia la amo e ogni giorno di più. Ho sempre sognato di divenire madre e adesso che manca così poco mi manca il fiato per la gioia che provo al solo pensarlo!!! passo molto del mio tempo a leggere libri, articoli, a spulciare internet per preparare tutto l'occorrente per la mia piccina e per prepararmi un po' psicologicamente... Mi sono dedicata degli spazi, sono andata allo Spazio Mamme, a fare i giri per i saldi, a cucire copertine per la mia bimba e ti assicuro, l'Amore è ciò che muove ogni mia azione. Nonostante questo, il senso d'inadeguatezza è in me. Sono consapevole che la piccola avrà bisogno di tutto il mio tempo e le mie attenzioni, non voglio dire che sarò nulla facente... ma Ari ha proprio colto nel segno. Nemmeno io mi sento adeguata a stare a casa a crescere i bambini, vorrei fare anche altro. So che è una condizione passeggera, ma ci sono giornate più pesanti, in cui questo senso di frustrazione mi invade profondamente.
Giulia hai ragione, so che è molto fare un figlio, ma c'è sempre quel ma...
Eleanus quando dico queste cose a mio marito mi guarda così e credo anche io che non mi prenda a schiaffi solo perché sono incinta!!!

[mamamatchi]

Capisco sia il discorso di Ari che quello di Mariangela.
Il problema è capire perchè al giorno d'oggi siamo arrivate al punto di sentirci delle nullita se non siamo "produttive",di sentirci in colpa anche durante la gravidanza.
L'ho provato anche io,a volte lo provo ancora.
Ambra viviti questi momenti senza inutili sensi di colpa.Hai detto anche tu che riprenderai a lavorare,quindi non sarai un peso e non lo sei nemmeno ora.
La gravidanza è il tuo compito ora,visto che tuo marito quello non può farlo..
E la gravidanza e la maternità sono un grande compito e un grande sacrificio,impegnative più di qualsiasi lavoro,perchè coinvolgono tutto,il corpo,la mente,le emozioni.

[Kimik]

Ambra, capisco il tuo stato d'animo; è difficile stare a casa se si è abituati a lavorare e soprattutto se lavorare in due è una necessità e non una scelta egoistica.

Però tu dici che la bimba che sta per arrivare è stata desiderata da entrambi ... per questo non sentirti un peso per tuo marito. Credo che anche lui capisca perfettamente che il tuo stare a casa in questo momento è la necessità primaria.

Nulla vieta che una volta diventata mamma tu riesca a riorganizzare la tua vita (come effettivamente quasi tutte le mamme fanno), gestendo la tua famiglia ed il tuo lavoro.

Cerca di vivere questo periodo al meglio, pensando che la cosa più importante, la gioia più grande e duratura in questo momento abita nella tua panciotta

Un grande in bocca al lupo

[pem]

leggendoti mi pare di capire che tu sai benissimo di non essere inutile.
che hai costruito tanto.

il problema è che tu tu senti così.
in parte è normale.
ora la tensione/impegni per il matrimonio probabilmente è calata, e ti senti libera e vuota...hai voglia di una ltro progetto che ti faccia sentire vivva subito.
e gli ultimi mesi di gravidanza sono i più lunghi.
ora vedi questo periodo che ti pare lunghissimo ...ben 2 mesi... e che ti separa dalla tua nuova vita.
e stai lì ad aspettare.

in realtà, come è successo a molte di noi, questi 2 mesi voleranno.
e presto scoprirai che non sei solo "utile" ma assolutamente indispensabile.
la tua visione di "lavoro" cambierà totalemtne e quando tuo marito arriverà a casa, credimi, dentro di te saprai benissimo che tu stai lavorando ...e sarai anche ben più stanca di lui probabilmente

[Erendira]

Ahhhhh, ti capisco benissimo!

