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Lavoro. autonomo o dipendente?

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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da yoga » 9 ago 2012, 14:24

Impossibile dare una risposta senza conoscere il campo in cui lavori e quindi le prospettive che puoi avere lavorando in proprio.
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val978
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da val978 » 9 ago 2012, 14:25

hamilton ha scritto:A un figlio maschio augurerei un lavoro autonomo.
A una figlia femmina quello da dipendente.
Ambé :che_dici


Dipendente fino a un mese fa, adesso ibrida, tra poco autonoma. Ti consiglierei il lavoro che piu ti realizza.

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ci610
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ci610 » 9 ago 2012, 14:32

Paola67 ha scritto:
ci610 ha scritto:
Kiki3 ha scritto:
ci610 ha scritto:io sceglierei autonomo tutta la vita, più fatica e maggiori responsabilità, ma vuoi mettere?

ecco, però è tutta la vita, mentre in un'azienda ti fanno ciao ciao quando gli pare. fatica sì, ma il lavoro è meno alienante per certi versi.

kiki, secondo me la possibilità di potersi gestire autonomamente, di iniziare al lavorare un giorno alle 11, un altro alle 6 del mattino, un altro a non lavorare affatto, poter correre in qualunque momento dai propri figli senza dover chiedere il permesso a nessuno, non avere un datore di lavoro scassachezz, guadagnare per quanto si lavoro senza essere sottoposto alle scelte, che non sempre vanno in base al merito, dei propri superiori, non ha prezzo

Dove lo hai visto questo film :domanda
Da fuori sembra cosi'
'Guadagnare per quanto lavori' questa e' bella!!!




Con una pressione fiscale del 70%??


Con spese per acquisti di materiali anticipate che FORSE potrai detrarre l'anno successivo



Devo andare avanti?

Stai parlando dei politici, non dei lavoratori autonomi :x:


Ora ci spara pure mi sono corazzata :risatina:

io sono autonoma, più lavoro e più guadagno
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da violetta75 » 9 ago 2012, 14:33

Paola67 ha scritto:
ci610 ha scritto:
Kiki3 ha scritto:
ci610 ha scritto:io sceglierei autonomo tutta la vita, più fatica e maggiori responsabilità, ma vuoi mettere?

ecco, però è tutta la vita, mentre in un'azienda ti fanno ciao ciao quando gli pare. fatica sì, ma il lavoro è meno alienante per certi versi.

kiki, secondo me la possibilità di potersi gestire autonomamente, di iniziare al lavorare un giorno alle 11, un altro alle 6 del mattino, un altro a non lavorare affatto, poter correre in qualunque momento dai propri figli senza dover chiedere il permesso a nessuno, non avere un datore di lavoro scassachezz, guadagnare per quanto si lavoro senza essere sottoposto alle scelte, che non sempre vanno in base al merito, dei propri superiori, non ha prezzo

Dove lo hai visto questo film :domanda
Da fuori sembra cosi'
'Guadagnare per quanto lavori' questa e' bella!!!




Con una pressione fiscale del 70%??


Con spese per acquisti di materiali anticipate che FORSE potrai detrarre l'anno successivo



Devo andare avanti?

Stai parlando dei politici, non dei lavoratori autonomi :x:


Ora ci spara pure mi sono corazzata :risatina:
Quoto tutto.
ely66 ha scritto:
ishetta ha scritto:
Kiki3 ha scritto:
ishetta ha scritto:Io sceglierei il lavoro da dipendente.
Anzi l'ho scelto. Anche mio marito lavora in proprio. Già rischiamo con lui.
ecco, io ho già mio marito che ha il lavoro senza orari e spesso senza stipendio.

