Per forza di cose io e la mamma di questa bimba (che comunque conoscevo di vista già da prima) abbiamo cominciato a frequentarci: capita di prendere un caffè insieme, a volte ci vediamo il pomeriggio per far giocare le bimbe e si chiacchiera piacevolmente, certo non le racconto i miei fatti personali (anche perché sono abbastanza riservata), ma la trovo una persona simpatica e gradevole.
Ho notato fin dall’inizio che su alcuni argomenti relativi all’educazione dei figli abbiamo pareri diversi ma non importa, io rispetto le sue opinioni, lei le mie e santa pace.
Ieri, però, abbiamo avuto una conversazione che, onestamente, mi ha lasciato molto molto perplessa.
Eravamo reduci da una riunione dei genitori per decidere alcune cose relative alla festa di fine anno, regalino per una maestra che va in pensione ecc ecc e stavamo parlando del fatto che mettere insieme tante teste è impossibile, che ‘ste riunioni sono sempre un macello e via discorrendo.
Insomma, tutto nella norma finchè lei non se ne esce dicendo: “e comunque io sono proprio arrabbiata con L.”.
“Con chi?”, ho chiesto io.
“Con L.”
Io sono rimasta così

Vabbè, superato il momento di confusione, ho chiesto: “e perché?”.
E lei mi ha risposto che questa bambina ha puntato sua figlia e la prende in giro dicendole sempre che è piccola e la figlia ci resta male (la figlia è piccolina di statura, niente di eccessivo ma lei - la mamma - è un po’ fissata e se qualcuno ne parla si innervosisce non poco).
Ha continuato dicendo che dopo un po’ di volte che la figlia le ha riferito questa cosa lei non è riuscita più a tenersela e ha “sgridato” la bambina in questione, dicendole cose del tipo (riporto le sue parole): “Tu sei più alta di M. (sua figlia) ma questo non vuol dire che sei più intelligente. M. è bella, simpatica, sorridente, parla bene, disegna bene, tu (riferito a L.) non molto, anzi se continui a prenderla in giro vuol dire che sei una bambina cattiva”.
Questo credo sia successo all’entrata/uscita da scuola.
E ha aggiunto anche che il marito è inviperito e vorrebbe andare a parlare con i genitori della bambina in questione.
Io le ho detto, con tutto il garbo possibile, visto che alla fine siamo buone conoscenti e nulla più, che secondo me sgridare la bambina non è stata una bella cosa da fare e che al suo posto avrei parlato con mia figlia, cercando di farle capire che la compagna non si stava certo comportando bene prendendola in giro, ma lei non doveva rimanerci male e bla bla bla.
Insomma le ho detto che io avrei provato a lavorare su MIA figlia e, al limite, avrei fatto presente la cosa alla maestra. Stop.
Lei ha ribattuto dicendomi che si, in teoria è così, ma nella pratica non è facile, anche perché lei crede che L. queste cose le abbia sentite in casa, quindi la colpa sarebbe anche dei genitori…e via allo sproloquio sui genitori (che io conosco pochissimo, quindi non so se questa sua supposizione possa essere fondata o meno). Insomma dopo un po’ ho tagliato corto e sono andata via.
Non nego, però, che la cosa mi ha lasciato parecchio perplessa e, soprattutto, mi domando: e quando succederà (perché succederà, prima o poi) che mia figlia litigherà con la sua?
Che le dirà qualcosa di poco ortodosso? Devo mettere in conto sgridate (sue) a mia figlia (che sinceramente credo mal tollererei!), musi lunghi, se va bene, faide familiari e inimicizie eterne?
Ma per carità!
Detto questo, voi che fareste al posto mio? Continuereste a “coltivare” questa amicizia (intendo quella tra le bimbe e, conseguentemente, la nostra frequentazione) o provereste ad allentare un po’ la cosa?
Pareri, please!