per me non è solo un fatto economico: sono felicissima di stare crescendo la mia bambina dentro di me, ma non mi basta. Detesto fare la casalinga e pensare al pancione 24h/die mi risulterebbe un po' difficile, ho bisogno di concentrarmi anche su altro. Appena ho saputo di essere incinta ho deciso di non consegnare il modulo di rinuncia agli studi (avevo interrotto l'università da un anno, per varie ragioni che adesso mi sembrano piuttosto sciocche) e ho iniziato a preparare esami... sono iscritta ad una specialistica umanistica che mi permette di gestire facilmente il mio tempo (nessun obbligo di frequenza, esami dati tranquillamente l'anno successivo rispetto all'eventuale frequenza...). Insomma, che dirti? Fossi in te mi iscriverei ad una specialistica che mi interessa quanto prima - si può anche cambiare radicalmente corso di studi, alcune mie amiche l'hanno fatto e si sono viste attribuire ben pochi debiti (un radicalmente relativo... ovvio che a fisica nucleare non ti prenderebbero, magari però a scienze dell'educazione -per dirne una- sì)

Oltre a studiare io cerco di allargare i miei interessi collaborando con un'associazione che si occupa dei temi che sto studiando... magari prima o poi potrebbe uscirne un lavoro in linea con i miei interessi ? Non oso sperare tanto, ma siamo in un'epoca in cui sempre più spesso il lavoro va... inventato di sana pianta . Se non hai proprio l'acqua alla gola economicamente, la gravidanza e la primissima infanzia del tuo bambino potrebbero diventare delle splendide occasioni per ridefinire il tuo futuro. Forse sono io a vederla con eccessivo ottimismo? saranno gli ormoni gravidici , generalmente mi chiamano Cassandra!

[Giulia80]

Capisco tutti i discorsi a partire da quello economico. Io lavoro e ho sempre lavorato, ne abbiamo già straparlato in altri post. Capisco la necessità di lavorare e anche il piacere di farlo.
Ma adesso la tua situazione è quella che è: sei incinta di sette mesi e adesso non puoi metterti a fare altro; e se non riesci a fare la casalinga perfetta perchè il panzone ti impedisce, pazienza. Stai tranquilla che non è mai morto nessuno.
Mi sa che sei normalmente entrata nel periodo in cui ci si rende conto che non si torna più indietro, che tutto sta per cambiare e cerchi di riportarti a situazioni note per sentirti più sicura. Vedrai che queste ultime settimane saranno lunghissime e velocissime allo stesso tempo.
Non sforzarti di essere perfettina, sentiti come ti senti, parlane anche con tuo marito visto che è così comprensivo e vedrai che tutto troverà il suo posto. Fatti coraggio!!!
Hai davanti a te il periodo più meraviglioso e tremendo insieme di tutta la vita di una donna. Vedrai che tutti questi pipponi mentali passeranno da soli!

[Ambra87]

Esatto Pem, è quello il fatto. Fino ad oggi ho sempre avuto dei progetti e li ho sempre portati avanti benone, seguendo la meta senza farmi distrarre troppo, riuscendo a gestire bene il mio tempo, rendendomi più o meno indipendente e non soli economicamente parlando. Adesso però sono in crisi con l'Università che mi ha profondamente delusa, non vedo prospettive e devo reinventarmi un futuro. Perché ci sarà la bambina ed io le dedicherò tutta me stessa, ma so di avere bisogno anche di qualcosa di solo mio, di un mio progetto da portare avanti oltre la famiglia. Il problema è trovare la strada... ecco, mi sembra di averla smarrita, nonostante di punti fermi nella mia vita ce ne sono molti più di quanti ve ne siano mai stati.
Erendira anche io sono ottimista di solito... ed è certo che continuerò il mio percorso di studi, devo solo focalizzarmi su quale. Sto pensando di iscrivermi a Scienze della formazione in servizi per l'infanzia, ma ancora non riesco a vedere la vera meta, capisci? E non mi era mai successo nella vita.. probabilmente questo contribuisce molto al mio stato d'animo...