lui però non baratterebbe mai la sua libertà ed è certo che il lavoro non glielo toglie nessuno.
Ma anche mio marito dice così, ma alla fine quale libertà? Essere libero di inseguire chi ti deve pagare? Gente che ti chiama a ogni ora perchè diventi lo schiavo anzichè il fornitore?
ma nooooooooo, sei lavoratore autonomo, artigiano
chiamata alle 17,32 ieri sera "domani siamo in ditta, a che ora ci siete" non punto di domanda noooooooo
peccato che NOI saremmo in ferie, due settimane di ferie all'anno. indovina? stamattina alle 8,20 era in ditta mio marito. il cliente (i clienti, 2) sono arrivati alle 11,45. grazie signore grazie! almeno da domani forse rientro in vacancy mode. forse forse forse. :argh :argh :argh :argh :argh :argh :argh :argh :argh :argh
E quoto pure questo.
Sono 2 giorni che provo a chiudere, ma evidentemente decidere quando andare in ferie è un lusso che non mi è concesso.
Il lavoro è "autonomo" per modo di dire, dipendi da altri molto di più che nel subordinato.
Niente malattie, proprie e dei figli (figli??? Ah, si, quelle personcine adorabili che mettiamo al mondo e poi crescono con altri), niente maternità ante e post partum (io ho lavorato fino a 3 giorni prima e sono rientrata 10 giorni dopo), soldi.... Lasciamo stare, ultimamente sembro equitalia :che_dici
Il lavoratore dipendente timbra il cartellino e amen, io quando chiudo quella porta i pensieri e i problemi me li porto a casa.
Certo se poi sei lavoratore autonomo ma la partita IVA è finta, nel senso che hai stabilito comunque un fisso a fine mese, un tot. di ferie annuali, maternità ecc... allora è un altro discorso.
Ma con la riforma del welfare hanno vita breve pure quelle.
M07 sei tu il regalo mio più grande
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da Kiki3 » 9 ago 2012, 14:48

yoga ha scritto:Impossibile dare una risposta senza conoscere il campo in cui lavori e quindi le prospettive che puoi avere lavorando in proprio.
Hai ragione. in questo laboratorio continuerei la mia formazione, le prospettive immediate sarebbero lavorare gratis per aggiungere alle mie conoscenze teoriche quelle pratiche, a 100 km da casa e lavorando anche di notte per abbreviare il più possibile il periodo di "gavetta". poi continuerei la collaborazione con il laboratorio, aprirei una partita iva, potrei lavorare in proprio e guadagnare bene, crescere come anche fallire...

è un'incognita, ma anche prendere un posto da dipendente lo è, l'azienda può chiudere o mandarmi a casa, non è questo il problema ma dato che per me sono entrambe strade da intraprendere, mi chiedo se sia meglio lavorare oggi da dipendente e esserci di più per i miei figli, avere subito un'entrata sicura ed evitare che mio marito rinunci a diversi incarichi perché deve essere a casa alle tre, oppure accettare oggi questo disagio per avere domani qualcosa in mano, un lavoro, delle competenze, che magari può significare maggiore benessere soprattutto per i figli.

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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da Ari » 9 ago 2012, 14:53

kiki, secondo me tu stai facendo i conti senza l'oste, nel senso che dai per scontato di trovare subito un lavoro da dipendente.
ma non è mica così semplice di questi tempi sai?
per questo io non rinuncerei al continuare la formazione e intanto mi guarderei intorno per vedere se posso trovare un lavoro da dipendente che soddisfi le mie necessità.
è sempre meglio lasciarsi aperte più porte possibili...
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da Kiki3 » 9 ago 2012, 14:54

val978 ha scritto:
hamilton ha scritto:A un figlio maschio augurerei un lavoro autonomo.
A una figlia femmina quello da dipendente.
Ambé :che_dici


Dipendente fino a un mese fa, adesso ibrida, tra poco autonoma. Ti consiglierei il lavoro che piu ti realizza.
Guarda, la realizzazione coincide certamente con il lavoro autonomo in questo caso, perché lavorare da dipendente significherebbe certamente cambiare campo.
però ho già sperimentato che se vedo che i miei figli ne soffrono, che non guadagno nulla per diverso tempo ecc. la soddisfazione sfuma subito.
è un lavoro da iniziare inoltre, il che significa spendersi totalmente, fare la pendolare e mettersi nella disposizione d'animo di ricominciare da capo e imparare.
emotivamente lavorare gratis in questo momento mi smonta tanto quanto fare un lavoro che non mi gratifica, quindi si equivalgono le due scelte da questo punto di vista, perciò chiedo per la famiglia.

