
Negli anni quaranta, chiaramente del secolo scorso, il padre di un mio amico venne a conoscenza che vi erano donne che ricorrevano all’aborto per avere figli maschi. La cosa lo incuriosì e volle comprendere di quale strano e “folle” fenomeno si trattasse.
Molto semplice, un vecchio proverbio recita: “Luna nuova quel che lascia trova”.
Nell’economia contadina, e non solo, l’importanza del figlio maschio per garantire la continuità del “casato” era molto sentita. Quindi in base al proverbio, se la prima nascita (femmina) avveniva in fase di luna nuova … anche il secondo figlio sarebbe stato femmina. Ricorrendo all’aborto in fase di luna vecchia si apriva, quindi, la possibilità di ottenere il figlio maschio (possibilità non garanzia).
Allibito iniziò a raccogliere date di nascita e piccoli calendari che riportavano le fasi lunari…
Non riuscì mai, dico mai, a smentire il proverbio.
Con assoluta certezza poteva predire il sesso del secondogenito quando il primo era nato di luna nuova.
Se volete provare a contraddire, oggi in rete troviamo molti calendari lunari perpetui (p.es. http://astro.liceofoscarini.it/calendarmese.phtml" onclick="window.open(this.href);return false; ) più comodi dei calendarietti del passato.
Quando ho partorito Vittorio questo mio amico mi ha detto che il mio secondogenito sarebbe stato maschio. Incuriosita dalla cosa mi sono fatta spiegare tutta la storia e prendendola come gioco ho fatto la prova con i componenti della mia famiglia: non ha sbagliato 1 volta


Nel 2009 ho partorito Federico e se la regola è vera, se ne avessi un terzo sarebbe maschio ..... di nuovo

Riusciamo a smentirlo (senza barare