[Erendira]

il fatto di non vedere la meta... mi sembra una caratteristica comune a noi nati negli '80
forse non è neanche SOLO un male; non mi piacerebbe troppo avere tutte le mete chiare ben prima di compiere 30 anni! Ovvio che la precarietà cui sembriamo condannati è terrorizzante, questo credo che nessuno sia così ottimista da non metterlo in dubbio.

scienze della formazione intanto mi sembra un bellissimo progetto

Anch'io detesto l'università per moltissime ragioni... ma spesso è stata lei (alla specialistica, non certo alla triennale) a fornirmi spunti e strumenti per fare ALTRO.

[Silvietta7885]

premetto che io stando a casa per queste gravidanze ho sempre percepito qualcosa a livello economico quindi non mi sono mai sentita di peso su mio marito...
però posso dirti che dopo anni con i figli di altri al lavoro adesso non vorrei fare altro che questo: la mamma!
mio marito mi ha pure proposto di restare a casa in futuro (lui ha un'attività in proprio)ma per il bene delle mie figlie non mi voglio"fossilizzare" su loro come se fossero il mio unico pensiero...
ti capisco e ti abbraccio carissima compagna di pancia!

[loren71]

Forse finora ti sei sempre imposta degli obiettivi da raggiungere, prima ti sei laureata, poi avevi la mente impegnata con i preparativi del matrimonio, e sei riuscita a portare tutto a termine, ora ti ritrovi senza far niente, con un pancione...a pensare quello che ora potresti fare.....normale hai 24 anni , sei giovane e già laureata (e ti pare niente eh?) e ti ritrovi in un momento di come dire....FERMO .... piena di domande di dubbi sul tuo futuro, adesso come adesso non è semplice pensare a fare qualcos'altro, ma forse dopo, quando fra due mesi sarai MAMMA, avrai le idee piu chiare.....il mio consiglio è godersi questo bellissimo momento, e pensare solo a questa gravidanza affinchè vada tutto bene, dedicarti e goderti per un pò alla bambina eppoi saprai sicuramente organizzare meglio il tuo tempo....non avere fretta, rifletti bene su quello che vuoi fare.........

[mariangelac]

mariangela, io non voglio sapere quanto guadagna tuo marito, ma secondo me molto dipende anche da quello.
a me è capitato di essere a casa e sentirmi in colpa perché arrivavamo a fatica alla fine del mese e mi sono capitati momenti in cui comunque si faceva fatica ad arrivare alla fine del mese ma, nonostante questi problemi, almeno mi sentivo la coscienza a posto perché portavo dei soldi a casa.

non è questione di dire se sia giusto o sbagliato pensarla così... il problema è che quando questa sensazione di inadeguatezza te la senti addosso, fai fatica a liberartene.

nella discussione sul "rimanere a casa dal lavoro e riuscire a vivere con uno stipendio" ci610 diceva che lei non se la sentirebbe di responsabilizzare economicamente solo suo marito per poter lei stare a casa a crescere i figli.
io la penso come lei e probabilmente anche ambra87 vive la vita in questo modo ed è per questo motivo che ora si sente così.

Ari tralasciando le situazioni estreme in cui il contributo di entrambi i coniugi è pura sopravvivenza, questa situazione mi sembra differente, ambra nn parla di problemi economici, ma di una sua inadeguatezza a restare a casa e nn essere "produttiva". Non è solo una questione di quanto guadagna il marito, è anche come si vuole vivere, è ovvio che se fossi abituata a gioielli, estetista, parrucchiere ogni settimana, abiti firmati, lo stipendio di mio marito (che è sufficiente ad arrivare alla fine del mese o pooooco piu) non basterebbe. Io o meglio NOI siamo delle persone semplici, viviamo anche di piccoli sacrifici, che poi in realtà nn ci sembrano neppure tanto gravosi. Il tuo ragionamento lo capisco, perche PRIMA in una mia vita precedente ero così, perchè mi dava soddisfazione sentirmi apprezzata fuori dal mio piccolo mondo familiare, ora è tutto diverso, per tanti motivi, soprattutto perche ci sono i bambini ch ehanno spostato l'asse delle mie priorità altrove.