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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da yoga » 9 ago 2012, 14:55

Kiki3 ha scritto:mi chiedo se sia meglio lavorare oggi da dipendente e esserci di più per i miei figli, avere subito un'entrata sicura ed evitare che mio marito rinunci a diversi incarichi perché deve essere a casa alle tre, oppure accettare oggi questo disagio per avere domani qualcosa in mano, un lavoro, delle competenze, che magari può significare maggiore benessere soprattutto per i figli.
Ma sei sicura che domani avrai qualcosa in mano? Si tratta di un settore in crescita in Italia? Scusa se insisto, ma bisogna considerare questo prima di tutto e prima di poter fare qualsivoglia valutazione. Se non dai informazioni e' difficile consigliarti.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da Ari » 9 ago 2012, 14:57

hamilton ha scritto:Personalmente in quanto donna che mette al primo posto l'impegno verso la propria famiglia e i propri figli, ritengo sia per me molto ma molto ma molto piu' comodo lavorare come dipendente, avere le ferie pagate, i permessi retribuiti, la malattia figlio, l'aspettativa fino agli 8 anni e potrei continuare....
non è perchè sei una donna.
è perchè tu persona, indipendentemente dal tuo sesso, non hai ambizioni lavorative, ma solo familiari.
ma non tutte le donne sono così e non è detto che sarebbe così una tua ipotetica figlia femmina (come non è detto che il tuo reale figlio maschio diventerà un professionista ambizioso).
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ely66 » 9 ago 2012, 14:57

io sono autonoma, più lavoro e più guadagno
ci...(sospirone) non è proprio come essere autonoma completamente.
lavori in uno studio professionale, gli strumenti di lavoro li mette... tu o il tuo datore di lavoro o cmq il professionista dove lavori a p.iva?
lui procura il lavoro, tu lo fai, lui ti paga con trattenuta del 2% per la cassa. sei a metà del guado. non sei autonoma completamente.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da Kiki3 » 9 ago 2012, 15:00

ishetta ha scritto:
Kiki3 ha scritto:
ishetta ha scritto:Io sceglierei il lavoro da dipendente.
Anzi l'ho scelto. Anche mio marito lavora in proprio. Già rischiamo con lui.
ecco, io ho già mio marito che ha il lavoro senza orari e spesso senza stipendio.

lui però non baratterebbe mai la sua libertà ed è certo che il lavoro non glielo toglie nessuno.
Ma anche mio marito dice così, ma alla fine quale libertà? Essere libero di inseguire chi ti deve pagare? Gente che ti chiama a ogni ora perchè diventi lo schiavo anzichè il fornitore?
Anch'io ho suggerito più volte a mio marito di proporsi a qualche azienda. secondo me verrebbe assunto, e potrebbe fare carriera (lui è ambizioso, ama il suo lavoro, quindi gli interesserebbe)
lui dice che così lo stipendio è sempre quello,
che da un giorno all'altro ti lasciano a casa perché l'azienda chiude o perché non hai voluto fare gli straordinari non pagati
che se un giorno vuole vedere la recita del figlio va
che lascia qualcosa ai figli (debiti mi sa)
Io dico anche però che lavorerebbe 8-10 ore mentre così lavora 20 ore, ha anche le telefonate a casa, le cene, il lavoro al pc...e come dice ishetta deve elemosinare quanto gli è dovuto, mentre lui ha scadenze su scadenze i clienti chiedono se non può aspettare ancora un po'...

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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da yoga » 9 ago 2012, 15:06

Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da YLeNia » 9 ago 2012, 15:15

Di questi tempi DIPENDENTE.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ely66 » 9 ago 2012, 15:23

yoga ha scritto:Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.
yoga, con tutto il rispetto, parli dell'america?
no perchè sono due sistemi di lavoro completamente agli antipodi, quello americano e quello italiano.
sia come libero professionista che come dipendente.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ci610 » 9 ago 2012, 15:26

yoga ha scritto:Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.

QUOTO!
come lavoratore dipendente, a meno che non sei fortunato ed entri in una grande azienda o hai un capo intelligente, sei uno schiavo
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da YLeNia » 9 ago 2012, 15:29

ci610 ha scritto:
yoga ha scritto:Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.

QUOTO!
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In che senso?
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ci610 » 9 ago 2012, 15:33

YLeNia ha scritto:
ci610 ha scritto:
yoga ha scritto:Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.

QUOTO!
come lavoratore dipendente, a meno che non sei fortunato ed entri in una grande azienda o hai un capo intelligente, sei uno schiavo
le peggiori poi sono le aziende a conduzione familiare, da quelle meglio scappare subito
In che senso?

nel senso che per un dipendente estraneo alla famiglia, entrare in un'azienda a conduzione familiare, è dura sopravvivere
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ely66 » 9 ago 2012, 15:34

yle, tranquilla sta colpendo a caso.
nelle grandi aziende sei un numero, ti calcolano come ore/lavoro e stop.
le piccole aziende hanno problemi se un lavoratore s'ammala, ma spesso non lo rimpiazzano al volo e poi gli fanno mobbing. se uno ha esperienza e capacità, fanno di tutto per farlo lavorare in pace e bene. ovvio che se uno è un t.d.c. fanno l'esatto contrario. poi c'è di tutto eh? quello con 3 dipendenti che li fa sgobbare come muli e li cambia ogni due anni al massimo (e capirai dove finisce l'esperienza) e quelli che i dipendenti li tengono in ogni modo, aumentando le paghe, pagando il ristornate per la pausa mensa e altre cose ancora.. c'è di tutto.
ma di sicuro, se adesso dovessi mettermi in proprio, ho avvisato mio marito d'incatenarmi al muro.
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da ci610 » 9 ago 2012, 15:40

ci610 ha scritto:
YLeNia ha scritto:
ci610 ha scritto:
yoga ha scritto:Comunque il lavoro dipendente non e' rose e fiori come lo fate apparire. Per me significava alzarmi alle 6:30, guidare per un'ora con un traffico bestiale e code in autostrada, passare la giornata in un ufficio sulla tangenziale a fare quello che mi ordinava un capo idiota, ripartire alle 18 che d'inverno era gia' buio e arrivare a casa alle 19 distrutta.
Non tutti i lavori da dipendenti sono uguali, come non lo sono tutti i lavori autonomi. Impossibile generalizzare.

QUOTO!
come lavoratore dipendente, a meno che non sei fortunato ed entri in una grande azienda o hai un capo intelligente, sei uno schiavo
le peggiori poi sono le aziende a conduzione familiare, da quelle meglio scappare subito
In che senso?

nel senso che per un dipendente estraneo alla famiglia, entrare in un'azienda a conduzione familiare, è dura sopravvivere

mi spiego meglio, in un'azienda familiare verosimilmente e giustamente il capo assume chi gli pare, dando priorità ai suoi familiari, quindi spesso può capitare che ti ritrovi ultimo di una gerarchia in cui sopra ci sono la mamma, la nonna, la zia, il cugino ecc., e sempre ultimo resti perchè ovviamente preferiscono far far carriera al cugino pure se non ha le competenze tecniche necessarie
ecco, per la mia esperienza, in queste dinamiche familiari è meglio non entrare, se si ha la possibilità di scegliere di lavorare in un altro tipo di azienda è meglio
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Re: Lavoro. autonomo o dipendente?

Messaggio da YLeNia » 9 ago 2012, 15:46

Proprio dove lavora mio marito.
Su 15 dipendenti la metà sono familiari.
E in caso di ancora più crisi l'altra metà stringerà le chiappe. :incrocini

Da me anche è a conduzione familiare ma io sono una di loro :sorrisoo anche se per ottenere il famoso orario 9-16 ho dovuto aspettare 7 anni e due segretarie ( l'ultima è ancora qui perchè capace anche se poco simpatica ma stikezz ).
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